La Nuova Europa - anno I - n.2 - 17 dicembre 1944

___ ...:...---....-----,----,,--- LA' NUOVA . EUROPA 9 -- ~ 17 dlc. l!Hi NI cominèiamo col chie<leroi: qual'è Il suo IL NA z I s Mo··· (I GIOVA stato presente? quali sono gli efrctll -~ .' • che la diseducazione fascista ha prodot· , • to su di esso? r Io che personalmente, ho molta con· suctudtn'e di vita col g(o,·:ml, ritengo MENO CULTURALE L 'cern• che fu prese come Inscgn:1 che per rispondere a11adom.1nda non FENO Jn g1ov1nczza: l'adulò, la cantò. blsogN generalizzare. ma piuttosto dl· fece dl tutto per p\cgarta ~ suol snnguere. C"è una parte, per fortuna fint e v\ nuscl solo In parte. Nel suo esìgua, della gio,·entù d'oggi che sem· . - ',m<1iscr1m1natoatllv\Smo, la mentalità bra perduta. o almeno irrlmcdlabllmcn· D t solito quando si considera Il na· scrtttorf. anch'c ,s.gf , ln certo senso, del \ dominante non era tn grado dl ap- te compromessa. E' quella che ha pre· z!onalsoclalismo ed 1 suol crimlnl reprobi e rlbel11, forn'1tl di una loro r>rez.z.,re che l'esuberante v!.tnlltà del so non con \n,genultà, ma con mallzta. vien fatto dl pensare ad un 1itor- tracotante presunzione dl genta \i.tà: ,;Jt, ,;tovarl.. nrn ne aveva ln sospetto la ~· t'irlsegnamento dei suoi maestri dl I~ no di barbarie,.a<t un improvviso rlgur· autori della toor1a dell'anlnrnttà del· vacllà dell'ingegno e l'lnclp(ente spin· rl; che ha capito 11subdolo gloco e ne gtto d'un fondo primordiale, che sem• !"uomo. to critico. E, po\chè non era animata ha approfittato. Essa ha ,•lsto nella bra aver spezzato una precaria sopra· 11 r.izztsmo è g1à per se stesso una da sincero amore per essi, ma solo dal e g\o,,anllltà • una acorclatota per arri· struttura quella e cultura• di. cul la dottrrna zoologica. Non per nulla i na• lusogno egoistico dl cancellare ln essi var più presto, un mezzo senza acru• nazione le<te&Ca ndava tanto orgoglio• zisti hanno preteso dl derivare la Joro ogni traCO:a del passato, tutte le ,ue pall per prendere tn p,1rola l vecchi sa e che era r\conoectuta ed ammirata. 1: !glene della razza• dnllc famose le,;gi-• cure furono rivolte a dominarli, plut· che se ne rac,vano scudo. per coprire l tnlvolta An troppo, dagli stranieri. Ci di Mendel.,JI princtplo e arh;tocrnnco •• t 08to che n svolgerne armonicamente propri aHarl e difendere &Otto false 9 , domanda allora. come mal la dotta secondo U <1uale volevano procedere (Jc nttltutllnt. tnscgne l propri Interessi. Su Questa Germania abbia potuto cr:dere cosl fa· all'assegnazione del J>OSli dt comando. 1 J risulta\\ dl questa ecultura_- sono parte non vale la pena d'indug1ar~; cllmcnte a questo moto dal basso, e cl era un critcr:o dt selezione zoologtca– ouelll che t,utt\ sanno.•L'educaz.ione fl· purtroppo ce la troveremo dinanzi., si atterrtscc dinanzi alla sconcertante Lo $lesso princlp;o del Fiil1rcr, del con~ Bica flu promossn n spese di quella del· pronta ad osrncolare. a frastornare, a tlelu lezza di quello e spirito•· che t te- doltlcro, era tratto da un fatto del mon• J'\ntelllsenz.1 e del sentimento, con un corrompere og:nl sfd'rzo serio e al.nccro oc"-Chld'altri tempi avevano con tanta do animate. cioè dallo spontaneo lm• indir\u.o agonistico, che solletitava un di ricostruzione. .i~si<..luttà coltivato. porsi di un capo ad un brane<>.A spie– falso amor proprio e una bassa ambi.