La Nuova Europa - anno II - n.7 - 18 febbraio 1945

--2 ------------------ LA N tJ O V A EU ila P A --------------- 18febbr. 1945 -- U NA frase va diventando comune negli ambienti politici ed ammini. strativi. Quando ci si lamenta del· ~a inefAcacia di certi provvedimenti o addirittura della loro assenza; \nsom– ma dt una generale mediocrità e fiac– chezza di tono nell'nzione governativa assai spesso una risposta giunge care– zevole alle nostre orecchie, come H rl· tornello di una canzone: - Eh, sl. pur· troppo è vero; c'è una gran moll-ezza, una gran lentezza; c'è una gran con· fusione di vecchio e dl nuovo, che ha fatto di questo mondo romnno e merl· d!onalc una enorme matassa aggrovi– gliata che non si è riusciti più a d\pa· nare; ma quando arriveremo al Nord troveremo un'altr'aria, e le cose si met– teranno alfinc in ordine. e merceranno. Questo discorso del « Quando sm-emo a1 Nord »,-del « Quando torneremo a Mi· lano » è doppiamente pericoloso. Prima di tutto esso favorisce quella tendenza a.I «domani» ch<e? è cosl diffusa In tantl nostri compat?'iotti - dei Qual'. Il pre· sente governo si può dire il più fedele rappresentante -: e poi può creare un profon{lo distacco tra l'Italia setrentrio– nale e quella peninsulare. a grave sca· P:to cli questa. dove pure ha sede la capitale. E' evidente cli-e se, fino alla liberazione dcli' Aita Italia, nol dobbla· mo continuare a vivere di temporeggia– menti e cliffer:menti. al punto In cui lassù la sttuazlon-c avrà un vigoroso e netto sl)Ostamento di rotta." lo stacco tra la sltuazionc precedente, così poco brillante. e la nuova sl presenterà agll occhi del pubblico come la luce abba· gHante di un faro nelle penombre cre– puscolari, e il pubblico medio, che va J}Cridee scmpRcl e approssimative, tra· srormcrà la frase di oggi: « Quando an– dremo a 11ilano» nella rra!!e 11:llisognava andare a imano!~- Un paese in cui l'u· nllà politica e morale non aveva messo prorondc radici prima che sopravvenls· se il cataclisma. non è In condizioni. dopo. per sopportare nuovi e più an– golosi contrapposti e contrasti tra Ita– lia continentale e Italia peninsulare, mentre •cl si è rizzato Innanzi cosl preoccupante. 11 problema rlell'ltalla in .• sulare. Una elementare saggezza ci de· ve quindi consigl'.are di non servirci oggi del Nord come di un facile scher– mo per non rare. al contrario di pen• sare al Nord come un pungolo Jlcr agi– re più attivamente. tenendo davanti agf! occhl la granùe differenza tra la situa. zione nostra e quella del nostri fratelll dt lassù• PREPARARE NON DIFFERIRE loro casi, per adeguare II giudizio al~ nuove dlSPoslzlont. oppure si lascerà la sperequazione? Quali altre iniquità vogliamo seminare col nostro procra• stinare? Anche nel campo V,.ùprettamente Po- 1itic.osi Sente ia ne<:essità di giungere in tempo a risultati concreti. E' ncces- . sario Intendersi per esfmpio sulla na• tura e sui limiti dei rapporti tra i co- mitati di liberazione e il governo. Que- Prewdere e provvedere, dunqut, non arraffato cli qua e di là dalle casse Oel· sta scottante questione è stata varie differire. Un rapido glro d'orizzonte Ci lo stato, era amministrato a libito, poi- volte assaggiata. ma non ancora risol· permetterà di raccogliere in pochi pun· chè l1 segreto deila creazione di tutti ta. Ora. anche qui, arrivando in Alta u le necessità fondamentali e p~ù ur- quegli en.ti stava appunto in et~. che Italia senza una soluzione per 10 meno gentl. erano di fatto autonomi e sruggwano d; massima. rischiamo