La Nuova Europa - anno I - n.2 - 17 dicembre 1944

' -- 8 ------------------ LA NUOVA EURO p:,r -.-------------- 17 dlc, 1944 -- · L a dome,;tico m'avverte che c'è uno BORGO SAN IACOPO men,o easa l'ammetteva; le delicate. che mi v,.1ole al telefono; le chiedo chlffle grige sullo Strand non sarebbe- se ha detto él nome; sì, Tint1 o Pin· ro rimaste per sempre; ma supponeva. ti. le pare. Jl nome non mi suggerisce come supponevano tutti, che il deperl- nulh mento sarebbe stato graduale. La ge- . _' Pronto, con chi parlo? le .case ero saHto, 1•icordayo. le scale renne, anche quando sembrasse più nerazione ~iù gi_ovanesu questo punto . _ Buong\orno. Prnz. non 60 se tt ri· buie e anguste, .l lembi di cielo e di obliterata. ed è per questo che t.lli luo- cl vecle p1u chiaro dl quel che non corcJerai di me· io sono Paolo PinU. Lungarno lnu·av1sU da certe finestre, e ghi si proteggono con la loro aria dl- potesse lel... ». Queste parole del For &nmo stati aSSieme all'università di certe botteghe d'artiglanl e d'anuqua· messa e lncospicua, quasi per mimett· ster nella .sua comrnernorazi?ne delJa Firenze ti rlcord1? ri. una soprattutto. che era veramente smo. Ma quando anche tali fondamen· WoolC (1) clovr:1nno applicarsi anche a Non Ttcor<lonulla· faccio uno sforzo una gran galle1ia che s·apriva sull!Ar· ta antiche e profonde sono violate e nOi italiani? E 1 giovani forse anche e :'lnoora non n.co; 'dO nulla. prop~iÙ no, come l'atr~o d'un pa_Jaz20·venczla· scalzate, che resta su cui appoggiarsi e t.ra noi es. vedranno più chiaro. Ma nulla, no s'apre sul canale, e li avevo acqul• in cui credere? Si d\ce che Virginia qu_anto a n0ia1trl passatisti {epiteto dl' _ Ecco. ve?.'lmcnte. non ricordo be- stato un certo gruppo di terrncotta. e \Voolf perdesse ogni volontà di vivere cm. ci 9' può v.1ntare pensando a che TI<',ma~ possioi:le... il falegname dirhnJJetto l'avern imbal quando vide devastato il volto della cosa ~lrass~rç !n fondo, ne~ lor.o lazzi, 1 : Strano. sconcert<mte sentirsi ()are del lato nella cassa ... Ma soprattutto per sua Londra. « Ella non potè assimilare qu,egl mcooc,enh ~h~ trent ~mm fa si tu da una voce ignota, non ~dentlficabl· annl_!o avevo fatto quella stnu.la recan· l'ultima minaccia alla nostra civiltà. 1 ch1am~vano futur,,stl: ,Ja rovma che og· le con alcun volto. non collocabile ln d?llH da Borg-<?~an Fre<~ano, dove ~: sottomarini forse. Ma non le fortezze !;i _ct c.rcond_a), tl d~stmo del,l~ C?Se s~ Ul~ ~zi~. PftCl~S~~rderal,frequentava· ~~~r•e ~~:)c~~bt•i:\~:~t~~~!~~6~~ /1~~ ;r~~~~tièes?~ll¼/~~j,:;~~~ae ~~~l:n]~h~a}:. ~ll~:r~ ap:~~g~~~il~Clf~~i~t~ ~li~~~~ mo inS1eme le Je:-,:on\ di Parodi e di no .:ilpont~ Sa,nta 'l r1n~ta_(un altro no ne può svanire ln un batter d'occhio, "? \numani se la vicenda di un Paolo R.ijna: c'ern 110anche n Ceselli, il Nal· me c~e _m, da 1:1na ttafnta). _e c~rto non potè entrare nella sua coscienza. Pmt, cl commuove a~sal meno del so– Ji. la Tr::iìnL quest ulumo _era -.I percor~o pi~ anoso La \Voolf apparteneva a un'epoca che lo suono del nome duna vecchia stra· Sì. questi li r~cor<lavo bene, ma dle· ~. gaio, _mfl .c•u~to .