· Dal lato opposto, c'è un'altra mtno- In realtà non si tratta nel caso del gare il succe-860di tllle 1: visione della ztone di predominio e m primati, e con ranza dl giovani egre~. che ror!11ala nazlsm~. dl vera. schietta' barbarie. ma \',ta • non basta In funzione nnliseml· manHestnzloni colleltlve, intese a òe- provvida riserva dii intatte enerlf\C del di. qualcosa di ass.k più pauroso. L'au• ta cui ru adlblta. Non basta neppure la prlmere \1 senso dell'lndlvlduaHtà e a paese. In base alle mie fondate espe· tentica prtm\t4vità è Ingenua. tgnara di vecchia tradizione p,angennanlsllca, che creare masse docllt e_ tnd.:Herenztate. nenze, 10 non es1to a dir.e che questa sè. Il mito dell.,nnocenza e bontà del nel p.1ssato ave\·a goduto e.Ilacarso ere--, se si volesse compend,are tn una sola minoranza, per quanto r,,.stretta, è di selvaglio che n buon padre Las Casas dito. Occorreva che la cultura più bril· smmasine visiva Il frutto d\ tutto (IUe·gran lunga _più.ampia e p4ù salda di rCCÒ all'E 0 uropa e che rEuropa, da Mon• tante. più <l-irrusa.più •moderna• 9\.1• gto lavoro. \l 1>3ssatoventennio Potrei>-, 1uella che I Jtata abbia mal avuto nel talgne a 1-tousseau, ha accolto, non è &Citasse il clima. dici.imo cosl, intellct· be rMfigurarfd a una. lntf:rmlnabile, corso della sua storia. ti pubblico non pr;,. 0 d'ogni verità. Al contrarlo Ja bar· tualc, insegnnsse al g1ovanl tedesch\1 monotona sfil.it.1,senza illrez,o'!e e sen· può avere ancora la piena coscienza <li bnrle, di cui i Tedeschi hanno dato pro- che l'uomo altro non è che una belva. s. 1 met.i, con un allucinante agitarsi dl questa grande forza latente, per 11fat· va sotto n El.mbolo della croce une\· r.or . addomesticata dalla convenzionale ,;ambe. di braccia. dt gagllardettt. i::: to stesso che S ~ venuta fom1ando nel· nata, è un prodotto deJla loro cultura. civiltà. r1n 1.mag\ne v(,s,va potrebbe facilmente l'isolamento e nel silenao. mentre la della più e moderna • loro cutu,r.,. J...a schiera del teorici dell'antmalllà tnt~grarsl eon l'lmpT<'SSione auditiva natura del pass.ito regi'!le p0rtava all.i Pt;b darsi che l'inno al:la barbarie, In· umana è stata assai numeros..1. Qu~ ba· dell'urlo tnarucolato, che feriva non ribalta !,1elemenU peg»jorl, dando r.osl ton.1to da tanta parte dei più celebratl stertt citare 1 più noti: Spcngler, Kev· soltanto Je orecchie. ma anche e p1b ad essi un.i risonanza c~e l\ faceva a1>·cpensatorh tedeschi del Novecento, rl· ~<'rltng, J<lages. l'animo <" c_hlnon poteva dimenticare parire <k gran lunga pù nun1erosl. 1 sp0nda ad un tsUnto profondo dell.l na• Spengler. 11celeberrtn10 autore della che er:mo occorsi mlllennt perchè U wovani di clii p.1rlo hanno subito negli Zlone. ad una sori a dl consapevolezza e F'1ne dcli' Oceldenle •. ha definito primitivo urlo ferino si fosse trasror· anni del fascismo. e specialmente nel dell'esisten 7 .a di forze brute, maldome. ruomo un animale da preda, echernen· mato tn nrticol:lla parola e che b,1sta· l"ultimn rase nazista, una prova ~lt co~· nella propria anima. Certo è che tra la do la e fatua IJ)OCrlsladcgU klealistl :t: va qualcl1e anno per ripercorrere n r1· laudo che a nessun'altra gcneraZl,,onc,. cu-Hu'ra tedesca