Il piccolo Hans - VI - n. 23 - luglio-settembre 1979

(senso che abbiamo più sopra definito come automes­ saggio) si avvicina o si discosta dal livello di senso affe­ rente alla rappresentazione rimossa è estremamente va­ riabile: essa dipende dalle isotopie fruibili dal ricevente e dalla loro idoneità a riesprimere l'isotopia profonda. Se nessuna isotopia è fruibile dal ricevente, il segnale è ricevuto semplicemente come un rumore; altriil_lenti, i livelli di senso del messaggio decodificato si dispor­ ranno secondo le interpretazioni del ricevente, inter­ pretazioni che, per l'eventuale utilizzazione di codici . supplementari, ad esempio psicoanalitici, saranno volte ad avvicinarsi al limite di coincidenza fra l'automessag­ gio e l'isotopia profonda. Giorgio Quintavalle 1 S. Freud, Die Traumdeutung; trad. it. in Opere, vol. III, Torino, 1967, p. 457. - 2 Id., Neue Folge der Vorlesungen zur Einfii.hrung in die Psychoanalyse; trad. it.: Introduzione alla psicoanalisi, Torino, 1969, p. 433. 3 E. Cassirer, Philosophie des symbolischen Formen, Ox­ ford, 1923; trad. it.: Filosofia delle forme simboliche, Firenze, 1966. · 4 Groupe µ, « Isotopie et allotopie: le fonctionnement rhé­ torique du texte », in Versus 14, p. 41 sgg. 5 J. Kristeva, Semeiotiké. Recherches pour une sémana­ lyse, Parigi, 1969, p. 80 sgg. 120

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