Nuova Repubblica - anno III - n. 12 - 29 maggio 1955

nuova repubblica SETTE GIOUNI NEL MONDO . . ' . . LA PA'UR'A DELLA. PACE V I E' UN 1•'?1:~E.SENSO di allarmismo negli ambienti governat1v1, il quale non trae lo spunto dàlla paura della guei·ra, bensì ancora una volt~, come nel corso della polemica· sulla CED, dalla paura della pace. Citiamo/ per tùtti, le parole dell'on. Bettiol, riport~té· dal Mes8aggero di domen~ca scorsa. L'eminente parlamen– tà1·e scelbiano nutre gravi apprensioni per la n~utralità austriaca, la quale sarebbe « uft cuneo neutralista che s'in– serisce nel. ·dispositivo occidentale spaccandolo in due e lasciando completamente scoperto il fianco italiano dallo Stelvio a Trieste ». Egli paventa i riflessi propagandistici che può avere sia in Italia che in Germania occidentale, ma « è convinto che Adenauer non si lascerà sopraffare dal nuovo mito è l'ltalia saprà pure· far fronte alle sue fondamentali istaÌ,ze ». Alt1·imenti Bettiol terrie· che la· Russia gli faccia fare la fine del'« carciofo ». · Queste .dichiarazioni, assai più esplicite di quelle del presidente del consiglio ai coltivatori diretti, ·dimostrano che l'.attuale gruppo governativo démocristiano {che non irnpegna necessaria1nonte nè' l'on. Fanfa.ni e i suoi amici, ni, la « Concentrazione democristiana », ma solo una parte dei ministri e il lobby ministeriale in seno al pa1-tito demo– cristiano) è deciso non solo ad aggrapparsi ad ogni costo at potere, ma anche a difendere a oltranza quella politica di tensione· internazionale che giustificherebbe l'intolle– ran,a interqa dell'att;uale governo. e il rifiuto di qualsiàsi dialogo con altre forze, quale che sia la posizione e quali che siano gli sviluppi politici intemi di queste altre forze. « Il dialogo infaiato da Nenni con la DC - diceva in questo senso ll _-Messaggero - non è altro che -un njomento della •manovra imbastita dai diplomatici del Ci-cmlino per spezzare l'unità del mondo libei·o; la colla– bornzione offerta dal congresso socialista di Torino per· un governo monocolore democristiano rappresenta un ardito tcntativq per isolare _.il maggio~e pa.1·tito politico it~liano, si111ilein tutto alla politica di Mosca che tende - e non sèn><aabilità - a isolare gli Stati Uniti» .. Lasciamo stare la-capziosità e l'incongruenza del ragio– namento; esso equfrale tuttavia a dire in sostanza che l'unità tedesca sotto il ·segno della 11eutralità, anche con un governo tedesco anticomunista o a-comunista, sarebbe ~na il;anovra paracomunista; perciò, i buoni democratici itali~ni come Scelba e Martino devono rimanere aggi-appati al potere e :far di tutto per impedire l'unit.à tedesca e un contributo italiano alla distensione, favorendo se è possibile il ·com– p_leto insuccesso cÌella conferenza a quattro, che costi– tuirebhe il massimo successo della l01·0 politica. çosì come i partigiani a oltranza della CED ne, erano venuti a difendere là divisione permanente della Germania e: dell'Europa per favorire la. CED, così pure i partigiani dell'attuale fo11nula governativa in Italia ne vengono ad auspicare il completo insuccesso di ogni tentativo· di disten– sione, condannando perfino - come Bettiol - il raggiun– gimento dell'indipendenza austr-iaca al prezzo della• ne_u– trnlità e incitando Adenauer - che veramente non · ne aveva bisogno - a resistere ai tentativi di unificazione della Germania: Essi non temono così di mettersi a destra perfino degli attuali "dirigenti americani, di essere cioè più realisti dc;I rn, che in questo caso è molto più realista e sensato cl.i loro, come lo indicano le dichiarazioni di Eisenliower alla sua conferenza stampa, dove ha detto di non volet· chiudere la porta alla possibilità d'istituire una zona neu– trale in Eurnpa., purchè si tratti di .