La Nuova Europa - anno II - n.46 - 18 novembre 1945

..: , ..... ,.,. · -- 1----------~-------Lk .VUOVA J;;UUOl'A------~-------18novcm.10tj-- DUE soe I A LI s TI ~~ 1 r: ~:s!~et~~ilcio ~':ti:;!a l: 0 1 :; ~=a~c 8 :~ 1 ~!:tl:n~rlga:{ 0 ';:eJ:!. 1 ~~~~~: 1 te~~tad 1 i:1~~~lePri1~8~!:;: S 01{0 state vubbUcate c0t1tempora· neamcnte in lnghfltcrra due bfo– gr-a.fi.e di leaders socialtstf: una ,u Beatrice lVebb~scritta da Maroaret Gutc ( cd. Lonomans>. e tm'autobioora• fio di Julh'8 Drauntli.al, dai titolo.~ In scarch or the ~Ullennlum. · Queste due 111tes!mboleoatano lB di• verse sorti del laburismo Inglese e del socialismo continentale, Beatrtc, Webb, inslèmo con marito Sidney, è &tata una delle f1J<1ulatrlcldella società fabtana, Il., collaborato a una monumentale sto– ria del tradc-utUo-nlsmo, t stata l,splra· t1-tce n01i solo degli uomini dcJI suo partito, ma anche dt quelli dct vart!h rtvall, Giu.sevve Cham.berlaln (fl oran– clc Chatnbert.aln, per tntendercl) fu suo mn.mlratore e poco mancò clie non la sposasse : avremmo avuto allora u,i plù tampestivo connubio di ·soctalfsmo e à'im.perlallsmo. La Webb fu·la tipica raf11)rescntantc a'el 1oclalismo Insulare britannico: po– co 6ensibile a tdce cosmDpolfte, poco mn·011te deRil alterne vtcende del so– ciaUsmo continentale, figlia ge,iubta dell'atta classe dirigente. Vùse itna vi• ta agiata. laboriosa. tranquilla, ctrcon· data dal ris-petto d:l. tutti. Braunthali I. un sociall8ta vlcnn~se, 111muto su da una fJOVerafamiglia ape, al sonno per istruirsi. Eolt ha vissuto tnente formul.ata, che avrebbe dovuto l'atthr1tà, feudo. Il tragico, inevitabile, fl mamsmo e l'intèrnaatonalfsmp con assicurare un'azione univoca, non op: o non sanal)Ue <:ontrasto tra esigenza fede • con passione: eoU é uno del ere· pena giunto fl momBnto crlttco? Que• borghese ed esigenza prolet.ari11 ba dent-1nel mmennio. PercU, la .sua v~ta ·sta domanda ·q f)luttosto l'tnfzfo di un aperta la strada, attraverso errori, di· h .stata una delusione conUnu.a, La JJrf.• libro, che non la concluslone dt una sperslon1. conquiste. perdite, degene– ma cletusione l'ha provata. nel 1914, recenstone. E' abbastanza chiaro che « razionl. imbestlamenti e affinamenti, at qtuuido il sociali.mio tedesco s'fl lascia. capitaUsmo In tutto il mondo occt.dtm· ceto medio, la pii) nuova e non ancora to irreUre nel nazionalismo delle e~ tale si b dimostrato più forte che no,i completamente definita esigenza. 06' dlrtoentt. Più tardi ha combattuto·.sen· crede.,sero I Webbs qwuulo cercarono che orma1 ognuno può constatare è che za entusiasmo nell'armata austriaca: i di permearlo, o f marxisti quando &Pe- tra l'esigenza borghese e l'C&igenza stato pre.set1te aU 1 ammutinamento di rarono di abbatterlo. E l'eTf'ore centn,• proletaria è andata crescendo una mas– Cattaro, che dlede inlzfo alla rlvol·uzl<r le fu comune a entrambi. Tutti f .soda• sa scont.enta dell'una e dell'altra, ln• ne: Ila coltaborato aU'Arqelter Zeltung; UsU hanno sottovalutato la fonza .sen, soddisfatta sia dell'esigenza mernmente d $tata 1101 fmprigl<mato do Dol/un, e tlmental.8 dei naz1onalf.sm.O.che resta palltlca che dell'esigenza meramente Infine estliato in Jf1!1hilterra. dove in- ancoro la forza ptù potente nel mondo. economica. con una aspirazione pià r°:t~~tf~'f;e':Jc::t~:r,,::ft~~~ rar: : :1aa ::;~:':uie: 8 3ef ::::ia11!~i: ~m~~re~~e:tgro~~s:,1 è ~ta~~lf. EqU lui trovato indifferente il popolo benc1u1 anche questo sta 11ero. Lo tra· nata come mossa dl manovr3, dal'!