Il piccolo Hans - anno IX - n. 33 - gennaio-marzo 1982

La memoria e l'apparato neuropsichico Durante l'ottocento gli sviluppi della medicina, della fisiologia del sistema nervoso ed il sorgere della nuova psicologia scientifica permisero l'elaborazione di nuove concezioni dell'attività psichica dell'uomo che hanno in­ fluenzato profondamente la cultura del novecento. Tra i contributi più importanti in questo senso vi furono alla fine dell'ottocento i primi scritti psicoanalitici ed in par­ ticolare Il progetto per una psicologia, scritto da Freud nel 1895 e pubblicato postumo solo nel 1950. Molti studiosi negli ultimi anni hanno analizzato que­ sto breve scritto di Freud riconoscendone, nonostante la sua incompiuta elaborazione, la notevole importanza teo­ rica, sia per la sua opera successiva, sia per chiarire quella complessa rete di fattori scientifici e culturali che si trova all'origine della psicoanalisi stessa. Nel presente articolo ci si propone soltanto una caratterizzazione generale delle tesi teoricamente più significative di questo scritto, riguar­ danti in particolare la memoria, attraverso il confronto di due altre concezioni dell'apparato neuropsic _ hico pre­ senti in modo significativamente diverso nella cultura di fine ottocento ed elaborate nei Principles of Psychology di Spencer (prima edizione 1855) e nell'opera di Bergson Matière et Mémoire del 1896. Si cercherà inoltre di indi­ viduare quali concezioni filosofiche riguardanti il proble- 136

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