Pattuglia - anno I - n. 8 - giugno 1942

Panorama letterario -~elmese oggi hu fatto molta strada in questo senso da c1unlche paio d'anni fn ad oggi: i ntroclotta nelle scuole medie O\e Co eia testo nelle antologie, cliUusa e.la tutti gli .editori, occcttab su giornali e ri, iste. Perchè piangere e lagnarsi sempre? O forse Stacchini pia• tisce, « Ciccro pro domo sua •? Infatti da tempo non si leggono sui fogli patri gli stelloncini pubblicitari del• le opere del pili grande umoristu ila• liuno con giudizi tratti eia impossibili ~iornnli di l uo"a York o di Parigi. Strani cfletti produce il silenzio talo a ... At'llHUHlO ìtlt•onl e Il rOIIH:ltlY.O S chi,o, in ombra, trascurato dui punorami letterari, lontano dai u:- nucoli e dallt• t.r~cchc (l1ucst'ulLimc per fol'tuna sttrnno scompurcndo e finulmcntc ci è dato •assistere a una umunu società Jcttcnfria, composta più che di lcttcraU Ja uomini) Armando ~leoni continua nella sua fotica di romanziere e tira diritto. Collabora ull'Antologiu, stnmJ>,.'l coi, ~londudori e Vallecchi, ma non milita e bulle ri, istc ben di melo scorgi il i,.uo nome. Drutta costrizione c1uclla cui i letterati dc,ono sottosturc: una buttuglia continua pcrchè il nome (lasciamo stare ((UCllo che poi ne diranno i posteri con giudizo più preciso e spussionato) sia sempre di primo piano: lil\•oro, fntica, inumunu Fnticu per produr,·e nrticoli, clzc\'iri, · ru<.·conti cho appaiano su pei fogli; letteratura militante. E qu!\nto sa di amuro il rifletter\ i. Ar,nnndo 'lcwii, diccu,mo, è ruori «.la questo gioco e a chi di lui ci pnrlu pure ric·orcli un qualch~ curo amico per• ~o dalh, memoria rcleguto in qualche i:-.ulotto r"moto, cosi come Guuguin ncll' isole polincsiqne. Poi nrrivu il mes- :-.nggio: un ,olumcllo che ci riportn u quel \'Olto caro, a c1uel discorso pacato, a c1ucllc confidenze con un mondo che era giù di15lantc dn noi. « PO\'Cl'C donne » è il titolo di <1uc- ~lu nuO\'O rornnnzo di Meoni (Vul• h..-cchi, 1042) che ripropone l5UI terreno critico il problemu dello scrittore. Du « Ln cintolo» u «Creare» a « fiichiami » n « Povere donne» ci pm•c chc il problema resti inalterato: un continuo tcntutho di uscire du (1ucl frammento in cui balli ,-:li scrittori. nostri sono inca1>pati. una volontl\ di uno dislcm,ion<! nora·ativu senza l.'hc 1>craHro si uUui. 11 fatto è che Armnndo \1coni molto I.iene ancora elci bozzettisti toscuni <' lo sollcticu spesso Ju rmlurnlc spintn al bozzello. Donde conlon,ioni, shulzi, certe congestioni e l'ttrcfnzioni non inrrequcnli. '\è sarebbe inopportuno parlare di \Crismo, riltruto è ,ero dulie successi\C esperienze delln nostra lcttcntturi1, rmt ~cmpre \Crismo, un po' crudo talora e uspro. Circolu poi una caratterislicu nota scnsualc 1 spesso procace che tiene molto di (tuella \ enu boccaccci,cu ,•uru ul popolo toscuno e che qui si esplica nei \ uri rapporti c1uasi animali frn uomini e donne, O\C non si rud• doldscu. · c.:on un umano senso di peno come nell'episodio di Domenico chc.J rientralo ubriuco in c1tsa1 sente in sè fo pena stc!',SU della moglie e si intcne• riS<.'c con un ucccnto cl' impostazione che, -quasi fnrcbbe pensare a Betti: « Commosso, Domenico, allungò I;,: bt'uccin in direzione di Jci senzn ri• spondere. TrO\'Ò le spullc esili e osi,utc che al C.'Ontntto della sua nnrno trasalirono con strana dolcezza, e le s'uccostò di pili: gli pure"a i:incoru l'Argia di c1uando s'crnno sposati. - Argia, o Argia? - la il\\itò con \OCC gttlcolla ». '"Lnu SC'll:,Uulitù c1ui rutlcnutu, ma che nitro, e bCuppu con , iolcnzn, sunguigna, acre. nuggi che sono c1uusi tutti donne e gli uomini, che olle donne Rrtibbia.no un peso di Ur:istczze e di pulimenti, sono c1uasi sottaciuti o immobilizzati da ma• lattie o disgrazie. ,.