La Nuova Europa - anno II - n.46 - 18 novembre 1945

,. --· 18 no\·em. H>-15 -------------- I. A .V U O V,l B U llO l'A. - ------------- INNO al CANAPE e ERTI giorni lo scirocco Inghiotte questa vetusta città in un gran vuoto d'aria, e agli wnant l visce– re. pesano' come piombo, attratti da prc• Clpltc Inerzia. In quei giorni la bellez• aa è da fuggire. Altrimentt l>UÒ capi• tarvl come al mto amico c., che navl· sando ln nerco a tremila metri sull'Ap, pennino, uno donna. un'tncantcvo1e donna, dal mento carnoso e dcllc.ltO co– me un'albicoccn, tanto l'affascinò, che l'Indusse, con l'ironico sorr\so, a vo• mitare l'anima e tutti 1 sognf. Nel 1tornt di scirocco non chiedete soccorso alla raffinata bellezza, appar– tenga essa al 1-egno della natura o a quello dell"nrtc. ummat1 alla condlzlo– ne di cavallt restii, piantatevi nel flan, co gli sproni tll qualche lancinante d!· sarrnonta. Leggetevi, per esempio, qualcosa che appartenga al genere degli Eserclzl di prmmdio di Vittorio Imbrum1. Voi conoscete questo atroce mlctlto· re di « fame usurpate»; conoscete le sue favole, il suo Pentameronc surro– mantlco, truculento e hbertarlo. Voi conoi;cete le prose di questo Manrurlo fln d! secolo cbe Il suo conterraneo e In certo modo consanguineo Giordano Bruno {questi nolano e luI della vicina Pom1gllano d'Arco), singolarmente an– nunciò nel proprologo del Ca,ulelaio: e vedrete un <li questi che masUca dot· trtna, olracc opln!onl, sputa sentcn.ze, minge auctorltadl, cructa ar<:anl, exu· da chlnrt e lunatici lnchlostti ...,. Gli EsercizVdi prosodia, pubblicati ucl '74, un anno p1'lma che euno sguaiato Giosuè» cantasse Odio l'wMtn poesia, sono certamente da 11cordorc .nella storia rlclla mehica borbara, non fosse alu·o che per l'cx1ea Vener,. C.J. r>ltollnn,formOf>a. di studiab eloquenza: SlUJ)lùo l"ocehlo scrut..."l le Ingenue Ponne; e del turgido Petto e dc' lombi. ciel tergo ceamltitt T..c cui·vc e' muscoli. T..a « memore voluttà• che freme, apatomlca e proCessorale, nell'od~.. JY.ac– <1ue(e si caplsce} al dandy Giovann-1 Prau. E l'ode e gli Esercizl non <lovet· tero dlspl::icc·rè al Carducci, per quel gusto di llngua dotta e dlfflColtosa, che si 'può fare asccndére aIJc sugge,1c.onl UI un comune maestro. li •rommasco. Ma di un altro eserciilo fmbrlanesco vorrei parlar(', pubblicato a parte nel 1881. rara 1>la<1uette fta le rarissime dt cui s 1 comolaccva il manlar.o galantuo– mo pomlgHn:nesc.E' intitolato /Jrno al ca11n.uP cll un monal'chiro. Apre l'Inno un paes.iggio df!lla Cam• l>:lnl:ifelice, anzi dnll'agro nolono: Pl'O.SPC1"0 can:we! SquM!'Oll\ma~ltarm·, Pl'Olltlun CS:CI"· [cito D'lnv.1$orlnel fianco a pc1wolocrc. Puoi con lo sluot cli steli. Il qu,11glà [s•~lt.l Sotr.,• tralci. ~hc arc.:itcdi pJmf):lnl Tra pluJ)f)O e pioppo voltano. sfare gH ste"i-m~rdori del suo morali– smo, era nccessmiomente portato flno all'estrcm1smo rcazlonnrio. Inneggiava pertanto al « vlndlce canaoc » e al J)a· tlbolo. Pl'et.rnangoltlrle del clvil con,;on,lo Balu:ut)o del regni m, {)C1."1Colo, • Al'3.J.