Pietro Silva - Come si formò la Triplice

- 14 - contrario. Quasi nello stesso tempo, nel Parlamento francese, la maggioranza liberale-democratica respingeva il trattato di commercio con l'Italia. Lo respingeva sia per antipatia contro il ministro conservatore Decazes che lo aveva p;eparato, sia pçr la pressione degli interessi protezionisti : tutto questo è vero, ma non toglie che I 'impressione di tale atto, in quel momento, fosse fra noi molto cattiva. Le minaccie austriache costrinsero il Cairoli a porre freno alle agitazioni irredentistiche; nello stesso tempo egli, per divergere altrove l'attenzione dell' opinione pubbli_ca italiana, ·pensò di iniziare un'azione più attiva in Tunisia, diretta a promuovere gli interessi nazionali, che erano già assai grandi in quella regione, e che avevan fatto sorgere nella penisola una forte corrente, la quale sosteneva il nostro diritto a uua posizione prevalente nella Tunisia stessa. E' questo il momento critico in cui si preparano tutti gli ulteriori avvenimenti di Tunisia. La rinnovata attività dell'Italia, rappresentata in Tunisia da un uomo energico e intelligente, il console Macciò, comincia a insospettire il governo francese, U cui rappresentante a Tunisi, Roustan, inframmettente ed esuberante, si urtava spesso col nostro Macciò: la lotta d'influenze si accentua intorno al bçy. E il governo francese, che aveva per sè, ricordiamolo, il consenso segreto, anzi l'incitamento di Bismarck e dell'Inghilterra, insospettito dall'attività italiana, assume nei riguardi di Tunisi e dell'Italia un atteggiamento ambiguo: mentre nell'agosto del 1878 il Waddington e il Gambetta assicuravano l'ambasciatore italiano Cialdini, che la Francia non pensava ad occupare Tunisi e riconosceva gli in~eressi italiani, nel luglio del 1880 il Freycinet diceva: « La Francia non pensa per ora ad occupare Tunisi, l'avvenire è nelle mani di Dio ». Due fatti sopra tutto avevano contribuito a determinare questo nuovo ambiguo atteggiamento francese : il tentativo del governo italiano di ottenere dal bey l'autorizzazione a collocare un cavo telegrafico congiungente Tunisi con la Sicilia, e l'acquisto, fatto dalla Società Rubattino, della ferrovia Goletta•Tunisi. Ouesto acquisto, che fu fatto in concorrenza con una società francese, e col81bli'.'.>tecGaino Bianco

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