La Nuova Europa - anno II - n.28 - 15 luglio 1945

-- l ------------------LA. NUOVA EUROPA -------------- 15 •l'tiglio 1!>-15-- chl ha la propria bilancia 1n deficit. Nella espanS:.onc equilibrata degli scambi sta, alla fine del conu, la so– luzione del problema sociale. IL TONO E LA MUSICA tà • e ii resto. C'est le ton qu! fait la m1.JSl<rue. Se pianlficaz-lonc è qualcosa <\l di· verso da libcrt..~ (come credo irta) e se li sistema si dimosLrcrà efficiente ;:all'at– to prntico, ben 9'I. disse In µrinciplo che l'espansione degl.i scambi Interna· zionali può conseguire da un sistema non liberista. I piani concretati a Brctton Woods cd om davanU al Congresso mnerlca– no per la ratifica null'altro, in sostan– za, Intendono perseguire se non quc– !;IC" obhieW.vo. Detti piani prevedono bcnsl sole eraccomandazioni 1> net Ji. gllartli dc~ paesi creditori pcrch~ si ccm1rNrlino « tn senso csp,rnsion~stl· CO>. a (IHie:-enza di quanto è contenuto nell'orlginarlo plano Keynes, ma ciò non toglie che nella prntlca essl si pos– sano dimostrare operanti. Pannunzfo vuol presentarmi com.e ttn detrattore, un 11emico del partito liberale verso cut adopreret la frusta, S E ~farlo Pamwnzlo, dopo avere riserba11do lo zuccherino at pa-rtitt cli scritto la sua risposta (Risorgi- sit1ist.-ra.J.Ia t10, ,na 110, caro J>annun– mento liberale del 10' tuglio) a un tzio: si persuada PIOie che io non sono capovc·rs? d~l m~?articolo in Nuova Eu- p 1 mto partigiano, pur essendo uomo di ropa dcll 8, l ha , detta, forse avrà rlpen- partito; e il fallo è che 11 on ho rispar– sato alle parole di quel ta1e a un amico: miot.o mai crUJche a 11 essrrno, a co. 1 « 7'i scrt~o una l~n'?a l.ettera v~rchè minclare dal partito d'azione. Se oggi no,~ ho mente da dirtu. In fatto, tl suo tratto meglio i partiti di sinistra che arttc?lo 11011 rlSJ:011dealla sostanza del• quelli di. destra, la ragione è che vedo I~ 1me ossei;t,-azwnl. La quale non con- tn essi, oggt come oggi, più senso na, s1steva 11ellaffermare c!te tutto fosse zionale e statole, più spirito costruttf– a11dato,in terra di Puolw, nel m1gNore vo. Quando ciò cambierd, cambieranno dei !nod_i, ni pretetldeva proibire oual- anche t miei apprezzamenti. sias, cTlt#ca in proposito a partiti, uo- Nel binomio Jt.rmifi.caztone.espanstonc sia l'aspetto nuovò del commercio In– ternazionale che nettamente distingue: rj l'esperienza di domani da quella de– g:.t anni trascorsi. ì\Ia pcrchè questa esperienza sia favore\'ole non basta creare strumenti, raffinati che essi ~a– no: bisogna innanzitutto che gli animi si lsp\rlno a quello spirito di collal>O– raz\one che solo può decidere della bontlt cH quegli strumenti. Brellon Woods. come Dumbai1bn 0aks. sono semplici strumenti. Quale sarà lo spi– rito che ln(ormerà il loro funziona· mento? mini O .provvedimenti; m:a era sempll- r P 1 ~r oro•. pesco q~st~ gioiello nena ce-mente un fuvito ad csposiziont più CfJ ca di Pamiun:zto. « SalvatorelU obbiettive, a/l'abbandono di- certi meto- non 1 sospetta n~pure d_a lonta11a che clt e gi(lf1' • che potrebbero finire per que che accade w Puglia, come in c,a• portare l'oroano liberale a fumco del- labrla. come tn tan!e altr-1: rcolonl d I– l'Italia nuova e di alt,i fogli disfattistici talf~, p~ssa essere I opera dl partiti or– del genere. ltwito che teuiamo fermo e 00 11 zza i, che hanno méte f}Tedsc, che rinnoviamo: trovando veramente enor- usano ~a violenza com.e .