La Nuova Europa - anno II - n.51 - 23 dicembre 1945

I ..,, --10------------------LA NUOVA EU,ROPA-------------~· ~2Sdlcemb .. 1946..:4, • tre rel!gfoni tn una» '(.san klao kud moutrCtsmo s\ attuarono. sempre lnter– v)J. Corrispondentemente tn Giappone namente al Cristianesimo, chè- la Rl– U s1neretlsmo bilaterale slnto-buddi- forma fu una protesta oon·tro U Crt– atico (rudbu..shfnt6J permise- alle due ~tlaneslmo •deformato• per un Cr1- re}lgtonl dl vivere viclne senza fon• stlaneslJnO .-gèn.u1no » o e rlfoi·mato :i.. ders1, e la auceeeslva reaztone dello e il paganesimo classtco della Rlna– spirlto. nazionale, anche quando flnal- scenza ru déll'artc soltanto e della let• mente cutmlnò nella restaurazione del tera.tura•. e letteraria poetica artisti– « puro stnto •• non lnflerl mal, o solo ca fu la rcvlvlsc~nza <lel paganestmo FUNzroNAL-JSMO, -NAZIONAL'E: E JNT ERNAZIONALE __ , i ~:~~taneamente, contro 11 -Bud- ~::r~.!Cfn &~la l!o~:Jl~~~o~az~~~~ Non cosl. avvenne {n EuroJ)3, dove .le non venne ntnl meno. e In GiapPo- • • . . lo sph1to totalltarto def CrtsttanesJmo ne, oscurata temJ)Oraneatnentc dal sln• N:'.:GLI ULTIMI teffipl sl ~ 11acccsa ~ 1ml)Oss1bùée eh~ solt,ml~- Ìnteress. i non cons~nll 18 sopravvlvem:a delle eretismo. ftnl per reagire e riaffermar. vh·a la polemica tra quelli che so. praUct. possono ra\.'t"icin~re e Jeaar_e » antfche tcllgtont nazlonall. e come ave- sl in proprio nome, in Occidente 1 stcngono che In ltalia, come del Qui accenno soltanto all'importanzà va distrutto u paganesimo greco e 11 restnurntl va 1 ort n.12tonall rlas.sunsc, resto ln Europ:l, c'è st:\ta una rlvotu, che gli anglo-sassoni .dànno a questa romano. cosl dlstnisse QueHi delle ro nel Romanticismo le forme crlstia- z1one .e che Quindi dobb!«mo comr,ortar• formula per risolvere i punti dlbattu– gentl t,;-,-h:--rtchea Toro volta conver- .ne <lei' medioevo, ed nnche polltlca- ci in conseguenza, ·e ;!l 12ltri che fio,. U del quadro Politico europeo nel con. ti.te. ,., ... ·"'che romanltà e barb.,r!c mente 1>0rtarono bcns1 alla formar.ione sten.sono la necessità di dimenticare (rpnU della Russi.a. VogUo invece n~ sopraYnssero per entro 8 que1la for- dei grandi stati moderni, n1a sempre il ca.faclisma bcl!ico e dl es:iltarc love- tare. 11 piirallclo sviluppo che la stessa mazlone eminentemente composita che sotto 11segno immanente del CrisUa• ce tutll quel motivi che dlnno saranzte. esperienza politica· ha p1'0,·ocato nelle lu n Cattollceslmo: ma 1 vnrl ctemen- ne.simo. SoltanJo in Germ:mla, nell'in- !fllnimc: vcr riannod:1rd al passato, che for~c e rtci m~todi politlcl nostrani, ,ti p:n::anl ro5el1ncorporatl nel ertstta• tcrva11o fra fe due guerre mondiali e insomma sostengono la contin'uità co- Vos:io notare come sl po.ssa parlilre dll ne!ltmo poterono mantenervtst. soltan- nel clima del nazlon~lsocialismo, si me metodo e come fine rispetto a 'qual• funzionalismo ar.chc da noi, giudlcan• to tn qunnto cessarono nominalmente s,•Huppò un· movimento. rellgloso m\. siasi problema. , . . do il proa-rcssivo svUuppQ del singoli (I{ essere paganf, pf!ssando sotto t1 CO· ~~:t~;~n e~~~~;!o{~~l t~1d;ig:ne~t roùtv::ì'c;;!"tdiiinl~~lr~t~~r~~:c ~t~rf~ N:~~~-i che oggi' siostrano Tlel. nostro mtmé- segno cristhmo. Ed ancl1e quclllc nt dello spirito g:ennaplco ln aperta ed formale s~ non fosse.direttamente con- Come altri ha detto incisiyamentC (S. rea?.lonl dello splrtto « nloderno ~ al O nNita opposizione at Cristianesimo. ncssa a d1rctt}vc politiche contrastanti Peno.altea). questo sarà il secolo ùella splr1to a: medievale :11 che diedero vltu RAFPAF.fJJ:;PETTAZZONI sui _problemi 1mmecl!Jtl e fondamenta- detdcologUZDzlqne del partiti. . nt Rlna~·rlmento, nlla Riforma.e al no. Il deUa Vita <lel paese: Ogni partito vive in nome dèlla fun- La destra e la sinistra, espressioni zlonc pl'cssochè immediata cui corrl– cul cercano tutU. òl togHcre og~l valo- sponde, e cioè dei problemi che sotto– La re, sono ancora espresslonl va lde rl• llne:t nei controntl dei suol antagonla ~~fst~a. <;-:::g, ~hf 1 pci:-o~evoer: ;:;:~i~ ~ ge~:rd~~:~~:n~s:J~~~~ sU, dei.,cetl e~ specialmente sì l'ivol- nonviolenza per tutti; e non per una due difetti oppòstt, due esagera·ztonl ge, del! attività Pos!Uv~ lnson!ma eh~. isUtuzlone come: accade: alle religto- gratt1lte, polch~ quem che ;consldei'ano Q.U~lldlanamente realizza. Gll st eBS.1 · VIOLENZA ni tradlzlonali cOO sl ritrovano sempre !a situazione con maggtore·tmparzlaU- p.i.rtltl_ tradizionali 8.U:C~st.i.nonello più a destra. Il nonviolento. dunaue. tù non ... l>OSSOno dar ragione nè agll scotortre gli sche1!11 Iog1c1 che Il han– approfondendo la sua persuas:Jo11e •. tro• unt nè agll altri . no sem_pr-esorretti come garanzia del– va due cose che sono t1 rimedio del Dopo la prlmii guerra moTidlnle <''è la loro interna coerenza e della pro-. D OPO una guerra, che è sempre Pericolo ehe essa._ vissuta alla Slll)er-. stato un trattato di p.ace elle, con tutt! pagao d a. Fanno a gara con 1 partiU un'orgia <li violenza, è naturale fiele, avrebbe: Questo 11enso concreto i dif~tti che aveva, non ha mancato di Dtù. g1ovan( 1 e n1 ,J.oy \, sorti appunto in cl:c s1 dUioncla per reazione. e di wnanUà, per· cul la nonviolenza st 1·atiflcare una sltuazlone efl'ett\va rldl· nome <le wotl da c,olmare, vuoti laa qu:.d r,~· protesta fLSieD. e pstcolog\ra. innesta sul tema dalla trasrormaztone stribt1endo le fol'1.cin gJuoco dell'Euro- sctatl <la, quelle ldeo,ogie troppo de1l– u dls1{UStJ)della "1olonu. Ma perché socl:tle. dcll'1n.staurazlonc del regno pe. dopo ia seonfttta tedcscn. Distribu- nlte e t>reclse. Una. gara curiosa, corno questo· disgusto divenga un «valore•· del bene: e uno SUmolO a molUpl{c.ars1 z!one d.Wìcile ma che alla f.n.e· s.'lncl a tutti nppare, In cui potrà yJ_ncere cioO: sta non stanchcna ma attlvlUI, in atUvUà per compensare U non URO una 1>0Ulicnevidente legata ai vari na• chi &'lPr:f'meglio opporre la QuunUtA non <k-bolcv.a ma forza spkltuale. ci dl mcm vlOlenU e csbrlgativh, zlonallsmi e alle varie necessità delle alla Q~a·ltà,,fino a confondere QUMUt;) vuole allro. e cioè una persuasione in• Lo sma&eht>.r'amcnt.o tmpert,errtto srcre d~infl.ucnZS <J.elle poten%e vin· e qua,ità nel Succcsso. . · terlorc. una f<:dc e un ragionamento della violenza tmpllclta è. secondo m(\ centi. · fauo tra sé, e la certezza che la.non· il segno che la nop.'doJenza è divem,tta La guerra insomma avavo aeg~ato ~ .