Nuova Repubblica - anno II - n. 20 - 25 ottobre 1954

NUOVA REPUBBLICA 15 giorni nel ffl,Ondo ELEZIONI AMERIClANE À NCHE la stampa italiana ha ri– . ferito l'ultimo scandalo gene– rato negli Stati Uniti da una frase pronunciata avventatamente dal Ministro della Difesa, Wilson, quan– do questi, affermando di voler bene ai cani, ha precisato di preferire quei lavoratori che, coff1c i cani da caccia, vanno a cercarsi la sch·ag– gina, a quei cani che, come i lavo– ratori disoccupati, aspettano invece che venga loro servita nel canile. La grande organizzazione Sinda– cale della quale fanno parte i lavo– ratori dell'industria automobilistica, ai quali parlava il Wilson, che fu anche, prima. di diventare ministro, Presidente del maggiore trust del– l'automobile, la Generai Motors, ha subito reagito chiedendo le dimissioni del ministro e facendo distribuire ai disoccupati, che andavano a P.r~n– dere il sussidio, una scatoletta Ji carne fabbricata da un'azienda _ge– stita pure da un certo Wilson, che portava la scritta· l1Vi/Jo11', Dog M eat, che si può leggere sia « carne di cane », ossia poco pregiata, « pro– dotta da Wilson », sia « carne di Wilson per i cani». Il tono cli questa polemica indica abbastanza chiaramente il contenuto . sostanziale della lotta elettorale at– tualmente in corso negli Stati Uniti, dove si vota fra pochi giorni per l'elezione cli una nuoVa Camera dei Rappresentanti e cli un terzo ciel Senato, con la prospettiva ormai assai probabile cli una perdita della maggioranza, in ambedue le assem- Anche se i clcmocrati ·i non si chiamano laburisti e se i repubbli– cani non si chiamano conservatori, negli Stati niti, i temi in discus– sione sono quelli del rinnovamento sociale. attraverso i metodi ormai classici del socialismo moderno·, e della difesa elci privilegi capitalistici, attraverso i mé.:todi altrettanto clas– sici della conservazione economica e sociale tradizionale. Democratici e repubblicani si accapigliano infatti su tre temi fondamentali: disoccupa– zione, controllo pubblico delle fonti di energia, e politica dei prezzi pc,jj. tici ncJI'agricoltura . Alla fine della presidenza Truman, nonostante la guerra fosse finita da quasi otto anni, la riconversione del– l'economia non aveva creato un fe– nomeno notevole di disoccupazione, in quanto la politica d'intervento statale, cli grandi spese pubbliche, cli larghi investimenti, aveva consentito di mantenere~ come in Inghilterra, un'economia cli occupazione integra– le. Oggi, dopo due anni di ammi– nistrazione conservatrice. gli stessi re– pubblicani sono costretti ad ammet– tere l'esistenza di 3.245.000 disocrnpati, mentre le organizzazioni sindacali af– fermano che i disoccupati effettivi, tenendo conto degli orari ridotti, della disoccupazione parziale e via discorrendo, sono ben cinque milioni. Oltre questo abba1oclono della po– litica di occupazione integrale, i dc-_ mocratici accusano i repubblicani di smobilitare le aziende pubbliche per il controllo cldlc fonti cli energia e cli dare quindi l'avvio ad un poten– ziamento dei vecchi monopoli capi– talistici, restituendo loro progressiva– mente il controllo cli tutte le grandi attività economiche d'interesse pub– blico. E infine i repubblicani vengono accusati di tendere alla liberalizza– zione graduale dei prezzi agricoli, I LAVORO E SINDACATI I blee, da parte ciel partito rcpubbli- 1 • , • • cano, cui appartiene il presidente I' CON I autunno, I onz~onte_ sooal7 i1~ _carica. Questa prospettiva è tr~- A torna a1 essere mmacc10s0. e _1 cltz1onalc d'altronde, nella stona :_jl problemi che non sono stat, n- ameri~an'a dove tr;nnc una sola •salti l'lnno prima si ripresentano, acu– ~ccczione 'negli a~ni di dazioni lcgi- __ tizzati_, !nasprit.i. Così a~che_quesf~nno! :slativc in cui non è rimessa in palio E 9l_iest a~~o_,~n un~ s1tuaz1on~ _d1rap- la presidenza (che è quadriennale, porti poltt1C, rntern,, fra partiti, e fra mentre la Camera dei Rajjprcscn- sindacati, che ha _cre~t.o una piu pro- tanti è biennale e il Senato sì rin- fonda frattura nell unita, che d1 quando nova anch'esso per terzi ogni due in qt_zan~o.,sino ~!l'inverno scorso, si anni), il partito che detiene la prc- era nu~ot,_ a realtzzare. La CGIL, che siclenza subisce perdite nelle due da, multati_ delle ultune elez,oni per le camere: siccome, poi, nel Congresso c?rnm1ss 1oni .•~terne appare raff?rzata, uscente la maggioranza repubblicana s1 t:ova pol1t1Camen~c 1s.olata, sia per era di pochissimi voti, una sconfitta I~ npresa del quadnpart1_to che per la anche lieve sarebbe decisiva. ripresa, nel mondo occidentale, del- Sempre cli più _ ccl è bene che lo l'atlantisnio. _Cacciata quasi ovunque tengano presente nel nostro paese i dalle sue sedi, esclu~a - o_ qua_s1 - denigratori per principio della vita dalla rap~resentanza. tn molti e_nt, eco- e della società politica americana - norn10, rimane p~r. 1 lavoratori, nono- questa lotta assume l'aspetto di una stante le molte critiche che le possono lotta di classe di una lotta fra fautori esser mosse e nonostante le sue passate di una polit 1 ica dirigista e fautori responsabi~ità,. l'ultima linea di dif<:- clel ritorno al liberismo assoluto. fra sa della !,berta, del pane e dello spi- partigiani cli una politica cli riclistri- rito unitario della classe operaia. buzionc ciel reddito nazionale a fa- La CISL e la Ul L, con l'accordo vore dei ceti depressi e aVversari di separat_o sul conglobam~nto, _hann? ogni politica cli stimoli, cli prezzi poli- adempiuto alla. loro funzione d, ~nti- tici, di salari garantiti. mura!e del srndacal1sm? comuni_st~, Solo col ritorno al potere di un'am- contribuendo, anche nell unportantiss1- ministrazione repubblicana, nel 1953, mo_ cam~o dei rapporti interconfede- vent'anni dopo che la crisi del 1929- ral,, ad. ,solare _la CGIL che, con ben 1933 aveva spazzato via l'ultima am- altro d1r1tto dt rappresentanza della ministrazione cli quel partito, capcg- CISL e della UIL, dovrebbe parlare giata eia Hoovcr, gli americani si e_discutere con gl'in~l~striali. Noi ab- sono accorti che il New Deal di biamo aspramente criticato questo ac- Rooscvclt e il Fair Deal cli Truman cordo: assai più sul terreno politico avevano costiluito una vera e pro- che non su quello sindacale. Non è pria rivoluzione sociale cd ccono- p·ossibile ignorare, in Jtalia, la CGIL. mica pacifica e, sebbene il Presidente Ignorarla, dato che esiste e che è la più Eisenhower non abbia osato affron- seguita ed ascoltata dai lavoratori, vuol tare di petto le maggiori riforme elci dire fare dell'anticomunismo spicciolo suoi predecessori, il suo governo di alla Dulles e, quindi, agire nel dispre- businessm,e,i, tratti dai massimi com- gio dell'unità d'azione sindacale e de- plessi industriali e finanziari del pae- gli stessi lavoratori, con la immediata se. si è accinto a demolire in due conseguenza di rafforz:ue organizzativa- anni quello che i democratici aveva- mente la CGIL. no edificato in venti. La situazione delle retribuzioni ope- Oggi gli americani si dividono, alla raie è oggi