«neutralità armata », come quella svizze1 1 a e austriaca, che è cosa ben diversa dalla creazi~ne di un « vuoto militare». Sta per giungere così nuovan,eote - d'accordo con americani e rnssi, per favorire la distensione dei loro rappol'ti -. un nuovo n1on1ento propizio all'unità europea, con tutta· la Ge1·mania, sotto il · segno della neutralità armata dell'Europa unita. Si tratta di n_on lasciarlo sfug– gire, dopo il provato insuccesso della unificazione con una Germania divisa, sotto il segno dell'inserimento del.la de– funta « piccola Europa» nel blocco atlantico. Questo -tipo di unità emopca, che non avrà ·pJU come difensori i Bettiol, i Bidault e gli Adenauer, potrebbe 1 /ont!,u·si -snl consolidamento della pace e sul concorsò delle fo,-ze operaie, g1uocanclo la carta della pace e della demo– 'crasia invece cli· rass·egnarsi alla ··federazione per dispèrà– 'zione e all'unità in vist_a della gu_en:a. Questa è la controffensiva che le forze democratiche 'serio debbono 'contrappone alla .cosiddetta « offensiva di pace » sovietica, e il monito da lanciare oggi contro i rigur– giti oltranzisti nel nostro paese è di,opporre all'invocazione sovietica di pace un'invocazione di pace gridata col doppio cli forza e seguita da ·~ropòste di· pace doppiamente impegnative. PAOLO VITTORELLI Bibl'otecaGino Bianco 5 CALCUTTA - Movimento sul fiume Hoogly l_L.PARTITO I"'ENTICCHIA di CARLO GONZALEZ RIVERA LETTERA DA BOGOTA' L A _PARTE ORIENTALE del Dipartime,~to del To– lima è stata dichia.rata zona di operazioni mili– tari. Coprifuoco, divieto di riunioni, poteri arbitrari e vessatori delle autorità militari. Si preparano rastrel– lamenti·: assassinio in massa, distrnzioni di villaggi, sac– cheggi e torture, tutto l'apparato di « ristabilimento del– l'ordine pubb,li_c-0 » a cni dieci anni di governo conserva– t-0re hanno ·al:iituato la Colombia. Sempre più apertamente il governo del 13 giugno, rin– negando cinicamente le ipocrite promesse dei primi mesi, riprende· la strada dei suoi predecessori; la strada della ·dittatura sanguinaria di Mariano Ospina Perez e· di Lau– reano Gomcz, di cui del resto l'attuale dittatore· Rojas Pinilla fu strumento principalissimo. Sono lontani I giorni d'illusione -del luglio e ago– sto 1953, quando, di fronte alle promesse demagogiche del nuovo dittatore, che si impegnava a ristabilii·e al più. presto la niirmalità· costituzionale, e soprattutto per l'in– fluenza della direzione liberale, le forze popolari depo– nevano le ar111i. . Anche allora ci fu chi tton si illuse. Alcuni gruppi re– sistevano, per confessione dello stesso govemo. Ma indnb– biame·nte il delirio urianimistico abilmente i:·reato- in gran parte dell'opinione pubblica, la stanchezza cli arìni di per– secuzioni e sacrifici, più grave in quanto la mancanza di una direzione consapevole non faceva intravedere con– crnte prospettive, diedero alla nuova dittatura, non certo l'entusiasmo, ma almèno l'attesa non ciel tutto diffidente delle masse popolari. Oggi le cose sono cambiate. Natu– ralmente la dittatura milita.re del conservatore Rojas Pitiilla non è imbarazzata per trnvare i responsabili, e in un truculento comunicato attribuisce i disordini all'opera del « comunismo internazionale ». Nell'America latina, escluso il Brasile, non esistono partiti comunisti con· carattere di massa. Tutt'al pit1, esi– ste una certa influenza stalinista in ambienti intellettuali. Ma per i dittatori creoli, preoccupati di giustificare sem– pre nuove repressioni contt·o n1ovin1cnti popolari d'ispi* razione libe1·ale e democratica, il «comunismo» è fortis– simo e minaccioso in ognuno dei loro paesi. A queste ma– novre non ha finora negato la sua complicità il governo di Washington. Gli effetti se ne sono visti, por esempio, nella=·.conferenza interarnericana di Caracas e nei succes– sivi aVvenirnenti del Guatemala. Il pretesto deffanticomunismo serve per l'opinione pubblica internazionale, non per quella. colombiana, che sa bene come sta.nno le cose. Ma in genere i dittatori si preoccupano molto più di far buona impressione all'estero che di convincere i pl'Opri concitta.dini, tanto più quando l' « estero » fornisce armi e munizioni che possono ben. so– stituire il 'consenso che manca a.ll 'intcrn<l. Ed è questo il caso di Gustavo