La Nuova Europa - anno II - n.28 - 15 luglio 1945

r. --15)Ugllo19t5 ---------------L:.& NUOT.A. •UROPA------------------7 -- I N un romanzo estremista, giunto anteguerra nlla 200"' e<fo~tone,L. F. CéHne. dopo av~r desc11no l'addo1·– menUt1-sl d'Ulh> de>suol personug1:.'l,che ~1· Iortunau:i combmaz,onc è l'unico· uomo buono del roman2.o, prosegue: e ti· ~i coll'alzarnu per esam,nnrnc l linea• menu. alla luce. Dormiva come tutti; al• faspctto non aveva nulla di su.101·d\na– rio. Però J1on sarebbe mica m3lc se cl Iosse qualco8é\ per distinguere i buor.\ dai. catUvl •. Lo sti;sso tormcmoso pcn· siero era venuto a un greco del V se• colo, Burlplde; il quale s'era chiesto pcrch~. se esistono mezzi ecru pei- ri– ronoscer l'oro vero dal falso, ruorno invece non porta su dl sè ttlcun con– u·a&iegno con cul distinguere chi è malvagio. come mni cosi perfetta 1. dcnUtà di. pensieri e parole, 1n tempi e opere tamo di\'ersl? R1sp011derc C!le )'animo umano è uguale sollo ogni c~e• Jo s..1rcobcbn.nalità o plgrlzl<1. Anzitutto una simile u·asc, hl un 1·0• munzo, fa rHlette1·e. Distjngucre i buoni dal cnttivl, il be• ne dal male, Ca parte <.Il. quel u·avagllo morale che costnuiscc tre Quarti <.lt!l· fcslstcnz.a, carichi d lnterlo1i .J)l:!l'lP~ie. Questo tormento e queste perlpez.t.e improntano l'opera dl Céune: essa è tutta una sovr~eootata accu~ all'ln g1u11tiz,:1, an:1 ~'\lerra, a1 male che U"3· bocca. Ciò è un lnconvcniemc dal pun– to dl vista artiSt.co; ma è utile osser· varc che u·a li temperamento di CéUne e quello de.I romam::ie1•imoderni c'è una somlsllr.nza, LUlL'altroche secon– daria; es.<;A ~ anz.i l'unico dcnominaLOre comune della moderna lcttcraturn di 1-0• manzi. Balzac, Huso, Zola Cormano l'età classica del romanzo; benchè nella pre• tensione docwncntarla del prlmo, nell3 preoccupazione uman,taria del St."Condo, nella tra1I~/Ie de vie del t.crzo, SI ten• da oscur~mt'nte a oltrcpnssar1J ll ro– man~ ln c...'iò i.1. r.1u1Jaccul\'auna ten– denza già manHestatasl col 1Jildunos– roma11, col romanzo educ.itivo dl Fé· nclon, e t;0pruauuo con nleuui u:a l primi romanZ..etl, De FOL'. Pt'CVOSt, .\la• rtvaud, s,·.-,h., Lcsagc, ::$terne, Gold· smHh; dc\ <1uaH è stato deuo che « Pt'U· vano la storta morale dci::ii uomilh ln tulle le d1rczion1 :1. l\ta è in Flaubcn che avvertiamo un orlcnt.1mento spcciulc. i:::,11. ch!uùc la sua tconica d'arte nella frase: • è :;tata mal scritto un diti.rambo dli un ubriu– co? »; e vive la sua attività a1·t..ist1ca cou Ja lucida febbre con cui 11 filosofo ili· &egue la venlà, 1-tnunci.lndo alla nta contingente J)\!r 1a Vita con la maiusco– la. Come H 1111suaggio dl ·C<'rll misucl è traspc;siz.ionedi QucUosensuale; cosi Il 1'nsuagglo estet!<.