di dovei' accet- Prima dl tutte. tra capitale e perife- al controllo della Corte dei conti. tare e rallficare !a soluzione che tro• rJa, la riorganizzazione dell' ammlnl· Che cosa ha fatto il nuovo governo vereinO colà. Eppure non pare tanto strazione, che signlfìca due cose: sfron· per ripulire l'amministrazione dal sl· difficile stabilirla questa soluzione dl damento e risanamento. L'edificio am- sterna para,s:tarìo degli enti? Diciamo- massima. Tra la formula estrema ()L min!strat:vo Italiano era nato sotto la lo frane.i.mente: quasi nulla. Qualcuno e tutto il potere ai com:tati » e la fre– influenza francese; era quindi per co· t1i quegli enti è stato spennacchiato di quentc pratica amministrativa di tene· stituzion·e macchinoso cd eccessivamen· qualche ufficio o prebenda, ma soprav· r~ da parte sempre che si può i conH· te accentrato. Sopravvenne la Prima vivono attaccandosi con le unghie alle tati, il governo, senza fare abcl!cazionl. guerra mondiale e l' anunin'strazlone ca.sse dello stalo - che sono cosl onu· dovrebbe apprezzare per quello .che va• cominciò a gonfiare. Fin[ta I~ guerra, stc. come sappiamo. Ritorneremo di le li contributo offerto dall'azione dei una delle rrasl alla moda divenne quel- proposito, documenti alla mano. su que- comitaU, estraendo da essi quegH ele~ la di smontare senza meno « la barda· sta questione. che presenta lati addl· menti giovani, ma già maluri, che sl tura di guerra»- Passarono i mesi e rittura ~onci. affaccianQ alla nuova vita pubblica. I gli annt. e noi rimanemmo. su per giù. li sislema degli enti parve cosi b~llo rapporti tra il potere esecutivo alla pe· con la medesima bardatura sulla schie- che si cominciò a prat!care alla cheti· riferia e i oomltat! dovrebbero essere na. Sopravve,nne il fascismo, che anche chclla ln seno agli stessi minlsteri, spe- insieme favoriti ·e controllati al centro esso aveva nel suo programma la sbar· cialmente quelli di nuova crea;,;tone con criteri un:formi. ln moùo che pos· datura. ma proprio da allora la barda- (C~tura popolare; Aft1ca italiana), Qui sano rappresentare -erncacemente ~l'in• tura è diventata un castello. E' catluto il disc0t·.sos"innesta su quello della cpu- tcressi e le aspirazioni politiche della il fasc;smo, ma il castello non è caduto: razione. Su questo argomento ho intrat· periferia. come e rorse più che gli anu. le braccia di migliaia di castellani lo tenuto pi.\l d'una volta i lettori in que- chi organi elettivi provinciali. tengono ritto sulla schiena piagata e sto giornale e in altri. e non mi piace L'altra questione sul tappeto da qual· scricchiolante della nazione. rlpeter•i.- Aggiungerò qui che anche che mese, e tutt.1v:a non risolta, è quel· C'è Quaico.sa di più e di peggio. Fin- in materia di epurazione è un grave l.l dell'assemblea consultiva e della pre– che sl trattava della vecchia macchina errore quello. che si dice da alcuni: p.1razione elettorale. Qucst"ultima nei amministrativa. sia pure malata di ele- - Si.cco 111 e quando a nd remo'in Alta giorni scorsi ha fatto quakht passo rantiasi. st poti,va contare almeno sul Italia dovremo cambiare la legge, aspet· avanti, e si è finalmente giunti ·a nor– controllo finan-iiario della gestione. cul- liamo quel tempo, e _intanto a_nd!.amo me p;.ù serie circa l'epurazione delle m:.nante ntlla Corte dei conti. Una innanz-i alh1 men peggio cory.quella che liste elettorali; invece l'assemblea con· garanzia pet ctttaùini c'era, anche se c'è -. No, se tutU ormai riconosciamo sultlva, dopo averci tanto discorso, è di funzionamento pesante e lento. Ma che la l•:se presente non è ben fatta, stata 'messa in un angolo, ad aspettare appunto ·perchè i vecchi sistemi ammi· comlnciafl.lO col miglo!