~1 termrne d 1 8 ?rg~ distingueva 11etté'lmente fra la transito, da dlSlrutta. tro 1 loro volti che mi si ripresenta\'a· :'.):mtoSpn·no, il pi~ delle volte m atu· 1'\età Jell' omo la durevole a del M.~RIO PRAZ n~ alla memruia assai _distanti, non Si ~~~•:s~a v!~ 1~~~ 1 <leJh~~~~ sinct~P~ fins~; suol ~onul~1enH, \ per la qua1!z1a cu- (1)E. ~f. Forster: Virginia wool/, The dlh~'Tién>anea:1che palhdamente un vi- f rc-i"te austere e umili tutie di rdo pola della sala di lettura del Mui.oo Reòf Lecture JV<Jl,C<l'l"flbriàge Universlty so -~l,;_ ,la~~o t~;~:~·nato dopo tantt anni il~u~Ìnat~ dal ~ole. e tul~e così schiet.- britannico era quasi eterna. 11 deperi ~-e$1:1 1942, '(quast venttcinque annL pensavo I.o; tamente f1orentrn~, tut~e ~!npregnate J~I,---------------------------, come è posslbHe ricordarsi, dopo ven· quel. v~ch1~ _sph:1~0, d1.F:renze_ di cu~ I 1· tic.inque anni cosl f..tU, di uno che 9:- è le p1~t1e <legh ed1f1c,più ,llustr1, a ~01 A R T E ,;cduw suf!h stessi banchi <lell'univer· za è esse~ con~unt~ dalla conte_mpla.z10 t,'ità.. col quaìe si saranno scambiate ne e dall_amm.i·2z1one del. tunst1. han lfm'6e solo poche parole? Jul perb sl. r:, perduto l aroma, c_hequi_s1 co,1~servav~I'----------~-----------------' rcordava di me: già. a,·_rà visto I) mlo lnteg;·o, come se l. S!C0~1dall~pocaa<l~ - ,nome alle vetrme <lei hbral, mentre lo B:oocp•~ 1?òin q~al fos:sel' 1 st aU ~olo . ? TRE VO CA BO L[• anche questa maniera, che del re:.to i non avevo più sentito parlare di Paolo DL e,ici. qua.l(O con<ucevo rn ~ 1 ~-~ era europea, non andò esente in Irnlla Pinti; e magari il mio nome l'avrebbe P~r. F.r:nze ,qualch! ~onoscente 5t , 1u . . da una re-torica italiana, Si affermò ti,;menticato lul pure, se non fosse co· meio, Se anche p~i.:s~,a~lo per Boigo Nell'avviare una rubrica sulle artl per esempio ch'essa ritrovava i modi sì fuor del comune), m1 son permesso 5 .an Iacopo: non ~l.cc, ,o mente. e quello figurative, ci Si trnva sempre ad della nostrct "rnnde arte architettoni• ~Oirifarm1 vivo per chledern un favore. di niente G accorge,,~. se non che que· un b\vio: inizierò con un arti· J ' "' Ì·b , <l' ' i hl tttl . _;_Se_ntia~no.non so,. se è possibile ... s~~l e1 1:coc ~n~ 0 ~'';i~~; ~-fl~.i <.:~ ~ ~g~ <.-OIO su quella most~ ·a.di pi~t1~ra, quel· ~l~ll~ _siri~~ 1 :~. ~lt acon~r~~po~rea~lle Lél mia r1spost,1 è p.uttos!o fredda, 1 . A . .P 1 .. 1 ; 0 , 1 0 . en• lo scultore o quel singolo l1b10, o cm~ tradizioni straniere portate a forme !;:~~•~l~r~ic~l~tr~:e;l~~-~~~n~;:~:i~;:g~o~ it'P 1,·.~\:~a~;l~:~.~~- 1 e~!~~r n~ol~o'1.~}~v~ ~~t r;;~~-iss~eri~:o~~f1;1fe;r~ri~\11 1 i~: ml~~~z~~~e m~1s~~~lbiiì·;~~~rl~::~ 1 ~~\l~ re il' rie 1r<lou~,·ers tarlo essen revo i; un americano mi osser\'u Ull d • • In modo spcchle • ' ' d~ ;anca~;, la minore~ l'~p;;;llo ?Il~ ~~!t~bf~~,,~o~~\'~iu!t~:.;l\~11~ 1 ~~~ipii·r:~:~i ~1\/~l:~ ~~J~g~r1?:i~~- è ,sempre ~e~e;sa'. :s~~~-:• ~~~ ft 5 ~'J~'l~t;le~~1idir~:e~~! aJt::n,evolenza- non pub <nere gra.1de si dich\arò ':nsofrerente della polYere rlu fi~sarlo: Gh aHen11~1entl <lmt~ di pi~ alla pltlurn metafisica. Oggi si effcuo. ' ·e sulle facciate di tutte queste vec·chie questi mesi n~n sono t.mt_o mm~e1osl, puo ,·edere <1uamo fosse fittizia la pre· ~- Io _'1' rei t:m~o bLogno di recarmi a case, della n•.stezza d, <JUCstestrade an· che non e~ ~ po~sa pe1me~te1~ Ul~ tesa di classicità della nostra nuova 1 Flren.