La Nuova Europa - anno II - n.6 - 11 febbraio 1945

;, -- 11 lebbr. 1045 ----------------:17>< .of U V t" A "v t\Vi 11-------------------~-- RITR 1,1 TTO quella visione: la casa era appooolata U N piccolo libro che tutti oli ltalta· fJ. per quattro piani a 11n burrone; Il ni dovrebbero lcoocrc l 4l Rltrat· quinto, che sormontava, era al liuello Flora~:~p~l~.11e~~~c;:,~~~lt'1fllJ~S:~~ DI Ulv VE vTEJ vNIO ~~:ra. s:;:::d~~e:~~al':u::~~e°rr!~':::i letture cl1e Il Flora fece alla radio na• giunse fl nome, Il ritratto, qualche dl· J)Oletana,net mesl che $COtdrono la U· che taceva o Impediva di dire, un ,,.,. scorso o scritto dl Roberto Farinacci, bcraztone, e elle hanno tutta la viva· te-rato non asservito a~ regime soteva e seppi ch'egli era nativo del Atollse, cltd, {'tmpcto fl brio dl quel templ Je· ripetere un motto dal('opparcn:a vara• l'Immagine di quell'osino molisano ra– flcl tn cul l'cintma sl .tcuoteva dalfop· dossale: Il fascismo cadrd il oiorno fn oliante alla finestra del quinto plano pressione del pa,sato nel prfnttJ anc• cui per fatale dlstrazio,ie dlrd fjnal• 1'lncorporlJ con quella dt Farinacci; e lito dt libertd. Ciascuna lettura svlluv• mente una -veritd >. E infatti, e fl Gran ne,suna forza umana potrd più. di&· pa uno del temi del fa.trismo.con oran· Consiglio nella sua ultima 1eduta, O Z4 0l1moere dalla mia memoria un'alchf– de varletd e ricchezza di note e di to- luglio, disse quella prima verlld che mia tanto spontanea e tanto preziosa>. nf,• s1 che nel loro fH$leme e,se et dan• uccideva il regime: la prima e l ultima E chiudo con l'ammaestramento ph} no Il pii vivo e colorito ritratto dt un verità che fl fascismo abbia detto>. scrio del libro, che si lPgge nella pre• tempo. elle troppo presto, allirnl! si a!· Sulla starla: « Il fascismo abusi, · fazione: e Coloro che per venti annt lontana dàl ricordo. per :'assillo di nuo- della parola storia pUt di. qu,11to quel tacquero, regalando al fascismo tutta va an~le e dl nttove preoccupazlont: poeta ott.-0centescoItaliano non abusas· 1a lor oratuita viltà and,e ouon,u, non mentre clovrebb'essere scolpito In noi se della parola musa, tnvoca11dola ad era chiesto, St sentono oggi il diritto come ttn tmpcrloso e memento>. ogni svolta de"fsuoi corml,comc stchla• leonino dt lagnarsi. degli alti. prezzi, Riassumere brevemente f( libro sa- ma la cameriera: ti fascismo fece del• della difficile giornata, clcll'invaslonc rcbbc sciuparlo; preferisco sptµolare la storia una specie di mosclictttern straniera: e sembra che neppur sospct• :u,~o~clr~ ri:i~o"r r~!rg,o~,~~ep~'r 1 g:~Y~ del duce, sempre pronta a battere ( tino come lo condizione prcse1ite sta re qualche t1"olto 1,1,ì .~aliente. tacchi tn posizione cli attent-t. :i,g, 01 ~f,C~!~~;z~Cti~~l;~c 1 !!lt~:;;~ 1 t'~ 1~;0 ~t S11ll'omm,sslm1cdella stampa duran- Ed ecco ora un ritratto «parlante» oltre venti anni: q11anclo i fascist'i ere• te II ,;entrn.nlo, 1l Viora dice: e La po.i• dt Fori1iacct: « Nella mia Infanzia mt devano di 1>otermettere a ferro e a rtt ,Ielln 11crUt,1·Jmanepur sempre la avvenne d·l fare un viaoolo tra vari fuoco l'1miverso. affinehè un giorno oli ,Iotr. orlr,lnarla del /adclsmo: l'Istinto paesiclel Molise. Ct no:--tavauna delle uomlnt sftlauero in vo;·c,ta dinanzi al della suà conservazione. La verità e ulHme dllioenze che ancora Jreque,,. Cesare di Predappio e sul punto dt l'e., .fr.nz -arlte dlsti11oue l'uomo dal bru· tassero le vie d'Italia, mentre utd ,,p- morire chiedessero 1l pril,·ileaio