Nord e Sud - anno XX - n. 158 - febbraio 1973

Il porto di Napoli di Tullio D'Aponte REGIONI Negli ultimi due anni, il movimento commerciale complessivo che fa capo al porto di Napoli ha subito una considerevole contrazione rispetto ai livelli medi del quinquennio precedente. La prima correlazione che si è tentati di stabilire è quella con l'andamento generalmente regressivo che, nello stesso periodo di tempo, è dato rilevare in rapporto allo sviluppo economico nazionale. Tuttavia, è da tenere presente come i traffici marittimi risentano con lentezza della situazione congiunturale, subendone con un certo ritardo di tempo gli effetti 1 • Il che maggiormente preoccupa, in quanto c'è da temere che le conseguenze della fase depressiva che tuttoggi coinvolge l'economia italiana continueranno a svolgere effetti negativi sul movimento marittimo delle merci, anche dopo l'eventuale inizio della fase di ripresa di cui proprio in questi ultimi mesi sembra d'intravedere i primi sintomi 2 • A questo punto diventa indispensabile svolgere un discorso il più approfondito possibile intorno ai temi maggi~rmente controversi della situazione portuale napoletana, da quelli geografici relativi ai rapporti tra territorio e porto, a quelli produttivistici, relativi all'assetto funzior..ale che lo scalo marittimo dovrebbe darsi, sino a quelli istituzionali, che coinvolgendo la forma giuridica dell'Organo di gestione, condizionano ogni possibilità futura d'intervento, in senso di concreta attività promozionale dei traffici. Questi problemi, come si tenterà di dimostrare, sono ormai da tempo acquisiti a livello di letteratura specializzata, essendo stati oggetto di numerosi dibattiti ed avendo dato origine ad un'articolato schema di piano regolatore generale del porto, adottato dal cessato Ente Autonomo. Tuttavia, sul piano legislativo si assiste ad una preoccu1 De Rosa L., Porto e congiuntura, in Seminario porti e programmazione, Ist. Univ. Navale, Lab. Geogr. Econ., Napoli, 1965. 2 Gli indicatori economici ai quali si fa riferimento sono quelli dell'incremento recente della produzione siderurgica e la riduzione del numero di lavoratori posti in cassa integrazione salari nel mese di dicembre 1972. 74

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