Il Parlamento • 25_ anni dopo di Gino Pallotta A 25 anni dall'entrata in vigore della Costituzione, la democrazia pone a se stessa diversi problemi: si avverte, ampiamente diffusa, l'esigenza di una verifica di come gli istituti posti al centro del sistema democratico abbiano assolto ai loro compiti di fronte alle trasformazioni ed alle esigenze del paese. Questo rapporto tra società politica e società civile è spesso sollevato dalla destra, con intenti palesemente qualunquistici, ma non può essere ignorato, proprio per togliere spazio alle manovre di chi tenta di insidiare la democrazia italiana. D·'altra parte il discorso sulle istituzioni non investe solo il Parlamento, ma Governo e partiti e, al di là degli ordinamenti, lo stesso personale politico che, di fatto, è alla guida del paese, sia che si tratti di schieramenti di maggioranza che di opposizione. · ,Quando venne promulgata la Costituzione ( è passato, ormai, un quarto di secolo, percorso da intensi avvenimenti politici), certo si avvertiva un « clima » diverso. Si era ancora sulla scia dei grandi avvenimenti che, dalla caduta del fascismo, avevano portato alla Resistenza, alla nascita della Repubblica e alla Costituzione. In sede costituente, la riaffermazione del sistema parlamentare era stata sottolineata con forza e fiducia: come ripulsa al fascismo che l'aveva deriso e calpestato fino a giungere alla dichiarazione di decadenza e alla persecuzione dei parlamentari oppositori e poi alla grottesca Camera dei fasci e delle corporazioni con gli « onorevoli» in camicia· nera che concludevano le sedute al grido dj « Viva il Duce! » e cantando « Giovinezza ». L'angosciato e fiero grido: « Viva il Parlamento! », lanciato da Emanuele Modigliani in risposta alla minacciosa affermazione mussoliniana di trasformare l'aula in un « bivacco » per i suoi manipoli, risuonava ancora nell'aria, a Montecitorio, quando i « padri costituenti » vararono gli articoli dedicati al nuovo ordinamento dello · Stato. Invero l'opera di denigrazione del Parlamento, portata dal fascismo alle estreme conseguenze, era in corso da vari decenni, prima ancora di Mussolini. Ad esempio, il Parlamento era stato 6
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