-..e. Tu ceno conosci al Comando guste e dall'odore sp!acernle. !\on a .momento d~ cl~st:az~on~ per t-mme."'d. arte. A parte che quel grandi artisti, !Alleato... .. HVa edifizi celebri la stJ·ad:-i, J)Oteva e~sere l~sc1_au 11~<iieuo 1_1ellac?1-a. eletti a nostri precursori, ebbero ]lrO· !'. _Jngcnua Ulus\one che un professo.~ sacrincar9:: con lo stesso princ\pio Non_abbi.a P<!ura il le.ttore: n_ol'l: cè ln pr\o la preoccupazione contrarla, l'av• :~1!}ter;;u~ 1a 1~~~g1Y!e ~\~ten~faam~~;1~~ con cui i fascist; a\'evano preteso d. mlrnma vogl_ia nè di pail.ugl~ ~ella viclnarsi sempre più al movimento ·. 1'.te! /:is 0 •tc.i 0 che nf· 10 •0 ~ .. ;~l"'i da rinno\'arc Roma. \ tedeschi avevano « !l~Ova funzione d~I crmco ·, ~le di O!· della_ v.lta, e S?ffrirono sempre come !.• Pfù di me può fnrcl nulla. se 1 1 motivo voluto distruggere Fi1•enze. l\-la le cose, frt~e_._a!Ja sua . me~1 ~<;. annol~na ~ 11 ~~ un _lmllte tecn_1c?,che si affannav;mo l'.:er cul vugl recarsi a Firenze è soltan· qu<mdo son giunte_ a lmpregnarS\. come qua\si,l~i lmpi.oyvisnzione ~es~~tic_a, a vincere, le ngidezze per cui ora v~ . to di rivedere la famiglia e ritrovare le s'era \mpr~gn~to Bo:-go_~an lac~po, del ':1~ solo ~li. stab,h:e. alc~_nl Cl ~/h pia• nh·;.mo presi a n_1odello,la nuova arte •.,me cose; se è 'insegnante a Firenze uc,iius loc1, non son p.u nean~ne mo· uc1, e (JUdS!emphiC!, _.?t.l~om t sua era lontaria dal,l'~mpuls~ cordlale, pub- '·può farsl rilasciare dal Ministero una numenti, son come persone vive. son e anche, p1:r comodita. n° str .~· è bl!co ed access1b:le dell arte del secoli carta che di~hia~t la su~ presenza ne più che persone vive. E' difficile dil'f: . I.a cnvca ~egli anm ~co_i:.I_ st ata d'or?, ],,Juove,ndo nella direzione con• · cCN':iaria là per esaml, ma .inchc que quel che, siano; e S<ll'ebb~faOi_lese si rn pa~·te ~lz~_atada leg.num~ in!enti t~·ana, era. piuttosto u;1'arte di f~nta• sto gioverebbe a poco· si consigli ln potesse 1mmag·,nare che m t.ih luo~Jn P ?lem.cl. C c,,mo, _da un_,1P?l te_, 1. r~ sie sol!tane, Quasi d1 alluclnaz1onl, 0 .. 11 ! modo con un tale'- e qui g!i do soprattutto ami Indugiarsi l'ilnlma de:t s1du! dell'accadenrn:nno 1mp,ess1oms!~ che rinchiudendosi nelle forme più 11"" n~me d'un cono<:~ente _ che è iù trapass:tti. l\la così non è: sarebbe ""':• o neo<:lassico, che non contavano }.IIUesatte, cercav.mo di raggiungere sulla pr;itico di me tiella ~procedura da sefui· gare fantasia quella che \'Olesse ridurre nulla per la gente cU gusto, ma che tela o nel marmo quel rigore di cui re in tali casi. • • tutto ren:~ma dell'atmosfera di s\rnil-i trov;.n'.ano ,ancora Qu~ld1e soste~n_o r,e! mancavano nella coscienza. Al miste· SL era insegn.inte. era insegnante Ji amt,:.entì a. una <1uestione di. f~rntas_mi:com111 1 ~ent1 .da.~mro~1! nei !'