-odi Flaubert sem· bra u·asposlzlone di quello filosofico. • Lo .11llle In sè stesso è una maniera assoluta c.U vedere le cose•· Alu·ove Flaubert parla cbme se 11 romnnzo J>OS· 83 scopr·J"c l'in sè delle cose. egli è il vero padre del romau~o moderno. E' soprattmto dopo di lui che il ro– manzo st diffonde, sino a rtvek1rsl I.i forma d arte tiplca t c1assi(·a dcll'cth nostra - com.: 1a Ienerntura d'echfr cael.one nei Medio evo o la hrica d'a• more nelle corti proven2all o l'e1lic.:i primitiva presso gli antichi p0poU. Con Ja differenza che quelle fu1·mc d'artE: rappresentano ciascuna un dctcl'mlna· to aspetto spil'ituale della ,viUi,In base .il quale esse sono ident.dlcablli. !l'lcn· tre II romnnzo .ibb1·acciatutti gll aspet– ti spirituali, 11cl modo più dis.:ordc. E' notevole non che 1l 1·omanzocon– t.,m\nl In sè tutti i vecchi egeneri • (la J)OCsia In prosa, p. es., ne !a ~labilmen– te parte); bensi il tatto che nell'alveo del romanzo scorrano l'1.sptrazlone mo– rale, sociale, filosof,ca, rcl!glosa, Poll· tica, autobiografica. 11fatto è evidente: nel romanzo moderno son discuSSi tut• li i µroble:mi, da queJU cstcti,.cl ed cdu– wtlvl a quelli scssuall, dalla psicologia normai~ a quella patologica, dalla psi• cami.lisi nl r.iulsmo, dal n~onallsmo alnnwrnazlonallsmo e al disfutLlsm9. Questa compleSS\tà si verifica anche nell'ambito di 91ngoi-iautori. L'esempio forse più carattcr,s:tlco è Huxley. ln ecr– u tedeschi ciò è ancOl·più netto: tutta l'opera di H'eSb-e,scllbene internamcn· te antitetica, vuol d.11-c.t un senso glo– bale della "'\òta. Or:li,non c·~ differenza 'fra questa tencJen.zae - Poniamo - )a predicazione criStiana della r\nun• eia: dal punto di vista umano, neu·un caso e nell'altro si u·aua cJ'indlrizzt di vH.a, di lVe1tar1schauu11gc,i ln regola. Non v'è torse chi ha !atto la propria Bibbia del romane! dt France? E non si cJlmcnllchi 11tono signlftcaUvo - di critk:.1 In senso morale e non g\.à solo estetlc..'<> - usato dal Flora, d,scorrcndo di Glde e di Lawrence; che, allo sta• to degli atti, sarebbero romanzlel"L e non p\ù. Nelle loro pagine, questi moderm. ~n– aurnano cli proposito - talorJ con "~10. Jenz.a - una personale visione del rea· Je II romanzo mir.I ad un assoluto - che st.1 tra li mosonco e Il morale. E' questa la sua molla segreta; è qul ta tragica asplr.lzionc lU certe opere. che si ch,1udonocon Lrtst e-1.za o brutalità o disgusto. Alla fine d'un libro dl lt.11- raux, n protagonist.1, spirando, pensa cJ1c Ju morte non esiste: c,lstc sola· mente lui stesso, che sta per morire. L'!O ~ tutto, u resto è nulla. Ecco un;i. PARENTELA DEL ROMANZO MODERNO cun essere vivente, eppure ml senU.,. nel cuore stesso d'una vtt.1 intensa._ B p0ichè li giorno cominciava a ,h.-cllna· re, indol•inavo misteriose 11r1:Sl"n1.:e ch f~~~fn~\ge'"d~lv;i:;, ~l~~l~e~~~ ea~!