Nuova Repubblica - anno I - n. 2 - 20 gennaio 1953

NUOVA REPUBBLICA 5 ---------------------------~-- ---------------------------------- 15 gio•·ni nel tnondo Epura:lone a)Uosca A LCUN1 fra gli osservatori pii, acuti delle cose russe avevano rilevato, prima del processo di Pra• ga, quando era stata eliminata Anna Pauker in Romania, che le epura– zioni nei paesi satelliti erano pro– babilmente dovute a una crisi in– terna del comunismo russo più an• cora che a particolari crisi dei paesi satelliti; e facevano inoltre osservare che se anche queste erano determi– nate da innegabili cause economiche, )/ampiezza dell'epurazione dei parti– ti comunisti orientali e del partito francese, l'importanza dei personag• gi epurati e altre circostanze faceva– no pensare che nei partiti comunisti non russi si avesse il riflesso della lotta di frazione che, anche in vista della successione di Stalin, era ri– cominciata in seno al partito russo. Ci si attendeva anzi una manifc• stazione più chiara di questa lotta di frazione in seno al partito russo, in occasione del suo XIX Congres– so, specie per le modifiche statutarie rese nqte alcune settimane prima del– la celebrazione del congresso stesso. Ma questo, invece, pUr sostenendo un Praesidium unico al vecchio Politburo e al vecchio Orgburo e una segrete– ria allargata a quella ristretta, non ha d~to nessuna indicazione SUjlli svi– luppi di questa lotta d, frazione o ha dato indicazioni troppo scarse perché se ne potesse dedurre un giu– dizio chiaro su un nuovo corso even– tuale della politica comunista russa. Il discorso di quattro ore di Ma– lenkov, all'apertura del Congresso, aveva fatto pensare a una aperta can .. didatura di qtiestò alla successione di Stalin. Ma il discorso era stato mediocre, non era stato un discorso da capo designato e non aveva avu– to l'importanza chè ebbe, per esem– pio, il discorso di Molotov al XVIII Congresso, tenuto nella primavera del 1939, quando la Russia stava per ab– bandonare la politica di collabora– zione con le democrazie occidentali per il patto di non aggressione con Hitler e quando, a tale scopo, aveva liquidato il « filo-occidentale » Litvi– nov, alcune settimane dopo il Con– gresso, sostituendolo con Molotov .. Anche nel XIX Congresso, come nel I939, è stato Stalin che ha dato il tono politico; mentre era stato lui che alJora aveva indicato che la Russia non intendeva togliere le ca– stagne dal fuoco agli Occidentali, nell'ultimo Congresso è stato ancora lui che ha promesso aiuto ai comuni– sti occidentali, nella lotta per « sot– trarre alla borghesia la bandiera del– le libertà individuali e dell'indipen– ·denza nazionale che questa ha but– tato a mare >. Ma né nei dibattiti congressuali, né nella composizione degli • organi direttivi del partito - dove ci sono tutti i personaggi principali del re– gime - la lotta per la successione ha dato segni di avviarsi ·a una so– luzione, La nuova ondata epurativa - se– guita al processo di Praga e a quel– le in corso in altre democrazie popo– lari, a cominciare dalla Germania orientale - contiene tuttavia alcune indicazioni che il congresso di Mo– sca era riuscito a velare. Quali sono? Può darsi, anzi è probabile, che l'elemento antisionista si sviluppi e si trasformi in un'ondata antisemita. Ma il suo scopo principale non è quello di iniziare una campagna raz– zista nel mondo comunista, bensl di puntualizzare una certa impostazione politica, sul piano internazionale <' sul piano interno. Sul piano internazionale. con l'r– lemento antisionista, che diplomati– camente, all'ONU e fuori delle as– sise dell'ONU, non può che schiera– re l'URS.S e le democrazie popolari nel campo degli avversari dello Sta– io d'Israele, il Cremlino tenta di sfruttare a fondo non solo la gene– rale lotta degli Stati arabo-asiatici per l'inqipendenza nazionale, già ini– :riata coo tenacia e con successo fin dalla fine della seconda guerra mon- dialc, ma tutto il fermento anti-israe– liano e anti-occidentale del mondo arabo, dalla guerra di Palestina in poi, specie in Persia e in Egitto. Se l'URSS riuscisse, epurando i «. sionisti », a suscitare simpatie nel mondo arabo, tutto l'equilibrio dc!'