degli ultimi decenni e un ma,;niflco astuto, crudele ani.m~Je u 060 tutto n cnmmlno della c1vntà. tali;ma è mal toccata in sorte. Essi la prassi nazista non vi è contrasto. ma da preda, chC vive ;ittaccando ed uccl· A que,to tipo di educnzlone fisica f~ hnnno resistito alle lusinghe e .1Jlcmi· esatta rlspandenza. Se ma;, ai nazisti dentlo. L.1 civiltà non era per lui cht: ccv.1 Jif:K:Ontronn Upo anologo d4 dlse· nacce. hanno coltivato le forze del ca• coiwtenc riconoscere Ja splet.itn conse• tecnica la tecnica degli strumenu della ducaz\one intellcttu:1le. 11fascismo ori· rattere e. dell'inteJl,i~en1~1quando, ,1ue· quenzlarietà con la quale hanno tradot· rnpina 'e della strage. A tutto cJò cgll ~nano si sarcbb_..,content..ito di, mon• stl véllor:- ernno v-.hpe~. ~ mali;rndo to In azione quanto sembravn innocua aggiun~cva una sua rosea profez\;i della tarla g\rnrùla nll lntetllgcnz..1dall C8ter· tutte le dev.ii.taz.lonl morah e materia lctterntura. Ancorn una volta t tedeschi tinc della cl viltà occidentale, dovutn, no delle sbarre ,11unri prigione. li ba· 11che iJ fosclsmo cl ha lasciato in <'re- hanno dimostrato <t credere nelln • cul· secondo lui al fatto che la gente di co– vagllo nlla stamp.1, l'ostracismo al li· dità, i.o non solo non tl's~ro, ma ho turn • e di sape1ia prendere sul serio. lorc - ruSSt ed europei merldlonall' bri pericolosi e agli uomlnl anche più ferma fiducia di una rap,da ripresa. fino In fondo. •· comprca; - st era Indebitamente impa· per\eolOtJidel libri, l'is1\tuzlonc del Guf, quarwlo penso ,1<1uesttGiovani e ne ve• Quei.ta rispondenza si. sp;.cga, se s\ dronirn di ,1uclln tecnica moderna, che ,,,. delle m\llzle un:versltar,e, per rar che. do ampHnrsl J;i s<:h\era, n misure che, llcn conto della provenienza del nilzistl. egli pretendeva rosse una creazione cd J1lcunl g\ovanl esercitassero run~Sonl di ~n ,1uesu albori di ltb~rtà, illiri ne ap Relchwehr, grande Industria, junkcrtum una sorta di privlle.,-10 della 1: razza polizia sul loro ~mp.iJ,"nl, quest. ed al· p:iiono alla luC<',che prima erano na· hanno ratto del loro meglio per ·,mscl· bi;mca •. cioè nordica. tr\ s1mrn espedienti sono esprcss\~nl f:K:.06ti. JJ sol_opericolo da scon1-:1,11:nre tMc ed nlimentare il mo,\;mento hltlc- con Keyscrltng si passa addlrltt~lra tipiche d\ c1uella menl..llltà orlg",nana. è che es~1..v,ssut1 come .son,onell li,:ola·rl:mo. i1a In massa d'urto proveniva da dalla zoolot;la :illn botanica. Le cl.V\ltà Ma in seguito si rcce di J)('gg1o.Polchè mento, t.ern.l.inoanche nell avvenire a a'trl ceti. Come è noto, i primi nuclei um.ine altro non sono per lut che del!• la <:ompressione dall'esterno nòn era chiuderrt In ristretti cen.w:on e a se,;re- furono costltui.tt d.it mercenari dei cor- flore degli organismi natur.1U, detenni· ,;umc;ente a spel,!llere la fiamma della garsl sdegnos.1mentc dalla massa del pi franchi. veterani dc-l1aguerra mon· n.itl 'dnl suolo e dal clima, I ctlli(lestlnl )ilJe,ra lntelligenz..1, 1J'~nlziòben presto meno dolaU e del meno degni, mentre ,t.alc, c:ie non avev.1no voluto o ~puto dlpcnclono dn11nstruttura geotoslca ,te\ un p.ù sottile e perlldo ,J:ivoro di cor· Il loro posto dev·~re In f!lezzo a que- rlcntrnre nena vtta civile. Ma l'élilt del continenti, da oscure eman;izlonl tellu· ruzione dnll'lnterno. Una meu.1 cultu· stn m.issa per facilitarne I Interno tra• mov\mento. c1uelln che ha impre890 li riche. t.