~~: r;I 'Jari'~n~re~ 0 8~!:ui~~~? .lfs!;~rY"t!! schl venernbUi per la loro anticl11t.1, ove arte che ci dà un',intutzlone singolar• condltà e la stenlità In cui è iscritta la le grandi e vetuste querce non hanno mente comp!..:S33 ùella vita; essa resp1· prognoSi dell'avvenh-e - Der noi lnde- tanto dt beUeun quanto d1 re:i,closità • ra in un'atmosfera densn, elettl'ica, ove cirrabllc. - e da Seneca: e ln prodlglos.i altezza - come nubl che non si sa se Portino ~cl teatro greco la ren:;dosttà s'era del tronchi, Il mistero delta sulituJine, schian.ta o temporale - fluttuano gli via via aucnu.1ta: dopo ES<'bllo. p,oco to stupore derivante dalla penombra echi del più esaspe:-eto Individualismo. rimaneva dello spiirito rellgiioso che a- densa e connnua a perdita d'occhio, della mosona idealistica. e anche dl veva presieduto alle origini della tra• tutto clò attesta la presenza li'un nu 1 <1ueUatradizlon~ cl:isaca J)f'r la quale gcdia, e µoco della iede dei maratuno- me». Cogliamo quii in germe 11uella reo un antico aveva detto: mors est 110,t macht. Eppure ln Euripide la rell&ìo- llglosltà che si r1am1ccerà nello spirito esse. sità torna pel' altre vie. mutata mu ap. celtico e nelle cattedrali goblchc. 'I'ogJ;ere a Gidc o .1 Hesse quest'est• profondila e più Intima: In lui 11 Di·· E spesso la combattuta mecl1ta1.1one genza d'assoluto è t:-igllar loro le radi· vino torna come eterno probl€'m.i, as- etico-religiosa ù~lla tragedia .Effl'Ca rl• cJ: la fantasia creatrice s'f."legata tor- slllo di Mccrca personale. • O ti.i (~ ln vive tn questi tonnent..1ll romanzi; la mento.samente all'lmellettualifl:lllO. Una fmno1mpreghiera di. Ecuba nelle 'J'rofa· cui moderni.là appnrc, d'Improvviso, af• opera come I quc1clenII dl M. L. Br/y. 11c) sostegno della terra, che sulla ter- fondnta nelle rncllct della civiltà eu• (}e di Rilke - Impostali In fondo co• ra hai la tua sede, chiunque tu sln,. dH· ropea. Ettore - dlce Euripide nelle· me un romanzo Intimista - è tessu1a ncms.stmo da comprendere, Zeus - l\!8· Troiane - è morto tn un alone dt glo,, di lirica pura, dl med1ta~1.memorale, gc \nflessib!le dl natura oppure l11tel· ria: ma se gli Achei non Cosserovenuu d'}ntu:zionl religiose; e cJ d;\ persino l!genza dcgll uomini -, lo t'adoro...•· a portar lo sterminio a Troia, mal a• un'estetica (« l vcnA sono esperienze•>. Jn questo senso si può parlare di r~· vrebbe potuto In lul rUulgere li valore: S~ha l'impresslont! che l'unica carat• llgloSità d'Euripide; e così i"> lcclto p3r. • se eostoro fossero rlm.1sti a cc1s.1. U teristica - positiva e negativa lnslc- 1.1redi rell~osttà del romanzo moder· valoroso Ettore sarebbe rimasto un me - del romanzo moderno sia d'esse• no. Il quale porta In sè un'CJ;aspcrata Ignoto•· Questo stesso pensiero - tmli re, a suo modo, una recerche de la sete d".ipprofondlmento, di stile morale tato da Ovidio: • Hectorn qui nosset, sl t:~rité: ricerca in cui una religiosità e nello stesso tempo di dispersione; una fclL'< Troia ru,sset? • - Mccheggia neJ.