Pensiero e Volontà - anno I - n. 14 - 15 luglio 1924

La M<?rale anarchica og_gi non •può essere che u:n'aspirazione, un ideale.· Nessuno oggi ~uò vivere veramente ,da anar– chico. N è sfr1.1,ttatore. nè . sfr11:ttato: · e tutti sia– mo sfruttati ·dai padroni, dai fina:µzieri, dallo - Stato e, anche non vqlendo e non acr""rgendo– cene,. sfruttiamo quelli che si trovanu in posi~ zionè peggiore di n~i. N è oppressi nè ·oppres– sori: e tutti siamo oppressi e diamo per amore o per forza il nostr9 contribut_o· allo, Stato eh.e tutti opprime. Pr.edichiamo l'amore per tutti, e siamo costretti, ad odia:re gli .oppressori, per– chè. l'odio si genera in noi' · spontaneamente come mezzo di difesa e. spesso trascende· e ci spinge aU' offesa. Siamo contro ogni violenza, - e _dobbiamo tenerci pronti ed incitare gli altri · a tenersi pronti a -respf ngere la violenza colla violenza. Vorremmo sta.re perpetuamente in istato di ribellione, perchè questa sanebbe oggi· · la sola posizione logica e coerente per chi -non v-µ-ol essere nè oppresso nè oppresso:re, ed in– vece siamo costretti, p.er ~vivere, à mille adat– tamenti,· a mille transazioni. E tutto questo perchè ci è imposto dàll'.am:. ' biente sociale, che noi abbiamo travato e. non abbiam potuto ancora tra;sformare. Ma l'ambiente non è tutto: chè altrimenti non vi -sarebbe nessun cambiamento possibile per opera. umana, e le generazioni• si seguireb– sero ,!fiOnotone senza speranza , di 1nigliora– menti. - .. Se l'ambiente 1node1la. l'uomo, l'uomo· colla ~ma volont~ e Po pera sua resiste ali' ambiente e lo modifica. • - Si è anarchici in quanto ci si ribeÌia alle cattive influenze dell'ambiente e si è · tanto. - ., miglior ' anarchico qitanto più si è riuscito a ,sfuggire a quelle cattive -influenze é più si lotta per modificare l'ambiente malefico. Na– tu.ra: lmente si tratta ài più o meno, ·perGhè nessu_no può m~ttersi compl~tamente fuori e cont~o dell' ambie~t~. : ma chi colla s.cusa del- 1' ambiente fa tutto il male che l'ambiente -com– -porta e non fa ·n~ssuno sfo1·zo per .mi'.gliorarst e migliorare chi sta al suò contatto _non può essere anarchico; IÌè uomo· che aspira ad un qualsiasi progresso. E quelli che -l'ambiènte ha éompletamente corrotti tanto da 'farp.e o degli strumenti degli oppress9rj e dei· delin– quenti sen~a scrupoli, o de.gli schiavi ab~rutiti incapaci di,_·qualsi3tsi ribellione, noi possiamo - compatirli e lavorare anphe alla loro renden- . .1ione, ma non potre1nmo certamente epnside– rar li dei nostri. l . ' 11 Quindi nessun puritanismo eccessivo, nes– suna pretesa di trovare uomini perfetti (chè , noi stessi· siamo ben l~ntani, dalla p~rfezionej; ma ~emmeno I? idea. assurda di· aprir fo brac– cia a _tutti .e far dell"anarchismo la sentina di . I , tutti i rifiuti e la _pandiera che serve a co- p,,nre ogni merée avariata. * ' * * «- Jn molti e avanti ». tu dici, caro· ~an..– dol:fo. Ed io non sono. certamente di quelli che si cornpiacciono di essere in pochi e pe1 - ', il piacere di considerare loro stessi ·come una specie eletta, si tengono lontani dalle masse ' . ·ed oscurano, co:çi. il linguaggiq astruso, le no-· stre dottrine, che sono \ tutto ciò che si puè; i1nmaginare -di piì1 limpido e chiaro, E non . ~. ( sono nemmeno un aristarco che va. spulciando i difetti· degli altri piuttosto che badare a cor- . . . reggeTe 1 proprn. Io credo che la nostra rivoluzione non si può fare senza le· masse, e che bisogna inco- .• , I mincia:re col prendere lé masse così come sono. Ma, no.n ti ricordi quelle folle che ci applau~ divanq · e ci coprivan_o di fiori e, malgrado la nostra r:ilµtta~za, volevano· portarc_i in trion– fo, e poi sei mesi dopo applaudivano. è -copri. vano di fi_ori Benito ~I.Iussolitii - s'alvo ·a tor– nare ad applaudir ·noi quando il vent~ sar~ cambiato 1 E. non ti ricordi di quelli che can– t~vano rivoluzio_ne vogliamo fare· e al pi'.ombo risponderem cbl piombo, e poi si fecero basto– nare e ·mandare a letto alle otto da quattro giovincellì fatti ardi~i dalla paura altrui 1 E) vero. che quei giovincelli avevano l'impµnità assicurata e le spalle guardate dai. car~binìer'i e dalla guardia regia; ma, 'infine, o· che sì credeva di fare la rivoluzione, come l'ha fatta Mussolini, ~mll'appoggio della polizia e senza venire à conflitto coi carabinièri 1 l · Le folle _sono mobili e le ritrovere1na quando le circostanze. ci saranno· propizie. L'impor– tante ora è di_ formare ·nuclei,· il più nume..: rosi che ~i può, d'accordo, 1na di gente coscien– te sicur.a dev-0ta:, eh~~ s-uo tempo S•31Pranno muo– vere le folle èd essere· nella rivoluzione gli in1- zjatori e. gli animatori di :tutte_ le opere buone,. .Mi dimenticavo: tu or;, voi esser cé cattivo )). Pensi tu che c~ riusciresti 1. Quale illusionè ! ·• Credi a me, l'esser cattivo non è nè il tùo nè il nostro mestiere. Chè se fossimo·. cattivi saremmo diventati tutt'altro 'che anarchici. Puoi :far la faccia fèroce fino ad alterarti i connotati, ma. resterai se~pre il -buon Randol- ✓

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