LE RIVOLTE DEI VENETI. CONTRO LA CONQUISTA PIEMONTESE (VERONA 1867) - (continua) di Federico Bozzini 4. Entrano in·scena i contadini In questo breve comunicato c'è già-1una prima versione che minimizza i fatti, e, accanto alla promessa generica di una giustizia imparziale, il burbero av_vertimento che ogni tentati'vo di disordine sarà prontamente represso_. I vincitori della giornata erano chiaramente i pro.vocatod anticlericalì ai quali plaude unanime la · stampa cittadina (33). · . Le notizie degli avvenimenti della tnattin·a si diffondono rapidamente ..I condadini che eranò venuti in città per-partecipare alla procession_e, ri.tornando ai loro borghi, divulgano il raccqnto del sacrilegio dei veronesi. I fatti.assumono il colore ed il significato blasfemo che la religiosità popolare loro inevitabilmente attribuisce. Le autorità cittadine sono avvertite e stah~o in guarpia. Nello stesso pomeriggio del giorno 20, mentre le.vie di Verona vengono tappezzate dai ,,manifesti del municipio e del prefetto, ''si sparse la voce che gli abitanti delle çontràde _suburbane divisano di vendicare -l'insulto fatto .alla religione, ·e preparansi. di discender.e v€rso sera a Yerona" (34).· È a questo punto· che, per la prima volta e a livello di semplice minaccia, fanno capplino le masse della campagna. Le autorità, preoccupate da queste voci, dispongono lungo le strade d'accesso alle porte della città contingenti di carabil).ieri e di guardie di P .S. che, per il momento, valgono a sconsigliare un attacco del contadiname cattolico e austriacante alla città sacrilega, liberale ed italiana. · Nei giorni successivi c'è un rapido scambio di lettere fra prefetto e curia vesc.ovile nell'intento apparentemente.concorde di minimizzare·gli eventi e di calmare le .acque (35). · ·· . Sembra strano che l'autorità civile, che aveva evidentemente approvato-se non . s9llecitato l~ provqcazione, si rivolga immediatamente dopo al clero offeso perB1 , · · !G'\~~~:~ · e le prevedibili reazioni popolari. Far la voce grossa a
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