·uomo. di trn i rettili e gt.. in· ra. atlCHC.llada Jl.18\nghe e ~ntimortta va~t:o ecr elevarla fin~ a ~-. tono ad <'SSO 00 ha fornito I capi delle setti, vive tn sua vita di o,1ura, di scn· cln minacce coin;nclò neladoprarSi assl· Ho nominato C061da sfugb'ila n teno squadre d'assalto, delle S.S.• della Ge- sualità, di rame. ed è questo strato emo– dunmente 'a sovvertìrc tutti l valot1 e più ampi<?gruppo: <1ucllodel delusi, stopo, gli Innumerevoli gaultjter Obcr• zlonnle ('(I 1st1n~vo, <1uestasorta di fan• d"lla scienza. ,1cl1a mornlllà, della po· dcgU smarrili, di coloro r.hc hanno ere- grur>1>enhlhrer. proveniva In gran par· go rlell"anlma, lo strato veramente vl· litica. Essa dOedc apparenza di dignlta duto in buona fede. o che .incile scnz.., te ,1a11amoltiW<tne degli tntellcttuall tale ed orJ!'anlco: nl Ulsopra di esso sl al ,rervil.rsmo, c11nmor 1>.ttrionlla lib\· credere con vera fede, hanno supln;i• llcclassatl - su trentam\ln laureati, librn una futile ~ta splf'it..lrnlc,fatta dl rlinc dc-I patere e alla prc))Oten_z.1nn.· n:'eJ?IC~eltafo. __ ecl ora vedono ~on an- che uscivano ogni anno ,!alle università gluochl e dl convenzioni. zlonalh;tlc.1, di fondata verità sc,entHl· &eta aprirsi tutt ,ntorno il b.1rat10.,Non tC(lcschc del dopoguerr.i, soltanto un KlageR è uno psicologo dell'incosclC'n· cn alle lmprovvtsaz:.on\ e agli. esped1en· ~ un gruppo comp..,~to, mn ~a un lnfl· terzo trovava un posto. Ern gente spr<'" te. Anche per lui l'uomo è un nl<rnb\Jc ;;11~~eu:n:1t1~:i~;l~t~~~~icd~1lfivr!~~~~~~ ;\t~fi <~::1!~a;;:_o~léid~1~:f1~~~~o~Otc~l :t~ ~;;~\1~::;r~~e : 1 :{J!i.~~l~l~l~l~~O~~i,~- ~l~~~l~:~~s:~~. 8 ~~I~~ 1 :;,~c~IO,S~l~u:i~ ciaturc del ve-echi armamentnrl della &n d"ora un sentimento ang()6(':\oaodl rinunciare alla e poslzione •· cui ritene- diabolico m.1leflclo. non fo,;sc 11enetrato reazione. 1 G"iov:1111. che ~vrehb<!ro Po- essere ~rdut\ 1rrlm~llabllme~tc, di :w• va ,11aver diritto. \n virtù del <l;ploma. In lui lo e spirito•· elemento turbatore, tuto ancora s.,lvarsi. dnlla oppressione ver ral~to la pro~r,a eslstenz.,. Costo- L'antico spirito del nrnsnadlero rom;in· che, crean◄lo la civiltà, lnarldh;ce e dc– et;ternn. rurono In gran pnrte presi nel· ro. che son que1h che h~nno s\ncera• tl<:oinsorse In costoro contro .J.i • bor· comJ)One la s'lla vltnlltà. Per sntvnrsl le mnglle di ciuestn rete più sottile. l mente creduto. sono. senza che se ne ghcsc • e •piccolo-borghese• repubbll· l'uomo (leve ritornare alln su.i primltl• loro Henllmentl generosi e ingenui Po· :iccorg;mo, l più vlo;~I alla salvuzn: l.1cn <li. Weimar. Sarcast.icl, e realistici•· va vita .inlmale, abbandonarsl all'ineo- 1cvano trovare nppni;nmento nelle ben loro stess.i c~lsi è J.'là un prtne\plo di cs.tJirimproverav.ino a11nvecchia claliSe scien 1,..1 dell'istinto. <:omJ)OStemas,chere di v1rtù e di verità Kber~?ionc; I esocrlenza della vlt;i Poi dlrit-cnte d'essere stata troppo umani· Come t,1 vc<le, 91nmo nl <\isotto dclln che ad css\ crnno preFicntate: la loro fnrà 11rc~to. Alti~ c_ondnnnano II P. 18· Lnrla ed 1ngenun, d'avere eoltato nel• ,rcchla cclcbrnz.Jonc della barbarie: sia· -inef,'J>erlenz.a