< ed una morale laiche affrontano in to- necessità dl valori unila al htsogno dt le parole che Fauconnler la dire da un to; problemi cardinal! della vita. SI no- tenere spreg1udtcatamer.te gli occh\ servo malese al padrone: 1 quand Je U che - nonostante l'esistenza d'un ro- aperti - come testimoniano gli stcs.'il vous raconte l'hlstoire de Rajah Alang, manzo dl destra (Bourget), i>erò lnU· romanzieri francesi dl destra, Bourget vous déstrez que Rajah Alang soit heu, mamente contradditOl'\O - 1n Lawre1t• e Maurlac, e più ancora Dall\el•Hops. rcux. Mais alors Il n'l. auralt pas d'!1 1' ce sl avverte l'impronta del purlt:ml· Ad apertura d1 1>ugtna, negli autori più st()(re •· Tra runa e 1 altra rormuJazio,, smo p1-otestanti tn Hessc quella J).lfr.l•~~r~Jl~e~oi;:;~~~l~r~v~i~!i~:.st'apl)rv- rin/'~ ,~a~.~~wci'tr\1g~~!· t~gn:~ n~~~~~~;'e~neJg~P~~,~~;ecu~~~~i.~t\a. Nè è un caso che u senso rclig\oso zlone del valore, per ll moderno 11 d~ ratte-rt! composito del romanzo moder- di mistero suggerito al Fauconnler d;il Jore è condtztone della vlt.n s tcss:a. no ;1ou è dHflOile. fitto della giungla (• non scorgevo al• FOLCO atAU.TIXAZZOLl pr~~:!~:C;!~~~ega;l~o ~i ,.f:i~~~t!~ ========================="""' ln pagine d'eccezionale Importanza (JJ. ist i~n~~;u;d~ti~~~e ri~~~i~ I~ui~~us~ TE !ti PO R I T R O V À T O li problema morale è - a suo mo– do - così sentito, da fargli affemrn- R • • ~i ;~~ ~•~n~ 0 :?, [;~/)~ 1 1~)f~~,i,v~c~ I CO Il O SCe r Cl la sutura con l'analisl mornJc dl G< i.de. Estrema espressione di lnlcismo è tn F OJlSE 110n ero più stato al Grand Malraux. Per lui 11 problema soclule - H"tel da uuando una mia vecchia 6~ il problema della dignità dell'uomo mnJcu irtu.11dese, prtma della g11.er- òi fronte all'uomo - ha soppiantato l ra d'..tbis,d11la, ml ci avet.:a invitato a problemi rellg"iosl; rua vediamo il pro- prendere fL tl Insieme con una sua blema della dignità 3$Umere in sè m1· amica ,unerlcana discepola àl Gi11sep- ~~~ig~g;:~1f J~m:o~~e~7;a1~efo~~a: ~:,,!el~or:u1r~~~e:;.ovc~~: ~~,c,i:,.~,fJ! connier, comodamente classUicato • co- impiegato al Vt1tlca110 e ,um. so 1>iù loni.1le :D, è tutto rtcel'ca morale e me- qual altro ravprese11tante del mondo rìta il motto della oingnosi stoica: accademico t,tter,urztonale. Ci son rl– animum debes mutare, 110n coelum. tornato l'altra sera per sallitare Il mio Nel suo ptù noto 1-omanzoHardy esa- caro Fnwco Antontcem e 1 nella sua 1mm. 1<" AApl'avvlven2.e inconscle <.lcll'etJ• perso,w, u vento del 11 ord. Que~to ven· ca cristiana In chi se ne crede libero. 10 soffiava davvero tn ogni angolo del• Nel ciclo galsworthluno del Forsyte, la hall e dtlle sale contigue. bC'nchè dolcia!.tro, troviamo 11 proble- Presidente del comilato tori11ese di ma morale del confronto fra tre gene libcraz-i01IC ,iazionale, A.11torlicclli era razioni illgleSi. )lotlvl intcllenuatisllcl perfettamente a posto nella rosa del gu?d.1no i romanzi di Conrad: P. es.. vetitl. 5 1 sta operat1do m lui la 111rta l'indìvidual1sm? britan~tco e l'ori;oJgllo morfosi del part,g 1 a 110 m uomo poli• ~ appartenervi ycr e!~~lone. Il r~man- Ileo, con la stessa /elicitù con cui due z1ere moderno Sl pone insomma di fron• anni addietro sbozzolò dal fJ'J90lO mus• te al.la realtà con!