Nuova Repubblica - anno II - n. 5 - 5 marzo 1954
LETTERE DALL'AMERICA CAFFÈ, COMUNISMO E DIRITTO D'ASILO I llroblemi delJa X Conferenza Interamericana CARACAS, febbraio I 1, 30 aprile 1948 i delegati di ventun governi americani sotto– scrissero a Bogotà la Carta del– l'Organizzazione degli Stati Ameri– cani (OEA). Fumavano ancora nelle strade e macerie delle case ch'erano state distrutte pochi giorni prima, riuando il popolo colombiano - a seguito dell'assassinio di uno dei suoi capi, il liberale socialistizzante Jorge E. Gaytan, per mano di un conser– vatore fanatico - era sceso in piaz– za. La Colombia entrava allora in una fase di reazione e di terrore. Analogo potrebbe essere il bilan– cio per il resto del Continente: nella maggior parte dei paesi dell"America Latina sono al potere governi ditta– toriali o reazionari, e perfino a Washington la politica di buon vici– nato inaugurata da Roosvelt sembra sernpre pii, in pericolo. La Carta clcll'OEA segna la terza tappa dell'Unione Panamericana. La prima fu segnata dal Congresso cli Panama ciel 1826, convocato da Bo– livar e fallito. La seconda, dalla pri– ma Conferenza Panamericana di Washington, tenuta fra il 1889 e il 1890, che dette vita all'Unione delle Repubbliche Americane, con sede a Washin~ton, trasformata nel 1910 in nionc Panamrricana. L'OEA, che potrebbe definirsi un sistema regionale nel quadro delle azioni Unite, dà vita a numerose Commissioni cd Istituti di carattere tecnico e scientifico di grande utilità. Ma i suoi fini Cconomici e politici - lotta contro il comunismo, collabo– razione militare, cooperazione econo– mica - non sono riusciti ad alcuna realizzazione. Ne fa prova il fatto che nel 1952 gli Stati Uniti dovet– tero firmare trattati d'assistenza mi– litari bilateralmente anziché nel qua– dro dell'OEA. Quest'ultima, non avendo alcun potere d'imporre ob– bedienza alle proprie decisioni, si li– mita a delle raccomandazioni, e le sue Conferenze sono snprattutto delle occasioni per esprimere recrimina. zioni od aspirazioni, Uf\a tribuna per lanciare anatemi contro i dittatori (tullavia, in forma molto discreta ...). La Conferenza di Caracas, che si riunisce in una città in piena trasfor– mazione, sotto la cupola dell'enorme sala delle riunioni della Città Uni– versitaria, non dovrebbe avere una particolare eco. I governi vi man– deranno generalmente delegazioni di non grande rilievo. Una campagna molto attiva, destinata turtavia a scarso successo, ha prèceduto la Con– ferenza. Al Senato del Cile, del– l'Uruguay, dell'Equatore, del Pana– ma, del Guatemala e della Costarica si sono elevate proteste contro la con– vocazione della conferenza in un paese tenuto da un governo militare, che ha migliaia di oppositori nelle prigioni, che mantiene dei campi di concentramento e che può contare - beninteso - sull'appoggio di uno dei due partiti comunisti locali (nes– suno dei due, del resto, è stato esau– torato da Mosca). Anzi, il Presidente della Costarica, Figucrcs, ha senz'al– tro deciso di non partecipare alla Conferenza, e l'ORIT (centrale re– gionale dei sindacati liberi) ha chie– sto che la conferenza si tenga in altro paese. Da parte sua, il governo Perez Jimcnes si sforza di fare della Con– ferenza uno strumento di propaganda interna, e d'ingannare i delegati, con un grande spiegamento di lavori pub– blici e con una pseudo-amnistia, che in realtà non è che una misura di propaganda. In questo ambiente non troppo di– plomatico, la Conferc,nza tratterà gli argomenti più diversi. Ecco i prin– cipali: 1) La questione del caffè. A causa d'un cattivo raccolto in Bra– sile, questo genere ha subito un aumento di prezzo, che si è riper– cosso in modo sproporzionato negli Stati Uniti, dove ora si vende a dollari 1,20. la libbra. 