- v:tolcnz.:, sarebbe affermata in qualsiasi. persuufone Interiore, e non è che lai· un nuovo traguardo della ator1a-dEll• Su qucst.l base deve crescere e \<I• oooasione, prospera e avversa. d1 esu• tra fac:cln del np~o del moui ~au: ro))8 e 11tratta:to dl pace ne prondevn vere -ln ltalln. 11 nuovo Stato. Rivolu– bennza e dl SP()SSat.eua, di SUernl e Allora sl ~a aUau.ua?.ione dl un al atto: · . ztonari e Jeglttlmlsti debbono accor. ~}.t"o""!-11aAlnloraonv!•ollecomprendenza A ~n ~~ tc•~ tro meoo..i:.::ttau che~ ~~e,;.;;', _DOP<> la seconda guerra mondiale \e darsi 8ll questa base,, smussandosi re• 1c1. ... .:, u,;' ..,.u tra le e, . -~,.abo z1• cose sembra che vadano molto dlver. clprocamente le ango~osità e le Interna una rcazionq, ma educazione ad altro, mento lneessantc. la non\;UW. ra °" samente. Alte voci • naztonalierno, Bfea .peranze ·che servono •solo ad impedire ~~~~~~~he\Z:f~e~~~e, 0 ~ neEsrn:re 81"': d~ll:,rnn':.!~ente 10 rç d'tnt1uen1._n•e slmm si.tenta dlspe- Ia progre.sst.va rivelazione della volon– ze tntct'lori. e non dal possesso dl armi ~~11~o!o~a i!rt aprendono a ,Y.B· ratamente d1 sostituire altre vocl ner~ tà dl tutu. tesa a dlvldere, i compiti 0 dl bombe. :·~ tµtti 1 ... ten.tat1vl e le.àttuailOÌli ~! f~ :~;;e 0 :!tii~:::èlt~~ ~t..meltl<! I:CJlizzarU, sc~no solo ad_ Questo vedo che è stato ben eaptto che, appunto, rtsai,ono dagli ef!'ettl e del mondo non corrJIJJ)Onda plù. ad ostacolare la clatnocrula. da Vtttorto santero_ (mano_ 1944) nel alle cause; come, dopa la prima guea:n, esa-e, ma con'feponda piuttosto a cr1• Certo questa gara potrà e.ssere svi'– "· 1 del N11ovl Q,uzdeml cl, Glusllzla mondlale, lo Società d.U.. nazioni é la teti uinànl più !)l'Ofon,fre O ci·ltert Po- luppala aoprntutto dal grandi partltf e L!be,,1:1 àove, o prol)OSlto dell'MI<>- rivoluzione lntcmazlonallsUc<l e llnfl· Mt!cl pili ll)regtuoicatl. di maase, 1a funzione de! quali a df M rnla e del miei compagni. è detto capltall8tl<,a; e dOl)O questa guerra In Ammetti""'° dunque che d e'fa ala· rfoopr!re lentamente e di soddisfare questo: e SUI l)!ano morale. varrà In· Italia l'eillneomento deRe sinistre; por- to li diluvio: parlare- da un lato di rl• tutte le eslgenu della vita sociale e finitamente pili per Il PoPolO Italiano ché al motivi antll!,tS<>lutlstloodella U· vo(uzione coqtro un passato, dall'al• pollt!Cll del clttadlnL Sono essi a IIO!er, !'abttual'!ll a difendere aenza violenza .bertl, antlmpenallst1"o della federa· tro di oontlnultà del motivi del -· garantire la volontà rinnovatrice del- lJ'~~'l!,rl:; r~t:Ji'!"'~~,!;.,P:'1! :.:'f:ap'f=~":l::"~ 1 f:' sf'= soto è ugualmente assurdo. ~~f:l'r.J"',!.:9'.::,,~~ ~~da ~i =~•!r~. '::' cf:' J~~":i:: ~o:!:~==•=~~ J:: O · ~~~teo'=i!~~~ ~~: · ~a~~~o.