°htlcan: 1 rloso contatto con l,a realtà, vero, Ji· Jkeo a F1renze. Per la sua attività :,o· In l~orgo _San Iacopo, può 1hrs,, e c1 s1 ~eJ· c~1 ogm_ 1::s~ress1.~n~ .s uana s.;p~- bcro e aperto, propno della grande ar– puttca era stato arrestato dalle s.S, e tra· sent1\·a •· .s~ppure non pre.::ls 1 Jmente n,el va <li,compl1c1tà so~,.e1s1ve (v,~h il te, suùentra\'a l'opposto, un gusto acu• ,'dotto a Hiwt sul Garda: là era r~uscito senso sp~iale che ha C(KIC-slél espressa')· 1wcm~o. C:ren_10na, d1e,tro le 011en<le to della reclus;lone mentale. t: a convincerli che la s~ia attività er~t ne. Qm1s1si penserebbe che la sua O· espOs!21on; d1 ~.Ionaco:, in due o 1.r~ In questi modi e \n queste form'Jle. Jl!'ic<mtro i fascisti. non contro I tedeschi. 1'ientazione da Ie,·ante a ponente. r_lpa· periona;zg1 che 1mponevr1:10ancora dai forse per una impressione confusa d'ln· ~ era stato rilasciato; poi era tornato rata_dai sof_fidel trmn?_ntano, fav~~sse 1::randi..<tuotidiani _ la loro vacu~l auto sufficiente contatto con quella realtà, ta F,renze e aveva do·.,·.,to nascom:ersl; q_ul~1<lep~s:to di_quegl 1mpal1~ab\hstra· ntà;. cerano, dall altra parte, 1 «,m_o·che elude la definizione, ma ogni ;irU· ~ ern r\'parnto a Rlcorboli, lì aveva at• t. nbrnnn il ~u1 ace~mu,n.r:a 5rca ap· derm ,; no,:i senza. uualch_e confus1011~sta cerca n suo modo, sorse una reazlo– . travcr.sato le tnee ed era finito a Roma. p_unto la pecul.are _patina d1 tali luoghi. e qualche 1mbrogho tra. 1 <lue campi_.ne interna, che turbò e \ntorb:dò la su• Ern come una persona che avesse con- La critica, e fece bl'.m1ss1mo, fu quasi perfioie di quell'arte, ma 110n ne cam· 1 ' G ~errnto la carn_.igione miJ•ac?losamerite tulta coi «moderni». ~la ~ra che quel biò i fondamenti. Dopo un De Chirlco, ,naltel'ata grazie a quell unic-a vHrina re~dul e I loro sostennon sono scom- ac-c-aqtoa un <.:arrà, a un Marini, a un E dove abltava a Firenze? A Borgo protettiva spal~~atavi soprfl dal ~en_wo.pal'si, e probabilmente per .sempre, Cnsorat\, a un Campigli, altri non~ si fan Jacopo. A questo nome sentii un s~ da__ rcnderla 1mp~netrn.b1l_engl·:mlus .s<ll'ànecessario distinguere anche tra dtvulgarono, di pitto11 e scultori dt sen• i.tuffo al cuore. Perchè un Paolo Plntl s1 pm dlst~ll'baton del_!eta m0<l~rna: Quelle che furono, talvolta per neces· sib:lità più inquieta, propensi perfino l- vaso comp~i::-nod'uni\·ersit.~ dal voi finc~è tm_giorno e 1_-a~1~111to un brut~ si_tà di polemica, It; nostre pred:lez\o· a~ lndul?ere a rlest.1mati l\evitl lmprcs· (;to non rie,·ocab:lc - persegmtato. ar· con \ suoi l"!rnledett101d:s; 1 1, e la deh• m. Non basterà più appartenere ad s.ol.nstlci. o a s.egu,rc come nel 1'ugno '.: restato, tormentato, fuggente, era per c,ata opera d1secoli er;t pen~•i In un sof• un modernismo generic:o e uniformars\ le oscure immag{nazioni del sangue: un ~ nlt} uno del tanti tragici casi di cui sl ho. :\Il han d_ettoche lo s~hiant.o al sa!