1 senatori di Washington hanno ordinato una in– chiesta sulle cause di questo aumento e gli undici paesi dcli' America La– tina considerano questa inchiesta co– me una intromissione nei loro affari interni. Sarà questo un pretesto per im– postare, una volta ancora, il proble– ma assai più vasto dei prezzi delle materie prime. L'America Latina esporta soltanto materie prime e dcr. rate alimentari, mentre deve impor– tare la .maggioranza dei prodotti ma– nifatturieri destinati al consumo, cd anche articoli necessari alla produ– zione (macchine, utensili) cd alcune materie prime (carta, lana, ecc.). I principali acquirenti sono gli Stati Uniti, che si trovano quindi in grado di fissare i prezzi a loro piacimento, salvo nei casi in cui circostanze spc• ciali (guerra di Crimea, cattivo rac– colto ccc.) giuochino a favore degli esportatori. Questi ultimi, per poter importare le macchine di cui hanno · bisogno per la propria industrializza– zione, vorrebbero vendere i propri prodotti a prezzi elevati. Il basso li– vello dei prezzi, mantenuto in gene– rale per oltre un secolo, è il maggior responsabile del disgraziato livello di vita delle masse latino-americane. Si è pensato, per ridurre un po' l'asprezza di questo problema, di creare delle Commissioni miste per la fissazione dei prezzi. Ma, cionono– stante, la legge della domanda e dell'offerta resterà determinante. So– lo l'apertura di nuovi sbocchi al commercio estero del continente può, secondo la maggioranza degli esper– ti, dare ai prezzi maggiore Auidità. Ma, per questo, occorre la collabo– razione dell'Europa. 2) L'altro grande argomento di discussione sarà costituito dalla nuo– va politica dell'Eximbank, la Banca d'Esportazione e d'Importazione de– gli Stati Uniti. Questa Banca faceva fino ad ora dei prestiti a quelle re– pubbliche sudamericane che inten– dessero modernizzare le loro indu– strie, sviluppare ·1e vie di comunica– zione, le centrali elettriche ecc. Ora, questa politica è stata cambiata dal Dipartimento di Stato, che è orien– tato piuttosto verso gli investimenti privati in America Latina. Natural– mente, questa svota ha trovato l'osti- NUOVA REPUBBLICA 3 -------------------------- lità della maggior parte dei governi sudamericani (ad ccce,ione di Péron, che va abbandonando sempre di più la sua demagogia antimperialista). La posizione espressa dal Presidente del– la Costarica, Figucres, « o investi– menti ufficiali, o investimenti privati eseguiti da persone che dirigono per– sonalmente le proprie imprese e ri– siedono nel paese in cui si fa l'inve– stimento :., tende a generalizzarsi sempre di più. John Moors Cabot, segretario di Stato aggiunto per le questioni sud– americane, molto popolare nel Con– tinente, si è dimesso a seguito di questo nuovo orientamento nella po– litica degli investimenti. Egli sarà presente alla Conferenza di Caracas. ma sta per partire come Ambascia– tote a Stoccolma. Pochi giorni dopo le sue dimissioni, Moors Cabot ha denunciato in un discorso l'errore di questa nuova politica (già seguita da Coolidge e da Hovcr). e la de– moralizzazione dei quadri diplomatici per la continua ingerenza nel loro lavoro da parte dei senatori (leggi: Mac Carthy). · La preoccupazione causata dalle dimissioni di Moors Cabot si è ac– centuata a seguito della sua sostitu– zione con Holland, un avvocato del Texas, che durante la guerra fu con– sigliere dell"ambasciata americana nel Messico per i metalli d'interesse mi– litare, e che, per la sua stessa na– scita, è poco simpatico ai sudameri– cani, i quali non dimenticano che al Texas la discriminazione razziale con– tro i negri è molto rigida, né d'al– tronde il nome di Hollancl è mai ap– parso in nessuno dei comitati che al Texas lottano appunto contro que– sta discriminazione. 