~ colui che cerca, la seltla,io il patriota che cat;ava fuori verità e vuoi l!llu11ç li scn~o del.13, ita dalte scarpe I fogllelti antitedeschf da ~so~~~t~a3~ifa ~~~t~~~~ 1 •~~ 0 ~;j~~ fl. distribuire e che i n<rzi/ascisli tlavcvq,i ~,.. uno in pl'escnz.a d'un'artc compo- deportar~·-, boccon~ ahlotto, ,1 Castel• slla, intelleltuallsltca, Impulsiva e rt• /rnnco d b milla. i ello st:sso rrocchlo flessiva, est.renrnmentc sensibile e va- ero Fetlcrfco Chabod, v~ldf!slano uJ. ria, pronta alle i>iù alle intuizioni e al cento vcr cc~It.o e ver~iò r_t.afurnfsslmo, JliÙ strani dtriztonl. Ciò spiega come che ha lasciato provtas'!rwmente Ma• gli artistl rlmasu In d·isparte da que- chlavelU. e Dotero e 9h s_tudi storlcl st'urge-nza spirttuale e morale si siano µer darsi tutto, <{adue anm. afla storia anemimaU nell' espreSbionlsmo, ncll.1 '" atto dove plu occorra farla: come 1 musica ùi parole•· dimostrerebbero, se a~tro 110n snpcssl- T.1lefenomeno non h.i precedenti. In mo della ,ma nwgmfic~ atttvUà, la qualunque altra corrente letteraria del bronzatura di soldnto e J eri.eroica ten· paSS3to, troviamo forme d'.lrte che sl &lon.eelle #I $UO fit1e volto ~intellctti:a– disl.insuono, sì, per un particolare o- te ha au,mto, nella du~a. lnso{ma. L1 ~ rientame::ao; ma non già eh~ accolgono due passi e er:' Afedtcl Toniaquh1c, in sè ogni orientamento - elica e rell• («Quel rauazzo. • - 1Sf. quelto•J che ~~~1~· ir;ti~~ic~~0S~~f1~:t~ ~~\J~~ f~~,~ 1 :~r;' c'::f';~o~~ 1 ~v%1:'~ao;Jg: ci.osa fecondità. · lato le liti~e nemiche a preordi11are it Un solo accostamento può farSi: col r!conotu1101-1ne-nto fra le due )talle. E teatro greco, che è' la forma più com· c tra,io, venuti a f,icontrare fl vento prensiva della spiritualità anlica, nel del nor'(l, la si9nora_ Barbara Allasm1 quale appunto si fusero e &i mischlaro. con quella sua gentil.e /i.ere;;,za che I~ no i f\loni dell'anima greca - lirica, re- veua.tionf /asct.ste ham10. se mnl. n· ligiosità, pensiero. temprala, e <?u.stavo Colonnettt (« &a Quella singolare concordanza tra Cé- barbe .~tait d argent comme un rul~: line ed Euripide, oltre che un incontro ,eaw.,aavr#l •J• luppiter Mansuetus f)fU dt:. due pessimisti, è un eintomo. ln!at· 1>Crtallo iJitelletto e tz. gra~ cu.ore pa.. ~. di fronte. al tea':? greco 10studioso ;:1:,.g~ee ':t:a!a cg~n~·:.Z olnn.ptca del· r! ~~~~t~,~~~ :t:i~1;à 1.}~!tt~1r~~ lnvesHta in piene dalla tramont,mn stud•iosodel roman 7 .o modr.rno. Per ta come un<J /ore~ta del Afognasco. la hall molteplicità di elementi che IOcompon· non avrua .'P1tt nulla <!t com1we con gono. per Ja sua nrtlsllcamcnte impura quella dl dieci ann!_ vnma. 9t ero ve• totalltarielà d'Interessi. 