La Nuova Europa - anno I - n.2 - 17 dicembre 1944

,, __ 9 ____________ _;____ _;__ LA NUOVA EUROPA ---------------17 d!c. 1944-- CRONACHE DEL PASSATO REGIME 2. .. L'AD UN AT A ve~~~.~obi~~i 1 ;:1°~~oa~~v~~~/1~r:s~1~a~ :nt1~-~~;:1~en~!e .~lo ;r~ti~~~~:e~v~~:. ~r~~en~~~n 1 ::1 l'~~~ci~it dia:;,~;l ~ te furono parecchie; non.cl è dato di sa- rere a casa a vestirsi In modo rispetta- neralt e maresclalli; la flotta nel cielo Si era giunU nell'anno di grazia 1935 pere _sene fu ten~.1to __ it c,lebito conto ma b~le e recarsi alla sede del sln~acato per e sul mar~._ i c~rri_ arm:iU. con ogni ge– e il grande condottiero aveva fino a ,I !OJOnumero Cl r:-:acerebb~ molto di css,erc con<totto secondo le dilew.ve . nere di n11t1rcgl,atr,ce e dl cannone. Co• qut•I momento trascinato le folle al· conosce:e, _anche_pcrchè vemvan~ fatte Non un italiano poteva rimanere se che quelli non avevano mai viste, lentu&iasmo e al dtlirio su tutte le per rng1oni stonche sempre e cU por· a casa quel giorno e per nessuna ra· non solo. ma 1_1Cpp~1rc sospettate. E l' piaue delle nostre città, le più belle tata storica al tempo stesso, due volte gione. Senza d~stinzlone di sesso, nè dt gas, sopra tutti la 11w1te per 1;1neser– e suggc·St.ive e sulle quali. per Ja sua storiche dunque. età, di partito. nè di idee, di. pro o <I>. Cito che faceva la guerra seminudo e voce roca e 1>osscntc erano stati mas- Sul principio I gregari accorrevano a contro. di iscritto o non iscritto, di bigio s~ n.za calzature. l meno inclinati a\l'in• sacrali e stl'itolali con sferramento dì queste adunate dietro un semplice av• o indlfferente, la Politica non c·entrava v_,diadevono avere invidiato la curiosi· l>ugni. dig!'ignamcnto cH <lcnU e arro· viso e in numero strabocchevole; poi., più, c'e11t1·avano le campane e l'adunata la cl~! governan_ti !n~lesi nel vedere sl· tar di mandibole tutti gli stati del· non si arriva a capire. forse per Il loro era totale. Chi fosse mancato sl dichia• stem1 di colomzzaz1onc tanto diversi l'orbe: imperi regni e re1H.1bbliche ri• ripetersl troJ>PO frequente, ogni bel rava nemico giurato, non del governo dal .lor~. e per andare a prendere r1~l dotti In polvere sotto il balcone, ma giuoco dura un poco, o taluno dt essi ma del p:lese, e ne accettava tutte le terr 1t?1, dentro le loro porte. Non Si. sLrizz~ 1 strizza i territori enmo ancora avrà avuto qualcosa da fare, divennero conseguen,:c. J)llÒ dire che li Duce fosse un imitatore tuW da prendere. E t1~e<.li~l anni In· obbl\gatoi,:e; coercitive, con tanto di do· E i clttadlni tutti, Interrotte le quoti· i>C<. 1; st re. . cominciavano a far sentire 11 loro. peso cumento personale controllabile, una diane cui-e si recarono in gruppi, a scia· L In~hilt~tra, da part~ sua, noi:i era su questa situ.izione d'rmsh1 e eh rel.r c.irtolina rossa che gl'Haliani meno dl· ml. alla spicciolata, in Me. stivatl su ancor sicura sul conto dt questo b1zz;1r· bre. Non bisogna dimenticare che Na- stratti dovrebbero ricordare, e con san• tranvat sopra cmnions e autobus. tutti ro g~veri:iante. nè sarebbe stata allena po\eone il grande in_ unrllti ani~i so· zioni ascensionali. per le assenze, verso 1à propria i:lcstrlnazione. che_ I Ital:a, l.n un momento favorevole. J:lmen~c 1.w~va esaurito il propno re· Alla prima il gregan.o doveva presen· Per alcune ore le scdt de1 sindacati se?za ,ra~ tropp~ scandalo avPssc am• pf'rt.