Nuova Repubblica - anno II - n. 13 - 5 luglio 1954
6 GRUPPI al lavoro DIREZIONE Don1enica 4 giugno ha avuto luogo a Bologna la seconda seduta della lornata direzionale, pre enti u.nchc numCrosi responsabili di gruppi di base. ché nessuno si tro,•i isolato nella propria azione e tulli trovino il corredo di informuzione che oc– corre loro. A tale scopo i corupugni inter• venuti hanno decisO, in via prov– visoriu e per rugioni cli conve– nienza, di affidare tale Cenlro ai cornpagni prornolori della riunio– ne del 27 Giugno incnricandoli di inviare a tutti coloro che li ri• c/Uedarto gli atti ,Lella riunione e di n1anlenere e allargare i contat• ti con tutti i corupagni interessuli. Lu di.rezionc hu preso anzitut– to le proprie deliberazioni in n1e– rito ai casi di ind.isciplina che ebbero luogo u Bologna in occu. sione delle elezioni provinciali. Si è poi ripre a la discussione po1i1icu, che è terminata con un ampio mandato alla Segreteria, la quale dovrù successivamente rife– rire ullu Direzione ed eventunl- 111ente al Convegno Nazionale. tel corso dcllu discussione sul tema d~i rapporti fra A.S. ed U.P. la direzione unanin1e ha votato' le seguenti proposizioni: 1) U.P. è il simbolo comune di lutti coloro che hann o parteci– pato, sotto di esso, al.la campa~nu elettorale del 7 giugno; 2) pertanto, le manifestazio. ni politiche di U.P. sono di com– petenza dellu Giunta comune. t seguita quindi una relazione del compagno Giorgi sul recente convegno sindacale d.i Torino, e una breve discussione in n1erito ull'immincnte congresso del l\fo. vimento per gli Stati Uniti Soc. d'Europn, che si terrà a !\filano. Infine, la direzione ha dato nuu1- dato ai compagni Codignolu e Fi. nocchiaro di predisporre un or– ganico lavoro per il 1'1ezzogiorno. OONVEGXO SINDACALE I con1pugni riuniti a Torino il giorno 27 Giugno 1954, hanno riconosciuto unanin1amentc che la situuzione si.ndacale, riferendosi al– la politica dei tre sindacati (C.G. I.L. · C.I.S.L. • U.I.L.) è resa caotica da: l) asservimento alle direttiYe politiche dei partiti; 2) inuncanza di den1ocrazia interna e funzionurismo opportuni• sl.ico, che provocano un distacco dei quadri dirigenti dalla volontà e influenza della base operaia e dalla vitu stessa dell'azienda; 3) azio ne sindacale che igno– ra i probler.ni economici nuzionali e lu posizione del luvoratore nella uzienda e nelJa società, per occu• parsi esclusiva1nente di sc1nplici rivendicuzioni salariali che, eia so• le, non n1igliorano né muluno le conil.izioni sociali dei lavoratori. :t stato perciò convenuto di ini– ziare un'attivitù che, senza pro– vocare o tendere a fratture in cani– po sindacnle, si proponga con1c scopi: 1) coordinare l'azione dei cor.npagui socialisli iscrilli aUn U.I.L., intesa a riportare questu organizzazione sindacale alle po– si.zioni programnu,tiche originali di effeuivu indi1>enden7..tt da orga– nizzazioni politiche e direttive; 2) collegare 1u 0 tti i compagni di A.S. interessati II proiilemi sin• dacali indipendentemente dalla lo• ro apparlenenza o meno a queslo o que.l sindacato, per concordare, possibihnente, una comune linea di azione allo scopo di polenziare la loro auività in seno alJe varie aziende; 3) f orinare, a tale scopo, un Centro di corrispondenzu che rac .. colga i.nforrnazioni da tuui i com– pagni sulJe situazioni aziendali lo– cali per tutta Italia, le rielabori, e le d.istribuisca a luni gli interes• snti; 4) tale Centro di Corrispon• denza deve servire inohre a: A) convocare un Convegno Nazionale nel quale i compagni possano decider una linea d'azione ri•petto ai problemi più urgenti del lavoro; B) mnntere i contatti e pro• porre riunioni e convegni utili al• la •oluzlone di problemi speci• fici; C) mettere a contatto com• pagni di varie parti d'Italia allìn• Per il Centro di Corrisponden• za indirizzare u: ENZO GIOHGI, Corso l\latteotti 15, Torino. Un