Siidtirol: provincia autonoma o Regione ? di Giampaolo Zucchini Con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale del 5 gennaio della legge costituzionale 10 novembre 1971, n. 1 - « Modificaziorzi e irztegrazioni dello statuto speciale per il Trentino - Alto ~4dige », ora Trentino-Siidtirol - si è compiuto un in1portante e fondamentale passo per restituire pace e serenità alle comunità di Jingua tedesca, italiana e ladina di quei territori. Un passo giunto finalmente dopo anni di inutili ed assurde diatribe politiche, di bizantinismi che, soprattutto da parte italiana, potevano essere agevolmente evitati riconoscendo alle minoranze autoctone legittimi diritti civili e politici, co11culcati da leggi e mentalità quanto meno sorpassate, se non fasciste; leggi comunque incompatibili con un regime democratico, che si richiama ai principì della Resistenza. Ciò infatti che lo Stato unitario ha ora dopo grandi sforzi concesso poteva benissimo liberamente ed autonomamente deliberare ben prima dei sanguinosi attentati, degli improponibili revanscismi nazionalistici con la loro spirale d'odio, e dell'intervento austriaco, ad adiuvanditm, sul piano della diplomazia internazionale. Come spesso è capitato in questi frangenti, lo Stato italiano credeva cl1e, una volta firmato l'accordo De Gasperi-Gruber, tutto fosse d'emblée risolto tirando un frego sia sul recente trascorso fascista, che aveva assurdamente vessato le popolazioni di madre lingua tedesca e ladina, senza peraltro, non dico piegarne, ma fiaccarne lo spirito patriottico, sia su secoli di storia e cultura che ben poco avevano da spartire con l'Italia. Non è qui certo il caso di rifare la storia di questa ormai troppo lunga controversia che lascia amarezze e lacerazioni e che, d'altra parte, se se ne intravede la fine, non può peraltro considerarsi chiusa con la recente legge costituzionale; mancano infatti e le pur importanti norme . . di attuazione, che devono essere approntate entro un a11no e mezzo da un'apposita commissione (norme senza le quali tutto ciò che è stato deliberato resta sulla carta e lettera morta) e il placet dell'Austria, con la quale sul piano internazionale ci si è alla fine dovuti incontrare. Ma un accenno seppur limitato era necessario farlo, se non altro per rarr1mentare che se l'Italia hà sbagliato, ciò è stato fatto per negligenza e 91 Bibiiotecaginobianco
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