di forme libere di vita cl• tmto. ma cercano d, ,;1usttficare se stessi 1·11ni>lego dell';irma sottomarina, di .iver mo all.1 dichlaratn (.'6.1lt..1zlone della bel· ,·•te toglieva acl css1 osnl termine di per averlo dovuto subire S!nz.1 propria creduto a Wllson. e sopratutto d'.ivcr Julnltà. A suo tempo Udarwln1smo ave-– paragone· la strutt11ra capUl.ire deJJa colpn. Altri ,;uardnno J)(!88imls\lca 1 nieni perduto la guerrn senza che la Cerma· va tolto la barriera, che sep..1ravnl'uomo nuova t1r.1nn\de che, a c1;fferenz.1del• te l'avvenire-, quai, per pnre-Gglnro co llia fosse stata • vlnt.i •· ~ dnl regno nn,;mal~ m;'Iern una dottrina· l'antica, Poteva utlllu.1re tutte le risor- passato e per confortarsi con la t\loso· La e cultura• d; questa gioventù ca• dcll'evoluzlom-. dell"nscesa dalla belva ,;e ilelresp.,nslone democratica, Il ~rre- fia del_l'•Eccles.i..1ste •· Altri Infine. ~ 6 '>- HUnarl.i non era prOl)rlomcnte acc.1de-all'uomo. Qui una s\Hntta ascesa non è 1;va dn ogni lato, tog1'endo ad essi ogni S-? I P•~· canccllnno con 6J)Cf!io.ieratezz., mica. L·università tedE-&Ca era decaduta am.mess.1 o. .se l! ammess.1, è dlchl:lljlta via di scampo. Que6tc ed altr\ slmill 1,1ovamlc tutto ciò che non s ctn \nctso ,la un J)('zzo, e, del resto, app.artcneva ain>..,rcnte o ndtllr11tura cond.innata co– ('Ons:deraz\oni che si potrebbero addur· 1>rofondamcnte nel loro animo e son nnch'essa al vecchio mondo !,'1.1g),ielml· mc una sorta di deg<.-neraz;onc e ma• re tendono non soltanto a scagionarli pronti nd accogl!ere le nuove Idee e I no. 1.- 1 sola dottrina di provenienza ac- Jeftcto. · da molte colpe che .ilcuni (spe,cl:-ilmen·nuovi modi d\ v,ta. . . caden~cn che ebbe qualche rl&0n.1nza A rtes.1m\narle Qt!g\, (Jopo quar.to è te fr;i t loro coetanei che meglio han· . Nessuno degli uom\Jli. della &!nera• noi doPo 'guerrn. ru l'esistenro'.afo; 1no.la acx:nduto. , 1ueste torbide eh1~~1brnzio!"'1 no resistito) vorrebbero loro nddossa· z,one prece<l~nte.della mia gcnc_railonc, tetra dotlrlna dell".1ngos<:lae del nulla. servono. a mio .ivvlso, .i ch1nrire le– re, ma anche. acl avvlnre la crisi che nvre~ li d~r\110t~l~ondnnn.irlrt, e nep- una sorla di nichilismo·mora1e, che oc- nlgma nn2;lsta. li O;n\stro fenomeno. dl già comincia a maturare nel loro ani· pure d, biasimarli. _s.amo lutti più Ct>lce11a,•.1 come sola realtà t~ ratto la mcr~ un popolo dotto. che si è lmbesUnUo. mo verso un:1 rrtù felice solun.one. pcvon dl es!!!. no.: che conoscevamo C!-·li-k!nza e raccomandavn, come via d1 cu è che I nnzlstl hnnno voluto essere In rcnlt?l. , 1uel che più cl tnteress.1 forme miglior\ «!lvita e le abbiamo bn· s.Ìlv<'zza dnl •nulla•· cioè dall.i grlKln delle belve. hnnJ10 voluto essere flnal· non è dl rlvnngnre 11pnss.1to per de· rnttate o le nbl;-nmo lasclnt~ b.,ratta~c mcdlocl'ltl. la edecisione•• ciua.lunuue mente liberi ili obl)C(.:re all'Istinto del• plorarne t mal\, ma dl prep.1r.ire un per altre pegi:;1011.Ma un nssolu.tor,~ questa rosse. l'animate da prcdn. SO:.ollldnl vincoli m;~llore avvenire. e \l ncordo stesso generale snrebbe un torto ratto ai plu Ma I veri maC8trt de11n,;ioventll te- morlificn1111della fllls.1civiltà. Nel loro del p. 1 i,;s. 1to giovn solo In quanto è mez· degni tra .' loro coctnnel e alla loro l.lcsca del dopo,suerra furono del liberi occh\ halenn. come un'ossessione, una · zo efflcncc n tale preparnzlone. Da quc· i:.Less.1 cosc1enz.i che si rlsveslla. tcorln. E 11\tlcr, l'uomo cmozionnle, sto punto di vlstn. 