\Ila \'iolcnzu dei sentimenti si tt• dcguu la "iolenza \'erbale talora deltn prosa, forse u istanti troppo grasso e a·iccu, sempre efficace però nei suoi cUetti immediati. Il Jlubbllc-o e P Rrte Siamo giunti u un punto nel quale, se lu cosa continuerà con il crescendo che giorno per giorno possiamo notare, non ci saranno pili quadri negli studi dei pittori, non racconti e romanzi clat• tiloscritti nelle cur'telle degli scrittori. Si 1>roclnma da lui.te le parli che alle mostre non ci sono che elci « venduti », si constata In pubblicazione affannosn di romanzi e racconti. C'è chi se ne lagna: ora se per lu pittura e per lu sculturu può essere solo una c1ueslione cli mo<lll o un sistcmu come un altro per collocare il denaro, noi siumo fermnmcnte convinti che per c1unnlo riguarda Ju letteraturn il risultato è ben diverso: infotti se un quadro o una scultura possono stare su una parete o nell'angolo di un salotto senza dire assolutamente nulla a chi l'ha comperato, il libro, unn volta entrato nella caso, unu volta passato per le munì di chi "i abita do\ rù pure raggiungere lo scopo. A meno che chi lo ha acquistato non lo butti senza leggerlo, ma allora sarebbe assurdo. Belle dorme e leUrrftturR Sempre a proposito di letteratura leggiamo in « Tempo • n. 1M del 7 muggio la lcttcru di uno sconosciuto lettore il quale protesta pcrchè la ri• \lista ha riaperto le pagine ulln letteratura e la tro\'a poco interessante e preferirebbe Cossero stampate totograrie cli belle donne. Proposte strane: l'ppurc le belle donne piacciono anche a noi, ma non sulla cartn. ,.Nlurla:zftrcloue- della leUerfttUrN ICNllftUN Arrivo con c1unlche ritardo Guido Stacchini (Regime' /"sc:stll del 3 mag• gio) quando si Jagna clellu mancata morulizzazione interna e di un controlro atti a \Ulorizzare la letteratura incligcnu •· Lu lctlcraturu itulfonu di _,_ ------ 1-!bdonuulnrl È nppurso « 7 giol'ni • che ap1>1u·cn• temente sostituisce lo scomparso « Oggi » u suu volta sostitutore di « Omoihus • o, perlomcno 1 è sempre la stesso casa editrice a pubblicare il seilimnnule. 1\111 quulc disceso per « grudus » ! « Oggi » potcv;1 dire, con In suu impronta intelligente, qualche cosa ~, una certa closse colta italiana, 1>0le\·n interessarla. « 7 giorni • non ha nullo. do. dire: sullo stesso stampo abbiamo visto tanti settìmunnli _stranieri, uno pi,ì scipito dell'nltro. E la letteratura? Quasi niente o, per lo \Crit..ì, niente cli serio. Manco uncora in Italiu il grande ebdomadario, Punico, for• se, che nncora dica c1unlche coso è t Tempo • pur con saltuarie e strirninzìte pagine lettei'urie e con In morclncc rubrico bontcmpclliuna. C'è an- • che oc Primato», direte. Certo,• mn non mi si voglio dire che è uno ri\ istn che va per le mani del pubblico, costretta per costituzione o rh-olgersi a unu clientela stretta di specialisti. 1 IJ H(UIH\lu:o ~:• (1uothlhrnt A tutti i quotidiani che continunno imperterriti od ammannire le porche-rio• le dei romanzi d'nppcnclicc, con molti amori, molte morti, molte truffe e molti contrabbandi, p_ortinmo l'esempio del Corriere che, dopo un romanzo di Orio Vergani ne stampo a puntate uno nuo\·o di Emilio lludius. Si potrit obiettare d1c per stumpurc un romtmzo it.1I iuno in uppl'n<lice lo spcsu è troppo forte, mentre per i soliti romonzetti che , cn• gono distribuiti da un'ogcnzia con un nolo· molto basso C molto più fucile pro"vcdcre. toi possiamo rispondere che tutti i giornali liunno una certa somìna destinala alle collaborazioni e che imece, come spesso accade, cli ,crsm·e lauti contributi u colluborutori hm· liii e fustidiOsi, gio\'crebbe molto allu \ita morale cd economica dei letterali italiani, l'ucceUore e il richiedcrn la loro colluboru.fonc. CARIIJALDO MAIWSSI ---- i\ellc intc111,ioni 1 poi, dell'autore c'è una certa rete di moralismo particolure, quasi allo stato latente, sui ge• neris, in qunnto - e si 1·icordi I' in• ccndio del magazzino degli stracci - , uole più che altro essere giustificuFOf'l ctazibnee~uffi m,~-Forlì "CONCERTO., DI O/ANNI TESTORI DICE la fosciett.n pubblicitaria del romanzo di Eugènc Dubit « L'nl• bcrgo del ~ord » (Gunndu - ~1odcnu) che tut.ta la cincmatogrnfin francese (non la cincmatograria europea) C sta• tn inrluenzutn cln <1ucslo romanzo. ln• rntti nel romanzo, da cui Curnè ha t.rut.