La Nuova Europa - anno II - n.19 - 13 maggio 1945

t-- 13magglo1945 ---------'------LA NUOV.A BUHOPA ------------------ lI-- :NE R V J À Po s T o :~c~e~!:~!:==e E™: :e:: !:ri/~~a~~t~l':c!:t"t!ir:: 1::::1~ ~ i~~Jtq~es!~n 1~e~ ~~ltr~:iirom;t~ G IORNI fa, m una c&n/erenza te– ntda da un oratore liberale, ho potuto notare che ognt accenno ·anticomunista delJ confere-nzlere era •ottolineato da applausi fragoros, de.i pul1blico. Mt i rincresciuto per colui che sollecitava queolt oppZau.sie per coJ.oroche li prodigavano. ea:;f~a:~u:r: ::: c~i:~r b=~i~ e~! loro presenza suscitava in me la ·do– manda: i possibile che costoro abbiano dei tutto dimenHcate le esperienze del 1919-22, e che ricadano precisamente neolt stessi errori di queL tempo? E' fJOSS1bile che non si accorgano che Ja; cendo del comuntsmo tl loro ossessto: nante bersaolio, essi prendono U posto fasciato vacan'te appena ieri dai fasci· •H? A nessun altro, infatti, fuorchè a vn rinnovato fasciS1no potrel4t ofo: oore la rlcostit-uzlone di un·antites! tra Il comtmismo e Q'Ualunq·ue altra cosa. Ma Questa cosa. mi sl risponde, è la libertt'l. • Oh libertd - mf vien da rej,lfcare, pamfrasando e riadattando O motto Ja; 1110s0 - quante sciocchezze st dicono in tuo nome! Credono dt essere since• ramente liberali coloro che, cedendo a di.sscnsi e a ripicchi momentanei. possono cf'un tratto dimenticare che nella l.otta, che appena ora st chiude co,itro il fascismo, per la Ube-rtddelL'l• tQfia, i comunisti sono stati al{'avan- f:~i·~,~~a, cn ! !:: :a~~ ~ ~:,io~1!°?; loro i<leologia è an.ti -liberale! m, si obetta. E non si comvrende che, mal• orado l,'illiberalità delle premesse, " fatto d'esserfi Impegnati in. una lotta ver. l_alibertà non può non trarre con sè u11-rivolgimento interno Profondo. S ULL'OCcaslonedei f3scismt e del– la guerra fascista. che larghi Stra; ti dell'opinione pubblica dcftnt: scono come manifestazione estrema della ragion dl stato (onnipotenza del potere esecutivo, disprezzo. del tratta: ti, culto della forza, eccetera), anche l gtornall e le rivtstè e le conversa– zioni hanno com\nclato a echeggtare il problema del rappo'l'to fra morale e politAca; problema che finora, fuor di sedt strettamente soientlfiche, era rimasto rponopollo della stampa catto• llca. Anche nel numei:o del primo di aprile di questo giornale ho }etto, nel: la e Bocca della verità•· un'interessan• te lettera di Alberto Marlnelli. che prende lo spunto da' un articolo dl Antoni (N1tova E-uropa, 25 febbraio). dalla Crist della civiltà di Hulzinga e dal recente Machiavelli e G1dcciardinl di Spirito. E' evidente che 11 probh:mi:t, lnseren: dOSi tlei dtversl Sistemi di pen..c:1ero. potrà ,pri?ndere le più varie colorazio: ni. Ma la sua soluzione di ma!-'sima ,mi pare or11rnt cosl chiarita dal!a co: sci~nza comune. nonostante Il parer contrario di certa filosofia urficiale. Secondo Hulzinia, citato da :Marl• nelll (e secondo Innumerevoli altri co• m'è noto), 11 supremo scandalo tntel– fottuale de.t nostri tempi è la s2para: _.zione deffatli\ità politica dalla sfera morale. Contro il quale scandalo sta la fondamentale obbiezione del Machia: velli e Gutcclardinii che senza questa separazione l'azione politica sarebbe radicalmente tmpossibile. In realtà nel campo del pensiero l1 contrasto fra gli Huizinga e i ifachia• velll non ha raglone.... :di esistere: Da un lato infatti è evidente che non esi• stoJ10 due morali ma .una sola, come non Esistono attività ,umane da sot– trarre alla morale; glacchè li concetto morale è esctusiYo di sua natura, vale sempre o non vale mat. D'altro lato pgnt .izione umana è specificamente çondlzionata; quindi