Nuova Repubblica - anno V - n. 26 - 30 giugno 1957

6 CON1'1UBU'l'I A UN DIRA1"l'l'f0 UNA VOCE PICCOLO~BORGHESE L A RELAZIONE predi~)osta dalla Direzione per il Convegno Nazionale esamina cinque soluzioni possi• bili al travaglio interno del Movimento: J) Confluenza ne~ PSl. 2) Autonornia condi,-.ionata e st1ceessiva eventuale confluenza. 3) .Autorlornia. pura. 4) Scioglimento di UP e higresso !\ titolo indivi• duale di chi lo desidera nel PS.f_. 5) Azione cllltnrale parapolitica. Le tre ultimo soluzjoni vengono scartate dalla. stessa Di re:,;ione, mentrn vi è incertezza fra .le prime due. li ragionamento fondamentale che fa escludere alla Direzione la tesi della autonomia pnra consiste nel ebro per esa11rita. la vecchia funzione che UP si era assegnata di favorii-e l'apei·tura democi-atìca del PSI· (prima fase}, di modo che sarebbe ormai attuale il problema dell'as– sunzione da parte del PSI della rappresentanza. cli TUTTA 1a i:;inistra (seconda. fase). ConH11erlzaquindi, o quel mim.ts che 8arebbe l'autonomia condizionata con successiva con– fluen7.a.. A ,ne pare che il giudi,-.io della Direzione sulla capa– cilit di ap~rtura del l)Sl sia ottìmista, come prematul'O è .il giudizio positivo sui piccoli pa1-titi di dèrnocrazia laica. Il ]?SI è info,tti ancora lontano dall'essersi convinto che l'alleanza dei radicali e dei repubblicani moderni gli è lnclispensabile, e questi ultimi hanno ancora troppe ubbìe liberali per il capo. Siamo sicnri che i radicali, con i loro Uarandinj, non si pi·esteranno domani ad appoggiiue un governo chiuso i::;isocialisti? Siamo f;icuri che i s~– cialisti non siano dispo~ti a contrattar~ con la DC Ja– scinnclo in un canto la democrazia laica! Io credo chm– que che la funzione di ponte ira PS! e dcmocra;,;ia laica non sia ancora esaurjta: occorrerà attendere l'assesta– mento generale che seguirà alla prossima consultazione eleltorale prima di pass;l!'e, se possibile, alla seconda fase senza terna di essere ta<·ciati di futurismo.' Sei mesi or sono io e'ro favorevole alla confluenza, poi Venezia hli ha sconèertato e l'ultimo ca del PS[ mi ha 1·aggel.ato: ma come è possibile scagliarsi in .quel modo cont:rn un uomo come Nenni, che tra tanti passati enol'i ha pure il me1·ito grand.issimo di non aver sacri– ficato la sua umanità migliore alle fredde elucubrazioni marxiste? E' quelli stessi così intolleranti ve1·so il loro leader, còsa farebbero domani contro di noi nuovi arri– vati? Ù forse vogliamo ·metterci al passo, studiare il marxismo-leninismo a memoria, 'e metterci anche noi a risciacquarci Ja bocca con la classe? Interidiamoci,. alle cinque soluzioni prospettate dalla Di;èzione non dobbiamo aggiungerne nna sesta, que_lla di enlr-ar·e nel PSI per mettel'cÌ a fare machiavelli– Camente i primi della ~Òlasse in fatto di classe, e di so_ttili distirJ.zioni trn egemonia e dittatura del péoleta1·iato. Concludendo, a n1e pare opportuno che UP resti completamente autonoma fino ad elezioni politiche effet• tuate (occorrerà provocarn le più arnpie alleanze eletto– rali intorno al PSI), lascianclo•liberi coloro che lo desiderano di entrare subito nel PSI. Nel frattempo occorrer.