La Nuova Europa - anno II - n.7 - 18 febbraio 1945

LA NUOVA EUROPA LA BOCCADELLA VERITA' NEI PROSSIMI NUMERI: CARLO ANTONI: IL NAZISMO E L'ETICA DELLA POTENZA. UNA TRISTE AFFERMAZIONE . . '-· I ( pare necessario sottolineare \a !Vl !rose detta da Iacomonl a suo di• scartco secondo !a quale egli ln Al– bania non si occupava della parte eeono– mica, ma dt quella spirituale. Triste a!rermaz!one, che Uplcamentc ~prime una cert.3 lndlstlnt.1 lde::ilitA, per J;t. qua1e un uomo po!ltlco non si abbassa ~ considerare J'ast>etto e 1 problemi eco– riomicl di un paese, perchè ha da guar– &re quclll splrltu3U. Tale modo dl ve– Oere, che lo deftnlrct Ignorante e presun– tfUoso, è purtroppo molto diffuso tra noi: ba per alleati la culturn classica mal dige– iita e quell'eetetlzzare e Idealizzare che è ·l),roprlo degli ltllllant. )tolti dei quali, ,tpe6so Incoscientemente, associano l'lde3. Oell'Economla a quella dO!. vile '4enaro è come tale la t.rasourano. Ma bisogna .tener ben chiaro lnvc-ceche, So un uomo può dedicarsi - meglio an– PC>raspcclallzznrsl - in Economia o In una sc!enz 3 e classica•• l'uomo politico &ve abbracciare con lo sgu.3rdo un po' futte le scienze sociali, compreea quindi i'Economla, se vuole veramente, c0m'è suo '1,_gvere,OCO\U,arsl dC!llato spi.rituale d'u::. P3.E6C., Marino Barcndson LETTERAA CONCETTO ·MARCHESI e I sia permesso, attraverso la e Boc– ca della verità •. di ringraz\are Con– cetto Marchesi delle p3role di spe– !?112'3. e di fiducia rlvo!te a noi giovani c,el 9UO articolo e Gioventù. Italiana f.n terra svizzera• pubbllc:i.to sulla Nuova Europa del 7 gennaio 1945. e ln mezzo a tanto SC(:mlrlodi morte•, lj;,: mezzo a tnntl odi e po\emlche perso– nali. di fironte all'atteggiamento spesso di ~ ~omlcl delle due genernzloil'I.: quella che tr.cosclentemente Il disastro preparò e gtleua ohe Innocentemente ne soffre Or'd ~ tragiche conseguenze, le parole di Marchesi - lette una sera dl abbatti• !,iirnto e di tf•lstezza - cl commossero pi:p(Otldamente e cl aiutarono a non di• aperare. e Vita vuol dke raccontare a se stessi ciò ohe si è visto; vuol dlre rloe Yére tutto da tutti e ricambiare, molti· p\lcandolo,- tl dono: vuol dire rlconosce• re, sé;lZ& p(_ù maledlrla, la necessità del nascere e del morire,. F.6,e cl sono rl– euonate nell'animo come l'eco dl un t«npo l)flrduto •n una Incredibile tonta• nanza, di un mondo che non osavamo _ nemmeno plù rlcord3re ,di una fonna dl vt ta ohe era stata la ragione stessa del– lg. ,noaLra glovJnezzn e che nel momenti più trlstl avevamo anehe od.tata, polchè cl sembrò soltanto un fantasma creato dalla nostra giovanile lì\uslone, lncapa• ce di reggersi dt fronte alla realtà! Ed Q88l Concetto Marchesi, che, per aver tanto V'i&Sutopli'l di noi o tanto sofferto, può ben averne vagliata l3 verità, cl di· ce che tale fonna di vlt:1 non ~ un vano fantasma ma è la re3\tà Lnsopprlmtblle della vita stessa. Cl sia permesso di essergM grati per aver nuovamente rivelato a noi stessi quello olie avevamo V'Olutoseppellire nel fondo del oostro animo e che rappresen– i\av3 I noet.rl desideri e le nostre esigen– ze mlgHocJ. E desideriamo ringraziarlo delle 1>arole dl serena s~anza con cui <:ltlude 11suo articolo: In mezzo 8 tante 1»vlae che nascondono H sentiero della vlta noi giovani slamo fiduciosi di I» f.erne rintracciare la via se, accanto 8 noi a sorreggerci nella nost.rn fatica, cl sa: ranno uomini che cl aiuteranno come cl ha aiutato Cotlcetto Marchesi una sera 1n CUIavevamo abbandonato l'Idea di prose– guire nel nostro cammino. .Un oruno dJ oiova,it untversttart ARTE DIVINATRICE Q UANTO avrebbe dovuto durare il re• gtme fascista? Mussolini 06b pre– dirlo, affidando ll vaticinio al rl• gore