Ombre Bianche - anno I - n. 0 - agosto 1979

Il mio viaggio nelle droghe 25 2. Dopo sei mesi di questo lavoro del cazzo mi licenzio perchè ne ho le palle piene della fabbrica. Lavoro altri sei mesi in un negozio di generi alimentari portando le spese a domicilio. Durante questo periodo ho cominciato a farmi i primi spi- nelli: hascisc e marjuana. Avevo perso i collegamenti politici ed avevo conosciuto gente che frequentava Piazza Dante e il Bar Fogge. I compagni del C.P .V., il mio gruppo politico, mi avevano fatto capire chiaramente che fumare non era una co- sa buona per un militante. lo ho scelto il fumo, anche perchè mi ero rotto della politica. Avevo sedici anni. Decido di partire per l'Olanda con un mio amico. Mi licenzio dalla bottega e .partiamo. In viaggio per Amsterdam, passiamo per l'Austria e la Germania. Sempre in autostop. È stata un'esperienza favolosa. È stato in questi giorni che ho capito lucidamente una cosa importantissima: è possibile vivere senza lavorare. Chi vive normalmente, senza mai mettere in di- scussione la strada che gli prepara la società e la famiglia, trova scontato, natura- le che per vivere bisogna lavorare. Invece non è vero un cazzo. Capire questo è stato importantissimo per me. on è un'idea, è un'esperienza concreta di libertà. Poi uno fa quello che vuole, magari ritorna a far l'operaio ma si rende conto che è una scelta. Durante il viaggio siamo rimasti senza soldi. Così abbiamo sperimentato che si poteva tirare avanti decentemente con espedienti. Rubavamo nei supermercati, mangiavamo nei ristoranti e poi scappavamo senza pagare, facevamo le mille co- se che ti permettono di soddisfare i tuoi bisogni, senza lavorare. E fumavamo. In Olanda siamo scoppiati: droga libera e donne in vetrina. È stato un flash. Siamo tornati a casa quasi scappando da quel paradiso. 3. Il primo acido (LSD) è stata una vascheria, stupendo. Era roba buona e fatta con la persona giusta. Per entrambi era la prima volta ed è stato favoloso. Erava- mo in un boschetto sulle Torricelle e sentivamo gli alberi respirare. La prima vol- ta che senti un albero vivere ti rendi conto di essere in una dimensione aff asci- nante, totale. Avevamo anche molto fumo e fumavamo in continuazione per ac- compagnare l'acido. È una cosa che bisogna sempre fare. Tutto ciò che c'era at- torno ci mandava vibrazioni. Abbiamo visto sorgere il sole e sentivamo concreta- mente, fisicamente di rinascere. Fra noi due c'era un collegamento intensissimo a livello telepatico. Ci sentivamo strettamente uniti. È difficile esprimerlo a parole. Ci siamo comunicati tutto. Camminavamo su un raggio di sole e sentivamo che la luce ci dava la vita. Al tramonto la prima sensazione è stata tetra. Ci sembrava quasi di morire, ma nello stesso tempo capivamo di star tornando dal viaggio e siamo usciti dall'acido in bellezza. Poi l'esperienza con l'LSD è continuata. Ho fatto molti viaggi e ognuno era sem- pre più bello. Con l'esperienza impari a trattare con l'acido come si deve, impari BibliotecaGino Bianco

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