Ombre Bianche - anno III - n. 5-6 - febbraio 1981

64 Gianni Murari All'alba del mattino seguente un carrozzone ci venne a portare un po' di lardo e polenta per mangiare che poi per otto mesi durò così. Quello stesso primo giorno il Barbosa noi italiani ci ha radunati così dicendo ''voi siete fortunati perchè domani al lavoro si và''. Dopo sei mesi di assiduo lavoro non un quattrino ci aveva dato per spaventarci spesse volte la vita ci aveva tentato quel inumano barbaro assassin. Lenti e tristi passavano quei giorni stanco lddio d1 vederci soffrire una voce venne a noi dire: presto il calvario per voi finirà. Dopo giorni dolorosi passati una macchina si vede arrivare giunse il Console che ci venne a liberare dalla miseria e dalla schiavitù. Mentre il Console e l'autista tornavano per quella boscaglia che dovevano passare videro un albero grosso c~scare che impediva loro di fuggir. Due sgherri come leoni sulla macchina si sono avventati per uccidere quei due sfortunati volendo giustizia 1ar. Nella lotta così furibonda due negri caddero freddati i superstiti illesi son rimasti forse premiati di tanto valor·. E giunse il giorno più bello e fa tale da quei crudeli ci hanno liberati dopo otto mesi di lavori forzati e minacciati ancor senza un quattrin. introduzione in versi Dall'Italia siamo partite in 24 famiglie tutte tradite per il Brasile ci hanno destinati e da Cinguetti siamo stati ingannati. Siamo imbarcati su una nave francese e per fortuna non abbiamo pagate le spese. E noi italiani mentre si navigava tutti in coro allegri si cantava: o marinaio falla viaggiare fra non molti anni speriamo di tornare tutti uniti con alcuni dollari a contare per vivere tranquilli nel nostro casolare. Appena giunti nel porto di Santos che a noi italiani sembrava un incanto ci inviarono alla stazione diretti con il treno all'emigrazione. D'accordo con essi a San Paolo di rimanere invece ci han dato molto da.bere. Saliti di nuovo su quel treno diretto BibliotecaGino Bianco

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