& !=:e•c~~ cm1!/ 1 !~~r::u::~:::~n~ ~:iotnc~~t:s~~e.~r:~ea:!~:1!: ~:r;t~!t~: q~!Wa8~:n:,;eV: m1!::; mondo dal bolsc61.>f.smo. e qfl inteltet· do questo t vltlortoso. E' plà forte og- gtore abllltà politica, cioè dalla bor- ;ù°~ ::On:la 'f:JJ=~ s1::no'f:::.:.:Z':. i'u~~i_;~;6l:,"~ '!,,{ffg1~;;,:re n~- ~~e-s:itu~ q~l~~n;:; :fnval)er n= Dopo la seconda rlvohdtfone, eoli vit 1 e sentit,n, dire da qualche dlrlOente i:uLre la sua ortgi.uale lsplrnzionc (che tuttora tn ~,mo- britannico: "noi 0001 slamo tutU na• per tl suo tndtv~duallsmo era poco lU• Un labufflta Inglese. Kfng.sldu Mar- zlonal•soclallSU .., e di trovar che ben cllne alle manovre dt massa), ma pei· Un.. commentando queste due .nte pa· pochi oli contraddlran-no. I Webb.s e reagire alla pI"Oretarla. li eolo fatto di rOlleJe fa alctme constdsrazfOM JWO· f loro .seouacl- alcuui dei quali ora essersi ~Uta manovrato, e, a causa dt fonde, che vole la pena dJ trad'uTTe: stanno al ,potere - sono sempre atatl questa manovra, di sent.trsJ accodato b~n:Jct :~::,li~t~:r ot, i':l'tr: :~~(U~~l : :~~t ,:~~=w1: ~~. f~~o)(~dl~:~ 1{ d~:a: con la loro fede nel qfmualilmo. o f 110, per la mao~or parte, ·come Giulio ha dato al ceto medio tnsotferente l'em· morZl.sti conUnentall, con la loro fedt Braunthal, fn esll!o ». g, d. r. :g:: ~~zo su!c~izaò ~~r~ dt Uberalsoci.allSm<> e s1 può anche adottare questo termine. a patto, 1n• N UO·V O P R OB LE MA SO CI A LE f/"~l:~";l~ i:;i"ì;'~~~~ra~c'f~ ~::2\.-!~ot ~ 1:l~~;,:~:: la dl9Puta Onale, che Porta al trono ,. n soctallsmo, un qUi.dmedlum tn cui UN ~r~u 00 ~To ~e~cl~ere~-Qi~~~~ ~= 1~:c!~r~~!~f'~nti-e<>Zfet~u: 1 J:!:· del r1cch1 i quali hanno una menta· cosl cho Il liberalismo ala \nevitabll• l~~rrou~~: ~~~ca ~a q::e~el dt~ ~=~i:ai:::~'::1°· 1J»c~=~ll~~.rc~~ IL ·CETO MEDIO come n l)al'ad1so.L'uno e t 'alt.ro ~nno l'unlone, l'osmosl, avviene attraverso S E v'è un problema soc!Iltc 11uovo, che n~n vi I),.16Sasscro·mater1aben• ~'::tissom':~:!t~d n~~ ~e!:.à :"~ ~t~a~ Ùe~~~~~~e~~a:Jf~c E~ ~:;:. venuto fuori dopo la C3duta uffl· te, ,•i appa•rterrcbbcro ugualmente. lontà. ed ogni diat:tnilone tra dl loro Jcmento catalizzatore e organizzatore dura~! 1 ~·o~~r~~!~~l ~u:ti~i:J~:: Oi~ 8 J~ S3u~ =~o~e d~~ei;!~: fa~ 1 1t~}~~n~ 1 ns, 1 r1d~tJbJ~nuen~~~-~: ~~I J~r=~, ~r~:a n~~fo. 5 if~ come rJponsamento continuo delle cau· lare, esso non pub avere base nell'eco- lore, non un fatto di cambiamento o dJ dio, non perché le sue cond~loni eco– se della sua ascesa, e del dtfetto Insito nomia, bensl nella pe>lltLca,esso non creazione del volore. Molto giusta· nomtche Siano tal da non essere né meua \ila soclnle ltallana, questo è U può avere un Sigo1ftcato patrtmon!ale. mente Mnrx poneva n comunismo proletarie nè borghesi, chè anzl In sua problen1a del cosiddetto ceto medlo. bensl volontar.lstico, per cui si appar- come sviluppo del cal_)italismo,per cut esigenza può essere avvertita (e ùi fat– Onnal esso è cosl vtvo quanto •QUe-llo terrà al proletariato o al ceto medlo volere u capttallsmo è volere n co· to è avvertita) ad es., da un gran nu: del prol-ctarlato dagli ultimi omll del· non a sccoruJa di ~ò cbo si ·ba, di ciò munismo. entrambi f',.g-11 di una stes· mero dl operai che banno caplto b. ne– l'ot.tocento. che 81fa, o d1 ciò che sl è come faml- volere u capltallsmp è volere 11 CO•cessltà della libertà polttlca dopo l'espe,. ln fondo, cosa sono 1 eeu medi, a gUa, C()Qlerelazioni BOCl.aU. ecc., ma