della matematica, per renderlo plà sicuro, . Di quella propoelz.tone oumerrca: 60 x 60 x GO ••• an.ot , o di un qualche cosa di simile, cl siamo fnveoe pressochè di· menttcatl, tanto da non poterla nemme– no più. Iiferlre con esattezza. Quale cattivo tmp!ego della m3ternn– tlca! Al punto di renderla davvero un'o– pinione, tragicamente smentita dal fatti. O:mfldato invece all'arte, uno Gpunto circa la labilità del regime. sl ritrova ve. roce e avverato nel racconto di A. Hux• ley, lJrief Candles (tradotto tn ! tallo.no nelle edizioni Monda.dori 1937 sotto il ti· toto Dopo i fuochi d'artificio): r Una cascata di fuoco arganteo stav& zamplllando giù dal dectlvto del Pineto e brillanti nubi di fuoco ne sciamavano, come spruzzi da oo fiume scom·olto. E, Improvvisamente, sopra quel fiume, l'a• qulla del Sa\'ola emerse dall'osourità, enonne, appollaiata sulle scuri ed l fa• sci littori!. Cl fu uno scoppio dl applausi e di musica patriottica. Quindi, a poco a poco, 11 chiarore di quella cascata si oscurò. a poro a poco le sorgenti del suo nusso argenteo si ess:ccarono. l'aquHa 9t spiumò delle sue penne lucenti, scuri e verghe svanirono, fino a scomparire del tutto. Inwnlnato solo dalle luci fioche delle ìampade usuali, n fumo migrò len– tamente verso il No:-d..Un'ansia di moto pe..-corse l' Immensa folta, nella plazu, sotto di loro. Lo spettacolo er-.1finito•· Lector AL DI LA' DELLO STORICISMO M I sembra che e al di là dello stori– cismo• (v. i'artlcolo di G. de Rll8· giero, nel n. del 28 genn.) non si vada se non nell'enw1cl3zlone di un prln• ciplo d3 dimostrare. polchè lo scritto non risolve la questione, ma si Umlt.a a por– re alcune premesse, nelle loro linee ge. neraU già Implicite nello scritto prece– dente, degli svlluppl che potranno riso!· verla. Se non ho male ,.inteso, Infatti, mentre da un lato si riafferma l'eslgenUl sempre viva contenuta r..ell' ell!dltà Illu– ministica dl una ragione metastorlca, da fondere con la ragione storica per giun– gere ad una sintesi che riconosca negli Uldivlduf e popoli e lStltllZ(on.1 I figli e insieme I padri e gli arteflol della storia, dall'altro &I pone una tr3scendenu ,w generis, generata dall'interno, della qua– le noc appare la s!stema21ilone Jog'lca– Queollapotenza Insita nello spirito, la qua- ~ i:,:d!~~af=~~a~\o~:v;n:~!• ve conquiste•• su quale pl:tno va posta? Dove trova alimento quell'c ansia dell'e– temo I in oui s'Incentra 11 divenire, quel • presente eterno, che si sottcinde al tu• turo non meno che al passato •1 L'Im– pulso che di volta In volta suscita nuovi Jdeall, non appena riassorbiti net pio.no della storia quelli che poc' an.z.l lo tra– scendevano, donde riemerge al livello dl una e rlii.novata trasceudenza , ! Sono queste dom3nde che non ml sembra tro– vino risposte. nello scritto del D. R.. il quale perciò ho detto ohe sl limita ad additare Wl3 via anoora da percorrere, e. che, per questo appunto, non &I può indicare sin dall'Inizio dove· sia per con– durre, una volta che si 1ncontl11no nel cammino le dladl bene e male, "ero e falso, bello e brutto, e cl s'Imbatta ne– gli ostacoli di una i.mmanenZ3 tanto SO· lldamente acqulsl ta e stabilita sotto t.ut (.I gU aspetti. Mi sembra perclò che, mantenoo.doel sempre su un tal plano, restino t,uttora da definire le focrze ln grazia delle qua\1 Il divenire si compie, attuandosi lo svol– gimento spirituale, ossia della realtà. De– finizione certo a883l complessa, favotgcn• do la necessltà di un riesame deU'ldentf. ficaz!one di svolgimento oome fatto e svolgimer.to come Idea, e ricollegandosi qunnòi. al problema della natura dell'd· strazlone In rapporto alla crociana sin· tesi degli opposti. In conclusione, ml sembra che al re– stt &a:aJ>CSI