d'in• '1t1a~!' .r:s:'f.f11,1:n~',~c:e~:11:r:::a 11 i,arivano t prtmt trasporli automobili. ~rè'::;cc~'torC:~h~iaso~t:~:e:,,:~~'!:~~lip;; bertà moralr. Ma fl fascl1mo sl com· E un allegro st upore m, si 1":J're.u 11 avere avuto pazienza r,~r ben venti a,h piace dclln creta. non dell'alito divino: nella memoria, quo nd0 In ,uno I quel 111:coloro che ver venti a,ini collabo· #I fa.trismo non rispetta l'uomo, e per• paesi. alta finestra di un quinto plano. rarono all'i,ifamio e al!a stupidità del cid hn pnura della verltcl, come certi mt si offrì improvvisa e stttl}cnda In fascismo. Ogg;, almen'>. si tenta dl animali hanno paura della luce. Quan- vista di un asino affacciato. Dico un fondare un ordine migliore anche pe-r • do fu palese che tl fa1cismo. giunto or- asino vero, aJTocciato t1 ouell'alta fine• ent. eh,. non ham10 fallo nulla per nrat nt oovcrno. era una macchina di stra: e presto ne udil !IH ruglio a gran meritarlo>. menzogne In quel che diceva e tn quel di.stesa. Conobbi subito Il percht di g. d. r. PROBLEMI D'OGGI LATIFONDISMO E SOCIET A' IN SICILIA I L problema del latifondo siciliano, in· teso nel suol termini attuali, sorge nel 1812, qu,nndo H p...-1rlamento sicl· li:.mo abotcnùo Il feudolcslmo procla· nrn l'allodlazlonc doi benl feudall. Prl· ma dl allora e fin dall'epoca di Gero– nc quella popolazlore esercitando sul· Ja 'terra un dlritto usufruttuario, cloè di semplice &odlmento, dtctro paga· mento di un canone allo stato S0\ 1 rano 0 a chi per lui, non aveva conoSduta una vera r. propria questione agraria. Vero l!: che l'Introduzione del feudale– simo aveva fa\'Orito ti i>rocesso di as– sorbimento tiella proprietà allodiale e di usurpazione del tllrltto qu\\'I tradl· zionalc. <'he e1 1 a nndato soggiacendo ad una lenta e pt'08t'C~va limitazione, ma di fatto la situazione precipitò nel 1612, oon la promulgazione dell'atto cennato. lnfatU 1..h.1 allora non Solo la grande pr~ p1ietà, p1.1rdlchhlrata commerctablle r~– masc, 111dh•is:1, patrimonio del bar~m_. ma essa fu lll>cr.1tada tutU I 1·cs1dut \'incoll di cui nv~vano beneficiato 1con· tmlinl. Sorse cosl Improvvisamente un grosso prolcwrlnto ugrlcolo che andò >lfan mano,chlnrendo la sua rtsonoml~ con le nccrcsclutc esigenze lncrcnu m nuovi fattorl del secolo: 11 tumultuoso progresso della vi.ta sociale, l'elevazio– ne <ICI tono economico, l'aumento demo– grnC!co la maggiore rtchtesta dl produ– zione t'n Taglonc dell'aumentato consu· mo Interno. ln tal modo l problemi del latifondo assunsero concrctn consistenza venen– do a costituire nella vlta dell'Isola _un centro imorno n out grm·ltarono rmo al nostri giorni tuttl l fenomeni demo– grafici, economici, sociali e Politici. 2.227 ettari, J)OSSlcde 5 latHondl per la complessiva area di 2.0SOettarl (ll 03,'I.% del territorio) tutti dl proprietà dl una sola famiglia. Più del ~l % del territo– ri dei comuni di Caronla, OHverl, Ce· sarò è costituito di -IO latlrondt com· prendenti un'area complessiva di 20.000 ettari, tutti In mano dt una decina di famiglie, di contro a una J)O))Olaztone di ctrca 15.000 abitanti. Effetti sociali Conseguenza necessaria della squtll· brata distribuzione di r1cchezza fondia– ria sono 300-000 proletari, lntcndendO con questa espres.c.lonc sio i lavorato· ri della terra a salarlo sta gli lndlvt· dui che sono a un tempo conduttori e coltivatori. di una minuscola azienda troppo piccola per J)OtCl'eassorbire la intera forza di la,·ot'O del coltivatore e della sua famiglia. Tale massa prole– taria per la sua stessn imponenza