Ombre Bianche - anno I - n. 0 - agosto 1979

Quando un amico imbraccia il fucile 19 te" - "La circoscrizione dell'analisi agli operai in quanto esclusivamente soggetti anagrafici, in quanto singolarità atomizzate ...... ". Ebbene, l'articolo facendo meccanici collegamenti e un'analisi semplicista ten- de a semplificare e quindi a spiegare una situazione ben più complessa, che ha ra- dici molto più profonde. Infatti il dato più facilmente rilevabile (a parte la rabbia e l'incazzatura nell'es- sere considerato soggetto anagrafico e singolarità atomizzata) si coglie dal fatto che mentre aumentava e aumenta tuttora l'escalation degli attentati terroristici, si riduceva e si riduce sempre più la capacità di parlare di politica e dei nostri pro- blemi quotidiani, fino a raggiungere livelli di totale silenzio - (interpretati come fiancheggiamento) e abbandono della militanza (spiegata come riflusso nel priva- to). · In questa situazione, ci si sente entrare in un silenzio pesante, quando poi si legge il comunicato del Sindacato sull'ultima sparatoria ad un posto di blocco e ci vedi coinvolto un compagno che lavora nella stessa fabbrica, che conosci bene, hai mangiato con lui, lottato e sperato insieme; senti questo silenzio come una cappa di piombo che ti pesa sopra la testa e nel profondo delle viscere, fino al punto che si resta lì, ci si guarda in faccia come ebeti, eri presente alla stesura del comunicato di condanna, l'hai approvato, ma ti pesa dentro. Ti pesa dentro so- prattutto il fatto di non capire di non avere risposte, non capire chi interviene e sbraita come se avesse scoperto "il mostro" o la fonte di ogni male, o il lavatoio dove poter lavare tutte le proprie magagne; non capire perchè è successo, perchè l'ha fatto, brucia dentro il fatto che parlando con lui non avevi capito, non ci era- vamo capiti, un muro altissimo ci divideva e non ci si accorgeva. Adesso sembra che tutti quelli che gli parlavano siano potenziali terroristi, da curare, da isolare ed emarginare; si fa più fatica a parlarsi, si sente uno scora- mento gelido salire dentro, la voce di qualcuno ti sembra cinica, piena di disprez- zo, altri hanno paura, si ha voglia di piangere. Il problema però è all'ordine del giorno e non si può noi. parlarne, bisogna fa- re uno sforzo, essere chiari, farsi capire, sperando che gli altri ti capiscano, (non ci si può collocare come spettatori quando si è direttamente coinvolti). Sì, capire gli altri e sperare che gli altri ti capiscano; questo non è certo un fatto scientifico, ma quando sembra che non ci sia più solidarietà, fiducia e volontà di capire, ma solo voglia di condannare in maniera indiscriminata esorcizzando il problema, quasi con la paura di esserne coinvolti; la scientificità delle analisi a volte mecca- niche e semplicistiche che non mi sembrano altro che il tentativo di semplificare a proprio comodo e piacimento una realtà ben più complessa, che richiede un mag- gior bisogno di compromissione concreta per essere capita e quindi spiegata. BibliotecaGino Bianco

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