· .ille riviste frnncesi per essere poso :\lorandl, un De Pisis si videro in nuo– jf leg(;'e 'Ile!. giornali e su cui. cade Jl di· tare <lelle.m!r.1edel pontt ~ Firenze ~ tra i a buoni». Bisogna ammettere ,·a luce: si presento un ~fanzù: un Ma• ;scorso: cosi comuni, purtroppo, in que· stato assa, J)1u.t1·e~1crydo<11<1ucllode-, che, in t:lluni casi, com'è naturale ùo- fai. ascese tra i pruni, con molti affini /·r:;U tem~ (Sé'lrebbe potuto capitare a bombard;:nne:111_dalla.na. In realtà, ciu~l- ve la cultura del più è rimasta un po' o lmltatorl. :Ma il vecchio !mrrianto me, a te, a cho:unque). che il loro po· la_notte era l an11n<! stessa della vecchia provinciale si è fatta in Italia anche • metans;co • resta. ~lorandl gioca, con ~ :lere di commuovere profondamente si Firenze che si _schmnt_avaper se!nprc; l'accademia' tlel modemismo. Anch·es· la sua sensibllità mob:le, su un mondo 1,~urlsce per Ja stessa frequenza. Ma si sch1an1ava s1 nel .~.ù bello dei SUO'.so ha avuto i suoi plgii, 1 suol con• di bott,iglie, platonico. estraneo al tem· t dire Borgo San Jacopo era versare ace· ponti, ma anche e _p;u ancora nelle U· formisti. Caduti i motivi polemici, J>O· po, cos1 assolmo che nemmeno s<:mbra :·. to su una plag.i viva. Chè oramai sape- m\H e cupe viuzze d Oltrarn~. quell'OI• tremo Infine giuò:care se<:ondo critert avYe<}ersidella sua_ristrettezz~. E' sem- .vo: Borgo San Iacopo non esisteva piiì. trarno che nnche dopo che Firenze era normali. pr<; l arte_« .metafis.ca », le cm fanta~le Ogn'i sua casa. qua9i dire,; ogni sua pie• stata trasformata ~ • nbbe!Hta .• dal 1 'atmosfera delle arti figurative ln sol,tarle s decompongono e si abb111a· tr.i m'era impressa nella memoria, po! n~ovi padroni. era r,masto casalingo e ltai!~ nel t~mpo tra le due guerre, no- no. con gli effetti vari e attraenti di. chè 11Yolto <lella strada, s}. lo neon.la • granducale. nostante alcune reazioni interne che tutte le dissoluzioni. Ma le flgure. an• vo. e <1uel YOlto <Il strada scomparsa A un destino cosl duro non cl si sa non la cambiarono perchè v'erano in· che scomJ)OSte e deformate ln un nuo· era per me p\ù commove!1te di un vol• rassegnare,, Poichè che cosa anebbc chi•·e fu quella «metafisica. Si pr~ ,·o ~scug_llo, sono se!'llpre svuotate dl' to umano. Avrebbe potuto farmi pena impedito a Borgo San Jacopo di restar sup"pOneva ciot/che la manier~ impre.!t•og!ll riferimento storico e p~lcolo~1co, che P;1olo Pintl aYesse perduto la sua 1ale per altri cin<iue secoli ed oltre, di ~lonista rivolta a CO"liere gli 0 ..,gettl. sono sempr~ strumenti dii.cm si serve c;1sa; \n realtà, era sconcertante come trasmettere di genera1.,;one tn genera· nel 101\) as etto mon~entaneo in..,con• 11na fa_n~as1~caprtcclosa per le sue la cosa m:, lasciasse i:,i'Jtt<'Sto )ndiffe· zione <iuel\'aroma cli vecchia Firenze. d'•. . P, J' di 1 • i'- 1 compo!ò\lz1oa .. E rimangono ancora i rente: ma il pen~:ero che la strada non quel gusto che anche chi non era im· t·':\f 1~1, f peci~-l~itettu~og~oiful~~ ~~:,~~' .vecr.ht ter_mln\ d'obhrobriò: UlustraU• e~steva più ml lasciava tanto poco in· mediat:tmente cosciente non poteva tf da ~e~\-~~nli mut~voli J:xili alle \'O, narrallvo, decorativo. (~fferente, che io non avevo cessato non assorhlre. ,·lvendocl In mezzo? E' var· a • 1 t .