nessun lnconve• hiente. ad ammqttere che lo stnto (In pratica, l'uomo cli stato) abbia eom– J)itt e facoltà diverse e apparentemen• te contra_dittorte con quelle d~J:•uomo 1,r"iV3tO.Ma ciùesto non s\gn\fìca che ti magistrato pronunciante una sC'nten! za capitale segua una morale dtversa Oal prlvato cui uccidere è normn.lmen: te vietato. La morale è la ste.ssa, solo diversamente spectficata. L' immcrall• 11modt Machiavelli slgnlfica· oggi sol• J.1.nto che Machlavelll a\·eva scoperto J.a specificità dell'attività politica senza ancora snidarla teoreticamente con quelta-dell'attlvità privata nell'unica categoria morale. E allora, rigorosamente parlando, Ya ragion di stato è la cosa più naturale del mondo, e di per sè non ha alcun legame necessario colla Rcalpollt-ik dl Treitschke e .discepoli, nè cOi suoi ro: mantici apptofoncl::imenti, di timbro schiettamente luterano, secondo i ·quali lo st.'ltOsarebbe di per sè opera demo• nlaC'3· L'eventuale Immoralità della ra– gion dt stato non sorge di per sè; sor– ge solo cc•mc ripercussione dell'cven• ;1.unl':!: mmoralilà dello stato o di c~ru suc,i atti. La critica allora va spostata ;com1,icta111entesul concetto di stato, e su questo o quello stato stor1co e dt auevolare questo .Interno travaol1o, oioni Ubuate fin dall'-itiizio. e non haw erme una pa-rarrasl del diritto. privato imponendo al comunismo una nuova no potuto fare meolio degli aHrt. si posso.no dare esempi innumerevoli. lotta che l.o irriufdisce nelle sue J)osl,; E tra le differenze di situazioni og~ L'1Ddignaztone verso J'immoraU,tà P011· ztoni df parrenza?, oettive, vorrei ricordarne almeno ire. tvl 1 ca,. 1 ~eidlnosqutrl,_~ortrnalspferendrlmeenspeto, ssdo ,llleµ St può anche concedere che In a?- La prima ~ che I maooiorf responsabi· u. '-"'"" cuni episodi recenti la reazione cmnu· U del fascismo, a misurà che le varie forme che la copdannano alla steri!llà. nisUca sia stata eccessiva; che alcuni partt dell'ltaUa venivano liberate, sfila.: Un e6empio soJo: -U CUQ cla~1co del atteggiamenti det comunlst-t non sfano vano verso il Nord, come i pesci iu,iqo tjspetto al• traitatl. Parrebbe questa. chiari; ma si ou.aTdi a1iche l'altro lato la rete; finchè ~, son ~ovatt raccoltt pèr alcuni, Ja catAgoria somma della della medaolfa: ~ ccm.siderl quante tuUi nel sacco. Gli uomint del Nord morale 'politica. C'è al mondo un2 quan• prove di disciplina e di moderaztone hanno avuto perciò ricca vreda: men- tità dl gente cbe non trovò niente da hanno dato i comunisti, riuscendo a te; tre oli altri si •on ctovutt contentare c:U ridire su Hitler per parecchlo ~empo. nere in freno derle masse scontente e qualche pesciolino maldestro, ch'è rima- Ma a un c~rto punto Hitler stracciò t deLu.sein un peri.odo particolarmente sto imptgl;iato tra le magUe delle vart; trattaU. Allora divenne 1.mvrovvlSa.- delicato della vita dd paèse. E si che ti lateraU. mente un farabutto. non era facile contenerle. (nnanzi allo ra~n'aitra è c1e l~~~~'ic~f°r1 c 0 ;t 0 r s~Wins~r~:::lta!~1~· 1 ~i<>~~id~~°c~i ~; spettacolo dl una compiacente e forse finar:i'!tgl~~~~cft~ t~de~~~ l~a::n~r:s: ins.t_aurerà 1l costume della fedeltà al complice acquiescenza del pubblici po- possibile queli'intervallo tra le due oc- patU pubblici sarà un bel .iilorno. Ma ~e::g::~Z:sJ.'o;:;g~o~ ,!!tou~c) f)~a~ cupa;:io1iimilitari, che era tndfspensa, g~~!