•dc b. ghu;tizla! E trovava contorto nelle più fosche immagini <lei passato O !cm.i aplritJ S'Egll llealùarn Amor dn' 11robl e fc', ~termini gl'lm- . (probi Strnccl nl .servo, cJ1e il vende e lo [Scredita, Sul gn1gno le amnistie: nè prlego e (Uigrlma Mal gl'lnòuc:i a !rodar d"un su1,pl!:.:lo GU cmpt che U monijo ammorbano. Jlaro SCllllnt n·.un teznPO! o dcgnt e5emJ)ll! o sante · ~ t1 contadino; nllog;r:;il'avola. FS:11; e tcss:a g1u!lv 0 la g1ovm1e; 1.ovorl Ucto l1 fwtajuol: prcp.. :irl.po , Consclc br.lcx:la del Coto,a' colpc,,011 Il capestro e 11 sudario. . (istol•ie! Carlo Quinto olle t0110hesbc1Tettas! ... Monarchico del!rante (a differenza del fratello Matteo Renato), Vittorio Imbrlanl era persuaso cho « quest'egro popolo» ltaltano abòtsognasso di chi, rurgl • che trattln franco U bisturi ». E, come tutti t e galantuomini• del tempo, egli riPoneva le sue speranze nel re Umberto. che tuttavia non eb· be modo .è.I soddis(arle interamente e lasciò ai BU01auguStt suooessori e alla pienezza dei tempi t'uso dl que! esorn• mi argomenti> che serbano e in piedi e \n auge» « leggi e stau e costun1t•· Ecco l'augurio incitatore col quale l'Im· br..anl chiudeva ti suo Inno: •..Oh \·c<lrcnro In un ,;l'lblto · Tra poco Umberto scuotc-t-si! Mostri che inutile Spesa non I), mostri n che &&r-\'c il [PrincltJe Qucst."Umbcrto saboudo;e non 101ler1, Chc~r..ol SMl:icclnoe Lui Qunorre e [Camere ... Isptratl a un:i casa regale, che per em– blema ha tra l'altro una corda flessuo– samente annodantesL Questi versi ml son parsi degni di ricordo e divulgazio– ne. Tanto più che la loro ispida, ossu· ta bellezza trasse anche incenl'.vo (co• me cl :ivvertc l'autore stesso) da11'iscr,1· zlone che st leggeva e forse oggf non si legge più, ln una clttà tedesca e sul– l'adito all'antico luogo dc' tonnenu »: ATRJS PATRA TJS ATRA TIIEATRA PARATA SUNT. La città ò Nor:mberga, fa città del processo al crJmlnali nazisti che un vin· dice canaoo glusttzlcrà. A Pomlgllano d'Arco. le rovine d'un:i: Cabbr:ca d'aeropla111e cumuli di protet• tlll stranieri interrompono la veduta delle verdissime piantagioni. P1·osperl li canape noi bel paesaggio italiano, ma spar:.sca l'cmblenrn che se ne adorna: ad evitare le tcnt.11.!onidi fantasie tru· entente. SU DUE c·A SI DIAVOLESCHI tramutarlo nè Voìgcre lo sguarùo a'• trovc. Superiore unità a.cccntr:1tn llL'.· 1n passione della tecnica per 1n twni c.:i, come gusto di vivere pci· csperl· menta.re 1n casi singoli le ragioni ct01·– ne e dJ ogni caso trovare 1a caui:;a, t."hl' sl esprime sulla pagina ncll'accorllO lra U formulatGl'e di regole e Il n,.,'1,rato· re di ·carattC?r1, tra Il sentcnziatol'c eplgrafico e Il i,lastlco 1:10-uttista. Ma di ciò qui non occorre dlrc. lm- f:~n~~o ~h~o~·~•~~t~ir~~~t0 1 ~1~l~ episodio narrato dall'Arct\110 su Gio– vanni de1Ie Bande Nere che, In punto di mort11, dichiarò al frate giunto per confessarlo: « Padre, per essere lo pro– fessor d':umi, son visso secondo 11co– sllnnc soldatesco, come anche sarct vlssuto da religioso, se io avci,;sl ve• Stilo l'abito che vestite voi, e, se non che non ~ lecito. ml conCcsscl'cl ln pre– senza di ciascuno, pcrchò non Ceci mai cos:1 irufogna di mc•· Considerandolo un tipico esempio di mornJità tecnica, Husso parla di « giudizio Immanente nelle az.lonl degli uomin1, che si rlca= va dalla lQS:lcastessa ,ntC'rna cOn cui ~~~ V~~p~ 1~~%S:~S::!'i~H ;~: analogia, sl tiCà al gludi.zlo che d!anto dcgU a1ilstl secondo la loro l>ravura e capacità creativa. Insomnm l.t mo• ralltà tecnica enunciata da ~Iacllla· velli e messa in opera (]a Ulovann~ delle Bande Nere corrh,pondcrt~hhc at, la moralità • dello sclcn1.lato che i-J· spetta la legge e li rigore della sua scicuz:i., dell'artista che è 1•cJigios..1.• mente Idolatra della sua m·tc •· , Amtco Russo, sono Cilato d"ae<.