La Nuova Europa - anno II - n.7 - 18 febbraio 1945

LANUOJ'llEUROPA SETTIMANALE DI POLITICA E LETTERATURA ANNO 11 - NUMERO 7 ♦ ROMA - 18 FEBBRAIO 194~ ♦ &P&DIZIOIO UI UBOM. f08TALa UNA COPIA L. 10 r IN QUESTO NUMERO: Pl'ff'/2L1 °E.sc~ ,. ~~~l ~ .B:.ua STUPEFACENTE LA REALTA' E IL MIRAGGIO I,UIGI SALVATOHELLI: LA CONFE CARLO MUSCETTA: I LIBRI p. 6 M::i:zv~NC~;UE::::T:~;P·A~A· MARIOPRAZ: UNCL S8B p. ·L 'altr'feN n capo dell'Ufficio stam- 1 pa presso la Presidenza ci ha C:n· formato di un fatto che non può L O stato d'animo det frnncesl. RE, NON DIFFERIRE. p. 2 ALBERTO MORAVIA: Cl N EJl A p. ••• LA SETTI l,f AN A •• ,p. 2 DANTE ALOERICHI: MUSICA p. non riempirci di stupore. Tutto ciò quando fu instaura;,1 la revubbU· che si è detto finora - eolf ha atJer· ro n~~o~:o,!1fo~i~o c:;at1;-~f!~at'oe~~~,!; WOLF GIUSTI: NUOVI ASPE TTL BARBARA ALLASON: SENSO DEL· mc!o - intorno alla partectpazione del· nostalgica esclamazione, che circolava l'apia:,ione italiana, nell' an,w 194(), a in Francia, dopo il 1610: e Cl)ffl.'era DELL' EUROPA ORIENTA- LA VITA ASSOCIATA p. ~ LE. • • • , • , p. a GIORGIO FALCO: e os E JJI se UO· LA .•... , ....•• p. 3 bombardamenti e mitragliament1 in bella la repuiJblica sotto l'impero!». Francia, nel Belgio e su Londra. i in· Uno stato d'animo analooo sa sta G G,1r:::ARt11'~ _D~~l C-R~~l-A P-'~G~IfgN~E :ucg~E:i=u1~~~R:.A9 tondato. ' /;;:;~~ 1~'i ;~:10: c!i~f,::!;::b6ezfa1rg; • St è affennato che' l'aeronauUca ita- libertà sotto il dispotismo!». liana avrebbe nel oiuono 19-IO parte· Non v'è raoior.e di allarmarsi di cipato at mitragliamenti aerei dei et• f ::e st deif•~s:el~~nz:•P;~~c,l</;;,:~a. e h~ez; vili francesi che fuggivano innanzi al· speranza colorisce il futuro di tinte l' invasio11e gennanica nella zona da tanto piiì rosee, quant,o più fortemen.• Parigi a Tour. te contrasta c6n misrJrlti che la ecci· GUIDO GIGLI: LA SITUAZIONE FAUSTO NICOLINI: CLASSE Dl– MILITARE •• • , • •,, p. i RIGENTE E GOVERNO NEL PENSIERO Dl VICO . p. 10 G FRANCESCO FLORA: V I AGGI O D l FORTUNA. • • • • , • p. 5 ALDO CAPITINI: PA i? TITO, SIN DACATO E NUOVA SOCIA· LITA' ••. , ••. p, 11 Per effettuare talt mitraguiamentf. t ta; mentre, a misura che si realizza. PIETRO PAOLO TROMPF.0: LA BOC- EMILIO LAVAGNINO: RESTAURO velivoli italiani, dato fl loro limitato :e":t:tbf:nt~;~~r~~~la ;~f ~~/,:i~1:? CIATURA DI FLAUBERT p. 5 lJEI MONUMENTI ••• p.11 raoolo d'azione, avrebbero potuto par- dem:to l'irnmagt11azìoneche le riempt• tire solo da basi dislocate nel Beloio va coi suoi fantasmi. S, aoyiunoa an• o tn Germania. Sta in fatto che il cor- ';j/ie 0 ~J;~~rd,:eor~~d;,~~i~~~iio:~;~~~. LA CONFERENZA DI YALTA po aereo italiano arrivò negli aeropor- es1Jerienze: che la malattia, nel suo ti del Belalo solo nel mese di ottobre sta.dio più acuto, crea 1m eccitfZ;nento 19:10 quando cioè la campaona di Fran- febbrile, che all'apparn"za pui) esser da era finita da quattro mesi. Le azio- confu,so con la sanità e co11la forza: ni di guerra effettuate dalla R. Aero- mentre la convalescen:a dà im ::enso nautica contro aeroporti, basi ed ope- di spossatezza e di collasso, tanto più re fortificate francesi dopo il 10 giu- ~~~;_e. i~rn:gr~~r~:;;n,: l~; 1 g: 71 ~/°i!: gno 1940 so1io state circoscritte alla periodo di labor-iosaconvalescenza. che Francia meridionale, in -zone quindi et fa persino rimpiangere l'e.J]imera e• N ON sappiamo se, in Germania o al– trove, si nulrisse qualche dubbio (speranza o timore che fosse) che l'unione delle Tre