~no, lr!_1z!atocosl ben.e _e andato tare una valida giustificazione corredata ct;vennero dei 1.i.vacchi. Gli intervenuti P,Lato ,l ~uo_d~lllHllO lnrquelle zone. Ma a fìrnre cosi male, come accade sp~sso di autorevoli. e responsabili Orme; alla erano seduti su delle panche. in terra, c er~ la ,?ocietà del)e. Nazl<;>nl.e QUCRto in certi C:<i~:i: e che altri coiuio.ttteri seconda veniva ammonito con scariche per le scale sotto le tinestre finchè. di· era 11 P! 1 mo c~so di ìnfra:-:,one ul J>al.Lo cli llttli i lcm1>i.che qui s1.1reblx= lt!ngo d'lngiu1ie di minacce e di male parole; sposti per ti-e, in ftle tntermtnahill fatti. S?tt~sentto da~ suoi componef!ll. La So· e ozioso li ricordare, In un periodo alla terza trattenuto alla sede rionale e uscire e JlOrtatl attr:n·erso la città di· c1età delle Naz,,oni che scricchiolava gtà .assai pili breve avevano pres~. e rl· dal nch{cim•io O chi ~r lui. uomo di visi O raggruppati I~ modo molto' ori· ~elle .lmp.r.ovvlsate impalcature e che ]~sciato magari .. un n.um_cro n?p.etta· piena fiducia sempre, preso a schiaffi. gtnale secondo volevano le gerarchie. I I I~~~hilteua voleva salvare ad ogni bil!ssirr;o cH p:i:cs1 e_ <;h città. Cc1a, è a i>ugni, a sputacchl e a calci. nel se· lettcrc1ti fecero gruppo con le levat1icl. cos ·. vero. laf!a~·e ~l Coi_fu, _e J!er q~an!o dere. Non è a dire come con questi donne slmpatioissim,e specialmente le E,cr~.dt J}l0.. gli uomrn1 s1a'"!o m~lma11 all oblio mez,:i progressivi la fierezza e dignità ;.1nziane. facete e o:ar~;ere. a cui un fia• LA >:ssrn\a era stata esclusa dalla so– nessuno ave~<•.dimenticato le quaran· del cittadino se ne avvantaggiassero sco di buon Chtantl non doveva lncu· e-le~ d~. Ginevra al momento dell;i sua tolto ore rlel1z1ose trascorse riella cara progressivamente. Le sedi r.;onal: dove terc soggezione. C?~tttuz 1 ?ne, e vi venne ~mmess.1 solo \s:olctta. ma era <'~me il ncordo. di si ballava giuocava e prende~ ti caffè, Non sa t::imo se ualcheduno si do· J)ll~ _tard! per le press\?111 v\vlsslme e 1!11" scampaf:_nata. di una !,ella m;ie~- erano anche I dispensar\ cli acquatiche mandò q~lchedunoqche non aveva la ~ 1 1} st e 1.1 J1 del Duce, alloia .imleo çll R.'ls <m. 0 _colazion<:;~onSu_m,~_taali aria minestre e di queste altre ciViche de• valvolà chlusa ermeticamente, come n~ as~l i. [if qual~ aveva :wuto in R?' f·\J 1~ 1 ;t~n~n 11 ~;1ifo;J~~ t 0 , g 1 \~iol~n~~~ llzi.c. E l~n.~l ~ol riti~o d_e!la ~essera che mai per arrivare al 1l1ogo cli dest!na~~o• N:g~'s. it C1L~~s~~1~• 1 c;gh~lf~~~~~~n 1 :t!~ n:~lc incom.incì?va a giudicarlo i1~sl~~-pe~, 1; 1 i~t~s~,\~n~/r~e~l~ec~~~\~ ~}~~!·non ~gaq~!~;~ f}! ;~ne~e~~,1~r~~ 1 ~~~i ad~~?