3) Un ultimo argomento sarà quello del comunismo, con particola– re riguardo al caso ciel Guatemala. L'atteggiamento assai maldestro del Dipartimento di Stato, che sostiene gli interessi privati dcll'United Fruii Co. (che Truman si era invece rifiuta– to di appoggiare) colpiti dalla riforma agraria in atto ne_lpaese, non potrà - che indebolire la critica contro l'in– filtrazione, del resto evidente e peri– colosa, dei comunisti nei circoli uffi– ciali del Guatemala. 4) Sarà infine posta probabil– mente la questione Haya de la Tor– re. Questo leader del partito APRA del Perù è rifugiato da quasi sei anni presso l'ambasciata di Colombia a Lima. Il governo del generale Odria, ultradittatoriale e sostenuto anch'esso da uno dei due partiti co– munisti locali (nessuno dei quali, co– me in Venezuela, è stato esautorato da Mosca), si rifiuta di dare ad Haya un salvacondotto per uscire dal pae– se. La Corte Internazionale dcl– l'Aja non riesce a risolvere il pro– blema (l'URSS, in tale sede, votò contro Haya, mentre la Jugoslavia •gli votò a favore). Attualmente sono in corso conversazioni dirette fra i due paesi. Se non approderanno a nulla, è probabile che la delegazione colombiana chiederà l'intervento del– l'OEA. Anche in questo caso la po– sizione di Washington è difficile, da– to che questo paese, a differenza de– gli altri paesi del continente, non riconosce il tradizionale diritto d'asilo diplomatico che, durante più d'un secolo dj lotte civili, ha salvato la vita a migliaia di politici, di militari e di dirigenti. Questi sono i maggiori problemi che le 21 delcga~ioni alla Conferen– za di Caracas dovranno affrontare. Dalle soluzioru che, adottera!IJ!o di– penderà in larga misura il rafforza– mento 6 l'indebolimento dell'unità ~ continentale. / 1NCHIF.STE E DOCUMENTI SULL' AMERICA L TINA I MESSICO EPURAZIONE FRA I COMU– NISTI SPAGNOLI IN ESILIO I 1, giornale ABC della Città del Messico ha pubblicato una noti– zia sensazionale, che non è stata finora smentita: al principio di gen– naio, in un appartametno privato di via Milano 40, sede clandestina del partito comunista spagnolo in esilio, si è riunito un consiglio di guerra - questa espressione non è esage– rata - per 'giudicare' i più impor• tanti esponenti dell'emigrazione co– munista spagnola al Messico. Non si tratta di nomi celebri, di nomi da manifesto, ma di coloro che hani:io diretto di fatto, secondo le istruzioni superiori, l'attività dei comunisti spa– gnoli, non soltanto in esilio ma anche all'interno del paese. Questo consiglio di ,;u,·rra, o cor– te di giustizia, c·ra stato organizzato da tre dirigenti comunisti qualche giorno prima nel Messico: Angelo Alvarez. detto « El Angrlin > e Ama– ro del Rosai, arrivati dalla Francia; Juan José Manso, giunto da Cuba e membro del Comitato Centrale del Partito. Essi afferma110 di e,scri· sta– ti mandati eia Dolorcs lbarruri, « la Pasionaria >, che n quanto pare - non sarebbe stata epurata per i suoi contatti con Bcria. Gli accusati erano: il prof. Ven– ceslao Roccs, traduttore di Marx, uomo di vasta cultura e comunista di vecchia data, e Felipe Arconada, •il cui fratello, il romanziere Cesar M. Arconada, dirige a Mo~ca l'edi– zione spagnola della rivista « Lette– ratura sovietica >, e che può fin d'ora essere considerato un ostaggio per le future attività di suo fratello Felipc. Secondo ABC, il primo ad essere incriminato fu Roccs. Lo si accusava di avere distratto fondi del partito per propri usi personali. Egli fece una ritrattazione in piena regola, de– nunciò le proprie simpatie per Be– ria, e accusò a sua volta Felipe Ar– conada di averlo indotto a dissipare in viaggi e in baccanali il denaro del Partito. Arconada, il secondo e il più im– portante degli accusati, rifiutò invece di fare qualsiasi ritrattazione, di– chiarò di essersi limitato a seguire gli ordini del Partito, cd osservò che se neanche Stalin era stato capace di riconoscere in Beria una spia, tanto menò poteva essere informato lui della reale