\ ce1·– care 'di affrontare il problema principale della sinistra italiana, ben più importante delle discussi9,!'i sui rap– porti tra potere e proprietà: come riuscir-e ad evitare che nelle elezioni politiche ed interne di. partito raccolgano voti coloro che più urlano « viva la classe» (P!Il' mo– strando nella lorn vita privata abominevoli ten·denze al deprecato tenore di vita borghese); come evitare che il livello m'odio dei grandi e piccoli attivisti del socialismo permanga così in basso in fatto di onestà e capaciti\ tecniche. O il socialismo offre e~fettivamente il vantaggio sulle altre forrne di organizzazione della socicti\ di essere al– meno mornlmente migliore, o non vale la pena che noi di UP ci occupiamo di politica, perchè tutta la. ideologia più sopraffina si ridurl'eb'be al levati tu che mi metto io (e noi faremmo sempre 13 a tavola). ETTORE SISTO IN MEMORIADI CARLO·ANDREONI '.►-~. Sull'esempio di una nobile tradizione socialista,. un comitato di compagn{ e di- amici (del qual,e fanno parte Basso, Binni, Codignola., FaraveUi, Libe ·rti.ni , V. Magnani, M. Matteotti, Mazzali, U. G. Mandolfo, Per– tini, Romita, Simonini e Zagari) h.a promosso a favore deUa famigUa d·i Carlo Andreoni, immaturamente scomparso l'8 marzo scorso, una pubblica sottoscrizione. Pubblich.iamo qui di seguito il quinto elenco delle offerte pervenute: Lelìo Basso (Milano) Egidio Ariosto (Roma) Mario Zagari ( Roma) Ign.i.zio Silone (Roma) Florindo De Luca (Cosenza) Giuseppe Venturini (Genova) Egisto Bacchi (Trento) Arturo Zanoni (V~rona) Elb Gorini tBologna) . Carlo Invernizi (Bergamo) Sezione USI Sarteano (Siena) Renato Donati (Parma) Alberto Franzoni (Parma) Luigi Ferrari .(Parma) Giuliano Pischel (Milano) Mario Perelli (Milano) . Giuseppe Simone (Sante:ramo) Giuseppe Porfido (Sante.ramo) Antonio Ricciardi (Santeramo) Carlo Ricciardi (Santeramo) N. N. (Santeramo) N. N. (Santeramo) Giovanni F. Borghesi (Roma) Egisto Sommi (Roma) . Alfredo Poggi (Genova) Giovanni Ongaro (Magrè). Enrico Bassi (Bologna) Giacomo Carchesi (Milano) . Arduino Greggi (Guidonia) Colombo Calzolari (Ozzano) G. V. (Roma) . · Vincenzo Di Muzio (Roma) Francesco Occhiuto (Roma) Francesco Piotti (Roma) Claudia Resta (Roma) • Gregori Ventura (Roma) • Secondo De Petris (Roma) . Francesco Germani (Roma )t'li Guglielmo Ghìrardi (Roma) Isabella De Angelis (Roma) Valeria Cencetti (Roma) Nino Esposito (Roma) , Michele Dausa (Roma) Natale Oliveti (Roma) • Antonio Russo (Roma) . Guido Bellìa (Catania) Antonino Duscio (Catania) Nino Impallomeni {Catania) Giuseppe Librandi (Catania) Riporto L. 846.048 10.000 20.000 10.000 10.000 10.000 5.000 3.000 1.000 500 500 3.350 500 200 300 J0.000 3.000 1.000 ·100 1.000 250 200 50 5.000 1.000 1.000 2.000 2.000 2.000 1.000 500 30.000 1.000 1.000 1.000 1.000 500 500 300 300 200 200 200 200 100 100 1.0QO 500 500 500 Arturo Formica (Catania) 500 Alfio Gìuffrida (Catania) 500 Concetto Lo Presti (Ca'.tania) 1.000 Salvatore Runza (Catania) 500 Giuseppe Bellone (Catania) 1.000 Carnazza (Catania) ·.1:f:.-: 500 Sebastiano Isaia {Catania) 100 Salvatore Germauà (Catania) 100 Antonino Palumbo (Catania) 500 Centro Assist. «N. Bruno» (Imperia) 500 Giovanni Piana (Imperia) 500 Eliseo Logorio (Imperla) 300 Luciano Spalla (Imperìa) 250 Bo:1ato e Pallanca· (Imperia) 500 Vittorie Besso (Imperia) 3.000 Carlo Lanfranconi (Imperia) , 500 Riccardo Cassini (Imperia) 500 Salvo Teìner (Trieste) 500 Pavlo ArbBnassi (Trieste) 300 Dante Serpo (Trieste) 200 Eva Tuzzi lTrieste> 50 Giordano Si vin! (Trieste) 50 Mario Lampe (Trieste) 300 Rodolfo Trigona. (Trieste) 100 Francesco Migliacci (Trieste) 50 Aldo Terpin (Trieste) 500 Albino Gerli (Trieste)·. 