~trumento dt mc che si sia nt-esso un titolo a lettere COIIQUl.)ta ciel potere._ l mtimi<la'zlone di scatola: « 1 <lisordini mhiacclano dl conl-e mei:zo ver avvrnQCre I tenten. estendersi alle pror;incle limitrofe• nanli? • No, ~aro Pan nunzio, no~ so. prowio quando 1.,e 'lloti-.:ie reali _ e spetto ,,ue_sto,e nego. ~nzl, ~Il~ rl so– verificate da quelle successive _ por. spetto <"Osiformulato SKZ 1eoIttmI0. E lavano che i disorcl-int erano cessati• :; 0 i:,,:,lì~ 1;' :,'.':;~to Vl~n~~u; 1 1~: ~ 1;~ 01 ~ Vl'l".rORl9 MARR:-\;\IA Questo è Il punto capUale, caro Pa,i. sba(Jliata. 11u11zio,cui si subordi11aoo Ja e sordi- L s. E' LA CINA UNA GRANDE POTENZA? Questo articolo t partlco1cirme11te i11- I delle potenze· cioè efì!steranno sempre ter_cssanteall'indomani {lei colloqui del: cinque grandi potenze, Russia, Su>.ti pmno ml~lstro ci11eseS~o110co1i ~ta- Uniti, Gran Bretagna, FranOia e Ona, ~~~o ~,~o~c::a~!,<:~01;~~;:~~;s::~~ ;:,~: k~l~~~~.dl~~~a~c~ia!:~e~~IR~~~ tro a G1appo11~, no, .ma1.1d1amo alla C1- prenderà cosl il posto ·occupato già dal• na u,i.saluto di am-n11raz1one un caldo la Francia di Clemenceau; la repubbU– auuuno. ca di De Gaulle prenderà quello del- L A Clna è stata ormai r\conoscluta universalmente come una delle c-1.nquemaggiori potenze é.lclmon- do, 110nsoltanto al Cairo, ma anche a Brctonwood. a Dumbarton 0aks e per– fino a Yalta: ma essa come grandé po• tenza è intrinsecamente dlwrsa da tut• te le altre. La Cina di oggi è, sotto cer– ti punti di vista, qualcosa di simile al, Ja Russia, specie alla Russia del primi mml dopo la rivoluzione bolscevica, vogliamo dire c,he è da consldcrars-i grnndc potenza più per la sua funZ'io– nc di e rullo compressore• rappresen– tato dalla sua enorme popolazione e dalla sua stermlnnta estensione, che per i suol lntrlnscei requisiti dl gran- ~. ~~r J>~}~n:iri;;l s~~!~t:1~!;~~: ~ie g non sl mera,•lglia certamente chi cono– sce a fondo la Cina. An"iene però che, mentre grandi scrittori di politica In· ternaztonale come "'alter Lippmann nel suo The U. S. 1"ur atms e Sumner Wellès nel suo 'l'he time for decisio11, hanno cspJtcitamente espresso questa opinione, t cinesi invece si comportano altrimenti. specie i nazionalisti. Essi, per In prima volta nella storia contem– poranea, vedono la Cina partecipare fi. n:-almcnte al consesso delle grancll po– tem~e. dopo essere stata per lunghi an– ni trattata come una e: sulx:olonia » - J'esp1·essionc fu usata da Sun Yat Sen nel suo libro l tre princip! del vopolo, che è Vangelo per i seguaci del Kuo. mlnt.ang - i cinesi dunque. sono resU\ ad ammettere questa verità di fronte agli strarriert che non conoscono la Ci– na: essi temono quasi che t1uesta nuova Cina sia tanto fraglle da spcY.tarsi per il solo cenno cll una parolu, anche se essa· corrisponde alla realtà. D'altra parte i cinesi sanno che non nascobdcre la vet"ità è in sè un atto di coraggiosa bellezza che non può non trovare compenso. Jnfalt:l da quando Ltn YO Tang ha reso noto a tutto il mondo nel famosi llbti sul suo pae– se quello che nessun altro cinese a– veva mal m·uto Il coraggio dl e.ti.re, che non è un segreto per nessun cinese e forse nemmeno per certi stranieri vis• suti a lungo nel celeste Impero, come :~~I st:::ift1d~~i~~~~~ao,r~~:~en~~ prima non le erano state concesse