ri· soh·endosi ½n una notc,·ole orrerta di lavoro, provoca di per sè ln contrazio– ne del salarlo, detcl'mlnando nella clns· se un abbassamento del tenore di vi· ta. D'alt1·.iparte la soverchia concentra· zione della p1·01>rictàter1·1era offrendo a [)()Chiprivilegiati un surrtciente red– dito spiega li loro assenteismo dn\ ;;raneli predii terrie1i. lnratti la gran· de proprietà ben di rado è !mprendllrl· cc. cioè condotta direttamente dal pro– prietari. Di norma essa vien ceduta ln arritto ad tmprendltorl capltallsll, t e gahelloU •• 1 quali ordinariamente le sub-concedono ad altri imprenditori. o più spesso la dividono in lotti che dan· no in compartecipazione alla scran mas– sa del contadini colth·atorl. 1 sub.iffit· u essendo tndtrettl dh·entano esosi. mentre te richieste enormi n1'19COno sul subaHitti, come sul sal.>rto. in fumlo– ne di concorrenza. 11 gabclloto qulndl assume le Unte dello speculatore che si asside fra li ca1>ltale terriero ed il la· ,·oro umano e per tali rai:lont dlven· ta anche lUi.assenteista, mentre t con– tadini rimangono v',ttlme del bisogno e del sistema: costretti di anno In an- dl ogni specie e per la creazione di mtlvltà commerciali e industriali. Ciò unitamente all'assenteismo del pro– pr\etatio e ciel gabclloto si risol\·e In un deficiente sfruttamento della terra e quindi ln una lnsuffioi.ente produzio– ne. Non è da mera,•igliarsi quindi se la Stcllla pur tenendo il primato per restensiQne della grnnicultura rra te r~glonl 1:1e1 RegrtO(lU:rreni semlnaU· vi occupano una estensione di 1 milio– ne e mezzo òl ettari, di cii-i 813.000 so– no cohl\'atl a tn1mento) non lo ha per entità di produzione. 11 ,·a!ore unita– rio dl produzione per e353 risultò in· ferlore a quello di tutte de altre rc– gtonl del Re,;no. sako la Sardegna, e notc,·ohhentc inferiore alla media del Regno che ru di H,S. Come valore as· soluto Il prodotto fu cli 8-2.50.000 quhr tall, lnsuffic.-iente al consumo Interno (mentre 1 separatisti insistono tanto sull'autosuftklenza deJl"isola). Che tale inferiorità ~ dontta a tutto il comples– so di fattot•i legati al latiiondo si può desumere dal rlsultatt della inchiesta 1'lolò i quali hanno messo in evlden· za che li 4.7% di area a latifondo è poco o in!:iuffioicntemente collivato. l\lnnc,rnclo la possibilità di creazlo• ne del rlspnrm!o e quindi della forma· z!onc del cnp!tali, una cliffusa agiatez– za negli strati inferiori non potr~ mal verificarsi. I proletari, 1~el senso co– mune della parol:l, non potranno mai di\'entar borghesi: ne consegue una constatazione di fatto la cui Impor– tanza ha rlf1essi palittco-sociali di va· sta J)Ortata: la costirnz;one lat\fontli· stlca della Sic!Ha, reg!one povera di inck:stri.e cd a economia pre,·atente– mcnte agrtco!o, ir.tPl"<liSCC la forma• zlone dl una classe media numeros.1. &la per Ja mancanza cii capacità di ac• qulsto del proprietario agricolo e sia J>erchè 11 -1oc;ç della supe1_-ficiecatasta· le dell",sola, costituita oalla grande p1-opr!ctil, rimane inaccessibile a.1:li ae<1utstlprh·atL Circolo vizioso economico plesso I mezzi neccssart di sussistenza, la ricchezza b tn tal modo dlst11bui• ta, che non Wlla la classe lavoratrice vl JXll'teclpa. L'emigrazione lnfutti incomincia dal centri gronarl, cioè Imi· fondlstlcl, per estendersi alle zone con8imlll adinC<"ntl.mentre nella par· te litoranea, ove il latifondo ~ SCl\m· parso, mostra minore dltrustone c>d in· tensltà. I sanguinosi tatu del 1893 (l • fasci sldllanl • cd altri analoghi episodi)_ sono esplosioni del generale disagio della PoPolazlone agricola, sintomi at· tlvl dl una conseguente psicologia ehc ove non trova modo di esplodere. si li· mlterà ad esprimere In vario motlo il proprio disappunto: or lamentando la noncuranza del e conti'nentc • impcrso– nnto nel govcrnantl. anche se questi si chiamino Crlspl, Rudinl. Orlantlo, or manifestando un senl'ìo di dlfliden• za o di avversione verso il Nord ~iu· dlcato figlio prediletto al qual~ vanno tutte le cul'e prodighe della comune patria, cosl avara verso In cc~crcnto· la del sud, 01• sboccando addH"lttura nel separatismo. Di questo movimento non si saprà mai abbastanza se non lo si osservi In quello che ne è l'aspetto più signt· ticauvo: la qualità dei suoi adepti. La. massa pili numerosa di essl proviene dagli strali bassi della popolazione a· grlcola; l'adesione del contadini delle zone latlfondlsllche è infatti notevole. Vi è Poi una parte più ristretta di adP.– rentl, che ne cosutu!See la e sost.an· za •· rappresentata dalla maggior par-– te del grossi proprlet.lri fondiari. l l mo,•lmc-nto quindi che viene presen· tato come cenuina espressione di esl• genzc economiche, accomunerebbe In– teressi contrastanti d1 opl)Oste cate:;::~ rie, le prlncipall dell'Isola. Il separatismo .Non è dlfllclle cap&rc però che nel 1-igunrdl del proletariato agricolo_ esso è l'cspr:csstone del disagio nascente dat complesso del fattori del lall!on· t.10.che sviluppò I tumulU del 1893. che sboccò nel noto fenomeno emigratorio e che adesso si è adeguato alle cil'co· swnzc sorte dnlla disfatta, di cui mo– mento principale è l'indebolimento del• l'aotor\là statale. E' un segno di rivot· la pc1· 1'l11detlnltomalessere che ognu· · no di loro ricorda come tramandato dalle ~encrazlonl precedenti, malesse– re che li contadino non riesce a deter· minare nella causa, In quanto questa umma ~ come tmm.i;ncnte alla realtà che e::ll vive; In queste condizioni lo tncrimlnato è lo Stato. e contro di esso ci. sl rivolge nella speran7..a che un ri· volgtmento o radicale, quale si presen• ta Il se parattsmo, cr.:l, non Intere~ come le condizioni adatte all'e,,01uz10- ne dél singolo. L'ndeslone del contadi.· no dh·cnta cosi atto passionale, ed ap– punto per questo incontrollato ed in· oon~pcvole. li latifondista invece è un a.gente consapevole cd Interessato al son:ere cd allo svilupparsi del mo– \'lmento; egli sa che l'eSlgenza di U?1a normalizzazione del problema latlfon· ùisttco 110ndovrebbe essere trascurato nell'Italia postf:.isclsta neanche dul r-1.11 conservatore del governi, ed egli cosl orgnnlzza il dlstncco <.lalla maclrç pa· u·1a. sicuro, in una l'Cglone che difetta di una numerosa classe media di po– tere far parte della classe 1>0lltica_dlri· gente cd Intrigare secondo I suol 111te– ressl nell'economia del nuovo stato. Come sl vede 11 male della Sicilia è un po' quello della più parte della popolazione d'ltnlla: la carem·.a di red· dito. con la dltreren,;a che quivi esso rimane lcg;\lo nella sua origine al principale del problemi, quello della terra condotta e costituita ancora con rom1C anacronistiche in rapJ)Orto alle eslienze della collettività: questo ma: le sarà quindi cronico sintanto che s1 lascerà sussiste-re la causa prima da cui esso trac origine: ellmlnata que– sta ultima la vita isolana tornerl a nor• mall:a..arsl anche In quelle mani.festa· zlonl che (è nccessm1o dirlo?) conu:3·. st.1no col principi della morale patria e della elementare politica. Secondo t datl del censimento del Mo– lè