sa mentaUtà economica. Si pub dire r1enza fasciata. Medlo, pcrchè l'csh detta dl tutti? Sono i professl.onlStl, gli a seconda di _ciò che si wote. L'uomo che n materialismo storl.co non è la genza che esso pone nella società i impiegati, sono 1 plccoll. proprietari, non è politicamente "Valido 00 non per teorizzazione dl una società futura, ma l'tnsclndlblle unità delle due JJrcest· sono gll artigiani evoluti, sono gli opo· le esigenze che pone nella socletà. per- ,tuttosto l'accertamento del principi E;tP.nU ~tAenze, la politica e l'cconmnt 4 ral speol.aUzzatl,ecc. Sono, Ln una pa· ché SOioJe esigenze muovono la· PDl'~ che regolano la società capitalista, e- cn, cosl che oon possa dnrsl Ubertà rola, se cosl con~derati e valutati, tutti ·Uca e la storia, e le CSJgeoze_posson'l stesi od una posslblle società del tut• ool'ltlca 11enza soddlSfn:1\one del bloo· coloro che l marxisti chlamano la clns• essere econorrilche e possono non eR· to capltallsta, o del tutto proletaria, gnl economtcl, e non possa darsl la Se plccolo-borghese. La considerazione serlo, cosl come possono e non pooso• nella quale pcrcib non v'è altra dlspu. giusta aoddisfaZione del blsoanl eco- economica è essenziale per una tale no avere origine economlca. ta che intorno al a·egoJamento della di· n«»nicl senza la llbenà polluc.a. ~ clcncaelone: non cosl quella poliU• Posto· cosl il problema, si dovrebbe stribuzlone, unico essendo il valore. L'esistenza dl qllMitn ceto è cosl av• ca. Nessun ceto o cos:ldifferenziato po. dire, come bo già accennato, che 1 cett L3.borghesia non è senz'altro per de• vertl:tn, cosi dlffusa nel cllmn pollUco a1ucamentc quanto 11cosixkletw mcdlo medi vOfrttono tutto; il comuniSno, U finizione. la cJusse di coloro che pos· chP tutU l veocht parUU, o.rganlzzatl ,(inteso net senso sopra Indicato: pro- socialismo, il liberalsoclahsmo, U llOO- siedono 1 meztt di produzlone. P0960· secondo le neces.s!tà della carottertzza• tesston1stl, P,ocolt proprietari, ecc.). ral1Smo, la democrv.ta, il conservato- no c-ssere anche costoro, possono e&- zlonc pollUca della 1>or,;rneS1n e del pro• perché costttulsce l'ossatura di tuW i rismo. il remonarismo, 1'1'ntcrnaztona· sere anche tutti costoro. ma non soq_o Jetarlato, hanno tentato dt 1nqundrarlo part1U, compre&i.queHl proletari. 1,smo. l'anaroblsmo, 1'1mper131Jsmo, 1::i solo costoro, e non è ti possedere I cercando d1 pronunz1are te parole cl10 La conslderaztonc ccononttca, mar- monarchia, la. repubblica, il liberismo. mezzt d1 produzione che 11fa borghesi. ~il st avvic:tnano alle sue richieste. • Xi.sta, del ceto· me(iio, porta a Questa 11prote22ion1smo,11qualunquismo; coot L'e:,igenza br.,rghè&e è molto plO.com· miuSS.1ndole atleologtc .dt un tempo. t :~fg3~~~e:si~ffi~l~~C~(?ti:Ci!~ C:J~ ~':t~.x::itg_nya il mc~~~j:f:.1ol'gu!{~~' t>le.ssa che non Quella oroletnrla, e. Ln loro tradizione impedisce ad csst df c'è aggruppamento che non lo cont~n- H erJsttancSimo, ti protestantcslmo. l'in- ~ 0 a~~1;}~~!~}~~~e leu•~~~f;i~~~~}~~~ Il ~~~ 11 ~J~=!~~~~I :u~~ n~~~,.,~; ga, pcrchè se si. potesse fare un con- differentismo, ecc. ecc. Ossia, 11 ceto nella società, nnchc n costo di conslde: trebbe non rltorriare ad essere una 10- tegglo Bl vedrebbe, nd es.. con tutta medio, se tndtcnto com~ una classe eco- rare gll nltrl uomini un meezo. Questa ro musa d1manovra E' inutile, nd es,, probablM:tà,che tanti elettori classlstl· nomicamente dcterrrrinata (impiegati. esigenza è sb.ta quella che ha spezzato che ! comun!st~ s. dtcano dcmocrat1.Cl camentc Jodlcatl per ceto medio vota· professionisti, PICOOH JM'Oprietnrl.ccc.