Il piccolo Hans - anno VII - n.25 - gennaio-marzo 1980

3) l'herbe médiane, di cui colpisce subito l'epiteto, mentre herbe chiama soprattutto terre (nel francescano Cantico di frate Sole tutti ricordano che terra assuona con herba). Médiane contiene l'idea di erba come so­ stanza intermedia(ria) fra la terra e il cielo (mediane son dette per solito le tre vene superficiali dell'avam­ braccio). 4) charge de pierres arrete, dove trionfa la / r /, ag­ gressivamente aggeminata, travolgente. In arrete è . in­ vertito l'ordine dentale+vibrante di TeRRe e, rispetto alla tonica, di pieRRes. Non sfugga la varia compresenza di jr/ e di /s/ nel sintagma fondamentale ReveRS obScuR. . 5) 9BSCUR, dove agisce primamente la correlazio­ ne bilaterale BS, la stessa poniamo di « oBStacle»; a /k/ vs /s/ succede dunque /s/ vs /k/, con cui si afferma la negatività. Su questo ·«oscuro», che nella poesia italiana delle origini, per esempio in Cino, si oppone funebre­ mente a «verde», rammento una pagina critica di Char su Eraclito, del 1948, dove è detto: �< 1La perception du fatai, la présence continue du risque, et cette part de l' obscure come une grande rame plongeant dans les eaux, tiennent l'heure en haleine et nous maintiennent dispo­ nibles à sa hauteur». Questa costruzione, basata sulla struttura ritmico-fonematica del testo, coincide inevita­ bilmente con un «anello» o «cerchio», come Rilke pre­ diligeva. Tanto più si salda il cerchio nella specularità tra l'alessandrino iniziale e quello conclusivo: De tout temps j'ai AIMÉ sur un CHEMIN de TERRE camme un REVERS obscur met FIN à la PENSÉE Se così stanno e cose, sembra di non poter riuscire a comporre una versione che non scÒmpigli o, peggio, mutili l'essenziale. Giorgio Orelli 131

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