Pensiero e Volontà - anno I - n. 14 - 15 luglio 1924

' l PENSIERO E VOLONTA lezze co_me delle ignominie, di tutti gli altri determinato la rottura d'equilibi:ìo .allo. scòp– paesiJ ténde ad elev~re lo spirito al di s·op-ra. piar della guerra in molti sinceri, ~lre hanno d·i tutte_ le patri~, pur sehza riuscir".'( maì c01n- · sentito insorgere in .sè più forte proprio quel pletamen~, in quanto il_ sentimento resta in- sentimèntò patrio che pi·iroa ignòravario -o ne- dipendentemente dal :freddo raziòcini(?. · 1\1:a il . ga~à~o; ,è per ~ppagarlo non hanno, logicamen·– sentimento ne viene migliorato, in quanto in te, saputo far altro che accettare in blocco ciò una cultura sp·regiudicata e veritiera trova · che prima reputavano ~ttributi necessari· del · "• F antidoto contro le esagerazioni morbose e -con- . patriottismo: militarismo', guerra, autorità, . ' ' tro quel!~ degenerazioni scioviniste c4e sono stato, coer?izione, · ecc. . · per una nazione ciò che la megalomania è pe1·· ·Se fessero stati più avveduti e méno schiavi , l'individuo. di un apfio~ismo del tutto verbale e formale, E' stato osservato, c9n una certa -ragione, avrebbero capito che era nell'interesse vero· tt che la cultura· letteraria ed -artistica è sempre supremo della patria, come dell'umanità, ·il sai– prevalentemente patrìottica piu della cultura vare quanto più era possibile delle nostre idee scientifica, la qu>ale è per sua natura emi'nen- e delle. nostre speranze dal gran :flagello alme– temente · internazionale. Ma ogni uomo/ colto e no sul tèrrèno morale e non. compro~~ttere moralmente sano non subisce che limitatamen- l'avvenire. identificando · la propria· causa' e te_ l'influenza di questi'. fattori secondari;·, nè quella della civiltà con la causa della suprema- . la scienza spegne in l_ui l'affetto .n3:tura;le pel zia politica e militare di alcuni stati contro · · proprio paese, nè' la lettera~ura lo ubbriaca al certi al.tri. Ma di que.sto ~orneremo a parla~e, · punto d'accecarlo su tutto ciò che di bello e di se ne avremo tempo, qua~do' vedremo a parte buono v'è avviene oltre confine. le ragioni del contrasto fra guerra e rivoluzio- ne anche i1=1 rapporto aill'-interesse ·di una sin- *** gola patria. Durante quell~. che oggi vien chiamata là. « Grande Guerra >>', specialménte nei primi . \ - due anrii così bui, in cui all' esaltazionè di po- chi faceva riscontro, sul dolore muto delle mag– gioranze, la compressione assoluta ·d'ogni pen– siero libero, io mi son domandato piìl volte .con angoscia la. ragione per cui' non solo degli av- - I , · ventu_rieri e degli scervellati, ma anche nobiiis- * ' * *· L'evolu'zione ~dell'am~i: patrio p1,1ò in certo modo essere assomigliata· all'evolu~io:rìe ~èlFa– more sessuale. sime arnime .di uomini su peri ori - basti per tu t– ti nor.ninare I5,:ropotkine -. ~fossero vittime al– lora d'una così infarntile deviazione spirituale, - che li .metteya in contradizione .con ·tutto il loro passato e ne faceva dei complici morali di alcuni Stati· dei pe·ggiori responsabili del gran delitto. L'amore dell'uomo e della donl!a no.rr era al– l'origine che l'istinto bestiale.dell'arcooppiamen to, appagato il· quale gli individui ritornavano indifferenti l'uno - ~Il' altro, ed indi:f:ferQnti · restavano finchè il bisogno sessuale non li riav– vicinava, sia che si ritrovassero a caso i me- .desìmi o che cia,scuno si· accoppi~se con U:ti):.~ <·. indi vi duo diverso. Solo C(i)n l'ari.dar dei' ~eco~··.'..:- . ·,- :~ . Queste mie ri.flessioni sul problema naz1ona– _le e sul sentimento ,patrio hanno origine da. quel tempo e dall'impressione disastros~ che fe..: ce in me il di_so-rientamento. gittato dalla guer– ra nelle file dei socialisti,, dei rivoluzionari e di parecchi anarchici. Vidi allora quale errore· era stato il non aver tenuto conto del senti– mento patrio e l'averlo aprioristicamente igno– rato, e negato, permettendo ai nemici ~ella li– i}ertà e del proletariato df sfruttar lo ai loro fi– ni e di farsene un'arma contro ·di noi, invece di studiarlo, educarlo ed incanalarlo· tanto da trarne un'energia rivoluziona.ria di più e non restare vittime delle sue improvvise e inaspet- tate esaltazioni, esasperazioni e degenerazioni. · Questa impreparazione spirituale_ e teorica· ha li l'istinto sessil.ale è diventato quel sentimento ,_ compless~ ed ~levato che chiamiamo amore. - Il quale amore può l,lJlire due esseri indisso}ubil- me,nte, fino alla morte, spingerli à desiderare il bene· dell'amato fino al ·completo sacrificio . di sè, fonderne i sentimenti ed •i pensieri fino a farne una . per-sonalit~ unica, e raggiungere il çulmine d~Ila sua el~vazione spirituale; ma. nonostante resta fedele alla .sua natura ori- . . ginaria e no& ,si sentirebbe completo e piena- . ~ . ~ mente appagato se l'unione sessual~ 1=1on accom- - . pag.nasse con le sue acute vibrazioni la sublime ' ; ' . armonia delle- anime. · ' Non altrimenti l'amor patrio·, nella sua evo- luzione dal primiti~o egoistico amore della. propria tana, abbracciando ·orizzonti• sempre più v~sti -- il villaggio, la tribù, la oittà, la re-. gion~ la nazione ~'si è elevato, nel concetto del ~ f. 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