potenze potes· se sciogliersi prima della caduta ger· manica. Sarebbe stato un dubbio as· surdo: tanto è evidCnte la necessi· tà per le Tre potenze di realizzare si– no in fondo Io sforao comune per la vittoria. Ma anhce l'assurdo lq tem· pi ecceztonan come questi, tiesce a ta• luni credibile. Comunque; il tenore e il timbro del comunicato finale sulla Conferenza del Tre devono aver dissi· pato ogni eventuale residuo d'incer– tezza. A Yalta è stato suggellato il de• stino della Germania nazista. Le Tre potenze sono d'accordo sulle condizio• nl - non è un gioco di parole - del· la resa incondizionata. Esse saranno tall da distruggere quanto resta della potenza militare tedesca e impedirne la ricostruzione. Lo strumento per la rea1izzazolne di questo programma sarà l'occupaziq: ne militare interalleata d1 tutta la Germania. Insieme con il disarmo radicale ta conferenza di Yalta ha stabilito per la Germania la punizione dei criminali di guerra e la riparazione del danni di guerra- · Il primo provvedimento, per quanto lo si intenda ampio e radh-.. rimane pur sempre nell'ambito della liquidazione immediata della guerra e non impegna l'avvenire. Di altra portata è la riparazione dei danni di guerra, che Potrà richiedere anni e in· vestire tutta l'economia tedesca (e con essa quella del. paesi e riparati»). La conferenza di Yalta però, si è Hmitata a stabilire un principio e a prevedere un istituto (la commlssone di Mosca) per prepal'arne l'effettuazione. L'espe rlenza fatta dopo l'altra guerra ammo– nisce a studiare la questione sotto ogni aspetto, con ogni attenzione. , Sul futuro assetto della Germania, - territoriale politico economico, - ti comunicato di Yalta tace: appena ac– cenni a ces-•nonldi territori alla Polo– nia, alle condi-zioni di vita dei tedeschi, al ioro ritorno nel consesso delle na• ztoni. Combinando tuttavia questi ac– cenni con le esigenze enunciate dal di- ~ sarmo totale e Indefinito e dell'occupa– zione totale e indefinita, se ne deve trarre la conseguenza che la Germa· nia per un certo tempo - probabll men te non breve - non esisterà Più come Stato indipendente europeo. La sua condizione non sarà molto diversa da quella della Giudea dopo la presa di Gerusalemme eia parte dei Romani. I Big 'l'hree non sarebbero stati pro– babilmente in grado di dire di più sul destino della Germania, nonchè ai lo– ro popoli e al pubblico internazionale neanche a sè stessi. Nulla, probaDU· mente, è stato deliberato a Yalla sul– l'assetto ctefinitlvo della Germania, e forse l'argomento non è stato neppu– re discusso. Se è cosl, noi siamo di· sposti pitittosto a rallegrarcene. Forse in nessun argomento come in questo ~!uzionl precipii9Se rischierebberi> ben lo,itane da quelle ove si addensa• neroia dei passati accessi febbrW. di riuscire pregiudizievoli o vane. vano i /llgoiaschi civili francesi.· Ma è proprio di qui che dob:Jtamo Polchè, tanto, è escluso che la Genua- Il corpo aereo italiano di base nel trarre una ragione ,li confortJ. Per nla per un tempo non breve possa tor- Belgio del resto non partecipò mai quanto grave sia lo stoto di •prostra• ~:r:te~!