I O MAG G-1O ~IHC,\ un anno fa scrivevo alU trovc che Scipione, il vero Scipione, s'ha da riconoscere e leggere · soprattutto nei disegni: la mostra con cui ha inaugurato l'attività la nuova Galleria di Via · Spiga, cc ne ha presentati altri cinquantatrè, nella maggior parte incclili, per nostra maggior convinzione e consolazione. A SCIPIONE I inediti e ne è prova la incessante incsau;ta volontà ciel segno di cercarsi, di approfondirsi, cli violentare la pagina, di urgere sul proprio atto: e come tutto diventa essenziale, pungente nel corrosivo sarcasmo elci sorriso trafitto cli angoscia! Il pae~aggio poi, esaltato e disperato nella precisione del graffio, ricorda i più belli cli Scipione, quali le tre visioni romane ciel Museo di Roma. Questo gruppo di disegni non è tutto oro colato: almeno cinque sono da ritenere falliti - « Fracchia sul letto di morte», « Albe1~i » 1 « Figura benedicente», «Abbazia cli Trisulti », « La serva friulana » ( e cli qucsl'ult.i.ma a mio avviso, l'intelligenza degli organizzatori doveva decisament.e evitare l'esposizione); - una tren• tina e 'più non superano il Lh·cllo medio degli altri disegni cli Scipione, livello che pur~ è alto; i rimanent.i sono -fogli raggiunti, opere cli un rigore morale, oltrecchè stilistico, eccezionale. Ma da tutto il corpus, esce ben netta, stagliata in gridi disperati, la figura elci povero Bonichi: e ciò era SCIPIONE: AUTORITRATTO Un disegno a mc particolarmente caro e in genere poco com· preso, è « La calma »: basterebbero gli occhi improvvisi clell'uoJno, i fiori di primo piano che si aprono come tante pupille a scrutare il mistero di un'Ora così stra• na e rara (viene alla mente i\ilontalc: « sembra - che attorno mi si effonda -- un ronzio qua di sfere quando un'ora - sta per scoccare»), il ciuffo di erbe, la desolata sospensione dei carrelli della tcleJerica, per decretarne il valore. (Ed è ancora Montale ~hc ci soccorre: « Ah crisalide! com'è amara questa - tortura che ci vo)vc - e ci porta lontani - e poi non restano - neppure le nostre orme sulla polvere; - e noi andremo innanzi senza smuove.re - un sasso solo della gran muraglia! - e forse tutto è fisso, tutto è scritto - e non vedremo scorgere - la liclertà, il miracolo, - il fatto che non era necessario! •) La libertà, il miracolo, il fatto che non era necessario, come l'attendono - e con che ansia - l'uomo, le piante, l çarrclliJ in questo disegno! Come sanno v~n-a però la loro attesa, jn questa calma! quanto si voleva giustamente ot- alcuna cosa ccl ero dominato dalla tenere. lussuria .immonda che si ravvoltolniziare una nota, sui ..<lise- lava nelle mie membra, che 1ma volta erano cli Dio•), pure ncll'agni di un artista della validità -.-.µ·,,.,.,z,·o,,e. ,,cl s,,o « tci,clcre », e della grandezza cli Scipione, col "' dichiararne 1c influenze subite, rimase sempre puro, bia11co, canpuò scmbra1·c sl'acciato, Jna è ne- dido; tant'è vero che, quando j) vizio lo aveva corrott.o anche l'iccssario, tanto più quando cli Jui sicamentc, con u;1 sudato, clispesi voglia centrare la puntuale obbedienza alla propria « voce», al rato lavoro, pagando continuasan.guc, l'estremo capofiU.o in sè mente lagrimc, urli, e sangue, si titcsso, l'allucinato colloquio con alzò, diede altezza a &e stesso, la sua esasperante solitucliJ1c. raggiunse il • ciclo ». Ché questa è grande avventura, l'esser lngrcs, Tiepolo, Greco, Pa- rimasto innocente, tutto d'un pezsciJ1, Chagall, Soutinc, Rouault, zo, intiero e integro, pur csscnMax Jacob, sono nomi che sovcJl- dosi coperto di fango,l'essersi aste e con troppa facilità vengono segnata la luce come :fine, quando fatti, nè mi sento di oppormisi ancora' s'era nel buio, l'aver agocomplctamcnte: ma ad essi oggi gnato l'alba nella tempesta della crt!do si possano aggiungere per- notte. lomcno quello di Gri.incwald Così scrivendo, non si lavora - il foglio della « llani •, espo- di leggenda: la pubblicazione delsto appunto in questa raccolta, è le « Carte segrete• prova e teuna testimonianza decisiva in pro- stimonia in ragioni assolute. posito, tenendo naturalmente prc- * sente la diversità di « tempo» e ** cli «clima», oltTcchè cl' istinto, e ]I segno cli Scipione ha cl.ue come ciò abbia trasformato la lin- grafie: l'una filamentosa, quasi fa dell'uno · in stalagmitiche