in alcun modo. l'Jtalia di Orlando, mentre la Cina oc· cupcrà il vuoto lasc."tato llbero dal Giap. pone:. Il centro di gravità verrebbe co– stituito questa volta sopratutto dalla Russia sovietica la quale occupa una posl~ione geo· strategica centrale nel mondo, a cavallo di tre continenti, af– fiancata all'est dall'America e all'ovest dalla Gran Bretagna, con una Francia e una Cina in funzione di fattori equi: Vibratori. Come è stnto ammesso giiàda Sumner Wclles, nel suo Time for de– cision, e da Joseph 0avles, nel suo Mis, sion ·to Moscow, la Russia sovietica po. trebbe diventare la più grande potenza del mondo, arb'.tra di essere, del rnon: do. H fattore costruttivo o distruttivo. Nel primo caso li n·1ondo potrà confi. clare in un lungo periodo di pace; nel secondo caso 1a Cina potrebbe diventa– re a sua volta elemento di più alto cqulllbrio gravando su una delle p"artil del inondo. per assicurare la pace lndi– vrisibile e la slcurcz;,.a collettiva tra le naziioni. Ma con chi va la Cina? Ciò dipende da fattori non bene dellncatt La Cina presenta, come la Rus9ia, notevoll In– cognite; una di queste conslste nell'ln• certezza sull'esito del conflitto interno fra I filonazionalisÌl e t filocomunisti; conflitto Interno, che Potrebbe avere conseguenze inaspettate di portata an– che internazionale. Finora sono i na• zionalisti che dominano, ma nel caso che· dovessero essere l comunisti a trionfare in Cina. clò significherebbe che l'infiuenza sovietica potrebbe glun, gere dall'Elba in Germania fino al ma: rl del Sud in Cina, non sappiamo, però, con quanta tolleranza da parte degli Stati Uniti e della Gran Bretagnà. Si verificherebbe insomma la stessa situa: a:one che poll'ebbe verificarsi in Euro: pa qualora la Francia, invece di rfm:i_, nere nelle mani di De Gaulle, scivolas, se in quelle del comunisti che costitut, SCOllO in questo p.iesc una forza COllSl• dcrcv~le. Una Cina potente, nazionali– sta e democratica sta. :ie1 piano pc,st: bellico statunitense, come fattore d'e: quilibrlo per l'assetto politico dell'Asia orlcnta!e. D'altra parte una Cina potente è ut.ifc e necessaria per H controllo di un Giap: ))Oneche, pure sconfitto, non faclhnen: te può essere dominato. I ctnesi per le loro affinità di civiltà, dl lingua e di razza con i 11\pponicl sono più adatti degli americani, deglt inglesi cd cvcn, tualmcnte de.i russi, a governare, nel periodo 1>0st-belI!con Giappone. So1t-:1ntoPrecisando bene qual'è la vera fis:ura della Cina coh1e grande po. lenza. cioè m1a i>otenzadi quantità piut– tosto che di qualità, possiamo pat·Jare della funz!one della Cina nel mondo ~cnza avere timore di thagliarc. J.?opoQuesta seconda guerra mondia– le 1I mondo tende a ricostruirsi secon• do le formule adottate dopo Il primo ~nflltto per quanto rigua1·da 11 numero Senza dubbio la causa di una Cina grande potenza è più sostenuta da.. 11 Sta~i (!nit! che fion dalle altre gra1fdi nazioni. Ciò è naturale perchè l'Ame, rlca, con la sua posizione geo-strategica per cui è afllancata dal PaOifico e dal– l'Atlantico, ha praticato dopo la prima guerra mondiale come Isolazionista e prat!Ca ora come Interventista, la Po– iit.ricadi considerare la Gran Bretagna come- frontoiera di sicurezza contro qua– lunque pericolo sia tedesco che di altri popoll provenienti dall'Europa, così co me quella di vedçre la Cina in