Pensiero e Volontà - anno I - n. 14 - 15 luglio 1924

.. .. I ' . ' PENSIER{) E VdLON':f A freddo e dall'umidità. Si concede di· acquistare ·oggetti di vestiario, ma quelli che non. possono usufruire di tale diritto ·soffro.no il freddo buona ·parte dell'anno. Insufficiente e· cattiva è l'alimentazione. La "\ •uniformità di. essa, causa gr8Jvissima di disap– petenza, è madornale: Pasta asciutta il primo e :anno, i giorni di_ Pasqua e di Natale; e il re– ·~stodell' ann.o s~mpre la stessa roba, pe~ _giunta .sca11sa. Il carcere passa: una mine1?tra e 600 '._grà1nmi di~pane, pasta_ e riso gram1ni 13Ò, con· verdura o legumi; raramente ·carne, e grammi . ' 200.. I generi di qualità inferiore, mal oucinati e male conternperati fra loro, sono causa prin– ,cipale del deperimento e 'delle malattie dei de– tenuti, specì~h::r:i:entedello scorbuto. Oltre alla mancanza di ver<;lure e· di cibi contenenti sali ·minerali, i pasti dei detenuti, insufficienti, so-· no colpiti anche dalle punizioni che· (compor– ·tano intiere e ripetut~ giornate a pane ed ac-. . :qua. E questo mentre il Oelli definisce l'ali– ·1nentazione del carcerato italiano una ràzione -d,?; fàme e le famose esperienza di Oanalis -e Morpurgo sulla influenza nèll'ali~entazione. -sullo sviluppo delle malattie indicano nell~ fa– me cronica delle carceri una delle maggiori ·-determinanti dello scorbuto e della tubercolosi.· Lo scorbuto non è contagioso. Il fatto che •esso si n1anifesta nelle comunità (conventi, na– vi, carceri, ecc.), dimostra eh~ il soggiacere di ·molte persone alle m,edesime cause debilitanti o vulneranti porta ad un effetto generale. Lo :'Scorbuto è proprio di quelle aggregazioni urna– .. ··ne che, É;offrono _la fame, il freddo, l'umidità,, .·1a sporcizia. Causa principale dello scorbuto è .la defic~enza, in quantità e qualita, dell'ali– .mentazione .. E questo lo .dimostra chiaran1ente il fatto che lo scorbuto abbandona le città as– ·sediate appena cessa lo stato di. as~edio, e gli 1 ··è,quipaggi quando sce.:udòno a .terra. La vérdu- ra fresca, le patate .é ii li!Il.Ofl.e possono guarire ·q:µesto male, nià questi lussi l'amministrazione --carce-ra,ria non li" permette! la dénutri.zione è anche causa dell'enorme diffusione che la; tu- 'bercotqsi ha nelle carceri, in quanto debilitan– do l'organismo lo· espone agli attacchi del ba- , ci.Do di Kock, che nelle carceri trova u~ ~m-. bi-enté adatto, date le- ~ondizionì anti-igiJni– -che.·,Quan.do si pensi éhe questo bacillò -è. ;esi..: stentissiìno, si vede che 1'affollamento ·in lo– .. cfl,li umidi, m~l aerati, sudièi, e_cc., il mancato· isolamento, il fatto che •il I malato è ricono– ~ciuto tale aa uno ··stadio avanzato e vien.e· Ti– .messo talvolta nelle car~eri comuni non petfèt ..· ·ta1nente guarito, fa_nnb delle prigioni dei' ~o~:o~ ]ai .d'infezione. Si ·può crederé al dott. ·Passini' • ► ( ' • ti' , ' . . . Bi.bl·ìoteca $in.o -Bia(rco':· quàndo afferma che i _numerosi dati statistici da lui raccolti nel suo lungo tirocinio _di me– dico carcerario dimostrano · che la massima pa_rte dei .colpiti .sarebbero, rirnasti immuni se fossero rimasti fuori. Le carceri danno ogni anno 1000 tubercolosi ! « Ciò significa - nota F.auto:r;e ........ che circa il 10 p'er cento di condatn– nàti alla reclusione cadè vittima della, tuberco– losi, e che quindi il medesimo 10 per cento di • condanne alla reclusione sono condanne di morte. Morte. più inumana di qnella che· rap– presenta ln, ghigliottina, la fucilazione, la im– , piccazione, la sedi'a elettrica, la gogna ! Morte . più gravosa per l'erario! Morte· len.ta, - che si compie indisturba,,ta, nel silenzio e 'nell'ombra, e che passa fra la indifferenza univ~rsale ! ». A_lla .tubercolosi si aggiunge la sifilidé, che il Passini afferma, basa;ndosi sulla propria esperienz-a professionale, raggiungere la media impressionante dell'SO per ceJ!to. Alle cause :fisiche si . accoppiano qu~lle mo– rali -sul processo di distruzione, della salute dei •, detenuti .. Il letto di fo~za e la cella di rigore _s0nocausa di' disturbi psichici g:i:avis_simi. Ma il regime_ carcerario per sè' solo. basta ad im– poy.érire e .rendere· malato il detenuto, ·fisica– mente e dal lato psichico. Scr1ve il Pass.ini: ;< L'Elemento moràle, .vale a dire l'influenza deprimente che esercita sull'animo del· condannato_ il completo" cambia--' mento di_vita; la repentina cessazione "di.molte abitudini inveteratè, divenute impellenti nè– ce~sità; la lont.ananza degli esseri più bari e più affezionati, viventì · torse nell'abbandono. · e nella miseria; la, doio_rosa ri!)-unzia ·agli af– fetti più intimi, agli elementi. essenziali e alle soddisfazioni della vita; il rigoroso silenzio dei periodi di segregazione; le ·lunghe ore di · ozio e di solitudine, popolate sol_o,da tristi, ri~ membranze; l'annu1lamen:to ass(;)luto della pro– pria personalità. E"gli passa 'iµ un momeJilto dal- lavoro all'ozio, dalla compagµia alla soli– tudine, dal rumore al silenzio; egli deve ri– nunziare al pro~rio nome, alla proprià . V~- ~ lorità, · alla prppria' dign_ità, facendosi ra,dere barba, baffi. e cap-elli, djventando un .numero; egli deve abituarsi d'un colpo àl1a severa di– sciplina -dello stabilimento e sottomettersi cieca-~ente al _volere altrui: non più uoµio, ma • .,i • ' • \ • • '. cosa; non p1u vita, ma scarsa vegetazione . Tutto ciò è talè una s9n1ma di circostanze, · da costri:ngere all'avvilimento ed :alla scom– posizione· dell'elemento fisico,.· psichi.GO, intel– lettuale_ anche p·uomo. più forte, più energico, - .pi~ eqHilibrato »; I ' . ..

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