Rojas Pinilla. CHE IL PARTITO COMUNISTA abbia una_pa,l'te pre- ponderante nella resistenza. _che rinasce in Colombia, ~nessuno lo crede nel paese. Il PC colombiano ha perduto regolarmente tutte le occasioni per. trovare la strada delle masse popolari. Esso appoggiò in-modo servile iJ,.govemo di. Alfonso.,!.opez, abile rappresentante .dell'oligarchia. li, bera.le , lo sostenne contro la mobilita,ione delle masse po– polari, che con la direzione di J"orge Eliècer Gaitàn espri-. mova.no le loro aspirazioni di rinnovamento. Il PC definì, allora « demagogia fascista» la politica di Gaitàn e della sinistra liberale, mentre esaltava l'azione del governo e predicava « unità nazionale» con una parte almeno dello stesso partito ·conservatore: quella corrente che poco dopo doveva assumere il potere con. Mariano Ospina Perez e climos_trai-e praticamente il suo spÌl'ito « progressivo » con la feroce repressione· dell'insul'l'ozione del 9 aprile '48 e con quattro anni di reazione·· sanguinosa. J Caduto il .potere in mano dei conserv.ato1·i, non per qnesto il pa:1-tito comunista adottò una politica più conse– guénte. Qtiando le masse popola.ri cominciano a resiste1·e con le anni in- pugno, il PC decide che questa è solo una lotta « di opposto oligai'chie » ·in cui i lavoratori non hanno nessun interesse. Presto doveva prnsentarsi l'o~casione di dare un più ef: ficace aiuto a L. Gomez. Pe,· il settembre '51 la dittatura pteparava·nuove «elezioni». Con il terrore s.perta1nente s~a~ t.cinato in tutto il paese, lo sta.to d'assedio, la censura sulla stanipa., il controllo poliziesco su tutta la vita na– zionale e, dove non arrivasse i! controllo « legale», l'a,ione pubblicarneì1te incoraggiata delle « chusmas », squadrn di azione del regime, era_ chiaro il C/ll'atto1·e di queste « el.e• ~ zi_oni». Il partito liberale decise di boicotta de. In . q\1e: sta sitna._zione il )."C non esitò a fornirn alla ·ditt.atqia I'« av\•ersario ». elettorale di _çui aveva disperata.mente lii_: sogno, presentando le proprie liste. In questo modp .la banda rea,ionari,a che con la violenza teneva ii" pot;;,:è poteva vincere le elezioni cli fronte a poche centinaia di voti del Pè cd apparire di fronte all'opinioU:e pubblica in– temas,ionale come « difesa della democrazia» contro « il coinunismo ». Nè si limitò a qnesto il c~llaborazionismo del PC. Per illucle,·e almeno alcuni settori dell'opinione pubblica libe– rale, la dittatura aveva bisogno di un'« opposizione » li– berale che partecipasse al.le elez"ioni. A questo scopo pro– m·osse la forma,iono di un grnppo - composto di aute..;– tici rinnegati, in grnn pa,-te personalmente venduti, e di alcuni ilh1si - il quale, dichiarandosi di sinistra e richia– mandosi al movimento di Caitàn, combatteva l'oligarchia liberale - con accuse in parte giuste - ma invece di trarne la conclusione doJla necessità di una lotta., finiva col condanna.re ·1a pur limitata opposizione della direzione del partito. Questo movimento, che aveva assunto l'ambi– ,.iosa denominazione di Movimiento Popular Colombia.no, fu subito chiamato lenteji8nto, da lenteja, lenticchia., con allusione ad un noto episodio biblico. Ma se il PC non può assumere la. direzione del movi– mento dello masso colombiane,· il partito liberale, com'è oggi, non può conservarla. In un recente dòcumento la direzione libeJ·ale condannava ancora una volta « la· vio– lenza», riafferrn.ando illusioni legalitarie mille volte smen– tito dai fatti. ·La ditt.a,,tura militare ha la for,a e non cederii se non alla forza. Al principio dell'anno, il dittatore dichiarava che sotto il suo governo non sarebbe stato tolto lo stato d'assedio, vigente già da sei. anni. Questo la direzione li– bera.le lo sa. Lo sa, ma. non vuole ricorrere a .forme effi– caci di lotta. Più che della dittatura reazionaria ha pama di una profonda mobilitazione delle masse. Per liberare la Colombia è necessaria una nuova direzion~, che non abbia paura dçll'iniziativa popol,ne.

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