Il piccolo Hans - VI - n. 23 - luglio-settembre 1979

Note sul sogno 1 Una delle preoccupazioni di Freud era che una volta spiegati, ad opera degli psicoanalisti, tutti i simboli, non ci sarebbe più potuta essere nevrosi, e quindi neppure psicoanalisi. Potremmo aggiungere che se il criterio dell'interpretazione dei sogni fosse appunto quello dell'interpretazione, noi oggi, ottant'anni dopo la Traumdeutung, non dovremmo sognare più. Quello che conta per Freud non è decodificare il testo cifrato del sogno, non è l'interpretazione, ma la trasformazione e questa è' anche l'unica verifica alla quale rinviare i perplessi. Come prevedendo tutti gli equivoci che sarebbero seguiti, Freud non la finisce più di dire che se prima di lui ci si fermava al con­ tenuto manifesto, poi si è andati alla ricerca del con­ tenuto latente, mentre l'essenziale è il lavoro onirico. Lavoro che non pensa, non calcola, non giudica, ma produce effetti di trasformazione. Qualcosa di simile lo rileva Marx _ osservando a pro­ posito del processo lavorativo che il lavoratore ne esce diverso da come vi è entrato. Il sogno non lascia immutati. 135

RkJQdWJsaXNoZXIy