importante dibattito sulla CED si ~ svolto il 24 u.s. nella sala Capi• zucchi, gremita di pubblico. Prcsic• deva Ferruccio Parri. Sono intcrvc• nuti nella discussione il prof. Bo• GLIACCINI (per il M.F.E.), Don AN· ~REAGAGGERO,MAGNANI (per i'USI), 11prof. PETRONIOper il PSI e altri. Automia Socialista ha fatto sentire la sua voce con il compagno VITTO· RELLr, che, nella sua veste di relato– re, ha svolto una lunga approfon. dità e originale disamina della CED. Il segretario provinciale del PSDI Orlandi si è fatto scusare di non poter partecipare alla discussione data l'ora tarda. on sembra quindi che a Roma esistano saraggattiani in grado di sostituire il segretario pro– vinciale nelle fatiche notturne. Il dibattito ha avuto un successo pieno e caloroso: merito degli intcr• v~nuti, oltre che degli organizzatori, cioè i compagni e gli amici di Unità Popolare. SIEU La Sezione di Siena di Unità Po– polare, riunitasi il 20-6-'54 per csa• minare il testo della legge-delega per gli statali - constatato come detta legge mi• nacci gravemente la libertà degli im• piegati dello Stato e sia contraria ai principi democratici su cui si fonda la Costituzione dello Stato italiano - dà mandato all'Esecutivo Na. zionale del Movimento di adoperarsi con tutti i mezzi a sua disposizione per impedire l'approvazione della legge. t stata costituita una nuova sc– zioné del Movimento a Noventa di Piave. Il 18 c.m. avrà luogo il Convegno provinciale, con )a partecipazione elci compagni responsabili delle provin• cc di Be_lluno, Padova, Rovigo, Tre• viso, Tnestc, Udine; Verona e Vi– cenza. UEGGIO F. . L'assemblea del Gruppo ha eletto, m data 13 corr., il direttivo nelle persone dei compagni Mazzoli (Se• gretario), Codeluppi (Segretario or• ganizzativo), Garro, Catcllani, Leon• cini, Macca, Fornaciari, Villani, Maz– zali Rina, Vanini, Burani. La sede è trasferita in via Adosto 11. TOLENTINO (Macerata) Il 13 giugno Coss u ha celebrato, 1n una grande manifestazione unita~ ria, il sacrificio di 11:attcotti, Buozzi e Rosselli. Solo il PSDI ha rifiutato la sua partecipazione. SAVON4 Si è cost11u1to in questi giorni il gruppo locale. A formare il Comitato direttivo provvisorio sono stati chia. mali gli amici rag. F. Bruzzone e rag. E. Del Buono di Unità Popolare e il compagno dott. G. Marchetti di Au– tonomia Socialista. Iniziando la pro• pria attività, il Comitato direttivo ha dato la propria adesione, unitamente a tutti i partiti e alle tre organizza. zioni sindacali, alla manifestazione celebrativa del martirio di Giacomo Matteotti. Le adesioni possono essere indiriz. zate a UNITA' POPOLARE,Casella Po– stale 43, Savona. o B NUOVA REPUBBLICA LA PAROLA AI COMPAGNI LEBUGIE FREDDE HANNO LEGAMBE D LLA GEO Gli impegni derivanti dalla C.E.D. so110 molto più gravosi di quelli de• riva11ti dal Patto. L'articolo 5 del Patto Atlantico stabilisce che, in caso di aggressione contro u110 degli Stati contraeriti, gli altri Stati non entreranno immediatame,ite in guer• ra, ma prenderanno < quelle misure che giudicheran,10 ,iccessarie >, e por– teranno immediatamente La questio– ne davanti al Consiglio di Sicurezza dell'O.N.U. L'articolo 2 del Trai• tato della C.E.D. dice i11vece che « gli Stati membri e le Forze europee di difesa porteranno • allo Stato o alle Forze attaccati aiuto e assisten– za con tutti i mezzi militari od altri in loro potere>, ed implica pertanto l'immediata entrata in guerra degli Stati co11traenti. In pratica potrà configurarsi l'ipotesi d'un'aggressione diretta contro la Germania Occiden• tale, che, per l'art. 2 del Trattato della C.E.D. implicherà l'entrata in guerra dell'Italia, e per l'art. 5 del Patto Atla11tico non implicherà ;,,. vece l'entrata in guerra degli USA! euro·pee di difesa siano organizzate, equipaggiate, istruite e preparate al• l'impiego in modo soddisfacente. No11 appena saranno in grado di esser