500 Bruno Fabris (Trieste) 100 Sabina Benedetti (Trieste) . 1.000 Arnaldo Bressan (Trieste) 50 Federazione USI (Trieste) 3.000 Mila Ivancic, (Trieste) 350 Emilio Gombac (Trieste) 500 Nives Tornasi (Trieste) 1.000 N.N. (Trieste) 4.000 Ladislao Kalin {Trieste> 500 Antonio Zadel (Trieste) 500 Stanko Bolc (Trieste) 1.000 Giovanni Ulieni (Trieste) 500 Guglielmo Ba tic (Trieste) 500 N.N. (Trieste) 500 Antonia Cok (Trieste) 500 Silvana Malalan (Trieste) 300 Adriano Kakovic (Trieste) 100 Edi Lavrencic (Trieste). 200 Paolo Barile (Firenze) '5,000 Re>li.ndo Querci (Firen;ie) 2.000 Franco Pacchi (Firenze) 2.000 Totale L. 1.026.498 Priva di ogni carattere di parte, l'iniziativa si 1sp1ra soltanto al princ1p10 della solidarietà umana e socialista. Le offerte possono essere indirizzate alle redazioni dell'« Avanti!», del1a ({Giustizia», del « Risor– gimento Socialista », di « Nuova Repubblica» e della « Critica Sociale», intestando gli assegni àd Attilio Pandin-i, segretario amministrativo del comitato promotore. Si può anche inviare l'offertà mediante un ver– samento sul conto corrente postale n. 1/33350 (intestato al « Ris6rgimento Socialista»). Verranno regolarmen– te pubblicati gli elenchi dei sottoscrittori e il totale delle somme raccolte . (169) nuova reJJUbblica • BIBLI01'ECA • LA SPlAGGIA Q UANTO sia utile nell'indagine critica figurativa, co– me anche per il comune spettatore, a tramandare il·· ricordo dell'opera, l'ausilio delle riproduzioni fo– tografiche è un fatto infinite volte verificato. Senz'altro opportuna quindi una collana schiettamente iconogra– fica come quella inaugurata ora con un fa$cicolo dedicato alla recente ·« Spiaggia » di Renato Guttuso dall'Editalia di Roma, e diretta ad illustrare in brevi monografie di grande\ formato i « capolavori dell'arte contemporanea )). Il fascicolo testé edito è così composto: un brevissimo te– sto critico (di Antonio Del Guercio), numerose riprodu– zioni di disegni e studi preparatori, Una grande tavola a colori panoramica dell'intera tela· illustrata, e numero~e tavole con i particolari più significativi di questa. Indub– bi3mente è così permessa anche •a distanza una lettur·a notevolmente efficace. Si resta però 'incerti ,di fronte alla formula adottata per la collana, ripetendo quella già da tempo in uso di illustrare monograficamente un grande capolavoro del passato, proprio per la diversa. e parti– colare fenomenologia dell'arte contemporanea, tale d~ rendere senz'altro difficoltosa ed a volte arbitraria la scelta di un capolavoro isolato dal quale pretendere un riassunto, quasi il « maximum >> dell'impegno espressivo e tematico di un artista. Se .ancora possibile ad esempio per « Guernica » o « La Guerra )> o « La Pace )) picas– siane, come realizzarla inVece altrettanto agevolmen_te di una fra le tele più eminenti di Klee ,o di Mondrian, dello stesso Matisse, o di Modigliani, Morandi, Soldati, o an– cora, a noi più vicini (e sembra questo veramente l'as– sunto del1a nuova collana)) di Afro, di Corpora, di Bi.,. rolli, di Vedova? Non vorrei cioè che la formula finisse per escludere le possibilità di una vasta esperienza. Co– munque, giacché s'annunciano anche fascicoli dedicati a Prampolini, a Cagli, ed 'a Pirandello, staremo a vedere. Il fatto è che le opere