~n~~:~::e~t:a~:~~a~il~i~~ dà atto ai comuntsti prima d'invetre t~etfr~~ ~ 0 1,~~ {t~for"a"Ji~o:g,m~uatttS:t~ 0 t gllo d'ind11izzo. Gli uomini di iOVerno contro di essi? Perchb, anzi, &'in.Scena.: sofferto molto più a hinoo. Solo chi ha non hanno mal avuto da nessiina nai no mant/estazionl provocatorie, che pagato d:l persona puc> trovare in s~ la zione il mandato dl rispettare i tratta• contribuiscono a rendere più tesa una forza per compiere un'opera d'inftesstbf. U. bensl quello di fare g-lt lnteressl situazione, che -bisognerebbe sforzarsl le •giustizia retributiva. St ~ molto la• della nazione (o classe o casta che ala); di 4istendere1. mentato tfa no! {a fiacchezza delle com.: nel momento in cui il rispetto dei tra't: . mtssionl di epurazione; ma, a parte 1 Ze tali sembra nocivo a que:gU lnteresst circostanze esterne, come la cattiva fm; l'uomo dl governo ha dai suoi mandam postazione della leooe contro ti fasci, ti il preciso comptto di violarli. QuestQ •mio, v'è una -ragione fnterria cU quella non è un principio, tanto meno un DIFFERENZE L E differenze tra Nord e Sud sono state in questi olorni seonalate da tutti, e giustamente. Ma nan vor• rei che si esaoerasse nell'accentuarle, , che si attribuisse unicamente a diffe• renze dt te111-pra delle due popotazioni ci<> che in buona f)(JTteabn,mo dipende da differenze .di s-Uuazloni oooetttve, che s-pieo01io la diversitd del rispeUivt comz,ortame11ti. Tant'i vero che molti uomini v-l so,io nel Sud, i qualt sareb~ bero stati pl'ontt fin dal principio o fa– re sul serio, e non h~nno potuto senza fiacchezza ed è che l'ambiente in cui si principio morale; ma comunque ~ Wl muovono coloro che dovevano giudica, fatto. L'uomo privato può rispettare t re non aveva in sè tutta l'autorità mo- suoi patti perchè è libero; l'uomo pub– ral.e11ecessarlaper 1ma rigida severità, blico non è materialmente libero: al più sia verr.Ji.èc'era il senso di essere piii potrà dimettersi, o proVocare la pro~ o meno corresponsabili, sta p_erchènon pria ~nfesslone da parte della for~ s•~ra /atto abbastanza per tea1ttimare mandante. col magro esito dl rinviare un atteooiamento di o·htdizio inflessibt- J.• violazione di ventiquattr'ore. E a}IOI le, Anche 1' Nord• aveva le sue corre- ra discutere sulla sua morai~tà priva– sponsabilità, e se-nzadubbio molto mao- t·J.diventa politicamente lrrilevaut~. ufori; ma le ha riscattate con l'aztone, e Ancora una volta è necessario un da questa ha tratto la forza e {'autorità rinvio allo stato; quel che non possia: dei suOl inesorabHi oiudtzf. mo chiedere agll uomini di governo 10 g. d. r. ~oev;tee~~ll~h;~t~eE ~h~~~~ ~~:_rr allo stalo non slgnifica r1vo1ger~i ad RAGIONDI STATO esso come ad un'antrop0morfica c1eatu~ ra capace di eroismi o rimor:;t altro che per. metafora; significa an~tutto analtzzare lo stato, conoscere la sua dt• namica interna, individuare le Ior~e na• zionali interessate a fare, una certa vo– concreto. Solo se riscontreremo tn uno esser questo fuori <ll sè trascendenza litica {di pace o dl guerra, <il rl~pe~t:o o in più momenti l'immoralità d1 que: RSSoluta, oppure ideale storico com, o di violazione dei trattati, di Hber\à ~tostato, anche la ragion di stato sarà pendtato nelle parole umanità, 0 na• o di tirannia). •Bisogna insomnia, Prl· co:-rispandentemente immoralej ma dl zione, 0 quel che sl voglia. Ma d'altro ma di esigere il rlSpetto dei u·attau, pt.!r sè, essa è un puro mezzo tecnico, canto glt Hutzlnga disconoscono com- qualificare esattamente i contraenti; nv>ralmente indifferente. plCtamente la speclficità del!' attività uno stato dà affiidamento morale nella Si potrà obbiettare che usando ti ter- politica; e allora anche per loro In ve• mlSura In cui il sistema di fo:·.::eche mine « ru.gion di stato,, ln queSto sen rtflca resta t~posslbile perchè complu: in esso· prevalgono è spontaneamente· · so sl v« contro un diffuso uso llngul• ta con