Ombre Bianche - anno I - n. 0 - agosto 1979

LA NOSTRA DROGA NAZIONALE. Veneti di tutto il mondo ... La droga che incide più pesantemente nelle nostre zone non è l'eroina, ma l'alcool. È questo l'elemento che, malgrado secoli di convivenza e coa- 1 bitazione culturale, provoca ancora i più grossi disastri fisici e psichici. Raccontiamo un episodio che ci han venduto per vero. Ma che, se non è , vero, è sicuramente ben trovato. Tralasciamo ogni considerazione rispetto al fatto che una droga può entrare nelle profondità di una cultura da risul- tare impossibile una sua visibilità sociale. Una sera un medico viene invitato a tenere una conferenza sul tema dell'alcoolismo in una delle vallate vitivinicole più ricche e pregiate, a De- nominazione d'Origine Controllata. Alla serata igienico-culturale era stata data una grossa pubblicità dal municipio e dal parroco. La sala del comune è zeppa di padri di famiglia, onesti e probi viticoltori, dal volto abbronzato dal sole e rubizzo dal vino. Il medico fa la sua brava conferenza illustrando quasi visivamente gli ef- fetti deleteri dell'alcol: le cellule cerebrali che si disintegrano, il fegato che si spappola, l'organismo che si debilita, la vecchiaia precoce, la follia e la morte. L'uditorio è impressionato. Finita la conferenza trascorrono parec- chi minuti di silenzio riflessivo e pensoso.Anche per troncare questa situa- zione di imbarazzo, il sindaco interviene: "Abbiamo sentito tutti dalle belle parole del dottore gli effetti micidiali dell'alcoolismo. L'alcool è una piaga sociale tremenda nelle nostre zone, e tutti dobbiamo sentirci mobilitati a combattere questo nemico terribile della salute fisica e mentale. Dobbiamo soprattutto combattere l'uso dell'alcool nelle giovani generazioni che, co- me ha ben detto il signor dottore, sono le più deboli e le più esposte. E qua voglio dire fino in fondo la mia. Io proprio non capisco questa gente che va a rovinarsi con l'alcool, con tutta la buona grappa genuina che c'è dalle no- stre parti''. BibliotecaGino Bianco

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