fra. la ooncezlone mumlnlstl• ca di una meta idoo.le , fissa al di fuori di no!, che nelle varie slwaztonl storuche determinate dà 1mpul8o al dlvM!rc, sen· za poter essere mal rogglunt:a, e la con• cezJone pret.tamene storicistica dell'lrreat• tà degli Ideali, deificante la storia ed lm mergentesi In pieno nel suo gorgo, senza che delle due opposte ooncezlonl sia ve– ramente trovato '1 princtplo unificatore, di là da venire. Certamente Il D. R. - li quale al ter– mine del suo finora ultimo articolo sul– l'argomento ha scritto: cNon è questo u luogo più adatto per Ulu.strare le lmpllc.a.• zionl e Je conscgUenze che scaturiscono da questo punto di vista fl.Iosonco più comprensivo» - &I rende pertcJ.tam.onte STEFANO BO'ITARI: ASPETTI DEL PROBLEMA SICILIA NO. ROBERTO PANE: SCUOLA ED EDUCAZIONE OPERAIA, MANLIO ROSSI-DORIA: LA MALA· RIA E' RITORNATA.. conto delle difficoltà prospettate, e pol• oh~ non pub non averle debitamente considerate, comprenderà come cl al at• tenda d3 lui una maggiore precisazione del suo pensiero. Alberto Marlnelll. LUSTRASCARPE N ELLA Nuova Europa del 28 irenna10 dl pol!llco• scrive: cQul a Roma 11 pullulare del ragazzini 'lustra– scarpe o venditori di cianfrusaglie a ogni angolo di strada o U moltlpliClrsl delle camionette nelle plazze e nel qua– drivi dànno Wl3 esemplificazione mode– sta ma efficace dl questa vitalità fattiva del popolo ltallar.o ,. Se per vitalità r 1l politico• lntentJe li fare qualche cosa pur– ehè sia, possiamo considerare attività an– che quella del ladri e del.le protitute; ma se attività è quella rivolta a produr• re qualche cosa di utile e di costrutti\•o, gli C6Cmpl do.ti - e particolarmente Il primo - cl sembrano ben poco calzantl Non sente ct1 politico• comp3SS\one ed orrore per questi giovanetti Iacert e su• dici. dallo sguardo fosco e dal parlare sboccato, strappati aHe case ed alle scuo– le, avidi dl danaro come vecchi usurai, esercitanti mestieri antl•igienla. e tr.iffl.– ci Immorali? Se è vita la loro (vita de gna dl venni su. un cadavere In putre– la7.Jone), contro tale forma di eslstenzn fatta di compromesso con Je 1eggi 1.1mane e con I principi della morate, ognl uo– mo preoccupu.to dell'avvenlre dell'Italia deve reagire. All8uriamo che possano presto <'SSere costituiti centri di rieducazione dove que– sti aS))lr3ntl alla dellcquenza vengano raccolti e, finalmente, rl.\estltl, nutriti, I· struitl, e, rlab!lltatl moralmente, possano essere restituiti alla vera vita attiva. Giovanni A.ragno Appre::lamo f motivi che ispirano lo •degno del nostro lettore, ma dl politi– co• In quel suo articolo • La voce deUa patria•, cui si allude, non intendeva af– fatto, com'era chiaro, dl dare un qual– iia,f giudizio sut valore morale di certe manifestazioni, ma le citava obbtetHva– menle come un esempi.o del come gl'ita,. llanl, da sempllei privati, anche nel più ba,•f gradi sociali, dlmostro.,sero inven– tiva e capacltd attive per superare le dif– ttcolt4. VOTO H;MMINILE E' eretico affermare che e da quando tu tnstaun.to Il suffragio universale, ll voto fu riconosciuto rappresentanza d'ln~re.ssl e arma Per la difesa di essi•? Nonostante le precisazioni di Maria Calogero (Italia Libera, 4 febbraio) continuo a pensare dl no. Il voto non fu - storicamente - un.a ricetta per r garantire la sussistenza della democrazia , ; ma fu oonferito a sempre più larghe eategorle per permet– tere loro di difendere I loro interessi Ci» nomlcl, morali, sociali, che - come è oV· vlo - al troducor..o e s1 sintetizzano in peculiari vlslonl po\ltldbe. Certo: era da presumere che col pro-– gressJ.vo allargamento del suffragio !orze dcmocratlehe sempre più larghe entr:1-'!' sero nel gtoco politico e che Per