~~~;nti~~ ! ~tll~od or;:r:. nemmeno al bombardamenti terroristi- :~~~e t:~ivacozio O~(Ji u~ ~iil:,~'~:t' derare attentamente, freddamente il ci ed fodiscriminatì che effettuò l'avia- guarigione, e tutto QUt!l che far.c1amo, problema tedesco sotto rutti i suol zione !lermanica su Londra. Tale fal- per poco che sia, i ·.m passo cvantl aspetti. Imbastire in qualche mese un sa affermazione va ricollegata alla 'pre· verso la meta. Invece. oli scatti con• ~~~~~m~~at~a~~ù d1z~~e:c1::~l~h:are~~ &Uri'!l~a propaganda con cui il fasci- ~~~~io eef!:/i~U:tri~~~ 1 i~;gi~~ d:l %o~~ 1'hree potrebbero tentare. smo pretendeva di imporsi all'opinio· vano un dispe1Kl.io di energie se,iza re• Provvedere al prèsente, e non pre. ne pubblica mondiale ed indurre in cii.pero· g!udicare il f:uturo : cosl potrebbero errore il popolo italiano». lnoUre, se è vero ,.h~ fl sent!mento riassumersi le decisioni di Yalta per Non siamo stupiti di questo proce· deUa libertcl era mouo più impP.ttw" ~~~~i~~tio~~~~n:ielaes~~-~i;,~:~-nt~l ~~ dimento del ooverno di allora. Non ab. ;:ùc~:U; 1 %/! 1~~ui; 1 dfs~.~~:t~_er; 0 ~h~e~! ritorno del Popolo tedesco nel con· biamo avuto m.at fl menomo dubbio che vamo il paese precipitare verso 1l ba– sesso delle na.zioni. Evidentemente, la il fascismo 1>0ssedesse le fattezze e l'a• ratro. e dovevamo con.rnmare in noi prima condizione per questo ritorno è nima di Tersite; ma sì, ci stupiamo ~e:;:/~ar:::r~~ t~o~o; 11 ~:t;; t:~:~ ~r;al~ r~!~/~:05fo1;::;~iin~l dlmdt molt? - abbiamo forse l'in~enuitd di male avviato, ma abbiarno la co.,;denza struggerlo. Entro questi prlnclpU ge- st umrci - che dal 25 lugl1o 1943 ad di poter fare q1talcos~ a suo 1avore, nerali andrà inquadrato l'accenno al ogoi-nessuno dei uovernt di pot abbia per minima che sia. Le stesse launan– cdecoroso livello di vita • cui i re· creduto necessario id urgente di to- ;io~io::~~s:h~ar;~~ d;~;t:~:::::/~ ~:i: ~:~~ti~~~~~~ ea~m:.~~is~g_a s:~~ gUere dall'errore il popolo italiano e cadono più nel vuoto, ma hanno sem– ora non è contemplato un livello dl lavarlo di una cosi brutta macchia tn pre un qualche effetto, se anc!H" re– vita decoroso per il Popolo tedesco,ctò faccia al mondo, e che solo qualche moto. Malorado tutt,. v'è in noi la vorrà dire che si ritiene giusto (e po· giorno fa se ne sfa parlato incidental· sensazione che il fondo del baratro lO ~~;~~~\~nf ir~af;r1j~a~:;1lti~~e n~enss~ mente in un comunicato stampa. :bt~;z~~e o::n!:~:~~/ {~h:hr:::in.damo pertori ma inferiori a quelle dei popoli m. "t· g. d. r. ~~~ri;~i·n:~t;~~gg~.at~~vi;~~ ;!~ 1 ~~ I'-"'-"'--"'--=-.,,========== ...==========""'""" che esso dovrà avere il necessario per specifico sulle singole deliberazioni cl vivere. sarà tempo a pronunciarlo, quando se La preservazione delle condlzlont ne incomincerà a vedere l'esecuzione. elementari dt vita e del potenziale eco- Il fatto capitale. che esce confermato nomlco della Germania - neutralizza. dal convegno di Yalta. è questo della to agli effetti militari - prima che un cond~rezione trinitaria. Sentiamo ogni Interesse tedesco, o un precetto di urna· tanto parlare di e Santa Alleanza•· Vor– nità è una esigenza della ricostruzione remmo dire che. per tllumlnare l'azio– euI"Opea. Nessuno che conservi U lu· ne politica, la storia serve; ma a patto me dell'intelletto può pensare a dlstru· dl non divenire archeolog{a. Il raffron· zion{ di rappresaglia: sarebbe vendi· to fra l'alleanza antlnapoleonlca e quel· carsi d'altri facendo dell' autolesioni· la antihltleriana non regge: nella pri· smo. se pur non vogliamo dire sulcl· ma prevalevano le forze del passato. dio. Quanto rimarrà di potenziale eco- nelle seconda quelle del futuro; l'una nomico In Europa, dopo la distruzio- ebbe carattere (almeno nella sua ne senza precedenti non ancora tenni· esplicazion~ dopo la caduta dl Napo nata. deve esser sacro