im. piegate... esse saranno poste agli ordini del Comandante supremo competente dipendente dal N.A.T.O., il quale esercita nei loro confronti i poteri e le respo11sabilità . che detiene i11 virtù delle sue ottribu• zioni... Le forze europee di difesa ricevono direttive tecniche dagli organi appropriati del N.A.T.O., 11el quadro della competenza mili• tare di questi ultimi. In tempo di guerra (perché le norme prece– denti valgono fin dal tempo di pace. n.n.) il Comandante supremo com· pete11te dipendente dal N.A.I'.O. esercita nei confronti delle Forze d: cui sopra i pieni poteri e le respon• sabilità di comandante supremo con• feritegli dalle sue attribuzioni :o. di GuidoFublnl N E « La Stampa > del 20 giu• g110, Luigi Salvatorelli si mo• stra preoccupato dal fatto che siano schierati contro la C.E.D., oltre ai comunisti e simpatizzanti, anche certi « atlantici moderati>. P. facile capire, egli dice, che siano anti• cedisti coloro che sono contrari al Patto Atlantico, i « neutralisti >, i fautori del blocco sovietico: la C.E.D. è infatti u11 semplice « mo• do di fu11zio11amento > del Patto Atlantico, e, come tale, giustifica la loro opposizione. Ma perché siano co11tro la C.E.D. anche altri elementi, bisogna che si siano mes– si in campo, non solo coloriture, reticenze, argomenti sofistici, ma an• che « argomenti che rappresentano il capovolgimento puro e semplice della verità >, anche « bugie fredde >. Ora, quando il Salvatorelli dice che la C.E.D. è un semplice « modo di fu11zio11amento > del Patto Atlan• tico, dice a11che lui u11a « bugia fred· da :>. Basta considerare così il nome degli Stati contraenti, c~me la du• rata rispettiva dei due trattati. li Patto Atlantico comprende, oltre a certi Stati del/' America del Nord, anche molti Stati Europei che non fa11no parte della C.E.D., e che non considerano quindi la C.E.D. come un neç,essario modo di funzio11amen– to del Patto Atlantico: l'Italia, come tanti altri Stati Europei, potrebbe benissimo, pur avendo aderito al Patto Atlantico, non aderire alla C.E.D. D'altra parte la C.E.D. com· prende la Germania Occidentale, che non fa. parte del Patto Atlantico: per la Germa11ia la C.E.D. non può quindi essere un modo 'di .funzio• namrnto del Patto Atlantico, ma qualcos'altro di nuovo, di originale; e l'Italia, firmataria della C.E.D., non può considerarsi estranea a que– sta cosa nuova ed originale. Se si considera la durata rispet· tivll dei due trattati, si vede poi che il Patto Atlantico è stato stipulato per vent'anni (e scade quindi 11el 1969), mentre la C.E.D. è stata sti• pulata per •50 anni (ed è destinata quindi a scadere, se sarà ratificata da tutti gli Stati contraenti entro il I954, solo nell'a11no 2004). li Salvatore/li dice una seconda « bugia fredda>, quando afferma che la C.E.D. rimane, per l'impegno · di intervento bellico, esattamente nei termini difensivi del Patto Atlantico. Il Salvatt>relli dice una terza « bu• gia• fredda> quando sostiwe che, associando fra loro una parte dei' firmatari del Patto (più la Germania, dimentica il Salvatorelli, ma questa 11011 è u11a bugia fredda: è II na sem• plice reticenza), la C.E.D. fornisce ad essi una possibilità di più di valutare liberame11te se l'obbligo di intervento ci sia, e statuendo un si• sterna costante di consultazioni e de• liberazioni in comune permette un controllo maggiore « in senso paci. fico > della politica atlantica. Anche il Patto Atlantico statuisce un si• sterna costante di consultazioni e deliberazioni in comune: a carattere economico l'art. 2, a carattere poli– tico l'art. 4, a carattere militare at– traverso il Consiglio del N.A.T.O. ed il Comitato di Difesa l'art. 9. E non è certo che la presrnza della Ger• mania Occidentale - con le sue rivendicazioni territoriali - negli organi della C.E.D. sia tale da assi• curare un controllo « in senso paci• fico >. Quanto alla indipendenza