questa: nelle fabbriche i vigilia delle elezioni per la forma- lavoratori vengono retribuiti sulla base zione del nuovo Congresso degli Stati di un accordo firmato. da organizza- Uniti, non già sui temi della politica zioni che non rappresentano pili del estera, per quanto critica sia la situa- 15% dei prestatori ·d'opera italiani. zionc creata dalla nuova amministra- Ciò oltre ad essere non clernoc,atico, zionc e dal suo Segretario di Stato non logico, non significa la risoluzio- Fostcr Dulles, per quanto, cioè, sia ne del problema del conglobamento e fondatamente lanciata l'accusa che dei miglioramenti salariali. mai come ora gli Stati Uniti sono Per la CGIL il problema non è ri- stati isolati dalla loro politica nel Solto e verrà riproposto, non senza mondo; ma si dividon'o su alcuni nuovi inasprimenti nei già inaspritis- tcmi di politica interna, non molto simi rapporti sociali, nelle trattative dissimili da quelli che divisero gli fra le varie federazioni di categoria. Ed elettori inglesi in laburisti e conscr- è di questi giorni una richiesta della vàtori alle ultime elezioni ciel 1951. flOM alla Confindustria al fine di b 1oteca o che farebbe tornare le masse agricole ciel Miclcllc-Wcst, tradizionalmente repubblicane, e ciel Sud, a quella situazione di depressione permanente, eia cui furono risollevate solo quando i prezzi politici introdotti da Roose– velt nclI1agricolt.ura cffeltuarono una concreta ridistribuzione del reddito nazionale a favore elci contadini delle zone più depresse. Oggi, la lotta elettorale nelle zone agricole, il cui voto potrebbe essere decisivo agli effetti ciel rovesciamento della mag– gioranza congressuale, avviene bran– dendo due curve statistiche, quella elci prezzi pagati dagli agricoltori per i beni che sono costretti ad acquistare all'esterno delle loro aziende agrico– le, e quella dei prezzi ottenuti dagli agricoltori per i beni cli loro produ– zione. Il movimento cli « forbice » che sta avvenendo fra queste due curve a svantaggio degli agricoltori, col rialzo elci prezzi eia loro pagati per i beni che· ac{Juistano e col ri– basso dei prezzf' ottenuti per i beni che vendono, diventa sempre più notevole e pili imbarazzante per l'amministrazione al potere. Il ribasso elci maccartismo, dopo le conclusioni negative, nei confronti del senatore ciel Wisconsin, della Commissione Watkins, e la relativa distensione negli affari internazionali, consentono all'elettorato americano, in qucsfa vigilia d'clczioni, di vedere chiaramente che il problema perma- • ncntc che dovranno essere chiamati a clcciclcre col loro voto è sempre -quello della scelta fra una politica economica di conservazione sociale e una politica di progresso, i cui ri– flessi si fanno sempre fatalmente sentire, sia nel campo degli affari internazionali che in quello della tutela delle libertà inclivicluali, con– tro i vari tipi' cli « caccia alle streghe ». PAOLO l'IT'JOlrnLLI • iniziare le discussioni per un nuovo contratto cli lavoro che con\enga gli opportuni miglioramenti economici. La FIOM, nella sua lettera dice: « Le nostre organizzazioni periferiche ci maniféstano il crescente malconten– to dei lavoratori perché le trattative non sono ancora iniziate>>. E quanto possa essere giustamente interprete di questo malcontento è ancora una volta dimo– strato dai risultati elettorali dell'JLV A _di Napoli, dove ha avuto rsoo/o dei voti e dove la stessa fascista CISNAL è riuscita a battere la CISL democri– stiana, artefice con la• UJL del fami– gerato accordo. L"annata