Nord e Sud - anno XX - n. 158 - febbraio 1973

Girolamo Cotroneo quali Marx e Lenin - non può tuttavia fare dimenticare la profondità di queste considerazioni, le quali hanno retto benissimo la prova della storia, ove si pensi a quanto è accaduto nei paesi comunisti dalla rivoluzione di ottobre in avanti (quali che siano le giustificazioni storiche che si vogliano o si possano portare). Il problema del « potere » è diventato infatti assai più drammatico in quei paesi che non nelle democrazie « borghesi », soprattutto considerando che mentre i teorici di queste ultime non hanno mai messo in discussione il problema del « potere » come tale, limitandosi, da Montesquieu in avanti, a proporre i « poteri bilanciati » che si controllano a vicenda a garanzia delle libertà civili, il problema di fondo delle dottrine egualitaristiche era invece quello della eliminazione del potere. Marx, nell'utopismo anarchico di Saint-Simon e di Proudhon opponeva il principio di un potere che si sarebbe autoeliminato una volta che esso stesso avrebbe creato condizioni per farlo. Bakunin non credeva affatto a questa prospettiva: e purtroppo la storia doveva dargli ragione. GIROLAMO COTRONEO 118

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