~e~~~~ ~~': ~t r~ ~-~c:a~ Ora dobbiamo: parlare del nuovo. di biW: reta;,~o -~c:ol'!u~n:i , ec,amen;. sangue a BBIJ8UO e fazione lo o di tradirlo. :::"~g~{ .::li"a~oe eln~':3.! J>N!SC dal suol rappreaentantt supremi, a fazione. SUI ~lano 1)0I della polltlca ALDO CAPITINI, chiamo di !l.soare attnveno · la pl!I Ma per -Ilare -to ogni upeUO =:!':,4~ ,=,.,t•ea~ ch1: ------------,---; ~ =~"::.'"'oral/:\ca1an~•':,":,~ ~ n~~.~~s1~'":,:::',; 0 ~i a~~•n~ ~~:8~pl~~::e~rra: JìA. ZIE N Z A· raa ~t?:~~te~ ~~ =~ 0 ~ ~~n:r=~:p~~~e:e eoC:: ~ stata buona regola agli anUfasclstl per quanto riguarda la prassi J)Olltlca aervtt{ dli mediatori, dli catallzzatort ~i:,,:r .r.:i~: d;:c1::;;~~ir. "::'t~ DI BER G so N :~F"Jr:~ti c:;ru·:,vr.n~:!, udi ~4el"'i:'.:'.~c~: e':!i°~~n~i - ra cli G. L- aveva ottenuto, e oloè pe• tutto il mondo stanno mettendo· da foro àderenU a una Ubertà d'azlohe e netrare a fondo, mtnandola dalle fon~ p RIMA della ouen-a. alcunt an.m parte I problemi di purn tdeoJogta. e d1 di lntzlativa che 1f rende pfà persooalf dTt:"11:• ~gn~:~afa~s~~ non. era ::C:fo ~~ll:na-:,.:1'";~fJ[f,•;; ~:::10~;::~=~":uir{J:i~~a~e~~~ ~tùpl~~n~bill~ f ~ t11 P:n:u~r! e non è questione di me?.zl, è flne, e ridGtto oonl matUn.a a comJnere peno,, .mettendo da parte le-.difficoltà lnaor-: a dare ì'esemplo dl un eoetume .PGlf• cloè tendel'c a un infinito rtspotto <kl· Sfuimf e11ercld colle djta. detta mano montablt[ che le dottrine e le fedi Po- .tloo damocratlco forse non·lhbaatama :ai:~, 0 ~~ 1 :1~~!~~~=:t: ~: r~~~:~&!°r:iu~":,.t='~n: ·uuebe naztonall · ed lriter=onall ::::~. pra~cam~nte ma tuttaVla per,. dietro non c'è un senso schietto di uU consen&s~ di ,,rcndtlf'e· la ve!ln.a ~:e~~- ~ 1 ~:~~~~u= 10 nl~11:,nto ~: La rlvofu2tone de{ valori e perBno la umanttà. La nonV\olenza è nulla, e e dt scrivere faUc-..osarrw:nte per ci,·ca ·una sopravvenuta sflducla, per una dt. rlvo(uzlone dcgll Interessi. l'hanno p. qu1Dd1 inerzla 8Pldtual.c o r,.urto 'O .ma• un'om. E di ·ouesto lDVPT-0 qtornaliero sperata ed esasperata senstbUttà che ferta e scontata nel profondo 4'Jl'a– rda. ~ n0n c'è dct'lko una oontmua si dO'VeV!J contentare. perché i>OI 'la ma- 11sp{nge a chludersl ognuno net pro. n{mò; d'altra parte rtspcttano anche tens:loo~ e un att\'90 aff.ettO a11•umani· no oU II ralfrsnddac,o ' OJJ sl 'irtjat<ll: prlo ruscto rtstrctt() e a suo modo la contfnulth •. nella loro liberale spre– tà vim:a nelle sue singole _persone; va, Oli ricadeva, Pt:r cosi dlre. '1! ri tranqullfo: ma proprio r,er una volon- g{udlcatczza, accettando tnsomma non tenslone che deve! esser-e. vcr lo meno. lena:io. da tA fetnta, #;Orretta da un'attrcttan~ softanto quellO cho è assolutamente · Quanta ce ne. vuole per esercitarsi ed dl:;:esiloal~a ,~rie,:!° d fcJ:'t,~~Jo: to fenna speran,.a, che soltanto sul nuovo ma. anche t'an~oo quando ab– usa.re le amu della violenza. La non- .solo pogi (si n..~a Ucet..,) m.i pa:rc di t~tU'. sur pMblcmf f'mmcdlatl cd ur- bfn_avuto U suggello <h una nuova Je– vlolcnz.a è qulOOI anche interesse co- fmm~ntna.n:;;;i: di NU& dre a tm.ma- gentf. suifo esigenze u1nnnc 1)101mpcr. galtt~ Sono, que~l uomini. 