funz!o– ne di fattore C<tullibratoic contro la minaccia nipponica e di qualstasl altra nazione asfaUca. D'altra parte la Cina, come la Russta, esercita, dal punto di vista economico. una grande attrazione sugli americani che hanno un'industria straordlnatli.amcnte svlluppata durante questo conflitto. Del resto la Cina non può assoluta– mente, per la sua 11icostruzione,o piut– tosto per la sua costruzione, fare a me– no della tecnica e sopratutto delle ri– sorse materiai! americane. Dunque I cinesi e gli americani sono come dei fratelli. siamesi inseparabili. I rapporti che esistono e che esisteranno fra i cl· nesi e gli ame1':canl non potrebbero e– sistere tra l primi e l b?·itannlci. Contrarlnmcnte al. pl~no nmerlcano che vuole una C\na forte, la Gran Bre– tagna non vorrebbe nè una Cina CO• munista. nè forse una Cina nazionali– sta potente perchè ciò poLrcbbe non sollev;.ire la già esistente questtcne del· la Gibilterra asiatica, cioè dl Hong. Kong, ma acut;zzarla notevolmente. Più di Singapore, dove fra i seicento– mila abitanti, mezzo rn;uone è cinese, Hong-Kong è inteJ·amente pc,polata da cinesi. D'altra parte Hong-I(o11gcontro!• la l'accesso, dal punto di vista econo– mico e strategico, alla Cina meridio– nale. Quindi Hong.Kong è e«. vitale im• portanza per la Oi;na. Ma essa non è meno importante per la Gran Breta– gna. Se g!l inglesi dovessero abbando– nare la Gibilterra orientale ciò signifi• cherebbe una ritirata aero.navale nien– te meno che di duemilacinquecento chilometri in linea d'aria fino a Singa• pore e con ciò la rinunzia britannica al ruolo di fattore potente nel giuco delle !orze dell'Asta nord-orientale. li dominio mondiale dell'Inghilterra si sposterebbe nell'emisfero meridionale, cosa che appare ancota più evidente per lo svilupparsi della situazione nel Canadà che tende a diventare difatti più uno stato dell'U.S.A. che non a ri• manere un donllnlo !Jritannico. Allora l'lmpero britannico col tempo dlvente. rebbe veramente un impero di dominio prevalentemente australe. D'altra parte, con la costruzione or– mal compiuta, per necessità militari ma contro gli inte!'essl politici del dominio inglese In India, delle strade della Bir– mania e di Ledo, l'Inghilterra vede la finestra nord orientale per tanti anni gelosamente tenuta chiusa ormai aper; ta. Cosl l'apertura della strada transi• rantana avvenuta pure per necessità miJoitarl, ha fatto aprire la frontiera nord occidentale dcll'lndla alla Russia. Ora. come la Russia earista prima e quella bolscevica ora non hanno mal costituito fattori di sicurezza per l'Jn, dia; cosi, per la stessa ragione l'Inghil– terra non può deSlderare tn Immedia– to c~nta.tto con l'lndia una Clna, bol scev..ca o nazionalista, ma comunque forte. l\fa che cosa pensa la Russia sovie– tica della Cina? Va da sè che essa non vorrebbe una Cina forte sotto 11 nmrescia.llo Oiang J{a'i-Scek,almeno flnchè rion ci sia una forte influenza dei comunisti. cinesi ner, l'ambito del governo monopolizzato dat'. I<uomintang. La Cina di Cinng Ka1,. Scek potrebbe iappresentare per Ja1 Russia sovietica uri qualche cosa cli si~ mile alla Polonia di PHsudski e def~ suoi generali ma in proporzioni più va-t, ste. La Polonia filorrancese dl Pi('– sudski ha creato la questione della w_; nea Cur-lon, la Polonia del colonnello Beck con la politica praticata dòPo la salita al potefo di Hitler aveva lnde-i l>olito H fronte antlnazlsta e dl conse,; guenza reso più fac(lc la tragedia Pola<, ca del settembre 1939 e infine aperta la via al teutonico Drano nach Otten In direzione della Russia. Una Cina forte e na:.,ionalista potrà risollevare la questione della J.