conse– guenza 1allargamento del suffragio Javo. raS6e, In definitiva, al trionfo dl una con• cezlone demooratlca dell.t' vlta politica Ma l'estensione del voto alle donne iln· mette nel g!oco, se_nza di,stinzlone, forze :a.ntldemocratlche e democratiche, te com– pagne degli antichi privilegiati del vo to e le compagne del contadln.l e degU operai entrati solo da trent'anni nel vivo della vita politica. Ciò mentre causa. le preoccupazioni di alcuni, anche s1noer1 amici della democra– zia, cost.ringe tutti a rifarsi al significato originario del voto, affmchè sia chiaro che Il voto è un diritto cJi tutti I cittadini. 3'nche se nor~democratici, anche se donne O voglia.mo optare per U di.ritto di voto guadagnato previo esame di maturità de– mocratlC:l? v. c. ERRATA CORRIGE LUIGI SALVATORELLI: Ili MOVÌ• MENTO FEDERLISTICO EU, ROPEO~ . LUIGI SALVATORELLI:· LA Q UE• STIONE POLACCA. GIOROIO VIGOLO: IL PERSONA(}. GIO •POPOLO• NEL BEL~I. FRANCESCO VALORI: LA SITUA· ZIONE DELLA CHIESA (}RE· CA. \ VENTIDUE ANNI }A I 11 /ebbr?io - Continuano glt arresti po– litld. nelle varie città d'Italla. Fira gU arreetatl v1 sono t redattori ecl 11 dl· rettore, Piero Gobettl, dl Rlvo1U.Ztone Uberaze. 12 febbraio - In vista della ausptca.ta fu– sione l'on. Dudan. Gugl!elmottl·e Sta• race vengono lncarlcatl da Mussolini a sistemare 1 rapPOrtt tr'3 I f:lscistJ. ed 1 nazionalisti net Mezzogiorno- • 13 febbraio - Gran conS'lgtto. Su pro– posta di Farinacci s'lr..vlta Il governo • presentare un progetto di legge che preveda soccorsi alle famiglie del fa. sciSU morti ln tutto Il Periodo della lotta fascista ed estenda le dlspoizlonl vigenti In materia di penlonl prevne. gl3te a tutti l fas-clstl che riportarono Invalidità ed alle famiglie del morti in conflltta durante le giornate dell'otto– bre '922. - E' d!chlarata l'!nc~mpat!b\lità pel fa.. scisti! di appartenere aUa Massoneria... 14 febbraio - Il Sindacato fe-rrovlerl lta• llan1 protest3 per Il modo settarlo con cut vengono disposti dal govern~ gli esoneri nell'Ammint.st:razlone ferrovia• rtu. 15 fébbrato - n Gran consiglio ~e-coglie un progetto di Bastlanlni per l'orga.ntz. zazlone del fasci all'este-ro. 16 febbraio - Chiusura del Senato doPO Utll't settimana dt ai:Cduta. Appro\oaZ1ort4l del trattatl commerclall presenwt1 aU.,. Camera; critiche vivaci del ser-.atorl Ta.– tna88la e Crespi alle convenzioni dl R.3.palloe di Washington cfle porgono occasione a Mussolini di lumeggiare la sua poHUca estera: e L'Italia non puo eternamente rimanere lnc.,hlodata In un solo mare sia pure esso l"Adria. Uco». - l\lu.,soijnl riceve Il Comitato nazionale dell'Associazione combattenU che gli ~rime e La fervida adesione e la più dlsclpllnata e devoie collaborazlone •· 17 /ebbro.lo - Nel bilancio del Ministero de\l'lr..terno viene iscritto un capitolo per lo stanziamento delle speee per ia miilzla fasciata. - SI riunisce Il comitato cent.rate della Croce Rossa Italiana, sotto la preslde:i– za del sen. Clraolo; o.uest'ultlmo propo– ne che a sostituire alcuni componenti dlm!Mlonart del comitato sia.no chla• mate personalità espreslve del nuovi lndlrlzzt politici e precisamente 1,on. Acerbo, quale vice presidente, Michele Bianchi e gli on. Eduardo Torre, Pao. lucol e Bottai, m~mbrf. I LA NUOVA EUROPA!, BE'ITIMAN A.LE DI POLITICA El Lll."TTERATUR.i Dfr,1ltor,1 LUIGI 84LV4TORELLI RtdaUon capo HABIO VINCIGOERR.4 Rl"daUOrl GUIDO DE RUGGIERO UMBlilRTO MORRA. PIBTRO PANCRAZI S~gr,cark> di redazton, A.. PICCON lil STELLA. OlrnloM, reda.z.lomt, ammtabstrùlon• Roma • Vili del Corso, 47 Tele(ont 083.310 • 60.0-18. 62-8» Una COpta L. 10 Abbonamento annuo L. 450 I mnnoscrlttl non al restltulsoono

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