~ ~~a- tollerare. Volle .che almeno teo~ica· ~,ciente. P~>t eia_ v~n,uta 1~ C? 1 :cd!.l ebbe nulla a che fare, che le superò nessuno•stava a vederle passare, g'.ac· i ente fo~ r\spc:tt~ito 'il patt?: e ali lta: ;,,one. OJ)('t,l coswurn,a _ed1 sp111tuale tutte. indimcntlcal.(le, e che possiamo h~ i .'tt r 1 1 ttt 11 f'l I.a venne10 appli<-atc le sanz10ni. Nes inle!'esse ~<;'~ c'è che d11~7•ma se vo: defìnirc l'adunata delle adunate: il gior· ~e\ 11 g' e~~ 1 ~ 1 m~~;1~o a 1 ~asan;i ~;i:er;J; s 1 un? ~tato. appart~ncntc ~lh\.lega !)Ote– ~n.amo pail,ne In sede Pl<ltiC_?pl'r, c? no che il Duce <~\chlarò la guerra al· guardato bene dal mostrarsi alla fine· '} ..<nC're intcress, c<;>n,l!t~.ia La ve• lot~ che i~on segu~n? _le teo11e. ~\~\~ l'Abissinia, non ricon:à:amo più per qua· stra per ammirare quell'immenso fune· lita è che cll inte~es~.1 l lt,lha nc ;ive~a p?1tato, .a.ta n.cut,a.lttà un m1c1osco li impcrdonal>ill orfese. Gira e rigira raie sopra il cadavere della clttà .. Spe· c4:>sl poc~.t. che dc.le ipotetiche. ~onfuse p.co pezzetto di yaese e_ 11 J?uc.c .. st esso. dove 9'. era andato a posare quell'oc· riamo che allche t ladri fossero tutti ~ ~;,~}!J~! 1 s..,n7:i~:mi ~t>.SS\m.o si acco: con quel tatto <hplomatico squisito ~he chlo g(gantesco sopra un impero diret· nelle fl . Il' . . • t t ~e., e I o 1tlte11a messe \Oluto osta- !~~;rc{:)~~i~S~~~n~~ot~h~eW fi~n~~ 1 ~~°è ta~1ent~. Volev;1 prendere il toro per le certam~~ie~'uf 1 p~~~ 1 \1 erfn~eC~. ~~~ ~~ 1 ~!~~ ~;;~~e~~na;;Ùaripfd 1 g ~i~fa~\1:~: avrebbe :wuto tanta terra per potersi coi na'. 11 Duce. avranno voluto P:C rd e~e quella m~gnlfi• le: chiudere il C:urnle di Suez. La ve· seppellhe. 11 quale Pontefice, tutti sap· E s,ccome .certe offese sono _gener.al· ca 0<:cash?11e. E gira gira, i:noHe d1 quc, rità è che l'Inghilterra. pur volendo pinmo bene. non può nemmeno ricor· n~ente un po sospette e di un~ qualità ste file g;1unsero ad una p,azza stracol- salvare teoricamente rancmlca tst..tu· rcre at i·apidi scongiuri di tutta l'altra d1scutiblle, è sottinteso che q~ahmque ma per ascoltare la p~rola ~el Duce zione ginevrina. lasciò fare: e quando gente. altro governo al suo posto, ed~ qua_lun· qtiando H Duce aveva_ f,n.~to dt parlare il Duce fu ben sicuro di q-uesto fatto Le carte geografiche sulla via del· que al~ro _"Qaese, avrebl:>e fatto 1 SU?t a(· E:a stato breve. Lap1da110 come sem· prese l'atteggiamento dl sfida contro J'lmpero, un po' per l'limidità un Po' farucc: Pili alla chetichella poss1bll.e. P!e, ma questa volta breve. E dopo ~I l'Inghilterra e contro 1 58 Stati che le per 11 bel sole di Roma tncomlncla· per non mett~re allo scoperto le proprie d:scorso aveva avuto un mezzo svem· avevano applicate. DMo che nessuno vano a sbiadire. a buttare delle mac- c?i:-cJe, Di sohto queste terre un. po la· mento. una speote. òl collasso che non pensava di muoversi li sfidò tutU e 58 chtoline gia1le. grigie, verdognole. i~ b1h.c va~he. quan.do i grossi stati han!lo era :"!