sindacale si presenta pie– na di incognite, di lotte intestine e di divisioni. Anche per gli statali le pro– spettive non sono rosee: la legge dele– ga sani concessa dal Parlamento al governo, nonostante la sua apparente e reale costituzionalità, fra l'opposizio– ne di Di Vittorio ed i favori di Pa– store. Naturalmente, gli statali. non la vorrebbero e vorrebbero, in via pre– giudiziale, la fissaiione di un aumento mensile minimo di· L. 5.000. I pubblici dipendenti è da quando è finita la guerra che stanno a lottare con tutti i governi che si sono succe– duti per risolvere una situazione eco– nomica disperata che si protrae eia più cli un decennio. Non hanno mai con– cluso nulla e se la « legge delega» che non possiamo approvare per ov– vie ragioni di principio risolvesse qualche cosa, potremmo anche ingoia– re i\ rospo di una violazione di prin– cipio. Ma non crediamo che risolva il problema la cui prima impostazione dovrebbe essere questa-: « il f1111zio11a- 1'io sen,e lo sfato e le sue leggi». Nella realtà di oggi il funzionario ser.ve il governo e, molto spesso, le persone dei ministri e le loro caste. Ecco perché, da un puoto di vista morale, il governo non Jovrebbe fic– care il naso nella revisione dello stato giuridico dei dipendenti statali. Ma i sindacati, come si è eletto, anche su questo problema sono divisi. Infine, nel settore branciantile, c"è un problema urgente: il sussidio cli di– soccupazione. Come è noto, i braccianti non hanno mai percepito tale sussidio, la cui legge ~ non ancora attuata - è stata approvata verso la fine della scorsa legislatura. Confidiamo che Vi– gorelli sappia rispolverare conveniente– mente una disposizione legislativa la cui applicazione è imposta dalle con– dizioni inconcepibilmente bestiali, in cui vivono d'inverno più di un milio– ne di esseri umani, tormentati dalla fame, dal freddo e dalle malattie. Ed è appunto al migliore trattamento di malattia, oltreché al sussidio di di– soccupaiiime, che bisogna puntare. Q UANTI SOi/O i ftlJCÙti iu /1t1- /ia? S1,111do alle J/(1/iJJiche let– torali 11nmilione e mezzo cir– ca, secondo /'011.Togui trenta milio- 11i: que,ta è a/111e110 la cifra che egli ha citato nel ,110 ultimo di– scorso tilla Camera. Noi non abbimno alc11u moti– vo per,011ale di antipa1ia co11tro /'on. Togni. Lo conoscemmo a Na– poli d11.-a111e l'ultimo congreJJodel– la Denwcl'ftzia C,ùtia1u1 e f11mmo i111p,·eJJio11ati dalla Jlla ,0111iglia11- za con il de/111110 AleJJa11droPa– volini. Forse il 11ostl'o omonimo aveva qrudche grado di coraggio i11pirì, for,e 1'011.Togni ha qt1'11- che punto d'i111ellige11za in meno dell'ex ,egrelario del P.N.F.: pm– ticamente pe,-ò possiamo conside– ra,·li ,oggelli i111em1111biabili. Mo– .-eudo-Ale,umdro Pavolini 11011 la– sciò eredi, la sua carica di « del– f i110 dei regime>> rimase vacante e i te111a1i11i d Se/v,,ggi, L11cife.-o, Gianuini, Patrissi, De A1a,-sanich, si ,ùolser.o in altre/tau/i i11s11cces~ si. Nessuno di lo,-o i11fa1tiriuscì ,, /10,·,i "-c,,/10 delle deJ/re 11azio- 11.1l•i11d 1strit,li-colo1111eJ/esche i111110- do st(tbile. L'ultimo 1101110 J1olitico cui /11 attrib11ito l 1 i111endime11to di 10s1i111i,·e P"vo/i11iali" guida delle deJl.-e fu /'011. Peli", che piacque assai t1i « 11t1ziom1li » per il modo i111J1eccabile co11c11iindossava l1t1bi– to dft socieJà, /1ei· ù, auolulfl co111- pe1e11z<1 in fallo di conteggi "l pallo110/iere («selle e /re dieci, zc,·o e po.