> il feudalismo dando agli uomini dirlttl fautori di libertà polltlca. Sappiamo tut– no nAr u partito fberal o dem i non vorrebbe pottttcamente nulla, per- lntrmsecl (cioè, investi.tura dall'alto per ti che malgrado ogn\ buona volonW, st1al10'7 quruit.t ne vo~no ~r li va~~~ ché -prJvo dJ una volontà univoca; e titolo nobUlare o ccc:leslasUco). La li comunista, cd tn genere Il marxista. socla.H.sta O comunista. . questa coocluslonc Ci dà la riprova 00rghcs1a non chledc allo Stato se non non puè) che avere un conceuo ccono· La. cosiddetta coscienza di classe nel deH'errata impostazione rnarxlsUca del libertà politica. che è la condizione in· rnJco d1 Ubertà, Ossta. la Ubertà è ef• ceto medio ò trascurabile e, se 1 13 problema. Il ceto medJo non è una dlspensablle pcl suo SV'lluppoe per la retto delln maggtore eguaglianza. eco• qualche manifestazione, è cosi idcntl- classe economicamente detcrmlnata, e sua esistenza: per questo 11suo trlOn• nomtca J)06Slbile, per cui quello stato ca aUa proletaria d 3 doversi conslde- si tratta dJ vedere che cosa sia. Parallt· fa è stato la rlvotuzione francese. E' dlU.atortale che garantisce la .massima rare non altro che coìne traspostz.lone lamcntc alla domanda: cosa ti il cr.to l'cslaenza delle Ubertà, dell'lndi.Vidua· scomparsa di prtvlleg! e<:onomlclsa• dl Quella. medio, è lneV\tablle che sorgano le al• lltà, cosl che l'tnd1v1duo possa con la rebbo con Clb stesso 10 stato più. llbe· La classe .lche non è se non In ~ottn tre: che cosa è 111>roletarlato, e cho proprJa atUvità espand.ersl In ognt raie PQSSJbl1!?. E cosi è tnutlle, ad es.. di classe) ora è una realtà stmica con cosa (l la borghesia?; perché 08111cett> can1p0, ed anclte In quello economico che un llberale paru di gtusUz1a socta– cut neoesslta f 3 re 1 conU. Ma chf dl· ha una 5ua preclsazlone che è il di· ntberismo), che perb non è tl fonda• lo. La sua gtusUz:ia può tutt'al più. ar• coose che essa non è opera del Marx stacco dn un altro cd ·è la suo f'unzio• mentale, ma è uno d-ct tanti campi dl rtvare nl riformismo. ossia, salvo 11veo– ;(e del marJGismo), non è una prot~ ne 'llella società. attività dela.'io,della Ubertà indlvtduale chio tronco statale, operare delle ri'" 21one messianica del suo volontarismo. Se vogliamo avc'ro del proletnrlato esplicantesi nena socletà, anche se tal• !orme, de-Ue·e1arglz:!.om, dare delle pro-- ~g =~a~~~:~~~I e (~':o ~~i:m~to ~e~~3J~r::~rt~ e:.:::; vo~a s:i::eJ:e:!rr:lltesa appartAln• :u~o ~~~~ ~I :~~~~o:e; come fenomeno tndivE.duaJe O spora• econom.Jco,clOOdi quo! ceto o dl quella sono infinite persone che non solo non so un nuovo stato: è valk!o soltanto a d.Jco) dando a lui u vanto eolo d1 classe che crunpa alla giornata con la- posseggono mezzi di produz!one, ma rinforzare 11vecchio stato, eervendOlo. averla trovata, non come mezzo, corno vorl manuaJt senza avere mat un red· non banno neppure i mczzl per vive• 11 pa.rtlto, Invece. che ~ sorto qua.!:t stnupento, come arma Politica. m 3 dlto garantente ravveni-re anche pn,s· re; persone che non si potrebbero mar- caclustvamente Ispirato dal nuovo scn• proprto come scoperta di una realtà 8'mo, cosi che la sua piau.arormn viù xtsucamento etustlficare quali nccolltl umento .sociale e che ha 1n sè la =rl· preesistente per quanto trascuraui, comune è l'insicurezza