Pietro Silva - Come si formò la Triplice

- 12 - me dérivatif aux arrières-pensées de revanche. Ce serait, en outre, un moyen de la mettril mal avec nous et d'écarter pour longtemps toute combinaison d'alliance entre nous et la France ». Tunisi è opera di Bismarck : questa affermazione esplicita viene da uno ·scrittore non sospetto di germanofobia, il Chiala, noto illustratore e difensore della Triplice. Quando nascesse nel fecondo cervello di Bismarck l'idea geniale, non si può naturalmente fissare con certezza. Possiamo soltanto dire che assai prima del Congresso di Berlino, Bismarck aveva visto nella posizione reciproca dell'Italia e della Francia nel Mediterraneo e nella questione di Tunisi, il germe della discordia fra le due nazioni : egli scriveva in un Memorandum del 1868 : « La natura ha gettato tra Francia e Italia un pomo di discordia che non cesseranno di contendersi : il Medituraneo ... E' impossibile all'Italia il tollerare che la Francia minacci a ogni momento d'impadronirsi di Tunisi... ». E nel 1877, quando Crispi chiedeva per l'Italia un compenso alla occupazione probabile della Bosnia-Erzegovina da parte dell'Austria, il Bismarck rispondeva: « Prendetevi l'Albania! » Non parlava di Tunisi, forse perchè Tunisi era riservato alla Francia ! Sta il fatto che, riunitosi il Congresso di Berlino, il Bismarck cominciò a tentare gli approcci col Waddington, primo plenipotenziario francese, prospettandogli la facilità di occupare Tunisi, dato che la Germania avrebbe consentito, e l'Inghilterra non avrebbe posto ostacoli, smaniosa come era di esercitare per suo conto un protettorato quasi sovrano sugli affari d'Egitto. A questi primi inviti il Waddington avrebbe mostrato riluttanza, affermando che il solo desiderio della Francia, riguardo Tunisi era che· nessuna potenza vi si insediasse. I tehtativi si rinnovarono dopo 1'8 luglio, quando fu svelato il famoso trattato segreto anglo-turco del 4 giugno, col quale l'Inghilterra acquistava l'isola di Cipro. Per calmare l'irritazione francese, scoppiata vivissima alla notizia dell'ingrandimento inglese nel Mediterraneo, fu di nuovo messo avanti il miraggio di Tunisi, e non dal solo Bismarck, ma anche dai plenipotenziari inglesi, i quali dichiararono che l'Inghilterra lasciava piena libertà 8 I oteca G no Bia'lco

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