~~re la legge - non si sa che cosa. visto che potrebbe n!straUvi erano legati per legge a ccr- anche senza buttarla giu del tutto. Al- otTrJTC utill servizi pro1>rlo in questo te· garanzie, un regime concussionario trimènti ch_e cosa succederà qua nd o periodo transitorio tra un regime non ~:~ ~~~ 7 ~st~ft~àn;t~;,~:s;:~nllse~~~r ~et~erf!~~omdt:e~~onriett~~alftg!e~~~: parlamentare e il normale regime par• carli con nuovi sistemi. co'. quali n con• trionale? Ch~ si J?<)trà d~seg!1are una lamentare. Si sta rorse ancora r.ivol– trollo e le garanzie divennero una bur· bella carta geografica dell ltaha epura· gendo nella mente la maniera astuta ~j~;r~/~gl~~:tfg~i~~j :~a~~e~~ ~~i ~~~~\t~~~1~~?!it• l~r~\';:~~~a~r~~~~ ~~ ~~~;~~~!~z!~~au~n ~~~:~:f~n1:~ 1 !~~~: taiiino fu il reglmc. degli r enti». del rata coi criteri bonomiam del sl e no, te una sapiente ,;celta di costddetti tee· ;;~~~~g~le~·l~~:\a•~e~~oi•a b~1~!i~ 1 ~~1; ~~~~l~;at~:g~ifr/fa~fg~~ ~o~~aWt" e~~ ~~~~o~/~~\~e~~~rfci:;sra:f1~ \~~;:.; ~~;e,s~~~~~ d~c~~~~: 1 s1~~ 1~':~':;~~~ ~fi ~~~~ 1 ,~~ntt,;u7:~rfe~l~e1fffg~U!aq~;~;~ g~metrta eudidea: la retta è la linea legge: una cuccagna. E questo sl pote- come bisognerà regolarsi con quelli I piu breve tra due punti. , va fare perchè l' a!Jbonclante 4 danaro. giudicati pr:ma? Bisognerà tornare sul l\lARIO VINCIGUERRA LA SETTIMANA da fonte ufficiale inglese, che a tali riunioni potrà partecipare anche la Francia e che una di esse potrà av– veni.re a Parigi). Precedentemente alla prima di queste 1'itmioni avrà luooo il_ 25 aprt· le a s. F'rancisco una conferenza delle Nazioni Unite per preparare il piano di « una organizzazione genera· le inter11azio11ale per il mantenimen· to della pace e della sicurezza» se– condo le l111eeproposte a Du,mbarton Oaks. Cina e Frnncia saranno consul· tate tn proposito ~ invitate ad associar• si ai tre governi ·nel patrocinare la conferenza. Appena completate "le con– s-ultaziont con quelle due potenze, san} reso pubblico il testo delle proposte circa la procedura per lo votazione (su cui i Tre dichiarano di essersi messi d'accordo a Yalta). Com.-iolio di reuoenza jugoslavo sem• brerebbero, almeno in mass-ima, supe rate, poichb. si annuncia deciso, d'ac• cordo col re, il trasferimento del go verno Subasic a Belgrado, « per con• eludere glt accordi concernenti la Reg aenza e la formazione di un unico governo». L '11 febbraio st è chiusa a Yalta. in Crimea (nella e:r:-residem::aestiva– dello zar Nicola II) la confere1i– za dei 'l're, inauguratasi otto yiomi in· nanzi- Roosevelt e Churchill si era,in abboccati precedentemente a Malta. Ac· canto ai tre capi di governo era un folto stuolo di autorità vol'itiche e mi· litari. Enumeriamo il più. brevementè e chiaramente possibile le deliberaziont della conferwza, rog1r-uvpando{c ver categoria. '1. frovvedimenti militari. Si è effet– tuato un vastissimo scambio d·i in/or• mozioni fra i tre stati maggiori e si sono stabiliti i piani di azione' cow– dinata contro la Germania, « da est e da ovest.' da nord e da sud 11 ( La menzln· ne del «nord» ha fatto congetturare uno sbarco sulle coste settentrionali tedesche). 