. l'ONU verrebbe sconvolto e il blocco arabo-asiatico potrebbe passare pro– gressivamente verso le democrazie po– polari mettendo così in pericolo, in taluni casi, anche la maggioranza filoamericana delle Nazioni Unite. Un risultato marginale è quello di attirare all'URSS le simpatie del ri– nascente movimento nazista in Ger– mania, più in quella occidentale che in quella orientale, proprio nel mo– mento in cui le autorità britanniche di occupazione si sostituiscono a1la polizia di Bonn nel reprimere il na– zismo. Ma di non minore importanza è questo elemento in campo interno: l'antisionismo, concepito nel quadro di una lotta contro gli « agenti :> in– seriti dagli Anglo-Americani nel mon– do comunista per eliminarne i capi e sconvolgerlo dalle fondamenta, rap– presenta una ripresa virulenta della politica portata da Zdanov fino alle estreme conseguenze con la « lotta contro il cosmopolitismo », ossia con la lotta contro le influenze occiden– tali che cominciavano a farsi sentire in Russia in seguito alla collabora– zione fra URSS e Occidente nel corso della seconda guerra mondiale. Gli Ebrei,, specie quelli che aveva– no desiderio di andare nello Stato d'Israele, e che sono sempre stati vi'– sti di malocchio in Russia. sono con- Politica ed t:conomia Lt, q11i11diciw1 che Ji è chi11st1orti è stt11t1,almeno a/1pare11temente,aSJt1i povera di avl'eni111e11ti economici, che abbiano attimto l'ntteuzio,:e del pub– blico e de/1,1Jtamp:1. Lt, cr1JJ ministe– riale i11 Francia, che prelud.~ for1e ttd un deciJo r/1ostame11todi ~vi/a della /JOlitic:1estera francese e lOSlituisre lllltl minaccia per le s/1era 1 ne europei– ste, così vit 1 c iu seuembre; la prosS/· ma fine de!/'iuterregno Tr11111tm negli Stati Uniti e le incertezze sul/'i11d1riz– zo politico del nuoto presidente; l'of– ferta di Stalin per 1111 colloquio co11 EiJenhower, gli accenni abbaJtanza si– g11ificativi ,,d """ possibile ,ol11zio11e del p.-oblema di Trieste, e soprattutto per 11oi la lotta padame,11.1:e_per la legge eleltor.dc , che mi11acri.1semp,-e più di dividere il pae1e i11due campi of,posti; tutti questi a1111euimentihm1- 110 distratto l'o/1i1tio11ep11bblicc1dai /1rohlen11economhi 1 i qu.,lt ;1011 souu J1e,·q11eSJ1J ml!no ~r ,,-,; ed 11rge1111. La situazione finanziaria E inftati notissimo che lt, caduta del A'finiJtero Piuay è stata occasionata, e in gran parte determinata dal program• ma fi11anziario, il quale comportaur rm fo,·/e ina1pri111e1110 del già gran• rarico trib111ario. i.A F1·a,1cù1, oltre alle J11e s/1ese :le/l'ammi11is1razilJ11e ci: 1 ile, oltre a quelle a cui deve impegnarJi per la s11a quota di J1artec,pazio11e al/'eu,-cito e11ro/1eo, SI trot•a da qual– che anno sollo il peso del/ci ._P,11erra in [11doci11a ,., dell'c1z101Je .1n11.1l.i cou- 1ro l'ins11rrezio11ein T1111if:" e 11('/ Mc1rocco. Da tutto ,_;ò derit:a 1111.1 1/uazione di biltmcio e di tesoreria umpre pitì preoccu/}(lnti, che 110n1i /J.'d lf11ciare agg_rav1re ·al/'in/i11ito. e che ~1011 s_i p110 stmm·e 1e non con un maspn– m11110d,ll, impone. Ed , app,11110 qu,llo • CHI il co111rib11eme fr•ncu, B b 10 eca o 81 n << La vita dei più alti gerarchi sovietici è in pericolo per un complotto di medici>> (Dai giornali). siderati tipici esponenti di quella ten– denza che concepisce la possibilità di collaborare fraternamente con tut• te le nazioni della terra e che ritiene che l'URSS debba finalmente spez– zare l'isolamento nel quale si trova dalla Rivoluzione d'Ottobre. t tipico che nel momento stesso in cui, con la sua intervista, Stalin propone so– luzioni tipo Yalta e Potsdam dei rapporti russo-americani, in cui pro– pone cioè una collaborazione fra due imperialismi, la polizia sovietica met– ta alla gogna chi invece simboleggia aperture di tipo diverso, umanitario, quarantottesco, «cosmopolita». Giova rilevare.,, però, che, dopo l'e– liminazione di Litvinov, nel I939, e dopo l'eliminazione dei vari Masaryk dell'Europa orientale, questa tenden– za non era pi1".irisorta apertamente ai vertici, nel