-o:,lo con te per 26.3pagine. Alla 264:•pe1·· metUmJ di dissentire. Il dlsscnsor In• vece che sotto speci~ di r.1glon:uncn·. to, mt si presenta in fomm di ligurn. Mi figuro che tu e io slamo c1uc1rra– te. Tu un lr:1tacchio1le domenicano, al· to, Jolco o tonante come l'Ariuln.ltt'; lo un fraticello francescano, di quclll che vanno in giro per la questuo, al qualo si Unisce per dare qunlcosa non tanto per m1~ericordla di Dlo nm per pl<!tà dl lui, net timore che se tOl·· na al convento a mani vuote il supe· J·Jorc lo sgrkU. Ed ecco che cl chiama· A LCUNE Cotograflc, al.roci fino al· Bclsen o di Buchcnwald, era caduto ti no per confessare un moribondo. At l'lnSOSten1b1le, r:iccolte in volume vento del <Uca trae. •rutto era giudl• pasto di colul che fu denominato, U dal DaUy Mail per documentare cato. I cattlvl avcv~mo dovuto l'lvest!• gran diavolo de.Jlc milUlc 111crccnarle t delittt nact:istinet c:impl di annienta- re le divise militari 1>0rtandole cvrne clnquccent("SChe, tr.d\i'lamo un tllavolo• mento, ml avevano tenuto sotto gU oc- un clllclo; 1 buont ottenuto di rtpasa1·e ne dl altra e peggiore rl$]na: uno del chi cataste di cadaveri spolpatJ all'osso tn pace, con le membra jn ordine, nel· corpaccfutl torturatori di Buch,~nwald dalla fame e branchi di vtvl ridotti a la nudità degli Innocenti. I cattivi, per o, se prefcriscJ, una delle biondone scheletri del torturator:I per estrarne, mcrlUll"C1nremissione dei peccati, era- con occhi coI01·c.l'accJalo.appcna taé{lla· con progressiva. degradazione, addirit· no CQ!UrctUa confessarli. in pubblJco to, che se ne stanno ritte Pl'C&iO J:i tura In coscienza di appartenere al ge- ad (.'BJ)Orllno'l1'ult1ina resa :del conti'. foS;,Sa ll Bels~n. •.sonza nemmeno ))l:'11· nere umano. Marttri1..zandolicome .san· E le confessioni cosl estorte p'rende· sare a ingJnoccluarsi, sbrlclolando cot. u, Il obbUgorono a compm·tt:u-sicome v::mo corpo, diventavano i corpi dèl •tacco degll stivali II terriccio che, a bosUe. E'. stato ,tif~lito che qu..1Jghe propri slm1tt che avevano straziato per ~al~tc:, CJnlrà sulle_ bocche. llC'lle loro vitUma 'cadde, giù per la sua stravol- farli S{'mprc più tllverst da sè senza \:ltume. Fpcci[thlO il caso che cl ~pc-. ta disperazione, sopra atti dl cann1· :=~el"Sl · di maltrattare In ioro se ~:;.crg;•ae~~ \°o s~~ 1 fl1:CJ~~ $ ~:: b;i~s:~orto mi cro·8offermato su ccr- 11 culmine di tnlc volontaria. alluci- son v~o secou d o 11 costume _solùal.C-• te scene di espiazione In cui maschi nazione era In wia fotografia presa ::i sco,,u~zista. N0:1 feci mal cosa lnde•, e femmine dclJc S.S., già guardiani Belsen. Mostt•ava tn J)rh~lOplano due raas::ie mg, J~lor~J~l~~l~rg~~~!!!:~~:~• ~~ nelle fabbriche dl tormenti. Curano co· ,grosse donne delle S.S. m atto di a(· tutti i miei comm!litonl. S!u·el vibSU• stretti dagli anglo-americani a seppet. f,errare, dal C(lrlco, un cadavere dopo to dn religioso se nvcssl vestito il vo.' lire ciò che restava degli esseri pas· l altro, per butt;irll nel vasto retta.ngo- st.ro abito, come son vissuto da prèl-· sati attraverso la loro fcroc.-ia.Il piCI lo della fossa comune che occupava ressoL·di torture Indossando la dlvi-Sa impressionante atto ù'accusa era nel tutto lo sfonclo, già ripieno a metà <la delle Sclmtz-St(l/fcn. In base nl ,:anmll contrasto tra i corpacctonl dei crlmlna- un blanclcarc (11spaglle. La grazia era della moralità tecnica merito duntiuc Il, gonfi di grasso altezzoso entro le di· ancora lontana dnl_ 1>cnctrarc quelle dl essere assolto. Pott·cl cunres-.:l!'ml vise soldatesche, e l'ossuta magrezz.:i tome figure. Si cap,,·~ da come asso!