Il piccolo Hans - anno VII - n.25 - gennaio-marzo 1980

- magini e modellerà teorie, minaccerà pacate recinzioni disciplinari e confermerà private virtù. Attorno a quel testo si tratta ora di disporre frammenti d'una medita­ zione sovrapposti ad appunti di un corso , universitario: ci sono tracce, in ogni movimento esegetico, di una per­ duta liturgia (o di una mondanizzata ritualità?). Il Simposio di P : latone si frantuma nelle scuole e negli intrattenimenti dell'umanesimo fiorentino, . ed è poi contaminato dalle definizioni tomistiche dell'amore (Summa Theol., I, Il, quaestio XXIV e XXV), quando platonismo ed aristotelismo s'intrecciano, sul tramonto del Rinascimento, nelle poetiche come nelle teorie del­ l'amore. Il dialogo platonico è disseminato nelle rime dei petrarchisti cinquecenteschi. Ed è contratto e ràgge­ lato , nelle proposizioni · dello spiritualismo cristiano: ma vendicato dal furore dei mistici, corporeizzato negli stadi dell'estasi, trascinato sulla terra dove la follia divina di Dioniso, che oppone all'ordine della ragione il rituale della festa, si veste di panni religiosi, si fa cristiana. Quali immagini del Simposio sono passate, per silenzi e incubi e tentazioni, nella teologia mistica? Qua­ li si sono sovrapposte alla lettura del Cantico dei Can­ tici turbando la sapienza conviviale socratica con l'ero­ tismo del. particolare cantato nel più effusivo dei Libr. i didactici della Bibbia? ,Prima dell'appropriazione del Simposio nella cer­ chia degli umanisti fiorentini, un altro itinerario an­ drebbe disegnato. Quel che del ,sapere scolastico (e aver­ roistico) sull'amore è stato assimilato per dirla con Contini, « a fini di euristica e linguistica immaginativa» nei testi trobadorici e del Dolce Stile. Quel che diretta­ mente prov1ene dalla cultura dei bestiari d'amore, dalla cultura dettatoria e notarile, dagli ensenhamens proven­ zali, dai repertori e dalle summae che s'affidano al verso (si pensi al Mare amoroso, di incerta asérizione, o, più 105

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