Pègaso - anno III - n. 8 - agosto 1931

222 P. Nardi Ma questo umorista in confronto con la poesia, non l~ era meno :iei confronti con la scienza. Vedete dove anda,sse a cercare 11 suo pubblico e come si preparasse a dissertare :- Le tre amiche erano sedute sotto la pergola. Sulle spalle di Geltrude, che stava -in lllezzo le altre due tenevano appoggiate le braccia ignude .... Mi sdraiai molle– mente suil;erba come quei trovatori che veggonsi dipinti sui ventagli di Watteau, ai· piedi delle leggiadre castellane. 'l'ra una galanteria e l'altra, uno di quei piccoli scarafaggi neri.che i naturalisti chiamano Carabus, precipita giù da un fiore d'ombrellifera,. Questo Carabus che incappò tra le mie dit;a, _:_ commenta il trovator watteau– niano, - dimena le zampe, crolla le ·antenne, colle aguzze mandibole minaccia il gi– ganti! nei cui artigli è caduto ! Nera bestiuola: per cui un fiore.. è lllil mondo, cercava fvrse la sua compagna nell'incauta corsa tra le foreste dei petali! Vedetela come si agita e si divinghia e Libertà va cercando ch'è sl cara! Vo' liberarla, vo' che ritorni tra i suoi simili; forse narrando ad essi questa av– ventura, potrà arricchire la letteratura degli scarafaggi con qualche capolavoro sul genere dei viaggi di Gulliver. Mi basta che codesto animaletto che ora va a perdersi nel labirinto delle erbe, abbia servito di strumento alla legge fatale del– l'associazione delle idee per farmi ri_sovvenire la storia di un Carabus, del qu,ale s'innamorò il mio dotto e valentissimo amico Eugenio Sella. B siccome il Sella, all'amata, bestiola, aveva apposto il nome di una propria cugina, 'Carabus Olimpiae, ecco il m·adrigale alle leggiadre ascoltatrici: Voglia il cielo che qualche volta m'incontri anch'io in un innominato, non quello dei Promessi sposi, ma in un innominato Oarabus, e prometto dedicarle:>a una di voi: Oarabus G·eltr•u,dis, Carabus EHsae, Garabus Mariae .... Ilarità, pelle cl' o~:ae ribellion,e di Geltruc1e, di Elisa, di Maria, come se ognuna fosse già a contatto col rispettivo ~carafaggio. Ironia del narratore: Oh, non aveva il Cabianca dedicato alla giovinetta Fuà una nuova specie di garofano, il Diantlvu8 Erminiae? Figura cangiante, Paolo Lioy ! « Maestro nell'arte di difl'ondere la _scienza», lo definiva lo Stoppani, tagliandolo sulla propria misura. Ugo Ojetti l'includeva nell'itinerario, movendo « alla scoperta dei lette– ra.ti ». Quel sentimentale litteratissimo di -De Amicis gli mandava saluti com e a scien,ziato, scorgendo da Giomein, in val d'Aosta la Punta Lioy (cosi. in~it~lata a ricord? del. pres~de?te del Club Alpi~o Italiano). Il Nenc10m, 1mbarazzRto dmanz1 a hbr1 come In alto Ombra Notte si h . d S . ? , , ' c 1e eva: « ono smenza . Sono a-rte ? » ; e continuava: « Sono fantasia pittura, umorismo, poesia ? Vi è di tutto questo, ma vi sono anche altr; cose, l'erudizione, per (:lsempio >>. Sicuro. V'è la materia: e vi si avverte l'uomo di scienza, di cultura, svegliatosi pree.isamente fra i sei e i sette BibliotecaGino Bianco

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