della C.E.D. 11ei confronti del N.A.T.O., dovrebbe bastare al Salvatorelli la lettura dell'art. 18 del Trattato del• la C.E.D., per convincersi, che le preoccupazioni degli anticedisti non sono « bugie fredde>, ma hanno pure qualche fondamento. Si legge infatti nell'art. 18: « Ii Comandante supremo competente dipende11te dal N.A.T.O. è i11cari• cato... di assicurarsi che le Forze Salvatorelli dice la sua ennesima « bugia fredda> quando afferma che. se la C.E.D. non si fa, il riarmo tedesco si farà ugualmente dal go• verno tedesco di Bonn per suo conto. P. questo il solito « ricatto al riarmo tedesco > che da mesi vanno sban• dierando i « cedisti >. In primo luo• ' go non è detto che, davanti ad una Francia finalmente liberata dal peso della guerra indocinese, ed in grado di concentrare in Europa tutto il potenziale economico e militare che da anni va disperso in Asia, Stati Uniti ed Inghilterra sentano a11co• ra ,ion diciamo il coraggio, ma il bisogno di riarmare la Germania per difendere l'Europa Occidentale. Se è spento in America, non è certo spento in Inghilterra il ricordo del Patto Germano-Sovietico nel 1939. In secondo luogo non è detto che, se la C.E.D. no" si fa così com'è stato predisposto, l'unità europea non pos• sa farsi in tutt'altro modo, e la Ger• mania non possa lrouare il suo Po· sto in una Federazione Europea. che abbia a disposizione un esercito, sì, ma alle dipendenze d'un organ~ politico e democratico europeo, t 11011 già de Comandante Supremo Divendwte dal N.A.T.O. E su questo punto pecca ancora il prof. Salvatorel/i, quando mostra di dime11ticare che proprio quegli anticedisti non comunisti ai qual, egli si rivolge considera110 la C.E.D. come un modo, non già di fare l'Eu• rapa, ma di sabotare la Federazione Europea: ma riconosciamo che que• sta ch'egli commette non è una « bugia fredda>, bensì una semplice reticenza. PRECISO R/Cll/AMO DEL AIAS sull' Amministrazione del Comune li Consiglio Direttivo del Movi• mwto di Auto11omia Socialista nella sua riunione del I luglio 1954 ha votato il seguente o.d.g., successiva• mente comunicato al Sindaco e al Prefetto di Firrnze, alle Federazioni locali dei Partiti, a quotidiani e periodici: Il Direttivo del 1\1.A.S. richiama l'attenzione dei cittadini e dei con• tribuenti sulla graviti, del Bilancio preventivo del Con1une di Firenze eia cui risuhn un disavanzo d.i esercizio previslo nelln mjsura di circa L. 1.1400.000.000; rileva l'abuso dell'nttuale Am• mi.nistrazione Comunale, la quale, in dispregio di quunlo prescrive lu ,,igente Legge Comunale e Pro• vinciule, presenlu i bilanci pre– ventivi con ohre sci n1esi di ri• tardo, in rnodo da rendere in1• possibile o irrisoriu ogni ll1odifi– cnzione dn parie del Consiglio Co111unalc e de11a Giunta Provin– ciale Anuninislrativa; deplorn ,,i\,umente il contt>Orta• mento dell'Autoritù tutoriu, la quale consente siste1ni an1n1ini– strath•i irrispettosi delle leggi e disposizioni che regolano le un1- n1inislrazioni di tutti i Co111w1i della Repubblica, ecnza eccezioni. Il Consiglio l)irettivo del l\fo. vimento di Autonomia Socialista segnala la fincchezzu e In inetti• tudine dell'attuale Amministra• di Firenze zione Cornunale, la quale nono• stanle il 11rogressivo deficit di Bi• lancio, ereditalo in pareggio, non hu risoho, o lo ha fatto in n1odo inude:;:uuto e irrisorio, i prohle111i cittadini piì'r urg'Cnti: ponti, rÌ• ,,a sinistra dell'Arno, mercalo ortofrultif'olo, approvvigionamento idrico, edilizia scolustica, circola– zione strttdale, snlvuguardiu estep tica della città, difesa dei consn•· 1na1ori. Il Consiglio Direttivo infine si nugurn che la Giunta Comunale e le opposizioni dedichino ai pro– hlerni a111n1inislrntivi della ciuù di Firenze tanta atlenzione e zelo quanti ne cledicnno ai problemi filosofici, politici e internazionali.
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