strumenti non idonei. orientato in un certo senso piuttosto ~~ 1 ~1;eit~dnr~cKr~o l~n~~~1:àS~(}l~~ Essi trovano Infatti le categorie mu- ~~~n~tiu~r~t~aL:cg;~~~lt~~ r::: 1 s~: bra che si:1mo tutti avvezzi a m~tterl! ralt deli'attlvità poll.tlca trasfere nd0 sidlaria. Quel che preme SOprattuttO )è ln quei\ (.:SPl):sstoneuna sfumat•Jra tro- reccanlcamente le precettiSliche del• la moralità dello stato, ossia la c.oincl, nlca, scettica. ln altre parole, noi et bjJomorr~ivato tn quelle dell'uomo pub, denza degli interessi delle sue forze sentiamo un'ipocrisia: sentiamo che t essceore {~ 11 p;~~~~~ ~re g~~a~i:l~ 3:i~! prevalenti cogll obbletUvl che detlnla~ ~~~ 1 1;;b~ri:~~~re ::rnnr~;~~ n~~n~~~ convivenza umana, e quindi in ulttma ~~orn;~[~llde1\~ 11 ~t~(o »a\gi~~-~f~e ~t~ interessi proivati, di casta e di classe, anallsl 3eua cont"lvenza delle Ubertà ramente metaforic~, in quanto noi).rl~ che sono in antitesi col reali tnt,~ressi :çnorali et Slngo 1• s'è scivolato v tn: guarda gli atti liberi dell'uomo, soli ca: dello stato. Un lucus a non lucendo, t1 nd ere queS t e liber'tà come fatti com• pact dl valutazidne morale, ma le sue insomma. L'espressione evoca o:!gar- ~c~\~';e,~te 1 ~;gmtf~, 1 ~:~rie d~~~e ~n~~~: condizioni. Tuttavia è metafora da chie chiuse, diplomazie segrete che so• dizione o tm_a.moltiplicazione, non co: ;aar.~~f:t~~z~n ctf° d~~~~~ac~~~i~~n~~~r ~ J~1ri 1 ~8r!ito~t~F~u~~ r 0 J!~~;;f:: me una creazione organica e SPeclfica. E a11ora.nel nostro caso speclflto, la ossla poggia su quello dl nazlt"nc, e Il nesso fra persona umana e società -ll)rimacosa da rilevare neU'anaHs! del; anzi, di nazione aperta sull'umanità viene inteso cioè c9me qualcosa di ag: lo stato è che rlspètto a ·ogni C0t5to tutta; per questo vlene invocata dli chl giunto ed eSt tinseco, non come un sl• del trattati e sovranità degli stau.con– ha interesse a far apparire l'opposto ':,tema di . co.ndtztonalità praticamente traetltii sono due fatti radicalmente inl del Yero. Ma per noi è chiaro che ·l'as- lnQlssolub1Ie:si dimentica che la per• conclllabiU• almeno se la 10,,,lcaforma– sassinlo di Matteotti non fu una manl- sona umana è, sl. la sede della mora• le serve a'ncora a qualchè o cosa. Uno festazione di ragion di stato; al con• le, ma è fortemente -condizionata dal stato sovràno non pub avere r:boHghl trarlo, la ragton,dt stato-avrebbe vo• f:ittt sociali. Concepire la sua libertà verso Chicchessia senza riservatsr i~ Juto. ?•,latteotti· in parlamento e Mus- morate come un assoluto è dunque le: diritto di denunciarli. unilatera1mente sollnl in galera. cttttmo; ma: Intendere la sua tbertà quando glì farà comodo; ne: .pl'ectso Occorre dunque. s'è de,tto, tl rinvio al Polltlca come un aSSoluto equtvaT.ente, momento tn cui la ·.suà dinamica ·1n, concetto di stato. Ed evidentemente o addirittura slnonll)lO, è Ul} errore che terna lo portasse a rifiutare a Qnalun1 non come indagine 'giurldtca O leglttt: ·Sl traduce in prauca con l lmpos.qibill• Q.Ue costo la denu~cl<!,esso Ces'$1'.ft,?be mistica (alla morale po \W.ca lntercss{l. tà dl captre ~lcunchè della storla. In dalla sua sovran\tà, riconoscendo po~eJ fino a un certo punto sapere se MuS• realtà libertà poltttca è un puro mez 1 ri maggiprl di sè. Per questo ~hi. arpa solini fosse regolarmente eletto 0 . me- z,:, emp\rlco per difendere la Hoertà il rispetto det trattali non faccia predt: no e se le sue sentenze capltall siano nioralc, quindi un mè:zzoda buttar via che agU uomlnl dl go\•arno ma si bàti st8te decise secondo le leggi O contro ognl volta che non serve allo scopo. ta per la distruzione delle sovranità le leggi); bcnsl