• tu pubblico. tanto sono slcoi·o di ;.l\"ct· del morti che sollevavano dogli auto- vevano II macabro ufCJcloche, n~n tra- compiuto il m!o dovere, rm:contan<lo carri per buttarli nella fossa comune. pass.:i.ndola loro dura crosta. diventa• la bravura c la ca[lacltlt che im11icgal Una mono bastava a prendere per 1 va perfino impietoso. Una reggeva il nel Jasctar morire di fume o di gas 1 polsi e le cavJgJic l nudi prosciugati n1orto per t pl<xM; ma la com~gna prigionieri affidati alle mie cure. scm· d~tlla lenta h>edia. La stessa mano che c~c ()O\'CVn mantenere gll a.rLi ante- prc coerente alla stessa logica lntt~– aveva. vuotato, giorno pcr g-101110, la r1orl, cl aveva messo tanta malavoglia na con cuJ ha assolto il suo compito Ma da questo elorloso verde. cui clPI vita dai sacchi di quelle pelll. Al di là da staccargli un braccio, e tir:mdo su prores.stonale 10 scopritore della pent· rèStd ic'à lnf'omlJc un:-i preoccuoozlone del compresso livore con cui si piega• ,l'altro brllcclo n guisa (li fune faceva cilllna e Luigi Russo nello scrivere lt 1 13 colonnello drl R E.. sl tr:iscorre a v:mo ora all'obbligo di sotterrare le ùlstorcere Il collo c 11petto al povct"9 suo libro su i\lachiavetl1. Che ~ un hnm,1Hh1\ben plÌI severe e autOrltorle: J)l'Ovc della malvagità, llavanti a! m1tr:i nudo penzolante In aria, simile a un bel libro. J\nt"hc pcrchò mi dà ra• L !r.co.wc ~r.ape! e alle Kodak del vincitori, offendeva appiccato. Più: tn là, sull'orlo della glonc ». L'or>rr,stato che si.i. cran pezza 1n no le nuche lardose. le turgide spalle foss.1, altre donne delle S.S. guardava· Non so qlrnle patr('l.)be esser,, kl tua [mocrro. ap1>Cnatnchtn.:ite a sospendere l cacla- no salire Il mucchio degli ucclsl, ccr• risf)OSta. Lu mia, certo, un • va ~11:'ln• T':lngc~n con m:iclullc e con 1,cttlnl: veri, la sazia plcnc1,1,adel pugni stret· cando.. ùl trnrsl Indietro: come chi, lemo ». Dico che non so quale snri~b– Most.rniido a' moY.:d, a' J >eda.it ~.tChl, a' t\ intorno aRli stinchi degli ucclF>.Per- spinto a pentirsi, sia Incapace di acco- be Ja tua rls1>0sta, non già pen.:h.) ro· . [PrinciJ>l. chò conCerivano una ogget!.tvazione fi· gticre il rJgursito del rjn1orso. Nè so- spetto che esiteresti un solo momcmo Qual via ziovl _. flnm:ir chi r!c.1le1tra, òlca alla distanza Intercorsa tra chi 1m1ggiungeva, dietro le groppe delle a CDderc in :ipparente contraddlztonc :\tull, $COJarl. 1,uddit.i. ilvevo patito e chi aveva fatto patir~. biondQne, chi le rimandasse. magari a logica per dat· srogo al tuo rlscnthneni dlsl:inza. via via crescana com.e se ef· .c~lcl, proprio sull'orlo. Obbligandole a to mora.le . Mo pcrchè, conoscendoti Ah:z:ito d.lllc parole desuete e ùaJ:{11 fettivamcnte 1 carncricl sl rw::cro nu- rimanere tc11l1c,11,so1>ra il t:igllo del appunto ·di cnrattcrc assai 1>h) rlsen• sdruccloll (~li sdrucc-ioli, conJrrnlt' trfll delle loro viltlmc. Le s<.dPrcnzt' loro crimini. hto del mio, e più di me addestrato ~cule~e peructua sccc3ggi11cdi ogni H· sprrn1utt! ()alle membra spinte 1loéo per nell'appuntire strali flJolog\cl, ml è dl!& ~~~~r~ 1 dbar~{,1~a~l~m;s:;a~~~I~~ ·r:::r v 2 o 1 · ~-~~~t; i~u~~gn::1~~~~:. 