-to 11110 ») e fler le fi- 1,ezze di es/1ressio11e11ei discorsi in piazztt e al Parl(IJ11enlo: « li ,ignor Preside,11e del/" Rep11bbli– C'1 ... i ,ignori colleghi del gover- 110... p.-ego /'oppo,izione di .-iti– rare i suoi 011orevoli eme11dame11- ti » furo110 lrilte fraJi che fece.-o colpo a de,tra. A11che /1er i modi di risolvere le controversie i11ter– rettio11aliPe/1" deJtÒ ra/1i1aai11mi.-a– zio11e. QruHJdo Pella inviò le ce– leb,·i divisioni i1,,/ia11e"l confine orie111aledel/" /1a1.-ia i genernli a .-i/1010r11ggiro110 di ,oddisfazio11e e 11ess11110 di loro ebbe il Cf1lli110 gusto di 1·ico,.dare ti /(111/0/11·e– Jide11tedel consiglio come lo ,chic– rm11e11te scelto dalle fo,-ze arma– le della rep11f,blicafoJJe !aie !be rm piccolo corpo jugo,lavo /10te– va, ,ce11de11do da 11ord-e.r1, pre11der– le Jr/Ile age11olme111e alle J/)(11/e e fm·le prigioniere in quaranta mi- 1111/i. /11 pià Pella era un auten– tico piemontese e ciò 1zo11 guasta. Da 1111 po' di tempo Jm·ò Pel– la veniva consideralo 1111moscio: non 111011ava contro iestrenu1, 11011 si nutriva di comunisti bolliti, 11011 uSt1t1t1 /1ug11alicome stuzzic(1dc11ti, /1ortt111t1 C(IJlliciebianchissime, . gli erano rimasle solo le note competen– ze i11fallo di addizioni e Jo1trnzio- 11i: 1ro/1po/1oco. 1'ogni è t111t'"/1m cosa. lndicrmdo come fflscisti trenta milioni di italiani (MSI + PNM + PMP + PLI + DC + PRI + PSDl + UP + USI) egli con sottile finezza ha rilevato come an– che i socitd-conumisti sùmo f(uci– Jli "l p,,,-i degli a/Jri, tanlo che alm11i di loro av.-ebberofallo J1arte dell'OVRA; la fmse di Togni quin– di rendeva Jt1/1e1-fla ogni diale11irn di p'1.-titi è ogni differe11ziazio11e di ideologie: /'Itali", dalle AIJ1i alla Sicilia, è tutta fascista, blocco me• tallico di energia, intenti, lingua, leJteratura e 110/ol.!._ltÌ, estrema si– nistra compresa. Una Religione, 1111 Po/10/0, ,m'Idea, un Re.gime, 11,z Duce. Il duce Ja,·ebbe Togni. 1'ale ge11ialesintesi è statr1sor– re/t,1 dai f'1lli. Dai te111J1i di Ca– ligola, 11ar1J11achie e ludi gladia1orii ,ono Jem/n·e Jtati gli J/Jell'1coli p.-eferiti degli iùdùmi, i quali nel– le j}l(bbliche g'1re di forza hanno riconosciuto in ogni epoca il se– gno del deJJino e /,, prova di verilà. Non imJ10rta chi vince, l'impor– tante è picchiare. In q11e1tosenso l'eco /}(/rlmne11tr1re del discorso di Togni h" ,oddisf"110 i /"dati J1irì fini e confo,·1,110 i 111igliori,111spi– c<.Peccato rhe 1111 ignoto commesso abbir, tolto di mtmo ti 1111 onore– vole del/' e,Jrema il peu1111ebanco degli Jle11ografiche J/a11a Jm· fra11- J111Julfe le meningi di 1111 fascista de/Jl(/(lto: /m· /q de!lrc 11011 a-vreb– .be coniato . I' r11111o·vel'ftre "" altro cad1110mentre 1111 bel morfo, chi1111- q11esiti, dà lustro e _decoroa que– s/c viVtlCi 1/Ullli/esl(IZio11i. Resta de Ntlutare !t1 risposla da dr1rea Togni. Per /}(tr/e nostra noi 11011 sottoscri11im110 !t1 sua tesi e ci ri/i11tim110di co11sidert1rci frucisli: 11011 è il cnJo di aggi1111ge.-è /1a– rola in lttle contmdditorio e cou. 1,1/e conlrnddito,•e. I com1111isti,n– vece, potrebbero re/1/i"'re alle ac– cuse lrmcùtte cont,-o alami di loro (ICC1/Mlidal 1'og11i di far J1a.-1e c/.elltl 11111ssoli11ir111a milizia di si– cm·i. Ttde acc11st11011 ci concerne. T11Jl(wiaci Jm·meuiamo di offrire ai co1111111isti 1111 consiglio: 11p11 ri– com1110"Ile vie leg,,Ji, ché perde– rebbero /empo, ,fidi110 i1111ece il Togni a duello. PoJJibile 11011 ci ,i,, nel/'in I ero gruppo par/amenlare del P.C.1. rmo ,padacci110 ca/1ace di tirare a Togui quattro scù1bolr1te? PAOLO l'Al"OLINI 5

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