mondo comunista, nep– pure dopo la morte cli Zdanov, ma eta nei fatti e poteva rinascere dal prolungarsi di un periodo di pace o di guerra fredda fra Oriente e Oc- . cidentc. t anche vero che, più che nella caccia ai massimi gerarchi del regime capaci di essere sospettati cli « mollezza » \·crso l'Occidente, che probabilmente non esistono oggi, si deve cercare, neHa epurazione anti– sionista e anticosmopolita, un tenta– tivo di questi stessi massimi gerarchi di fare dello zelo e di mettersi in e i depu1t1ti che lo rt1/1prese11tm10, si 10110per ora ribellati. i\,fo sebbene meno gmt•e, tmche I,, rituazione it1lùma, 11011osta11/e la per– ditfl delle co/011ie,11011 può Jirsi 1110/- 10 incomggùmte. · Bt1st.1esam111are i totali dt:lle entra– te e delle ,pese effettive degli ultimi 6 mmi fimmziari /1er conslatare lt1 tendenza dominante e preocc11pa111e: Anno liuuuz.iario 1947-48 1948-49 1949-50 1950-51 1951-52 EntTate Spese Disavanzo effettive effettive in miliardi di lire 851 1697 846 I 14I 1636 495 1418 1714 296 1673 1935 262 1720 2206 486 1952-53 pr. 1704 2132 428 Non 1•ogliamo occuparci qui delle spese né dei disat•anzo, m., soltanto delle e111rateeffettive che i11 soli 5 anni si sono raddoppiate, e salirmwo 1101e,-olme11te più su per effetto delle ineritabili 1 ariazioni di bilanCJo. Si parla i,11iste11temcntedeJJa noie• ,-o/e inferiorità della /Jressione fiscale in Italia in conf.-onto degli Siati U11i– ti di America e del Regno. M.i qua11do ri fa questa constatazione Ji dimemicd che in quei due grandi Stati la n,a..rsimn fonte d'entrata è costituita dal/'impo1tt1 J11i reddito. la quale effettiva111e11te col– pisce i co11trib11enti - specialmeme 1 /1il'tricchi - in mis111·a di gran lunga maggiore di quella con cui le varie im– poue dirette, nel loro complesso. colpi– scono i comrib11e11titaliani, ma che in ltalù, le imposte dirette 11011 enlrmM d;e per meno di 1m terzo nelle entrate complessi,·e dello Stato, 111en11·e pi,ì dei due terzi sono dati dallt1 ro.riddetta impoJta generale s11/l'entrtlla 1 d(tlle al– tre imposte Jug/i affa,i. d"i dazi do– .e.anali e dai 1110110/10Ji. · Accelttlli come attendibili i 1is11lta1i delle i11dagù11 de/l'lJJituto centrale di Statisrica ud ,,ddito 11azio11al,risul- 1,rebbt rh, i romribllenti ltali""i n,1 luce attraverso la « caccia alle stn:– ghe » dell'Occidente. Ma un secondo elemento non deve sfuggire: cd è la critica, cui si è ac– compagnata la denuncia del « com– plotto », agli organi di sicurezza e agli organi sanitari dell'Unione So– vietica. t difficile capire, in mancan– za d'informazioni particolareggiate, chi si voglia colpire, cercando di col– pire i « medici » del Cremlino. Vien fatto cli osservare, però; che quando Togliatti andava a farsi curare in Russia perché non si fidava dei me– dici comunisti italiani, si metteva in buone mani; così come il capo del comunismo bulgaro, Dimitrov, il cui certificato di morte fu firmato da tre dei medici ora denunciati, il capo partigiano greco Markos, andato a « curarsi » in Russia, e il capo fran– cese Thorez, tuttora in « cura» Pii, grave è la critica alla MVD, alla polizia di sicurezza sovietica. il cui capo supremo è Beria. Giun– gerà questa critica fino all'elimina– zione di Beria, che è uno dei tre o quattro candidati pii, probabili alla successione di St~lin? Tutto questo sembra romanzo gial– lo, ma siccome in Russia si apprende che una politica o un gruppo diri– gente sono messi in minoranza quan– do vengono denunciati come spie e traditori, nonché come vipere lu- 1952 "' rebb,,ro p"g,110 più di 1720 milùrrdi sopra un reddito Jnn•ato net– to di 6977 miliardi, cioè il 2-i,6 per umo del loro reddito nello, (011 !'ag– grnt·tmte che la maggior parte di que– Jlo cm·ico 1rib11lt1riopna .110 redditi medi e minori. Disoccupazione Lt.t Commissione /Mrlame,:l,oe d'111- chie.r11,sulla disocc11pazione, te,wce- 111e11te int•ocatt1 e presied111ada/1 1 011. Tremeiloni, sta tltlticnuwdosi t1l ter– mipe dei suoi l,wori. Intanto le i11di– screzio11i di t1lc11111 quotidi,1111hanno· antici/1ato la JJotizia dei risultt1ti ot1e- 111t1i nelle sue indagini condotte col si– stema del campione. P. 11010 inf'1tti che le rilei·azioni J/atiJtiche affidate fi- 11oratigli uffici di co//ocame11to pec– cano per erceJJo. perché molti la- 11orato1 i s.