11problemn del glo- Signlfichereb~ voler pnre1,;1,1nre10 -·- \st1iil1vo,sp;etato e •deciso• è appunto v.1nl cl E( ripresenta \n tcrm\nl del vita a111vello plu basso. mentl'C si trat· -- l'eroe di questi ossessi. tutto opl)081ia , 1uelll del nostri prede· tn di creare del pnss..igr:;Iverso I livelli · av· Mri qui Il problcmn J'lisorse su un pia· ces.sorl. Noi non vogllnmo plc~arc i gio· più alti, tlistrusse~e QUClvivo lcrmen· In p:,ss.,t..~rcrer~~one, ]ogo~ataeea 'r1- no P1ù Vilj.jlO. Come ma\ nelln patri.a di vani a\ noslli lnterc!JS\ o alle nostre to che già comincm atl ngltare RII spi· velennta a ascismo, non r esc Knnt e d' Coethe è stato l)066iblle un idee, ~n vogliamo piuttosto aiutar!\ a riti !11\glif:lrie che è e~ un 1 .pr1nelpi~ ~avare 'I, mesfi!~ .... : c5:!ie s:,è 1 3fr~:~ sifratto r~11ilcnlec.1pov·o1g1mentodella lnt«>rpretare e n Intendere se medesl· di nsvegho. Non bisogna t unque nv sogna t men, '. j . clvilti"Icnistlnna cd umanistica? Vt è tra ml. Ma non vasliamo d'altra parte ... condannare, nè assolvere; Il nomi~ illdf. te r' g\olt'nl, I \lr~l~~)t~~ 11!ft~ f~~J;~ QUCfltn I cultuta • e la vc«hla, mustre . dulare o, come sl dlceva tempo add;e· c~re è nel confronti del !,1ov.in1, nttc1r to\f ,~ 1 l)c ~na 11 1 • liscuss~ne sulla cultura tedesca un,1 frattura, o non vt tro. esaltare una • glovaMilì.t..~ •. come giamcnto migliore. Blsoa;na Invece co · su. a r • su a < • n ~ è st.ito. piutt 06 1.o. uno sviluPPo di mo– un valore per se stante. irrigidito fuo- laborare e<>nessi, per acccler.ire la so· critica. Se an~he q~esto metodo ~~ tivt demoniaci c.he già preslstevano? rt del ten 1po· ma Intenderla e coltivar· tuzione della crisi che II travngl\n, dà per orn ra5 u1tau adeguati, gcrc e Sp)cnger Kcy~rl\ng J<lages non si )a per quel 'ch'è renhncnte: come un Questa collaborazlono si presenta più troppo torbido è il contenuto e e r~ sono solianto r\chtaffiao a Nietzsche. processo In vta dii compiersi, uno sVJ.·tacile a quelli, tra I loro coetan_el, che mcz.zo di esso è J)06to In moto, v lo ma hanno 06310 anche proclamarsi di· luJ)J)Oda controllare e da tndirLzzare hanno avuto una maturazJone P•ù tcm• fondata ragione di sperare che ~ 11 scepoli di Goethe. Si tratta del t.utto etti secondo le es1renzc migliori ad esso pestiva e~a ·quem, tra gli anzi_.»!, che andar .<lici temri1 la f~rz.-1f~= c~e; una a8Surcla menaogna o pure conviene immanenti. cadono la toro fiducia. A propos,to di dlscuss onc e e .i <"! ca • ricercare alle or•gtn\ della culturn te- Jl problema dli. giovani è Q\J(n<l\ per collaborazl~. bisogna che I glovonl, a gere gli c!emcnU m_1gl~orche lo~ .so- tleffca, alla fine del Settecento, l germi I noi veramente al prtmo plano. mentre loro volta siano equanimi verso gli an· no confusi col peggior n un n onne tiella perverei.one' per 8 11altri era su di un falso piano. zianl e non s'lrrigidlscnno, contro di miscuglio. D,. RUGGIFRO · CARI'° A.NTONI E per affrontarlo nilla sua plenez~ essi,.in posi1..ionincgat\ve. E' vero che GUIDO E ~

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