Ombre Bianche - anno III - n. 5-6 - febbraio 1981

SINDACATO PADRONE Alcune impiegate della FLM Tempo di riforme organizzative nel sindacato. Assemblee, discussioni, documenti, delibere hanno decentrato e accentrato, regionalizzato e sprovincializzato, mobilitato e smobilitato, questo e quello ed altro ancora, ma spesso si sono dimenticati di considerare un particòlare: il nostro, la singolare esperienza delle lavoratrici tecniche ''dipendenti'' del sindacato, prospettiva da cui è forsè possibile leggere aspetti trascurati della vita dell'organizzazione, in modo diverso. Quanto stiamo per dire non vuole essère assolutamente esaustivo rispetto a quello che si può dire su questo tema, ma è il frutto di alcune riflessioni che sono nate all'interno di un gruppo di impiegate della FLM del Venet9. Perciò è possibile che tali considerazioni non siano generalizzabili all'in~era realtà del sindacato, ma pensiamo possa essere comunque interessante parlarne anche solo in riferimento alla categoria che fin'ora è stata considerata la punta di diamante del sindacato. Inoltre parlare dell'apparato tecnico di una categoria unitaria può anche mettere in luce come le diverse "culture" sindacali (CGIL-CISL-UIL) si proiettino anche nel rapporto con i propri "dipendenti" e come con l'unità ci sia stato un livellamènto degli atteggiamenti delle diverse componenti nei confronti delle impiegate, anche se continuano ad esi5tere differenziazioni tra ·provincia e provincia e tra funzionario e funzionario. · • Partiamo da una considerazione evidente, ma che deve essere sottolineata: i "dipendenti" del sindacato sono nèlla stragrande maggioranza donne. Nella FLM del Venetò sono tutte donne. Si dà il caso nella organizzazione in generale, dell'esistenza di qualche maschio "dipendente'\ ma normalmente si tratta di ad- , . detti a lavori strettamente tecnici (es. stampa) oppure li troviamo occupati nella sovraintendenza dell'amministrazione burocratica (come fine di una carriera politica). Già questo dato ci sembra estremamente significativo della permanenza all'interno del sindacato del modello più bieco di divisione sessuale del lavoro, in quanto percentualmente ci sono nel sindacato meno eccezioni che nella realtà sociale complessivamente considerata. BibliotecaGino Bianco

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