1 n.oatrE · lt:Rnte a che le l)el"90nc siano l!ber~, !l(Mre que,.auo J/orzo. 0001 che. net- sonalf e pii'l J>rolonde sia possibile un buoni. maestri, ne.In misura in cui.. n • ~• non cpproese, non sfruttate; e li l'Inverno pur mUe,..andiamo alla 1"1 4 accordo ed una COlf:lbora,:tone J )O.tf • loro t~amcnto _risponde aUa necesa JJCl"'SllaSO ,<fol1anon ytotenza e del ~o cerca deC sol, avaro J)er occ~applt1rllB Uva. , sl~ contingente dl una maieutica po– spl11t.4?-, uot dare Iaffetto. Ja Ubertà. un r.oa( Jio ,ulla. mano che et permetta In lnghllterra, paese ln cu[ 1>li'lra: litica. lfo. ,rual a foro se crederanno di -la gtma e non PUÒ non volgere un bJa· di acrfvtre .1enu .1qorbt: che moig 4 p1:damente che altrove si tonna U giu~ opJ)Oa{arst .a nuove tdeologle, a nuo,. elmo, una crlttca, un'attivllà contro rinur1z.z1mento delle nostre ditci ,: for• dltlo e. st' conia la p.1rola nuovo. per vl romantici~. Qvvero a nostalgfe clf. obi rattt'ista,. persécuka, opprime un &anche del nastro ,nteLletto. Beroson, il fatto nuovo. parl.illnogià molto e df~ un passato lfflmedlablle; guai se vor- 1 e&BeN! umano. n proprtatario laUfondl• clur combatteva con oli anni e con J.'in· scutono del t: funzlonaltsmo •· t: I( fun. ra~no pro~pettare una nuova dottrina.; 8t1ad1'ce al contadtno mlse-rablle çhe ~t Jennl,td. mostrava "" che trerolco nel• 2fonalfsmo - . ripeto te l)aroTe dl un Soltanto la foro • eststen~ • è ln<ll~ i agita: tu sei violento; li iatlfondo lo la 6 ua coitan.ta· not .tlamo •oltanto dd gfornalfsta svlzzero che si è occupato s:pe~~bile, sc:>ltanto 1a loro esistena . l'ho ereditato, Il re al cittadino repub· ·poveri dù,iradoll O comòott.,., cont,o· dell'argomento - è un pante do 1et• è' Il k>ro valore positivo e spiritual• ; b11cano: tu ael violento. perché vuol alcwlt: inamcnlt4 e !r:wUd', ia m 011caR• tare fra due masse tra re quali una mente fecondo. ·etìegget-e tu U cape;)d&Uo~o. Quanto ::m dJ oa11, di rf,catdamento, di luce, dl conc111azìonesu. una base dl princli,1.o VITTORIO CALEP · J>iù ho capf:to ·Ja nom•lolooza, tanto pli'.l meza ~ tra&porlo, che et compl4cano _____ _ ___ _ ho imparato e ~ns~nato la critka ri· e Cj accòr.clono· le oiomat~.EJ11111,re, fra· , - . · ;:,:~~vr!~~:,\ 0 8\°,;,J~it:r::~ i~~nl: . :'~:.,Ji~~:~•::,~r:, ~ LIBRI RARI E D'OCCASIONE , l:cmservatorl, lo sdcsno per l'!poc.riaia vrebbe giovare: dovrebbe di&porre P'ù · • ------------------ · con CUI si ommnntano dl,nonvlolcnzo. """""''""' I nostri pettslert, scloglie,·e ARTE-STORIA -LETTERATUJÙ.-FILOSOFIA-POUTICA. Questa ~ :ia nonviolenza coerente, la i noslrl detti, rendere· le nostre dita . ~ooi":~~ er~~ntl~~ù (~ ~i r::~ct!r!'"::lr::/~11:a~:: ~~ia oe:o:r i; . VBNDl'Ì'A ECCEZIONALE DAL li AL J1 DICEMBRI~ vedere negli Elementi di un'c•perlen· penna. . . "DEM.I\ RETEION,,_Roma, l>\azz4 di Spagna 72,a p. 2. • tcl. 60,603 u ttUotooa. Latc?"'a,. e in l~itl re: •'• . : , •:. •· - JI.CCl:7''r1J{81 LIBRI IN D~POSJro P•• LA VINDlri. ;.. ,.

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