MSI: doppia faccia della continuità rante. « Mettere una bomba davanti ad una sezione vuota è un atto cretino», afferma un esponente di Avanguardia nazionale. « Noi, precisa, siamo per lo scontro uomo contro uomo. Prima di partire, i nostri vengono preparati morabnente perché imparino a spaccare le ossa anche a uno che si inginocchia e piange ». Di rincalzo viene Caradonna. Fuori congresso esprime più liberamente la sua opinione. « Se la violenza ha una funzione morale non mi ripugna certamente », dichiara. La dialettica interna - e non più per esigenze tattiche, ma per limiti oggettivi - si esaurisce nella divisione fittizia tra « molli » e ~< duri ». Il « contrasto di tesi » non va oltre una linea che rilancia lo Stato corporativo, relitto del fascismo degli anni Trenta, e un'altra che ripropone il « socialismo » della sedicente repubblica di Salò. « Non c'è motivo di sorpresa - ha scritto Carlo Casalegno su ' La Stampa ' - perché i fascisti, come i monarchici e certi cattolici, non hanno ancora accettato la società industriale moderna, sognano il ritorno a una società rurale-artigiana e pensano che la Rerum Novarum di Leone XIII sia già troppo macchiata di marxismo ». Anche le discussioni sullo Stato corporativo sono puramente strumentali e dimostrative in quanto l'alternativa o è una conservazione autoritaria di tipo salazariano, o un dispotismo razzista di tipo hitleriano, perché poi, alla fine, tutti gli esponenti missini sono concordi nel ritenere che un vero « Stato forte» debba prima di tutto privare della libertà i cittadini e spogliarli di ogni diritto. Tutti d'accordo sulle idee-guida, quindi. Il contrasto, se c'è, resta limitato ai fatti marginali, alle sfumature. Faccia, legalitaria o faccia squadristica, doppiopetto o manganello non sono contrapposizioni che possano testimoniare di un qualche travaglio interno. Non sono due punti diversi di riferimento delle « teorizzazioni » missine. Sono soltanto diversivi tattici e momenti della strategia del partito per uscire dall'isolamento e affrontare con arroganza le forze democratiche. Dimostrando - come ha rilevato opportunamente Casalegno - che « il MSI opera su due fronti nell'attacco allo Stato democratico ». Congresso deìla continuità, dunque, il decimo, celebrato all'Eur nel gennaio scorso. Un congresso nel quale missini e monarchici, fascio e corona, hanno saldato le_loro « nostalgie frustranti·». I monarchici, anzi gli ex laurini, fanno la parte dei « parenti poveri». Senza delegati e senza seguito tra i giovani, quasi estranei ad una bas.e che non li ritiene capaci di « agire », che li accusa di « perbenismo » strumentale in. quanto mirano soltanto a conservare 29
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