~SC.itoa dominare, doJ)Oavere an· insieme. E questo del suol gesti fu ll no-\ 10 vediamo, li Duce, mulinare n de<:1so d.: accapat :arsele fanno un gio· '?.un~1,lto alle turbe che la guerra con più colossale. Tutti li sterminò dal bal• mappamondo fino a far~ assallre da cherello che lasc1~no vedere soltanto l impero etiopico era aperta. Le turbe eone. tutti u vinse. Nessuno fiatò, nes– una verli\'.fnc: gettarsi famelico sopra quando le han belle presi?. Non la pen· sulle piazze erano Invece rumorosissl· suno rispose. Si capisce che erano 58 ogni punto. nessuno escluso. trapas sava_ cosl il Duce, al quale non bastan· me e é!llegre, per quanto stan~hl,' dal <:adaverl. E quelll che ancora respira• sarlo con g--J.; occhi come il tordo che do J)I.Ù nè trombe nè cannonate questa tanto girare._stracontente, quasi SI fos· vano impercettibilmente, era solo per s'infila nello SJ)iedo. e divorarlo crudo volta dette mano alle campane: alle se trattato d1 una guerra con lancio di domandar mercede ai suol ginocchi. con le mandibole Pittoresche. Se alme· campane tutte. · confetti e caramelle. Più elastico delle sanztont era l'lta- no ci fosse stata un'altra isola dove ri· Poco dopo me_zzo~orno di quel glor- E la guerra venne. liano medio che si sentiva tn corpo t manere una quindicina di giOrf!'I que- no atteso oramai con s,osp<:m:IOMrespt- Fu una guerra e~inentemente stgno· 58 Stati dopo averlt ingoiati In un boe· :~;/?1~ia~; ~~~ I~~;; ;~;tfe 53e1~~ 'p:1T: ~a~~~~:Jetuct~~lr~~:n~/t~~nas~gr:s~ 0 o~~ g!~e ~~1! 0 ,~~/f:t~~~~,~~. ~~~~~:~~e~! ~Y!~~. 1 :"te1f~cl~e~~~~o~~ad~~~t r:.~\~nt~cod~ll~~e:1~1tJ~:!i 1 ~~g, ~n d;:i g~:li~~t~g~!1fa dc~tf~~~~e~ :~~!~~1:~:~~ ~:a~::~~onde~~~~ 0 cr~ 1 ~sr:~~o~!e ~~: ~~r:fo ~~aca:C<.~fan i~di!;;~~~:~ pro· .,.rocchi mlcldlall le infilzò tutte. palazzi civici e delle monache. I floren· venture. ed Incominciò qui la sua terza L'Inghilterra non ha 0 ancora esaur1·- 1• "F1nchè questa situazione di leggero, tint udirono la martinena e la campana maniera tn fatto di finanze; lo può le· lo 11 suo debole per li Duce. Per rt· mn crescente disa::,io, venne un giorno del Bargello, che da quandl) non suona• st1mon1are l'Tnghilterra che tutto v-ide SPondere alle inesistenti. sanzioni ti a finire: 11 Duce annunziò un'adunata. va più a vituperio non aveva fatto sen· passare clal Canale di Suez. E volle mo· Duce .urla e strepita dal balcone. ~tu• Un'a(~unata. sl. tire la propria voce. .. strare agU. abitanti dell"impero et101,I·ra lapidi; non aveva avuto mai tan!.a ==-==========--========""""""=""""""""""""""'"""""""""""""""""""""""""""'1r:acc1~~n:ta~n;ln~~~~tap~~lt~mrul~:·~I; E' osireroo:-ione corrente. quasi ovvia, LEGGERE st In ultimo t facll~ 1,n,~~gl1!4requel che ~~! 