2- Capitolazione ed occupazione della Germania. Riconfermata la esi!)enza della resa incondizionata, se ne sono concordati i termini, che non verranno resi noti fino alla sconfitta definitiva della G.ernumia. Si è redatto tl pfantJ di occupazione (totale)) per cui eia· scuno dei tre paesi occuperd una zona determinata, con una commissione cen• .trale di controllo a Berlino. La Fran– cia sarà invitata a partecipare all'oc– cupazione, con una zona sua e con un suo rappresentante nella commissione di controllo. (I/invito b già stato fatto ed accettato;. . . 3. Disanno, sanzioni e 1·iparazioni te· desche. La conferenza ha deciso il di– sarmo e lo scioglimen!o di l11tte le for– ze armate tedesche; lo scioglimento de– finitivo dello stato mag{liore; la distru• zione <li tutto l'equipaggia-mento miUta– re; l'eliminazione o il controllo di tutta '/..'industria tedesca utiltzzabile ver la vrocluziorie tedesca. Ha deciso altresi la p1.miz-ionedi tut· tt i crimini di guerra; la sQppression'! del partito nazistci, delle leooi. orna· 11izzazio11ie istituzioni naziste; Ì'elim.i– nazione di ogni influenza nazista e mi· Jitarista dalla vita politica, cultt1rale ed economica del popolo tedesco; l'ado– zione in Germania di tutte le altre mi– sure eventualmente necessarie per la pace fut11ra e la salvezz del mondo. La Germania san} obbligata a com– pensare le dt~tntafO?li e i tNfl'1>i di g_uer- rada essa arrecati ai paesi alleati. Ver– rà costituita a Mosca una commissione per studiare misure e metodi di que- sta compensazione. .. 4.. Europa liberata (cornpresi i paesi oid satelliti dell'Asse). Si è stabilito iL coordinamento delle misure per la rL· costruzione economica e ik nuoVo or– dinamento politico democratico. se· condo i principi della Carta atlantica– Quando un'azione sia necessaria, L'i sa· rd una consultazione fra le tre poten– ze. Si desidera i-n questa procedura la à"ssoctazione del governo francese. 5. Problemi europei particolari. Per la Poionfo si ~ confermato il postulato comune « di una Polonia forte, libera, indipendente e democratica». Si è de· cisa la riorganizzazione del governo provvisorio attualmente funzionante in Polonia « su basi democratiche più am– pie, con l'inclusione ,u capi democra tict provenientt clalla l;olo11ia stessa e dai polacchi all'estero». Si costituiril verciò una commissiçme delle tre po tenze a Mosca. Una volta costituito questo « Governo provvisorio polacco di unità nazionale». esso terrà al più presto possibile libere elezioni a su/ fraglo universale e segreto, con diritto a partecipllrvi di tutti i partiti demo- cratici e antinazisti. • La frontiera orientate della Polonia dovrà seguire la linea Curzon. con di gresstone, in alcune regioni. df. 5-8 Km a favore della Polonici. Questa dovrà ri– cevere annessioni soStanz[ali di terrl torio a nord e a ovest. Per la dtlimi· taztone finale· della sua frontiera occt dentale dovrà attendersi la conferen– za della pace. Jugoslavia: formazione immediata dt un nuovo governo sulle basi dell'ac cordo Tito-Su.baste; allargamento del• l'Assemblea naziontùe antifascista (Avnoi) con l'inclusione dei membrt dell'ultima Séupscina non col{aborazio· nisti. E' stata fatta una rassegna genera le anche delle altre questioni balca– niche. 