Pasquale Curatola verno che trae i suoi poteri dall'investitura democratica del Parlamento, ed a questo risponde, ad accordarla, invece, a coloro che sono prescelti mediante pubblico concorso, col pericolo di creare una impermeabile casta di mandarini! Minori resistenze, senza dubbio, incontra la proposta tendente a stabilire un collegamento diretto del Pubblico Ministero col Parlamento. Al riguardo, Frosini ricordava stamani le varie proposte di eminenti giuristi, di Calamandrei, di Leone. Ebbene, se mi è permesso di operare un tentativo di integrazione e di sintesi delle suddette autorevoli indicazioni, direi che forse potrebbe elaborarsi un sistema che preveda la costituzione di un organo collegiale, promotore di giustizia, al quale siano attribuiti funzioni di iniziativa e di impulso n tutti i settori della giustizia, compresi quelli della giustizia costituzionale ed amministrativa. Ed il pensiero qui corre alla vigorosa dottrina sostenuta da Vassalli che, riprendendo una distinzione operata da Santi Romano, aggiunge alle tre potestà fondamentali dello Stato, una quarta, che designa come potestà di giustizia. Un siffatto organismo, che mi permetto di proporre, in linee generalissime, alla cortese e benevola considerazione del Convegno, eletto dal Parlamento, con mandato limitato nel tempo, non rinnovabile, e revocabile in ogni tempo, assolverebbe, a mio avviso, tutte le funzioni di promozione della giustizia, risolvendo, oltre che il problema del Pubblico Ministero presso la magistratura ordinaria, altri due problemi assai sentiti: il primo è relativo alla denuncia di illegittimità costituzionale delle leggi, senza il passaggio obbligato del processo;- potrebbe, cioè, esser consentito al cittadino di adire la Corte Costituzionale per mezzo dell'organo promotore di giustizia cui sarebbe demandata la delibazione circa la non manifesta infondatezza della sollevata questioned i illegittimità costituzionale. L'altro problema riguarda il cosiddetto difensore civico ( ombudsdam) per la creazione del quale vi è, a quanto mi risulta, concordia di opinioni fra le forze politiche; già la figura è prevista in alcuni Statuti regionali, ed un disegno di legge è al vaglio del Parlamento. Unificare tutte queste funzioni per modo che risulti un equilibrato e globale coordinamento fra le diverse attività che tutte si inquadrano nei vari e complessi momenti operativi della giustizia, sembra costituire cospicui vantaggi per i cittadini e le istituzioni democratiche. PASQUALE CURATOLA 106
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