- to un ottimo mm, si percepisce matcrh11isticamcnte c1uclla atmosfera densn e brumosa. preciso e minutamente dcfi• nila che si nota in quasi tutti i rilm del classico periodo del cincmu rrancesc. I personaggi poi sono analizzati e rop~ 1>rescntnti con \IIHI cnraUeristicn tipiz• znzionc, che a '\Olte ragg"iunge toni morbosi: una galleria di tipi rusi in un ambiente lontano da c1ualsinsi melo~ dramrnutica rappresentazione, "id cli unn loro umnnili\ minore inlensamente sofferta e stl'unnmentc reni istica. Leggendo • L'albergo del Nord • ci sono H:nuti in mente però nhri classici esempi letterari che cci'tnmcnte hanno uvulo pnrlicolurc inrtuenzn sulla chilU, cincmutograficu frunccse: primo fra tut.• li Simenon dc « Le signorine di Concarncau » e « QuartieN? negro », per non riferirci che a <1uci romanzi '\C• nutici in mente per primi. Crediamo che in una futu1·n storia delln lcUeraturu rrnncesc in cui non potranno essere dimenticate certe pellicole, letteratura t'- pica di un decennio fondamentale nella ci\'Ìllà della f"rancia, i romanzi di Simcnon, og~i c1unsi dimenticali, avranno la 1>urte cli buoni protagonisti. E in ciunnlo a Dubit de « L'ulbergo del Nord ,. egli potrù n,·cre lu parte di protagonista assoluto. 1111 delle- più intercssnnti figure d1urtista ciel nostro secolo ò certamente Giorgio dc Chirico. E c1uesto romanzo, se così si può chiamare, del Nostro (Gior3io èe Chir:co: « E>do--nc o•, Bo n· piani, Milano) confe-:ma la nostra arfcrmuzionc, se di conferma ce ne fosse st.ato nncorn bisogno. In questo volume ò agevole un paragone fra Dc Chirico autore dei ramosi cavalli e D<' Chirico scrittore: la sua personalitù cl'nrtisln Hcquistu unu inscindibile unillì che solo appurcnt.emcnte non può sembrare tale. L'autore anche qui insorge e vince il con\'cnzionale per librarsi in un piano suUicientc di poesia. Non è. difricile inc/uadrarc il romanzo di Dc Chfrko ne le recenti e più fortunate csperien• ze moderne. Se la memoria non ci tradisce è questo il primo libro cli poesia che ri• corcliamo in questn rubrico (Luciano 'Honchi: « ~'lattina le», Tip. l•'erraguti, ~lodena). E siomo contenti che sia il libro di un gio"one, un libro in cui si respira Aria pura e molta ferie. Ln libro che ci ha fatto rcnlmcntc bene e che nhbiumo letto con lieto stupore. Lic,c e ttinccra l'ispirazione nccornt.u nel ~ogno dolce e nella immaginazione ru 1 rnmcnt~ dolcinstru. L'autore che pure risente di accudcmiche influenze e di letture amate, hn il senso dclln misura che gli impedisce di transigere u insinccrit,\ .stilistiche e cli sperdersi in lan• guiclcz.te troppo fucili. l~inaucli hu pubblicato in questi gior- . ni nella collezione dei Nurrotori contemporanei un racconto cli Giorg:o Cu• bella: « Alloggio del Golfo•· Un allro ~;O\ une che merito la più \'ÌHt attenzione per il modo di narrare, di evocare pcrsonugsi, cli precisare un'utmosfcrH interiore nl di l'uori di unn clelerminatn e tC<'nica con,...retezzl1. Piuttosto che una corattcrizzazione pre~isa ciel pcrs:m1gg;o egli tende, secondo i motivi di quella particolare lctteralura cli nella cler:\'nzione da ,Joyce e da altri narratori nnglosussoni, ad una generale atmosreru psicologica insistente o indefinita Proprio da c1ucst.u sensazione di incidi• nito, cli fluttuante, <le\e scaturire il scns<. del racconto. noco DEDICATO Al TEATRO ,.,ii il p1oniino numeroc.he,nciri v•rso I• ~n• di luglio. In qu•sto num••o di ec:ceiional• inte• rene pubbliche1H'IO fr• I' altro un allo unico di Eugèna O' Hèlll, tradotto in italiano do Mario Cimuaghi PRIMA DI COLAZIONE 7

RkJQdWJsaXNoZXIy MTExMDY2NQ==