Siidtirol: provincia autonoma o Regione? Una tale situazione era chiaramente insostenibile e mostrava da lungi la corda. 1'1a il gioco sarebbe probabilmente durato un pezzo se la SVP, accortasi delle debolezze insite in questa posizione democristiana, dopo aver logicamente richiesto ed ottenuto tutto quanto le premeva, anche al di là dei reali interessi della popolazione che essa dichiara, a torto o a ragione, di rappresentare, non avesse rotto i ponti nella Giunta regionale, schierandosi in una posizione di attesa che era un sostanziale rifiuto di collaborazione. Se così si comportava la DC, dall'altra parte la .SVP, e segnatamente Magnago, l'Obnzann del partito, non aveva avuto molte difficoltà nell'impostare abilmente la politica del proprio gruppo. Prima, con il grido di dolore « Los van Trient! » (Via da Trento!), aveva risvegliato i sentimenti patriottici tirolesi, che anche nell'Impero asburgico avevano trovato una tradizione di vita, rievocando i fasti delle antiche ribellioni di Gaismair e di Hofer; poi, pur respingendo ogni ricorso alla forza, aveva lasciato una certa libertà ai più intransigenti e nazionalisti rappresentanti del partito, notoriamente coinvolti in discreti appoggi ai gruppi terroristici del BAS, i quali p-eraltro non ricevevar10, salvo che in alcune tra le valli più chiuse, aperte simpatie da parte della popolazione di madre lingua tedesca. Infine, costretto anche dai continui rifiuti italiani di seriamente esaminare e risolvere il problema dell'autogoverno per il Slidtirol, .Magnago aveva ricercato un sempre più stretto collegamento, co-n l'Austria, giocando sulla rivalità esistente in quel paese tra socialisti e democristiani: i quali ultimi, e perché avevano un forte serbatoio di voti nel Tirolo del Nord a cui non potevano in1punemente rinunciare, dato l'estremo equilibrio di forze esistente con i loro tradizionali avversari socialisti, equilibrio che tuttora pennane, e perché collegati ideologicamente con la SVP, non potevano non raccogliere il grido di dolore che veniva dai fratelli del Sud che ormai apertamente erano giunti a chiedere l'autodecisione. Così l'Austria, dapprima tiepidamente poi sempre più appassionatamente, mossa da un'opinione pubblica che in parte vedeva in questo caso di politica estera la po.ssibiilità di rinverdire (ahimé con ben poco) i fasti del passato prossimo e remoto, si prese a cuore ,la causa tirolese. In queste condizioni, appoggiandosi sull'ala più oltranzista del suo partito, Magnago non favoriva certamente la pacificazione degli animi; al contrario, faceva at1mentare la tensione tra i gruppi etnici del Slidtirol a vantaggio del suo gruppo etnico di lingua tedesca, nettamente in maggioranza sul gruppo .etnico italiano e su quello ladino, peraltro in massima parte schierato, anche se su posizioni moderate, con la SVP. 93 Bibiiotecaginobianco
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