comE:verlfi.ca deli'ade, S_equesto non fosse vero niente gtu- de,:ill statl. (~' interessante notare a guazione 91 un dato stato al compili stltich.ercbbe che l governt allt!atl ab• questo proposito come app~nto la r~ che la noStra coscienza niorale gli as• tlano ll'!:mdato alla morte milioni di manuca sopravvtve!1za del_mito della segna ln quelle date còndlziont sto- cittadini. (non tuttl certo consenzlent\), sovranità degll stati singo~1abbi.a soc, ricbe. • • e abbiano bombardato città dovo?altri corso quello già citato dell~ fatale mo- Ora. è appunto questo n passo che mill.oni di innocenti sòno perltl. I!; tn: rautà dello stat9 con re!atwa ident~i glt Hulzinga e t Machiavelli, 1 quali vece la decisione alleata ru sac-rosan- cazione ragion (Jl stato-Rea/polWk,·, ~ pure recano ctasçuno \stanze 1nsopprl• ta; perchè .l'azione politica. com"°ognl anche .abbia agit.O'sul terreno della~ mibl.li, ...nonriescono a fare. altra azione umana, è sempre tndit'te' zlone in senso nettamente reazlonar~o). .Non t1escono a farlo· 1 Machiavelli riblle e richiede una scelta Immediata In conclu~l~>ne,ognl dlscussto~e eti• perchè lo rl.tengono superfluo Per essi fra !potesi concrete, fra condlzton, è,si: ca sulla politica presuppone anz1t:uttto ~ 1 l~;}~l~~~es;~t~1ift :~ ~~i~~. (~r:~r~~ ~:n~ 1 · s~~e.m~r~;~·a,~rtis\ 68~~~~1\!é ri;i~lt~~~pa~t~~l.tiu~fii~s::~~~~= le in quanto stato, gtacchè ripeterebbe per sempre a Hitler la libertà del mon; za del fini d~lla pol\tica rispetto al fei le sue norme non da categorie diverse ,10, opr,ure violare le llbertà personali nomeno tecnico estato• {preScl~~nd~ <religione, umanità, nazione) ma solo <.lein•nitentl alla leva e perfino e.elle dalle rontl remo~f dl questa yascer.i– da se stesso Dunque og'.niverlfil!a sa; nonne e bambini Hallant, francesi, te• denza). Ossia .llstanza stonciS ta e rebbe superflua- La specificità de!I'atti• deschi. t"CC. Dl f!'onte all'alternatlva tut: quella illuminista vanno integrate tra. ~!~~e~~~i~~~ ~~~~~~uf~ i\~a~?i~ep~ 1~~: }~ l~~~f~~Z~~r~f~iftf 1 p;l~~fro<>~~:~~~~ lo~~ secondo luogo tale discussione de- pleta dal rischio del giudizio mc.raie. uue z.ltra cosa. La morale non ha .di: ve essere direttamente inserita _1nuna Non. riescono a farlo. per· ragtont ritto dt torcere n volto dalle tngedle analisi concreta dello stato stor:oo che opposte, gli Hulz!nga. Questi ràccolgo• protestando che olent, una volta che abbiamo davanti: e cioè delle forze SOi no thfatti-l'incoercibl\e esigenza di que!• una situazione lnevltabllmente tragica ciali, economiche, cultur~ll della n_az1o– lo che chiameremo umtlmente n sen: si è prodotta e le sta davanti. Non tn: ne, qualificate ad.aver rilievo P 01 ltico. so comuue, affermando Ja nectssltà tendei' questo finisce col condurre i Altrimenti seguiteremo, ad assistP.re tn di Quella Vetificri,e u principio che lo nemici di Machiavelli a conclusluu\ OP· eterno all'irritante g1uocodi fantasmi stato pub essere più o meno morale. poste ma praticamente analoghe a che tanu rispettabiH pensatori e mo:, nella misura ln cui è cauace di rag• quelle avversarle; glacchè di fro11teal rallsti europei insi~tono n<:ll'offrirci giungere certi flnl umani ch'esso solo dogma della necessaria moralità dello (ma sempre meno rispettabih cl apPa 1 ha il compito òl raggiungere, ma che stato (o dell'assoluta estraneità di esso riranno, ogni giorno di più e.Ile CO– non per questo possono dirsi su.ot flnl; alla morale, che è lo stesso) es:il pre• desto gluoco debba dura~e): ~i;i;;o,nn~. ;;;~v;~;;~~l~l~: l~egl)~P~~ ~~a~~c!~~aa~=~::1~tà.quello della FEDELE D'AMICO

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