Autori vari sono aiutarci nel tentativo di rintracciare le variazioni qualitative verificatesi nel periodo in esame. Una prima domanda dell'industria riguardava l'individuazione delle carenze nel campo delle infrastrutture fisiche che tuttora ostacolano lo sviluppo del Mezzogiorno e dei ritardi nel campo delle infrastrutture umane. Le risposte di Novacco e Giustino per quanto riguarda le infrastrutture fisiche concordano su un fatto, e cioè che malgrado lo sforzo fatto nei venti anni di intervento straordinario la dotazione di infrastrutture di carattere generale presenta carenze riguardo alle attrezzature urbanistiche, al sistema dei trasporti sia che esso riguarda i trasporti per via terra (ferrovie e strade), per via mare o per via aerea. Ciò è dovuto a parere di Giustino non solo al fatto che la situazione iniziale nel Mezzogiorno era estremamente grave ma anche alla circostanza che l'intervento straordinario è risultato spesso sostitutivo di quello ordinario. Se le infrastrutture generiche sono insoddisfacenti ancora più inadeguate risultano le infrastrutture specifiche industriali, e cioè risulta tuttora gravemente carente l'attrezzatura di aree specificamente destinate ad insediamenti industriali. Su questo punto Novacco fa notare che tale insufficienza è da ascrivere spesso a carenza delle Amministrazioni ordinarie che non hanno effettuato sufficienti o tempestivi interventi complementari ed articolati sistemi di infrastrutture ed attrezzature già resi disponibili dagli interventi della Cassa per il Mezzogiorno. Per quanto riguarda le carenze nel campo delle infrastrutture umane mentre Novacco ricorda i ritardi relativi all'attività di qualificazione e di riqualificazione dei lavoratori, la risposta di Giustino è meno chiara ma vi è un accenno ad un circolo chiuso e cioè non è possibile svolgere un'efficace azione in questo campo se non sono chiari gli obiettivi che si intendono perseguire. Per quanto riguarda il processo di formazione dell'imprenditorialità la situazione è ancora più grave e l'ostacolo più importante è dovuto proprio alla tuttora scarsa consistenza dell'apparato industriale rneridionale, senza tener conto del fatto che per gli insediamenti industriali di maggiore rilevanza sono stati effettuati da grandi imprese pubbliche o private aventi sede fuori del Mezzogiorno che niente, o quasi, hanno fatto per facilitare lo sviluppo dell'.imprenditorialità locale. Per quanto riguarda un giudizio sugli incentivi posti in essere per facilitare lo sviluppo industriale sia Novacco che Giustino concordano sulla constatazione che un serio sforzo è stato fatto dal 18
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