attività del capo della NKVD, col quale del resto non ave– va mai avuto occasione d'incontrar. si. Quanto alle orge cd alle gite di piacere, egli le negò, pur ammetten– do che le sue condizioni di salute (è infatti affetto da tubercolosi) gli imponevano frequenti permanenze in stazioni climatiche. Roces venne assolto (con riserva dell'pltima decisione di Mosca), ma Arconada fu condannato (la parola esprime esattamente il senso della de– cisione) a partire immediatamente per Mosca, per rendere conto della sua attività, e specialmente per aver mantenuto il partito comunista spa– gnolo nel Messico in uno stato di semi-illegalità, che la legislazione del paese non rendeva necessaria. ABC aggiunge che Arconada si rifiuta di partire per la capitale sovietica. Contemporaneamente, il prof. Ro– drigo Garcia Tréviiio, economista, molto informato sull'attività comuni- sta nell'America Latina, segnala, m una serie d'intervistc, l'eliminazione, in Germania e in Ungheria, dei membri del cosiddetto gruppo « dei Messicani >, comunisti dell'Europa centrale che si rifugiarono nel Mes– sico durante la guerra e comincia– rono a rientrare nei rispettivi paesi a cominciare dal I949-50. Di costo– ro, mancano notizie a datare dal 1952. Garcia Tréviiio, sulla scorta d'informazioni giunte dalla Gcrma– n1a, ne induce l'eliminazione di qua•. si tutti questi < Messicani >, ispirata dai medesimi motivi che determina– rono l'eliminazione di Clcmentis a Praga e di Rajk a Budapest: per il fatto cioè di essersi troppo occiden– talizzati, e perché il loro lungo sog– giorno nei paesi capitalisti li rendeva più sospetti di quelli rifugiatisi a Mosca. Garcia Tréviiio ritiene d"altronde che l"eliminazione di questi membri ciel gruppo dei « Messicani :. sia tan– to più sicura in quanto essi, durante la loro permanenza nel Messico, fu– rono amici ccl aiutanti di Lombardo Toledano, tra i quali figurano nomi d'una celebrità tragica: Otto Katz (o André Simone), giustiziato a Pra– ga; Paul Merker, ex-deputato co– munista tedesco, il cui libro « La caduta della repubblica tedesca > eb– be la prefazione di Lombardo; il barone Victh von Golsscnau, più conosciuto sotto il nome letterario di Ludwig Rcnn; Alexandcr Abush (o Ernst Reinhardt) redattore della « Rote Fahne > di Berlino, e diret– tore al Messico della rivista « Ger– mania libera », pubblicata da questo gruppo durante la guerra; Bodo Ushc, cx-nazista, accusato d'assassi– nio dalle organizzazioni operaie te– desche prima del 1932; Drhgotin Foclor (Thcodor Balk) autore d'una agiografia di Tito; il dr. Leo Zuckcr– mann, che riuscl a passare da Berli– no-Est a Berlino-Ovest. Tutti costoro riuscirono ad ottenere il visto d'en– trata nel Messico grazie a Lombar– do, secondo la confessione del leader della CTAL. Merker, ch'era ministro .dell'Eco– nomia nella Germania Orientale, venne arrestato, insieme con Ushe e Rcinhardt, nell'aprile del 1953. Ul– timamente, la stampa messicana an• nuncia la sparizione, in Ungheria, dell'economista Lazio Radjvani, già professore all'U nivcrsità del, Messico, di cui non si hanno più notizie dal momento del rientro a Budapest nel 1953. Dato che Lombardo Tolcdano fu il protettore di tutti i comunisti del– l'Europa Centrale nonché del grup– po di dirigenti comu111su spagnoli ora in disgrazia, e poiché, per sem– plici ragioni cronologiche, Lombardo e i suoi protetti dovettero avere con. tatti con agenti di Bcria, è proba– bile ch'essi siano accusati di com– plicità con Bcria. Per lo meno, Lom– bardo deve prevedere qualcosa del genere, se sta prendendo ora contat– ti col PRI (partito di governo del Messico) e si sforza di far dimenti– care i suoi attacchi elettorali agli uomini che governano il Messico. Evidentemente, egli si prepara a di– ventare un rifugiato politico. l'l«m!R ALIA.
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