11 f~ ,?:~~~ . fari; ;M~~~~r:;ail ~~: che ceree poesie d'oggi no,l sia110scritte 4ccada quando "la_h cfta..1onr, oid sollec1• ro anello nuziale. L'oro ricavato da ta· ma citate. At JX)Stodel componimento tn, tate, venga110 rl11llll::zat.edi seconda e ter• le offerta doveva servire per acq.ulsta· tegro, che si presum>0ne ,uitavia soitin• PER CJT AZIONI za ma,10, prendendole per oro colato. SI re dai paesi non ginevrini O di secon• t~so 1 sono brani avUJsl d~! co11testo, ?re: arriva _a vere e vroJ!rie iliter11retaz10,i, a da mano. quelle materie elle la Società :,:~uai:i:raat;,:~,.:::;7:, ;~~~~edt e;~:;~ 1 1~1~ 1 a~l cul gU elementi storici_ siano quali tutt~ ;~;.e~c 1 ;i::~~r~l~~::~ 0 1,~~i;~;e~::i. e;:a; W!!1~n~a:~~rra~f;~~s\~~;~.r~m\e.f!i~ cem;ione, ultime faville di un tuoco e~ ?ffo(Jali fo quel~i emotwi. Il compito d, pr,ma ven,!ero isolate e1!azlonl det oene- st.ata veramente 111 quelle condlzionl' verto e mar,ari speneo. Il procedm1e11tor,. rndo1mwre i d<H1 aurol.>lografi_cl 1&eprovo. re: • Qi,i u trova la ·verità della tesi elle dìsperale ma che non lo era ne asslcu· • chiama tat1·oua quello del critico che e• cano e sostengono le sensa.:10111 i SJ)esso ncqa al.l'arte qualsiasi co,itenuto, fnten ra Il fattO che quelroro ridotto Ìn ver– semi,li/ka, trasccr,lie, segmenta, 1111eren-lascia~o al lettore, a tito.lo di c?llaboi:azio, dendosi ver conte,iuto a1,v1rnto il concetto ghe, invece di passare '1e frontiere fu do sinrioli versJ 11ella.frama del ~aqolo. 11e,d1 lnteqra.zlo~~ o dt cre~.::1one 4 du,e. Intellettuale. In que1to senso, 11ost? con ritrovato più tardi nelle casse del vari ~~tr:a::~;a ,::;gr:;:;~: ~i~~:.::;~teUJ~~t:p;::;:,es:ri~~i ~li_ 1~;//;~~ .. v;; ~t 1 :i .:::cl t~::!or;Ì ~e0n,t:o,:o:;~:el':rt~o,~:~tt:on!i3~;a~t::~:i: ~~-a~~i lfe!"r!a c~::~\~i b!~t;, $1 capi• sie a11~icl1c, cosi st sklno rotte ·e in f)arte amlcllcvole intesa, di rn1::lat1colntrodut• te11uto, ma che es,a non ha co11te1111to •· Ed è doveroso aggiungere c·hc molt• smarrite te liriche n.elfa memoria del 11oe, tore ai misteri, <!i s11onataa <1uatt'.onumi 0/)])Ure: • Escluso IL concetto come donne, con quell'lnlUito femminile in· to co,1tem110ra11eo,In effetti non t da e maaarl . di g111~cocomb~1iato tn8ieme, conteniito dell'arte ed tlclusa la realtd fallibile, per non staccarsi dal caro rt· escludere che l'ec~sso di raffinatezza cri che nel 1111uuaoo10esoterico ai chiama storica 1n q11m,to tate, altro conte• cordo, ne fecero fare ln fretta uno di 'tlca, troppo Incline a isolare i momenti • collaborazione at testo•· Certo.· anche ,wto non resta che la realtd appresa oro bass:no o non troppo pesante· e di assoluta 1mritd, abbi-a concorso a ttl• coBl si vossono comporre_ voesle be/lls$1 .. meramente nella 11,a ingenuUd e immc· che talune poi, più coraggiose, col' Jo– t110/ate una crea::1one voetica tutta con. me e forse, se 110nproprio dl mio r,usto. diatezza, nello slancio vit(lle, nel suo sen, ro più bel sorriso ne consegnarono dt– cevita come sequenza di tUO(]hicitati o cl· ne sono ,tate effettivamente composte. llmen,-.,, ossia, di nuovo, l'l11tui:::fo11e J)ura•. rettamente uno d'ottone: una campa• tabili. !U che la preminen,e fu11zione a,. C-ritiche, cl1e non s/4110a loro voll<I Voe• Tirate fuori duU'opera ove mirano a dtslin· nella da tende. . .sc9nat.a alla tnemortll dalle nuove Podi· sie, direi dt no. Ma il meeo,lo l orma/ una {llure forme diverse di conoscenza, simili Spintosi con una colonna meccanl7.1 che abbia indotto a servirsene con l'lntu moda. E kl