ca- fosse una satanica bava, l'altra dcnz'c nordiche, abbandonata quel- sfrenata, piena di pentimenti, di la dell'altro in un continuo sfocio slanci e ritorni, consumata in un nella tumultuosa laguna dei sensi lavoro cli scavo, di profondità, cli maledetti. penetrazione. « Sensi maledetti »: Scipione La penna si posa, graffia e si urla contro il suo peccato, ne sta alza, poi di nuovo si posa, balza ancora miseramente godendo, e in a,anti,, deposita· uno• strascico già ne denunzia, ne grida, lo pietoso cli pene e dolori, tenia uno schifo, la abbiettituclinc: dal San- svolazzo, ma lo rompe con un susgo alza le braccia a invocare Cri- sulio, avanza cli nuovo travolgen- .sto ( «un tronco tenace e ubbar- t,c, decisa, compie un'ampia limibicato alla terre.~, ·ma l suoi rami tazionc, cd ceco un'altra volta si tendono al ciclo, come quelli di sofferma, rimane un poco in sotutti gli alberi•). spensionc di grido, poi un sinCadde nella peggiore corruzio- ghiozw e cade sfinita: tutto ciò ne ( « Ero un invasato, ~l'alto dal in un istante, con una rrcqucnz ..1 male e male blesso » ), sperimcn- ossessiva: e si capisce ad ossertò ogni bassezza, si gettò addosso ,·are in questo modo,di quanto a manciate il fango, si sporcò di sudore, di quale affannosa e vioF-5ir{eJ'~ziorì'e 1f{dmnr~ F~ffìaclesione siano frutti ·questi disegni, a cui era oostreUo, senza possibilità di rinuncie, condizioni o patti: sua vita. E si veda un po' il • Hitrat!.Q del Cardinal Decano », stremato cli pictù, flagellato eia strazianti cilici, fatto simbolo di eroica sofferenza, con quel tremolio delirante della linea, com'è tutto dichiarato, tutto « detto », liberato nella bruciante punlualità elci se- ..gno; o i due « N·udi », certo fra i pezzi pi_ù significati,·i della r~ccolta, specialmente quello ravvoltolato a terra, vittima abbietta ciel peccato che si sconvolge, viscida, riparandosi con le mani da una invisibile frecciata apocalittica: o la penosa notte in cui si sconvolge e tormenta Caino - si guardi l'insistente riprendere ciel segno sullo stesso valore, che allucinale morbosjti, acquista - Yicino allo bianca alba dove riposa il sonno cli Abele - e· s'avverta fin dal delicato contorno, non riuscendo qui la linea neppure a clclùnitare - con che amore e trepidazione l'artista l'ha vissuta - significazione di una propria interna - e sconfitta - dialettica. A quale decisiva sapienw era giunto Scipione lo testimonia il « Ritratto di Aniantc », dove il filo cl' inchiostrò si rincorre a dcterminare un'atmosfera sarcastica, sadica, c vien quasi spontaneo dire orientale, con quei due enormi fiori - « profumo di Arabia » è scritto su un petalo - e la mano accartocciata come una foglia minata dal male: questo è certo· tra i disegni' più costruiti cli Bonichi, per cui la estrema violenza operatavi, non si clctcrmi11a in rischio, rna si sal\'a luU.a puntualizzandosi nella febbrile ansia di sfogarsi, cli coniessarsi. « La cortigana » è certo il foglio perfetto di questo gruppo di Le sette vignette satiriche, piene cli intelligente vivacità, di sarcasmo, escono dalla futilità •della cronaca, non solo per jJ loro dichiarato umorismo, ma sopratutto per il loro valore come disegni: cd è un angolo cli Scipione che non può essere jgnorat.o da chi ne vuol avere esatta conoscenza. Dovrei ora stendere un elenco dei rimanenti disegni, giacchè esclusi quelli citati ali' inizio come scadenti, tutti gli altri sono un piano ora più ora 1ncno, certo sempre alto, talvolta, eo1ne ho scritto prcscnLandomisi l'occasione, d'eccezione, nella nostra arte moderna. Ma tutto Scipione ciel resto è una <<eccezione», e di quale gran• dezza e importanza già altre volte s'è eletto: qui basta ave,· continuato il discorso interr.otto dopo Ja mostra di Brcra dell'anno sco"rso, per completarne lo studio della opera, beninteso che un lavoro completo, uno studio definitivo, resta ancora da Jare, nè saprei dire perché mai tanto si attenda a pubblicarlo, accompagnato da una ricca documentazione, limitandosi quanto finora è stato scritto " «notizie», «note», o brevi saggi. Scipione è artista da affrontare cli petto, tuttinticro: cosa non facile, ma possibile, oggi specialmente che molti" ne hanno dimostrato attitudine e capacità. C(A.V/\"/ TE TORI 9
RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==