11teatro greco ,udo a!fora a trovare la mta vec~ltl~ _ e 1n particolar modo quello dt, Eu- ar,ilca irlan4ese o non ptu~tosto Cn.,h· ripide_ può definirsi 111 un solo modo: ria di, Svezia o Maria pasimJ~a di Po.. un repertoriD vivo e completo della lonta. Ovvi"[o a~cvo vts~to. n_i sogno, splritualilél ellenica. se op altra te• ot ll!mp# d~ Cnstina. di Mana c_asi– sllmonianza dell'anllch4tà perlsSe, da mira e delle padose acc_ademle_1 R1tor· so1.t i trentadue lavori del u·e tragici neranno, 1>ertIol o per i nostri figlioli, fornirebbero quast per intero U co,pu.s i tempi del placWi studi e d~U~ dlsi1I– dei problemi reRg\ost, morali. filosofici tcressau culture? Dt ce-rto ntornC1'an• e politici di cui Yissc la grecità. Poi• no. se ~abbiamo creder.e a _quel che la chè (si aSI,1.unga)dalle opere euripidec storia e insegna. Ma la stona. ora C?'"'e si r:c:wa. oltre alla temperie del V se• ora, nchicde la 11ostr~ collabor"'-·,10,ie colo, ru1che Ja prefl~~rn7,lone della più hi altri c_ampl. Aft19a7: nel campo del matura parabola ellenica. Tr3 qualche Grane/ Hùtel. O non diceva quel popo• secolo si dirà qualcosa diisimlle del ro- la110 di Puscnrella che • stamo ~utti ne manzo moderno: tn esso è tutta In pro• la #orla,• per/In.o quando crecllamo dt b_lematicadella vita moderna, con la fc. atare un osteria? AL Grand HUtel., quel- la sera, fl vento del nord era ~otemlco. ,. Polemizzava contro Roma, a,u:he se l4 cortesia del ,liversi interlocutori cer• cavu ,n attutire f colpi per un occllfo dt rlouardo a 1101romant. Prostftuzf~ ne, 1enocl11io,sciuschl, me11tnlltù tmpte• oatlzia, marasma pol!!lco, romanità di corlapesta: questi, piu o me,10. t . ber,r sagli. QualcImo. timidamente. ricorda le sof/ereu::e di noma, le aue prove (c~ .tl •11elsenso attivo della parola come 1,1. quello passivo), i nove mesi d'oc~ pazlOne clHrissima Jh1. dall'inizio. l q"tfat• tro m.esL d'assedio, le Foue Ardeatine. t rMtrdlmnentl frustrati dall'adorabile bravura del nostri raoazzt. Oonl cittd, diceva. Ila avuto la sua J)(Jrttcolcwe es-pcrieIrw, ha portato la &ua nota di spashno e d'eroismo fn que&to ferreo co11certo. E perciò, concluCUva, fn q~ &fitalia divisa e /ra11tumata. ma dedJ sa a rinascere, t 11ecc.1sarloche 00111 frammento ritrovi l'altro e lo _Ticon~ sca con tmo t./or::.o di compren,,o,u •. m uno .tplrito 110n di sfiducia e cl'o.!tll1~ii. ma di u111u11a e cristiana concordia. Antonlcem e Chaboà aue11tivo110 e 110n oiél.,ml pare, per buona educazione ,o~~ 1 ~i 0 ~ qac,to l tempo ritrovato. Ma. ritrovato, speriamo, per la costruzione à'uti ·doma11i miytiore. J>IE."TROPAOLO TrtOMPEO Nuove Edizioni Italiane U0:\1.A • Via Nnzlonnlc, 172 •re1e-ro110 et-r.8 POESIA I e JI Q03del"UOa cura di E. Fatqul L. DE 1~1 0ER0 11 libro del forestiero B. UARTLLl RiCOl'dllondlnesl O. pgPE Le Jnttklie della parola A. VAJ L'Italia tlcl Rl60r&ln1euto spi~ta a.I rapzz.l PROSA I qu&lorno :i. ourA di O. l11rn~l11I A; IlAT~nJNI li t.emJ)O, la 1>·-'t::ll:1, le ncs1,ole o. 01-:: cmmco o 0. PAH Commedia tlell"arte mcdcrnn A. SAVJNIO Rkordi pal'lglnt ORTEOA Y OASSET La ribellione delle masse O. SOHE.L Da Proudhon a Lenin VAHIJ Omai;s:io a IUax Jacoh

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