mod4 quando dive,1'6 troppo affermazioni hanno accolto una semprt zata fino ad Addls Abeba e presa la t11ir.te11za e L'accidentalltd seguite dat te11•-commi.e, se vuole far mostra di finezza. maggiore carica polemi~a ffno ad espio- ca1,itale dell'impero d'Etiopia, fuggito vo vassato net conservarci aleu11eaue v:,-:i deve cambiare. dere nel 111000comune che rarte non h<1 il Negus, l'Etiopia era ancora per ll'e e te.,timonfanze. Da una parte U poeta Comunque, il poetà essendo ,econdo Pla- contenuto lnteUcttuale, anzi nemmeno u,, quarti da conquistare, il Duce procla· si a11tologlua, dall'altra ,t offre ver sco:11. tone e una c<»a lieve, e ala'4, .e celeste• contenuto lnteUlgil.>Uepur c1,e sfa. DJ qui mò l'inn>ero. La carta geografica sulla Si ~ dato anche Il caso dt vederf.o diven• conviene lasciarlo ,capricciare. A furia la diffusa, ricerca. di lngentUtd e fmmedia• via omonima si illuminò d'un colpo, «ire lo scoliasta dt se atesw. di citarsi perverrd JJiù segret-amente ad tezza. culminata nell't,1teUettuallsttm.o af tutti i rifieltorl Jurono voltati da Quel· Questo gusto dell'espreutone come cl- es1,rtmern. Il brutto I che, presa l'abftu. fanno dt dire qualcosa elle rest41se ai di la parte in un fascio di luce abba• ta::io11e t 4ltra cosa dal frammentismo dine, anche molto st atu<lla e per cilazfo· qua o andasse al di Id dell'intelligenza. Sz gitante. . che, nel slngoU comp<inlmentt, tendeva nl •· C'f, perfino tra i dom, qualche ten• potrebbe co11clt1dere: tanto r1w1ore per La ~ che stupl tn generale non ad un s1gn1[1.coeoconcluso ed,•es])ticito, den:a ad Isolare troppo dal contesto un u1'14 citazione fuort posto. Jla sarebbe an· fu. QUest.a dichiarazione alla quale da sebbene furnevote. Consis~ princivalmen- pensiero o 1m fatto per asseyna.roli un pe,m ch'easo 11n citore sforzato. In verttd le trf'<!ici anni -tutti avevano fatto .l'aM· te 11elvresup110rre U discorso svtegau,, a 111aggtoredi q11anto sopporti. Certe fnter- frasi sopra riferite, o altre simfU a quelle. tudme, ma che egli n~n avesse d1chla– tcssuto connettivo, i rlferimentl ai fatti, 1Jretazlonl Innovatrici, assai seducenti. cl: vennero interpretate in un certo sensi?, rato al tempo stesso d1 essere lui l'lm– t1/le occasioni. all"amblente, alle persone opere, t1ominl e cose del vassato poggia- che non era fl loro senso 1,ui esatto, prti- pqratorc. Che illusione! Essere impera· della poCsia, 1ascia11do,1e solo qua e là af- no su quest4 tecnica ambigua tiella cita. vrto percht tu.t.toun clima di c1iltura e di tore di fedell sudditi era una cosa tr~p– Jiorare qualche seg110 e traccia faticosa. zlone. Dat tempo di Renan, che vredile• gusto. eutta una comvlessa drsposfz!one po modesta per i-I D~ce, egli voleva 1m· t11e11teritrovati, riportati a fior d'ac:qua geva, talvolta, , sollecitare dolcemente i mo,ale, co•I portavo ad lnte11dere la perare su tmperaton e re. del ricordo. Sl pensi a un'autobiografia In testi-•. si sono comviuti notevoli·11rogres--vt,estu. a. p. s. ALDO PA.LA.ZZESCHI

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