6. Provvedimenti oroanizzattvl. per la collaborazione de/. Tre stati. ,51, terranno r-iltnioni periodiche dei tre ministri degli esteri. probabilmente ogni tre o quattro mesi, alternativa· mente nelle tre copialt, cominctmulo da Londr<i a stato detto stihito dopo, La riunione di Yalta ha riaflennato, alla fine del comunicato, la comune d.e· terminazione delle tre potenze dt man• tenere e rafforzare nella pnce l'unitd dt scopi e d'azione realizzata nella guerra: « solo attraverso una continua e sempre maggiore collaborazic,ne e comprensione fra t nostri tre grandi paesi e fra tutte le nazioni amanti della pace si potrcì realizzare la più al– ta aspirazione dell'mnanitd: una pace sicura e durat1tra che· secondo le paro· le della Carta atlantica, garanttsca a tutti oli uomini di. tutti t vaesi di vi· vere liberi dal timore e dal btsoono ». Nel comunicato l'Italia non è nomi nata· Le espressioni usate riguardo at paes-t europet liberau e satelli.tt del l"Asse potevano far dubitare che l' Ita– lta vi to,se compresa: ma « da otttma fonte londinese» si è fatta una di chiarazione affermativa in proposito. Sembrerebbe. comunque, che non sia– no state prese deliberazwnt specifiche per i( nostro paese. Il 12 corrente è stato firmato ad Atene l'accordo fra il Govenw grecu e l'E.A.M. (cioè l'organizzazione pa triottica di resistenza di cui l'E.L.A-S. La crisi belga si b risolta phì pre· sto di Quel che si aspettava: st ~-co stitutto l' 11 un nuovo gabinetto di unioue nazionale sotto Achille Van Acker (socialista). Ne fanno parte se·t cattolici. quattro liberali, cinque socia– Hsti, due comunisti e un indipenden te. Ministro degli esteri rimane Spaak. Vi sarà un più ristretto gabinetto di guerra, costituito da due cattolici, un liberale, due socialisti (evidentemen te, Van Acker e Spaak) e un comu· nista. Il nuovo gabinetto ha avuto oh} il. voto di fidtteia parlamentare. · · 'Non sappiamo, invece, che sia riso~ ta la cri&i olm1dese, apertasi l'B co,l le dimissioni del ministero Gerbrandy. La regina Guglielmina ha invitato Gerbrandy a costituire 1111 nuovo oo: verno con l'inclusione di rappresen tanti di territori liberati. Pare che ci Siano dissensi circa il trattamento da fare ai collaborazionisti• g Alla Conferenza sindacate di Lon– dra,. che ·siede tuttora, abbiamo avuto l'inieressante questione dell'amm1sslo ne o nieno det sindacati italiani, bul· gari e romeni. Eer l,'Jtalia almeno, nori comprendiamo neppure ·co.mesi sfa pot1ita fare la questione. dato t, conteono risolutmnente a11t1fascista e ant111azistadel mondo operaio italiano e dei suoi autentici rappresentanti. Capo dell'opposizione è stato tl leader lttburista Citrine. E' stata approvata · la proposta del_ delegato americano 2'homas per l'invito immediato a que~ le organizzaziont sindacali, deferendo però al Comitato per le credenziali dt gituiicare se i loro rappresentanti do• vranno essere ammessi come delegati, o come semplici osservatort. g costituiva la forza arnuitaJ. Due rap- Si b appreso da Washinoton che nel presentanti britannici era-no presenti novembre scorso i{ d,tttatore spag1iuo alla /irmn. L'accordo stabilirebbe le to Franco propose a Churchill un' aj modalità del disarmo dell' E.L.A.S-, e leanza contro la Russia e i suoi buoni, la sostituzione della legge marziale uffict per· una pace negoziata con la con allre disposizioni più accettabili Germania. Nat·uralmente, Churchill ri per le forze di resistenza. Contempo fiutò. Per quanto la notizia faccia una ranearnente è stato istituito un « Con- tmvressione dt assurdità, essa non ~ siolio di clemenza» che darà pareri al stata smentita fino ad oggi. Non sa Reggente cir:ca domande di revisione, premo raffiourarci la posizione irlter o di graz·ia, a favore di insorti con nazionale di Pranco, se la notizia ri.· dannati. m.ane confermat..:.. L,e di/ficoltd. per la c03:uuzione del •

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