per la ricostru· leone). conservatore reazionario, l'al• zionc europea. E' una gigantesca im· tra di progresso democratico-soctale. presa collettiva, di cui l'esperienza più S'intende che pericoli d'involuzione ci grande dovrà esser f~tta appunto col sono; ma essi vanno combattuti entro potenziale economico tedesco, a profit- ti quadro, non fuori del quadro. to di tutta l'Europa. Ogg,i, il primo strumento di coope G La conferenza di Yalta s1 è occupata di altri paesi e problemi europei. talu· no anche particolarmente difficile, ed ha realizzato l'accordo. Quantlo noi ab· b:amo combattuto il principio delle zo– nè d'influenza. abbiamo detto espres· samcntc che con questo non intende– vamo impugnare una eventuale prepon· deranza d'interessi dell'una o dell'altra Potenza direttrice in una o altra zona geopolitica. Quel che impç,rta. è ,che nessuna si attribuisca, tn 'dtrn.to o in ratto, Il potere dt d:sporre da sola in quella zona: che si riconosca e si pra• tichi il concorso comune nel decidere e provvedere. Questo ·è. per quanto pas– siamo giud;care, cib che è accaduto a Ya.1.1.a: e per. -0ra ci basta. Un giudizio razione internazionale è il collegio del Bio Three, controllato dall'opinione pubblica mondiale, cui non mancano mezzi di manifestarsi: coadiuvato, e controllato, dalle svariate forze politi· che, economiche, religiose, cui non manca capacità d'azoi.one-Nessuno deve rimanere Inerte: tutti i popoli debbono aspirare a prender parte man mano all'organizzalone internab.onale Il cui progetto è stato riaffermato a Yalta. Per questo, essi debbono provvedere \nnan:at tutto alla riorganizaziione e ri costruzione propria, indicando netta· mente e giudiziosamente i loro biso gni; riallacciare i rapl)Orti fra Ioro; liquidare i vecchi litigi e purificarsi dct,;~!W~af~tt~a!w~a~~~!~azione Iran cese, sia per l'occupazione tedesca, sla .....che è molto di più - per 1 prov vedtmentl riguardanti i paesi llberatt:, e .!'.annuncio che i tre governi consul teranno altre nazioni e governi quando siano in gioco questioni di loro lnte resse, mostrano la vi.a per cui si rea lizzerà l'associazione graduale degM af tri stati ai Bio Thf·ee. Occodre battere questa via, prudentemente e coraggio samente, e accoppiare la libera criti· ca col riconoscimento dello stato dt fatto, la visione della mèta col senso della r•1ltà attuale. E' uscita da Yalta la riconferma rt petuta e solenne della Carta atlanti· ca, riconosciuta come valida anche per tutti i paesi già satelliti della Germa nla. (Possiamo aggiungere che nella previsione di'°un ritorno tedesco nel consesso delle nazioni è impllcito Che anche per la Germania un giorno la Carta atlantica entrerà in vigore. Non si faccia dello spirito ironico. erealistico•• su questa riconferma del la Carta atlantica. Si deve prenderla. invece, molto sul serio, e non per derla mai di vista. Che certe procla mazioni di prlnolplo da parte dei. po tenti della terra abbiano. o no, effetto pratico, dipende essenzialmente, nel mondo d'oggi, dall'azione di una opl nione pubblica forte e l\luminata- For mare, mantenere e dirigere questa opl nione pubblica è còmpito di quantl parlano e scrivono di politica; e per adempierlo occorre rinunciare alle re criminazioni altezzose, alle querimo nle deprimenti, alle dicerie incontroll late, alle speranze leggere, come alle servilità adulatorie e interessate. Oc corre sapere quel che sL vuole, e vede re quel che è possi.bile. LUIGI SAL\'ATORELI4 . e; l e

RkJQdWJsaXNoZXIy