Ombre Bianche - anno III - n. 5-6 - febbraio 1981

19famiglie venete nel Sudamerica 75 nione. In una riunione, di comune accordo si scielsero in sei, i più abili e adatti per riferire al Console di tutto ciò che accadeva, raccomandandosi ogn 'uno di mantenere il più riservato silenzio.' · Una domenica del mese di Luglio 1923, i citati sèi si mettevano di buon ora in marcia, percorrendo a piedi quei lunghi stradoni e attraversando quelle grandi foreste abita.te da molte ~pecie di belve. Affrontando l'avventura armati solo di bastoni e tanta buona volontà, e nonostante i grandi pericoli marciavano egualmente senza intimorirsi perchè il desiderio era tanto grande di essere liberati da quella schiavitù. Dopo sei ore di lunga m~rcia finalmente giunsero sul luogo dal buon vecchio indicato, -cioè dal Console di Zaccarezigno. Esso vedendoli chiese:' chi siete e cosa volete?; risposero che.avevano il bisogno di parlare d'urgenza. Li fece accomodare, e indovinando il motivo proseguì: siete voi forse· gli italiani i novelli arrivati che abitate da quel famoso Barbosa?; si risposero loro e proprio per q~est9 siamo venuti signor Console. Da molto tempo vi aspettavo, e ditemi perchè avete tardato così tanto a venire, se non avete compassione. voi per i vostri figli e .per voi stessi, che debbo fare io?. Dissero che erano pochi giorni che per fortuna avevano trovato una brava persona che aveva fatto il suo nome, altrimenti prima erano all'oscuro. Il Console saputo il perchè del ritardo proseguì: lo so come vi trattano in quel posto, vi fanno lavorare molto e vi-danno poco da mangiare senza essere pagati, e temo che vi tentino la vita. Ora ci penso io. Mi è dispiaciuto fin d, ora, ma_senza la vostra presenza io non potevo far nulla, capitemi non potevo far un verbale col quale informare il Console Generale abitante in Curitiba, il quale Console a nome del Governo italiano· procederà con una causa ai danni del vostro oadrone. Dopo il colloquio ii Console offrì loro un po' di pane e caffè (come è abitudine in quei posti). Questo servì per rinforzare le membra che erano esaurite e per riprendere la marcia del ritorno. · , Prima di partire quasi con affetto paterno concluse': prima di tutto vi raccomando se ciò -èpossibile ''cercate di non essere molto lontani nel lavoro gli uni dagli altri perchè sarà molto facile che siano capaci di tentare alla vostra vita". In riguardo a queste pratiche purtroppo vi debbo dire che saranno abbastanza lunghe; il tempo non ve lo so dire, ma se potete fare qualche scappatina che mi farà molto piacere rivedervi. Ringraziarono e salutarono quel caro signore, riprendendo la marcia del ritorno che sembrava meno fa ticosa perchè vi era una grande speranza. Il Barbosa, che aveva orecchie dappertutto, seppe che degli italiani -suoi dipendenti si-erano recati dal Console (altro mezzo non vi era per essere liberati) e temendo che di notte si fuggisse, come abitualmente altri in quei luoghi facevano, died~ ordine ai èapa.nga, cioè ai suoi sgherri di sorvegliarci strettamente. Da quei giorni non ci lasciarono in pace nemmeno la notte, cioè venivano a bussare alle porte armati di pistole e pugnali. Il loro camminare era un passo molto lento e silenzioso; un moB ·14 · tf a ,e da che parte venissero, e il loro bussare molto malizio1 "S', , i pi o con colpetti ben distinti uno dall'altro.

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