· di costume G •h rlpete~ml, dal momento che l'avevo nell'.iria di tali strade, più che nei mo· 1 ~ 1st anze ~ 0 .1 ic~~ i e, 1 b <>n'. Sarebbe una men7.ogna dire che que-– appreso, ·,l _suo_?est\no: Borgo San la• nun~ei:i-:.i celebri,_ che 9: CUSl'?(l_!scc una ~~~. un:i1,~:i~~t~a<l~r.:f~~g!-!\ a rrbe- st'arte non abbia dato alcune opere copo non e.è p1u - con quella atton,- trad1i-.1.one, che s, affina lo spmto d'una . ie . . •. • r buone e anche ecçellentL Tutti ouelll ta !Incredulità con la <111;:iJe non ci si razza, Dì un gran monumento può dar- 1 Uand011e ~ 31 te. u?a volt~ pet sefi mp ?· ad es€1nJ:iO che ho nominato. ed alcun, vuol com,incere della rnortP d'una per· vi un sentore anche una buona foto- n quadio ~loveva es.sete una neSUa altri, sono .artisbl veri e anche grandi: Bona cara. Altri reagiscono esecrando grafia; ma per luoghi come Borgo San ~perta su_ un mo nd0 fuori del tempo, é'ldogni modo senza paragone migliore ]o sterminatore v.indallco, trovano sfo Iacoi>0 quel che conta non è carpito da in cui d:m?rav~no s 0 ! 0 fi~ure ùe~te di qmmtt sl possano opporre. Pure c'è go. magari. immaginando rappresaglie, nessun obiettivo. e non penetra che In « primo rd1ah •• immum dall espress.o· In quell'arte un l\m'ite che la coscienza 1nvocando retribuzioni celesti. per me animi lungamente prepa1·at1 a ricevere ne e dal n~ovlmento; _se non st scarta• comune vorrebbe rompere. E' un'arte . il ùolore non trornva altro gesto che tale messagg;o. Un'opera d'arte è, 1n un v~no anch esse, elimrnato anche que- :mpopolare, e lo si sente ornmal come tJUello sconsolato <~ ripresentarmi il certo senso. sempre nostra contemoo· st ul_timo compron:iesso col tempo, ~cr un peso. t1 kmHe è chiaro per eh\ vt sf'i: volto della strada scomparsa, e io. in· ranea; ma quanto della continuità del· sost1tu1;vi vo}_unu in astratu e<1tnl!• è accostato come critico. per gli stessl 1 ~ vece <il coprirmi gli occhi, guardavo e la coscienza d'un popolo è assicurata, brl. Un art.e d idee pl~toniche, un nu'?' Ct'Herl che doveva adottare nel formu• J B?ffrivC?- « Ved-l!• Queste mura, queste più che dal grandi monumenti, da vo. regno d~lle madr:1, E, come t~rmJ· lare i suol glu(Ezi, Di fronte a quelle 11,et.~~- 10 le. avevo molto a lungo avute questi angoli sottovento delle anUchP. nt di rvass1mo biasimo, per indicare opere scctrse degll. !nteres.<;l conclannaUI 1 f~m1harl, s1cch~ forse non v'era palmo città? Son costì le radiC: segrete di tut· ~utto quello che quest'arte _negava ed come soggetti al luogo e al tempo. pra• I th parete su CUI.non si fossero posati I to un m0<Jod'essere, per cui un noren· msegnava a detestare, si d1vulgarono ucamente era costretto a valersl sol· l miei ~hl. e il ritmo della strada nel Uno resta un fiorenti:no attt·averso I rl· allora alcuni vocaboli, Ului.'lraLivo, tanto del criteni. più angusti. Quell'az-.: suo snodarsi io lo conoscevo come si volgimentl più vastt; costl. coi:ne nella nar!·ativoi decorativo: tutto ciò che zurro ... quel griigio..: quel rapporto dlii; Ìi°~~;e pfo~~ ~!~~~~ 1 ~~~~: J1 ~~;: ~;a~;n; ~ft 1 ~!a~/f!u!~~· ~eri~~ò ~ ~~~~c~lfe 1 fj~ 0 ~:~1:i. 0 ~t~~~eS:~ ~-f:~;a~~ne~~eu~:~r!a;~:n~~~~~~

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