nel W20 estste\ 1 nno nell'Isola 1055 latlrondr tll superficie superiore ai 200 ettari dl fronte al 1-150 del 1007. Ma questo non è un Indice dl una dee\~ tendenza alla loro trosforrnaztone, JXh· chè pur essendovi stata una riduzione 11elnumero. nelln sostanza la situazio– ne era rimasta prcssochè la stessa. E' bene p1'CCl&11·e che -per latifondo s'tn· tende cultur..i estensiva ccrP.allcola con .issen;,.ndi tull i que1:Wclementi che as– .sioorlno un sistema stabile di rapportl tra l'uomo e la terra: sotto questo a· spetto nell'l!:!Olal'ceonomln laUfondisl.i– ca si e8tende anche ni terreni di super fiele inferiore nl 200 ctt.irt. °Ch!Hm:1ndo,1,cr esemptl~care, «grnn· dc pl'oprletà » li comple~o ciel terreni a JntJifondo, sl rulenc che c1uesta occu· pi il 4'1 % di tutta la su1>erllctc agrai1o· torcstolc. che rlff!Jltn poco meno cli 2.-100.000ettari. Questa e grande pro– prietà • ò p.itrlmonlo di circa 1200 fa• 11-:,igllc(G,000Individui circa), ~nenu·e n rinrnnente GO'i11 della superficie cata· st.1le r\m;mc auddlvlsa fra 29·1000 \mi\· vhlut circa. ~a~v~lt<;t1~:;::;~h!e c'fi~1~~n~\\., 1 acì'~ro1>a~!~ non possono mai ariezlonnrst al tene· no che coltivano, al qunlc non si sen· tono legali da alcun ,·111co:omorale. Essi vivono accentn1U net pac~. d:.,1 quali Sì recano a co\t.l\'al'C t tcrrenl nelle diverse parti del territOl'IO del Co· mune e certe volte anche fuori di quc· sto. La Pooolazlonc ncccn1r.1tn ~ cosl diretta conseguenza del latifondo. Solo alla luce di questa reaità mol· li avvenimenti isolani possono essere valutélti nel loro esano giudizio. Ri· suita ben chiaro che il vizioso circolo economico gopra cennato (irreallzzabl· IUà ciel risparmio - :.mpossi.billtà <~\ ln\'estimenti), inclcle non solo sul p\u ~~::n:!~~1~e !fi~fa l~~~~:!ivo~l~~r 1 3~Wè L'opera sarà tanto più agc,·ole qlrnnto più ra1>idamc11tclo stato inter-– yerrà a trasformare li lnllfonclo tn modo che esso venga a soddisfa1·e l'in· tcrcssc economico della società isolana e ad mlcmplerc adeguntamente alla funz101fo soclnlc della prop~·tet1\; sol? co.sl In Sicilia s\ J>Oll'à sv1luJ)pare 1! normale circolo economico <!ella pro· cluztonc ntto n procurare I ngog!rnt? numcnfo di reddito ,1 mllloni di ind1· vi<lut. e con esso un,1 nrngglor~ ctl!k"I.· clt;) di acquisto che si rlsolvern nella creazione di nuovi beni. Non vi è dubbio che esiste quindi una t;percquazlone net possesso agra· rlo, la cui evidenza può maggtormentc risaltare dn qualche tipico esempio di monopc>Hsmoterriero: il comune di St· cltllana d1 8.121 ab. con un agro dl Produ::d,oneinw/flcente 1 subaffitti di brevissima durata. che di per s~ tolgono ognl stimolo nl ml· glioramenlo delle terre. e le con<Hzlo– ni eSOrbitantl òi essi, rendono lrrcaliz· zabile i1 risp::i.rmio,la fonte prima e più importante della formazione del ca1>i· tale. Vengono cosi a mancare t J)f'et!UJ>" posti necessari per la escc111.!onedelle migliorie e degli Investimenti agrari ,..rand! città della costa i.n quanto I.i ~onse:;ucnte scarsezza di atthità im· J>l"endltrici si risoh·e per essa In una limlta?ione d"impicgo di l:.n-oro, donde 1:1forzata tend(:nza della ciassc per 11~ . occupar.on ! libero-professionali Od im 1 plegallzie statali. La stessa emigrazione che dal 1 SO assunse Qui,•i uno sviluppe> tmponen· 1 te in r.:ippo110 alle altre regioni (nel 1900 emigrarono ben 12i.OOO isola;,\!) trova i suol moth·i logici in questa regione ove, pur esistendo nel com· CAl,OGl::ltO GAHr\CI

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