0 ri· J~1!f:b~ Ero a questo Pl;:ltO quando, crcdcn• ~a~fih~l..,~Tci~~fcadlv~~~~?.~u~)e~!i !~ 1 ti1ga~~~~s~~~b~c~a~:1 t 1~t1~r~n~~!~e!:· fti;~~rf~~1 ~ci iag~eemt~ct~~/ertiU con do che potesse bastare, chiusi H docu• ~~~ 1 1 <;t 1 ~~• 1~ 0 ~;t~ 1Ùnf1~i'i,~c;,~ Ne~~~: caracollando nel scttenar~o finnlc. La Il cotltmsto tra dolore e crudeltà, ~e~;1; 1 ge~~! 1~<U~rù:,~a~p~~ljf 1 ~:~i~ fcmo. convenienza della forma al contenuto O oggettivato nel suol estremi risultati velli dl Luigi Russo allora ricevuto da ))erfetta. Pcrchè nel nostro retore. Il in natura, assumeva un'evidenza che Tumm\uelll. Lessi, anzi tilessl, t due quale per la sua perizia in fatto di vPr· 1icord:1va le pitture d'oltretomba ove i primi saggi che, opponendosi alle par- Jn verità, come ho detto, la tua com· slfìcazlone meritò dal D'Ovidio il nome buoni sono bianchi. e I cattivi neri. VI zJall interprctazlom dçHa ciitlca post• tr.lddiztone sarebbe apparento. Non è di • maestro dcllf" dicreffl•· non e'e1·a corrispondeva tanta immediatezza di Uvista e romantica, trovano 1•unltà vero che U tuo libro, per chi sappia .~ltanto della bravura letteraria. Una delitto e ·castigo che, :1 fissare troppo dell'opera machiavellico, attraverso u leggerlo, dm ragione al mllltc delle pass:one politica accende lo sua eta• le fotografie, si rcspimva un'aria dl superamento delle sue antinomie, nel· s.s. E' vero soltanto che potrebbe ca· quenza, la passione Intransigente echiu· giudizio finale In anticipo. Veniva fat· la concreta coerenza dcll'uomo-artlsta. ,vlllarcl su per trovarvi una gtusUflca• sa dell'uomo dJ destr.t, che. beneh~ tn to di immaginare che vittime e car- Nel quale la ricerca dell'interesse puro z!one sofistica deUa sua crimlnalllà. [~~~~i~~~lit~:~ 1 ! 0 ~:~~;:gd~~~ ~~~~~;.oc=~à u~;ttr;,a~r~ri;n;~z~~: ~c~~~~v~~~~~: ~b~~flf,?a d~:w;ei~ ~r~~~fa c~en~nst~rn 8 gi~~tl~~f~ d'rtnUa, nnr1ava maturando in sè una sta terra. Aveva avuto ra~one Wclls nica 1>0llllca e della puntuale logica con tale rlgorc da escludere 3nchc la: scctt:ca amarezza per t resultaLI del di J>rofctarc che, con l'era cJcllahomha dell' uti.lc stlmola l'im1>cgnopatetico e possibilità di cavtllare. Perchè quel Risorgimento, e orttoglioso distacco e atomica, gli uomini sarchbere In brc- profetico di vagheggiare Imprese reden• cavillo 11011 è I)OCacosn se ha· contrh- 1nconten1bllc disprezzo per gl'ideal\ d\?· ve scomparsi dal pianeta. Einstein trici per H suo Idolo del « princli>c bulto a Car m01ire sotto la tortu1·a al'• mocratlel. attraverso I quaH - faticosa aveva_ perduto In scommessa col suo nuovo», la fredda scoperta della sclen• cunl m1lloni di innoce11U.I naztstl fu~ e 1n<'omo·.utamissione - la sln\~tm amlt.-oqua!l40 ·cu rLsposc che esager_a. za pontica trapassa nella rappresenta· rono più crudeli degli altri In questa; tentò cHriscattare le masse e te plcbl va, che l'umanità non }.)()levamorire,. zlone poetlc:i della realtà da cui trae guerra per molte ragioni, ma prm.cl ~ Jtaltane. che al masalmo ne sarebbero sp3r.t• esempi· per t suol calcoli e le sue mas- palmente perchè più degll altri os• Il nostro letterato. bramoso d1 di• l due terzi. Tra .l òoscht che servivano slme con l'amara ra:Ssegnazlone di dc- servirono al pro:prt interessi l'errore RClpNnare la sua. onarchla e di s'oddl-' od occultare le funebri 6araccbe di' oorlvère· it niondò qual'è. non potendo della «morate .tecnica». Perfino l~

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