economica, noi o dipendenti dal proprietari di mezzi d1 Ucn dell"una e dell'altra esigenza preo– non apprezzata, farebbe. corno clù gtu- non ne abbiamo un quadrq completo, produzione, o come Ingannati da· coot<r ststente perché unUateraH, è ll Pal111to rasse sUlla rcnl'tà storica dS. ·una scena Non l'abbiamo complct~ perché la vo· ro, ma che alimentano Qucll'esl,genza d'Azione. o da Questo punto dl V1sta. mU..olog1cache un artlsUI. è I"littscltooc politica del proletar1n-to, la sua esJ. tndlv1du31lsta con più slanclo e c<>nplil solo da questo punto d1 vtsta, cho ~ la a far vivere tn un quadro, gludlcan• genza, coni.sponde solo In parte a quel passione che non queUI. perché è t•~- più assoluta negazione dl ogni claSSl• dola copia di unn effettiva vl&i.one.ceto. Possiamo Indicarla Invece come slgenza fondamentale della loro stessa smo ~conom-tco-professtonale,pu~ esse· Quel quadro non è una copia, ò uno quella che pone l'econom1a quale H \'iUl, perché Quello è li valore che sen• re, chiamato li partito del ceto medio. creazione, e la classe non cr.:i una fattore più 1.mpartantc. se non addlr1t• tono. per cui Bi Impegnano nella so- cosi come puO esser chJamato 11riaru~ realtà. bensl un comando, una legge, tura unico deHa- vita associata, cosl che ctetà. E sono esst la riprova più. espU- to della democrazia integrale o ·u par• cioè ln volontà organtziatlv:i che Marx ognl altra attivil.à è del tutto seconda· cita della nccessttà di UnlJtare l'lnter· lito del Uberalsoclali&mo. Se esso non isp!,rava al movimento ooerato perché Iia t! derlvata. prelazione marxistica, -e di passare, nel è mnrxtsticamente clas&l.st.a,ctò non vtncesso la sua- battadia. Non è, in· In Questa esigenzn r:leotrano non disUngucre le correnti polittche, dal significa che esso Sia interclassista somma, eh<! Marx abbia scoperto una solo e proletari», ma anche, ad es., mondo delle emplrle fenomeniche nl (sempre mar»:stlcamente), osala ospltl legge, quosl leggo naturale. E' c1 10 del milionari, del e grassi borghesi D, mondo dei valori per i quali gll uomi· \ndi(Jercotemente gruppl dJ diverse Marx ha dato unn leiu:e alla soclct:l molU dcgU lmpjegatJ, pro!essJonlsti, Di vivono, combattono, affermandoli o classi marx1stlehe; benal algntflca che Se rosse possibile una classe media plccoll J)ropnetari, ecc. 1 quall tut· negandoli nella società. · alla classe economlca BOSt1tu!scela so fosse POSSiblle una classe mcdta. tl nella vJta politica Pongono un'e• La borghesia è la ptO.a1tlica eslgen• classe pollUca, cioè non la classe dJ una orga~zzazlo:nc J)Olltlca dol ceto gua)o volontà, contrlbutscono. sia pure. za della nostra società. Da un cer.to tutti quell-1che sono uniti da un'eguale medio, no.n sarebbe possibile un•orp· naturalme11:te,ognuno a modo suo, allo punto dl vtsta è la madre della nostra condizione economtca. ma 1a classe dl nlzzazlonc volit!ca del prol&aNnto. ~~p~r:re~~t :~:s~~e~;ram~; =~•ci:~ 1e:~ ~%:~u~~~r~= ~~}~~:;;iiu~~e cl~~~à ~g:s1qe~lt~ J>ercllé tuttl gU olementt dlr1gcntl dJ nano. e al tlion!o del bracciante. o v1• ra, doveva tnevttabtlmente sorgere l'e· 1 gemm sociale che vogliono può chla• questo vasse-rebbero automaticamente ceversa. ma sostanzlalmente porta al· sI.gooza economlco. proletaria, sp-ccle maral Ubcralsoclallsta .. Al ~~to dofut ola.sse media, o, se an· P"ton!o di una ~onceZlonti:eoonomlcl· nelle 11&.zionl :ne!le qua.11,perdurando . A.LBEBTO 4.Pl'ON.U

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