Concetto Pettinato - Russia, Balcani e Italia

.,.,.. 8 ....... lasciarsi dominare· come a lasciarsi convincere. Ma posseggono anche le qualità di codesti che noi sogliamo dire difetti. Il fatalismo li porta alla pazienza, la pigrizia alla frugalità, mentre dallo spirito contemplativo traggono una loro rudimentale filosofia abbracciante un poco di religione, un po' di esperienza personale, un po' di senso comune e un po' di immoralità. ldèe sociali, Umilta, frugalita, pazienza : certo il nostro giudizio di occidentali non è fatto per renderci ammirati di doti cosl lontane da quelle che tutta una tradizione e tutta una educazione ci insegnano indispensabili ai popoli destinati ai grandi trionfi della vita moderna. Ma i russi sono un popolo affatto diverso da noi, di altra pas.ta e destinato probabilmente a trionfi di altro genere. Sono, in fondo, anch'essi moderni e occidentali, ma a loro guisa. Sentono, per esempio, forse ancora più tenacemente di noi lo spirito di associazione, se da tempo immemorabile l'uni~o, quasi, ordine di lavoro praticato nell'Impero è quello cooperativo dell 'artel, compensato mercè la partecipazione ai profitti e non col salario che crea i proletari., Ma cotesto loro comunismo industriale, riflesso del loro più grande comunismo agricolo, pur sembrando precorrere i più cari sogni delle sibille democratiche d'Occidente, risponde a istinti, a bisogni che non sono i nostri. Le sibille intenderebbero disporre della proprietà e dell 'attività private segnatamente nel senso di accrescere in modo · effettivo la ricchezza pubblica, mentre i russi hanno sempre usato delle prime sen·za preoccuparsi punto di accrescere la seconda. L'indirizzo vero, ingenuo e quasi francescano, del loro spirito comunista sta nel procurare che ogni uomo goda almeno per turno di una medesima zolla, di una medesima aria, di un medesimo panorama, non importa se la rotazione dei beni si risolva in un danno per tutti. II loro principio fondamentale jn materia sociale. si riduce al non ammettere che la volontà dei molti abbia cli regola a sopraffare quella dell'uno, E' il regime del B•blloteca Gino Bianco

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