Concetto Pettinato - Russia, Balcani e Italia

9 rispetto delle minoranze. Le nostre idee sulla cosa pubblica sono grandiosè e rigide. Noi vagheggiamo ancora accentramenti. colossali, servizi di stato, organismi metallici ed enormi. Vogliamo la libertà, ma non sappiamo vederla che cinta di ferro, grifagna come l'aquila. Nelle nostre concezioni della folicità pubblica l'individuo è sempre trattato con una certa disinvoltura ruvida, quasi si voglia renderlo felice suo malgrado e senza consultarlo. La nostra democrazia, infine, è autocratica. I russi non si dipartono invece dal rispetto geloso, supino dell'individuo. La loro democrazia è anarchica. Ideali politici e rellglosl. Il loro ideale politico, le autonomie locali, le repub- . blichette o meglio ancora i principati un po' patriarcali, che danno meno pensièri ai sudditi. La divisione; ma non per farsi la guerra, per macerarsi nelle rivalità regionali e di campanile come avveniva di parecchie nazioni delI'Occidènte in taluni momenti della loro storia; bensi per vivere meglio e più liberamente, tutt'al più per orientarsi verso il federalismo, come dire verso un vasto sindacato di cooperative di consumo politico. E il loro idèale giuridico non starebbe forse in quel tribunale di volost funzionante sinora nelle campagne, nel quale si giudica non secondo leggi scritte genèrali a tutto l'Impero ma secondo le consuetudini particolari del luogo e il vario accorgimento dei contadini che fungono da consiglieri? Persino la loro fede è anarchica. E' come una mistica casa di tolleranza. Essi non conoscono tanto la legge di Dio quanto l'amore del prossimo, un disordinato e spes3o malinteso amore del prossimo. Ecco forse perchè si ritengono più cristiani dei cattolici, che sono conservatori e ben pensanti. Non solo ammettono fedi diverse dalla loro, il che per un popolo molto religioso e poco colto è già straordinario, ma sono esenti da qualsiasi pedantismo nella concezione della loro. Ricordano, sotto questo riguardo, gli italiani del secolo XIII, quando la penisola era tutta un vivaio di eresie; con la differenza che la qualifica di eretico B blloteca Gino Bianco

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