·tongolia esterna, che è palesemente una Cecoslovacchia o: rlentale sotto protettorato sovietico, e, quella del Turkestan cinese, nel quale ha buon gluoco l'influenza russa. Jnol~ tre, una Cina eventua1n1ente come pe,i dina di un'ultra grande potenza po= trebbe minaccinre per ragion-: di vlct: nanza geografica i punti vitali dcJrU; nlone Sovietica al quali Jinora ncssu: no. neanche l I tedesco, è r:uscito ad av– \iclnarsi, e cioè la nuova grande zona Industriale di Kuznlek a noni della l\lona-ofia esterna, que!Ja In As!a cen• trale, e quella infine negli Urali, le quali sono state la salvezza della Rus,– sla in questa guerra. Pet· prevenire questa eventualità, la Russia In Asia come in Europa, sta costruendo vari cordoni sanltan. per proteggere la pai tr:ia proletaria. Yen-An nello Shensi, capitale della Cina comunista nord oc,: ctdcntale, a sud della Mongolia, non è altro che la Lublino della Cina la qua• le ha la sua antagonista a Chungkljng. D'altra parte nella Cina nord-Orientale. ·nelle zone occupate dal ginpponcSi, t partigiani comun!sli dopc, avere sopra• fatti quc!H del Kuomintang, come l'Elas t'ece con l suOi a,·versarl in Grt..>Cla, do: minano là dove i giapponesi non 1ie• scono ad arrivare. Ciò S:gni!ica che appena oi sarà un crollo del nipp0ntc:t in Cina, si vedrà lo stesso fenomeno che è successo in Grecia, cioè l'Elas c,inese dominerebbe la situa.ione della 1.ona finora tenuta dal nlpponicl, Ab: biamo ragione di ritenere che i so,1e: lici in Mongolia non si muoveranno In favore dcll'Elas cinese, come non ai sono mossi. in Bulgaria In favore del: l'Elas E,rreca,benchè nella Cina nord•est non saranno probabilmente sbarcate come in Grecia Je truppe britanntiche. Ci potranno essere però quelle ame: Iicane. Gll americani in Cina stanno facenJ do da intermediari fra le due parti tn lite, come le potenze occidentali hani · no fatto a Yalta per risolvere la crtsi polacca, perchè essi sanno che le reJai zlonl tra Cina e Rus9ia - fra le quall e.slste come frontiera comune forse quella più lunga del mondo, ma anche quella più elasttica - potrebbero essere ancora migliorate se Ycn•An riuscisse a mettersi d'acc::ordo con Oiungklng. cosl come avverrebbe per i rapport(• fra le potenze OCoidentall e la Russia se , polacchi di Lublino si conclllas: sero con QUCJ)i dl Londra. Concludendo: una Cina unita Interi namente significa l'equilibrio delle grandi potenze nell'Estremo Oriente. Solo cosl, come la Franola in Europa insieme con Gran Bretagna, Stati Uni.; ti e Russia si accinge ad amministrare la Germania, Ja Cina In Asta potrà a: ciemplcrc alla sua funzione di gr~mde potenza ptinclpalmente conunenta[e coordinandosi con i Bfg three per ~ vernare il Giappone assicurando Infine una pace stablle .i.Imondo intero. LIN CRIEH SHENG In tutte le Librerie EMILIO LUSSO LA CATENA (Collezione GiwU:ia e Libertd, J) • SALVElliNI o LA: PIANA LA SORTE DELL'ITALIA • CARLO ROSSELLI SOCIALISMO LIBERALE (Collezione Giustizia ~ Llbtrld, 2): EDIZIONI U ROMA • FIRENZE ~ ltHLANO o

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