Ombre Bianche - anno III - n. 5-6 - febbraio 1981

100 Giorgio Fon Risalendo in auto pensò a tutte le garanzie e alle prove di stima ricevute ma non riuscì a liberarsi dal}a brutta sensazione che lo aveva accompagnato durantetutta la giornata. Parlando con sua moglie dagli occhi azzurri la cosa si fede ancora più dramma- _ tica. Poi era una di.quelle che non aveva mai voluto aderire al Circolo delle Mogli dell;Organizzazione Unica (C.M.O. U .) creato per venire.incontro a determinati problemi che un lavoro svolto dal corrispettivo coniuge poneva. Avevano anche una loro rivista che trattava i temi più svariati, la dieta, il lavorq a ferri, la guida critica ai programmi televisivi, l'organizzazione di gite a prezzo modico rpa anche itinerari da fare con la famiglia usufruendo di convenzioni vantaggiosissime. La parte che aveva però maggior rilievo era la corrispondenza delle lettriçi per altro num~rosissime alle cui lettere dava risposta un'équipe in varie discipline esperta. Sua moglie dagli occhi azzurri invece non ne aveva mai voluto sapere e purtroppo non era l'unica. Usciva spesso per proprio conto, si trovava con chi le pa=- reva ed anche con chi non pareva a lui. Non c'era verso di ragionarci assieme normalmente, figuriamoci nel merito della faccenda. Se ne stette ad ascoltarlo, lavando lei i piatti - secondo il turno _stabilito - più per rispetto delle regole che per convinzione. Di parlare assieme e ragionarci sopra era passata l'epoca da tanto tempo. Rimanevano modesti dialoghi sulle cose · del giorno, ognuno parlando per proprio conto senza la pretesa di esere ascoltato: lui per proprio contò, sua i:noglie d~gli occhi azzurri per proprio conto ... Lui disse a sua moglie dagli occhi azzurri, che ·non riusciva più a capire se quello che l'Organizzazione Unica gli aveva chiesto fosse giusto. · Sua moglie dagli occhi azzurri gli rispose che le piacevano la musica e le persone, che voleva conoscere le persone e fare delle cose assieme e assieme con lui, che sarebbe stato bello vivere in un altro mondo, di gente contenta. Lui disse a sua moglie dagli occhi azzurri che non gli piaceva l'idea di passare il sabato mattina ar Supermercato a fare la spesa e rientrare a casa con dieci sacchetti di plastica pieni di confezioni colorate, che non gli interessava fare un lavoro di viti e bottoni e poi cambiarsi e andare fuori a cena e che i suoi ideali erano altri e altrove. Sua moglie dagli occhi azzurri gli disse che non c'era solo questo e non era solo così il mondo. Lui la interruppe dicendo che sembrava un discorso da esponente dei TABU', sì proprio quelli che aveva trovato quella sera che tornando a casa aveva forato. Ma già, non ne aveva ancora.parlato .. Dovette fermarsi e mentre stava cambiando la ruota usçirono da alcuni cespugli al bordo della strada tre della Tribù dei Tabù. Il terrore lo aveva preso, puzzavano ma lo aiutarono senza dire una parola a cambiare la gomma, poi gli chesero, come solo loro sanno fare, un passaggio,. Erano tutti e tre robusti e il terrore aumentò. Parlarono quando furono in macchina mentre a lui sudavano le mani, gli chiesero che lavoro facesse e sapeva di essere sul loro Libro Nero. Venuti a_conoscenza della sua professione sghignaz;zarono forte ma dissero anc.he altre cose sul lavoro sulla vita sul mondo. Quando scesero quello seduto davanti gli diede una affettuosa pacca sulla schiena e poi tutti e tre si dileguarono nella notte. Gli avevano sporcato la moquette e BibliotecaGino Bianco

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