=hcrfrono anche se sono oc– cupati, ed altri, effettivamente disoccu– pati al momento del/'ùai:iu:!e 1 uon si danno cura di· farsi cancellme. q11:111- do hanno trot1t1tolm}oro per t•ie di– z•ene da quellfl dell'ufficio di collo– ramento. P. d1111q11e probabde che I' i11da.~i11e condotta tlire1tc1111ente su molte centi- 1wia di .famiglie delle rarie regioni di [tali., e dei rmi ceti sociali 1ia a1sai J;iu al/e11dibile delle J/(ltiJtiche prece– denti, e che perciò si /10JJa acce1t,11e rome p,·obabile la cifra massima di l,2 od 1.3 milioni di disocc11J>ati ili co11/ro11to di que/Ja di 2.2 e 2.3 dC· cella/a finora. 1'1a per q11e1ta riduzione ii male non ris11lh1meno grut e e /n~off11/1fm- 1e, speci(limente Je si ro11sider,1 che ac– t,mto fii totalmente diJocc11pa1i fre– quenti .ropra11u110 ì1ellt>industrie del nord, e ai diJoccuf!trti stagio,Mli nu– merosissimi fra i bracciami dei/a pù1- 1111ra p.1di,1ud, l'i sono, ancbt>pilì 111111,e– rosi, i parzialmente uaupdti, che 10110 1111a iftio11, m 111110 il mezzogiorno. GL~OLllZZATTO briche e altri appellath·i del gcncrl', vien fatto di domandarsi ora chi stia per essere messo in minoranza. o meglio chi stia per essere epurato. Una crisi di sviluppo del regime, sotto forma cli una nuo\·a epura– zione in massa, non sarebbe sorpren– dente ora, anche per altri motivi ob– biettivi: sono passati quindici anni dal 1938, una nuova generazione cli gio\·ani funzionari ambiziosi è venuta alla ribalta. la guerra ha fatto fare un balzo di dicci anni a parecchi giovani, della generazione cli 11alcn– kov e di Bcria, ma i vertici supremi ciel potere politico e militare sono sempre occupati da uomini del 1917, dagli Stalin, Molotov, Voroscilov e così via. Oltre la lotta fra due ge~ ncrazioni, la crisi scoppiata ora mette in luce per lo meno un grosso con- 0itto fra due gruppi: la MVD, indi– cata apertamente nella stampa sovic– tiva per la sua mancanza di vigi– lanza, e il gruppo dei marescialli. che i medici sono accusati di aver voluto sopprimere e che appare quin– cli come il gruppo che passa al con– trattacco. Per il resto. è troppo presto per fare anticipazioni. Ma giova osser– vare che qt.M•sto fc.rnlcnto è un fr– nomeno naturale sotto il regime co– munista e che non ha altra maniera di esprimersi in Russia. :I!., questa, pili di ogni altra, la differenza fra democrazia e totalita– rismo. Le crisi di ricambio, in demo– crazia, avvengono senza spargimen– to cli sangue, mentre in regime co– munista avvengono :-olo affrettando la fine dei detentori del potere su– premo. l'AOLOVITTORt:LLI lOiEJion1ric t11cab!le Anticumera: Il termine include un concetto fondamentale: quello di aspet– tare e dover asptttare, bruciando d'im– pazienza, qualcuno o qualcosa che per noi è decisi,o o per lo meno impor– tante. Aspettare le pro"e J"esame, il complice sorriso di una donna, la risposta a una àomanda di lavoro. l;1 vincita al totocalcio. Aspettare il mo• mento dei pantaloni lunghi o del ros• setto, poi la prima ragazza, poi Wl posticino come che sia, poi il ma– trimonio, poi i figli. poi le «misure» del gover'no in seguito a una rivendica– zione sindarnle. Aspettare le tlezioni e successi\ J· mente le nuove elezioni~•aspettare la pace e successivamente la guerra. La fine di un·anticamern è sempre la fine di qualcosa di noi stessi e insieme un momento dell'incessante e contorta trasfounazione de_gl i uomi– ni quale for,a collettiva. Giuseppe: ome p·roprio di perso– na che e:,ercita un peso notevolt o as– sai note\·olr sugJi avvenimenti. Es. · Giuseppe Garibaldi e S, Giuseppe. il ,omericre Giuseppe e Giuseppe Stalin: il primo per l'audacia di condottiero dei popoli. il secondo per la benevola morigeratezza. il terzo per la falsa di– screzione e l'affettazione di buone ma– n·iere, il quarto per tutte queste virtù riunite in un fastio (bolsce\·ico).

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