contemporanee escludendo iÌ !rac– conto come descrizione visiva mancano di quegli epi– f,odi pittoresch.i, di quei frammenti e dettagli ove, quand9 separati dal contesto dell'opera, permane almeno a sur 7 rogare l'interesse di quella il fatto rappresentato _proprio • da sé, l'accadimento prescelto ridotto nel dettaglio alla sua consistenza meramente naturale ed empirica, aldilà di qualsiasi ulteriore destinazione espressiva, e che man– tengono dunque un senso ed una logicità, sia pure n◊;n sempre d'ordine app,unto espressivo. Il testo critico di questo primo fascicolo (ottime in tt.ttt.o le tavole) dedicato all'ultima macchinosa fatica monu;– mentale di Guttuso non aggiunge nulla di nuovo sull'argo– mento, né sui modi della critica «neorealista» (o, com~ preferisce si chiami,· « realista»): una ·non impreve– dibile nuova « pompatura )> dello stridente quadrone del\à scorsa Biennale, non dissimile da quella apparsa su 11 Contemporaneo per la penna di Antonello Trombadori, in occasione dell'esposizione veneziana. Perché si abbia un'-idea precisa delle r{l:gioni « critiche)) addotte da An– tonio Del Guercio, trascrivo: « Ecco La Spiaggia, l'ultima in ordine ·di tempo delle grandi tele ·firmate da Renato Guttuso, un pittore che non rinnega nulla. E' la cronaca di una giornata di piena estate in un punto qualsiasi di quella Coney Island ro~ana che occupa a1cuni chilo– metri di costa tirrenica. Sospinto dalle figure di scorcio che stanno nella parte inferiore della tela, l'occhio pe– netra nella folla, nel movimento, nena luce: è abolito ogni distacco tra il quadro e il riguardante. Come ogni ritrattò della folla, non c'~ qui né primo attore né prima donna. Tuttavia, ogni personaggio ha carattere individuale e d~ conoscibili impronte del1a sua condizione sociale. I mu~ scoli dell'atleta e i muscoli dell'operaio non sono la stes.Sél cosa: può la pittura rinunciare ancora ad affrontare lè distinzioni e le opposizioni materiali e spirituali che 1a vita presenta, e perpetuare all'infinito l'età del neo-ara:.. besco? >). Futilità non nuove, costanti anzi n-egli « acca:. demici )> di Qualsiasi parrocchia. « Quadro splendido, m'a._ gnifico, sublime, incompreso. Un critico noto ·ha fatt'ò all'autore un .grande elogio per avere col1ocato Commodo, cioè l'avvenire, nella luce; gli stoici, cioè il passato, riel'.. l'ombra. Questo ci ricorda l'ammirazione d'un letterato repubblicano che si rallegrava molto con il gr~nde Rubens per avere, in uno dei suoi quadri ufficiali della Galleir'ia dei Medici, strappato una scarpa e le cal~e di Enrico IV; tratto di coraggio, colpo d'artiglio liberale contro il mal:– costume dei re. Rubens sanculotto! O critica! o critici! »: è Beaudelaire, a proposito de « Le ultime parole di Marcò Aurelio» di Delacroix nel Salon del 1845; ancora at– tuale! • =i Di come un vi_zio profondo d'incultura neghi a ai; scorsf Come quell0 di Del Gu;rcio qualSiasi serietà ed ·utilità nell'attuale dibattito figurativo (ove concorron:6 del resto ben altre soluzioni Che la- guttusiana e delÙ critica relativa a chiarire il probl~ma, apertosi in Itaù3 con il '45, della presenza attiva delle arti figurative ih. tutti i moti della vita morale e sociale dell'uomo contem.~ poraneo) più volte è capitato ai ~0strare 1 e non occon;~ qui ora ripetersi. :; ' · ENRIC~ CRISPOLT$

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